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Cosa Fare a Gran Canaria in 4 Giorni: Guida Completa

21 Marzo 2025

Ho visitato Gran Canaria a febbraio ed inizierò subito col dire che non è una destinazione che mi è entrata nel cuore. Le sue costruzioni sono rimaste indietro nel tempo e la natura, per quanto straordinaria, non riesce a bilanciare gli errori/orrori architettonici di grandi strutture alberghiere (e non solo) che si trovano sparse qua e là. Nonostante questo, i voli economici che la raggiungono da Roma mi hanno permesso di godere di 4 giorni d’estate in pieno inverno, quindi ecco un articolo su cosa fare a Gran Canaria, per tutti quelli che vogliono godersi un po’ di sole anche nelle stagioni più fredde, a prezzi davvero economici.

Prima di entrare nel vivo, qualche info utile per chi parte dall’Italia: per entrare a Gran Canaria vi basterà la carta di identità, la moneta utilizzata è l’euro e l’isola è un’ora indietro rispetto l’Italia.

Dove si trova Gran Canaria?

Gran Canaria è una delle otto isole che compongono l’arcipelago delle Canarie, situato nell’Oceano Atlantico. Pur appartenendo politicamente alla Spagna, geograficamente si trova molto vicina all’Africa.

Per questo motivo, ha un clima quasi sempre mite, infatti le Canarie sono conosciute come le “Isole dell’eterna primavera” e Gran Canaria non fa eccezione.

Gran Canaria è la terza isola più grande dell’arcipelago ed il capoluogo dell’isola è Las Palmas de Gran Canaria. Grazie alla sua posizione centrale, è ben collegata con le altre isole dell’arcipelago, rendendola un’ottima base per esplorare anche altre destinazioni canarie.

L’isola è facilmente raggiungibile dall’Europa grazie a voli diretti da molte città italiane ed europee, con l’aeroporto internazionale di Gran Canaria (LPA) situato a circa 20 km da Las Palmas, la città principale.

Per cosa è famosa Gran Canaria?

Gran Canaria è famosa per la sua incredibile diversità geografica. Infatti, nonostante abbia una superficie abbastanza limitata e i punti estremi non distino più di un’ora e mezza di macchina, ospita dune desertiche, foreste, montagne e spiagge incredibili, tanto da essere definita un “continente in miniatura“.

Un’altra caratteristica distintiva di Gran Canaria è la sua biodiversità. L’isola è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 2005 proprio perché ospita un’incredibile moltitudine di specie vegetali e animali.

Gran Canaria è anche famosa per il Carnaval de Las Palmas, che si tiene ogni anno nel mese di febbraio ed è uno degli eventi più importanti delle Canarie.

Quanti giorni servono per visitare Gran Canaria?

Quattro giorni a Gran Canaria sono sufficienti per visitare le principali attrazioni e per scoprire le meraviglie dell’isola, ma se avete la possibilità di rimanere cinque o sei giorni, avrete il tempo di esplorare anche le zone più remote e tranquille, lontano dalle principali rotte turistiche ma soprattutto di immergervi nel mood canario di calma e relax.

Quindi, nonostante io abbia avuto la possibilità di esplorare l’isola solo in 4 giorni, ve ne consiglio assolutamente 6.

Itinerario di 4 giorni a Gran Canaria

In ogni caso, ecco il mio itinerario di 4 giorni a Gran Canaria, reso abbastanza turbolento da indicazioni poco precise trovate sul web ed un clima abbastanza sfavorevole.

Giorno 1: Las Palmas

Arrivati a Gran Canaria di mattina, abbiamo ritirato la macchina e ci siamo diretti verso Telde, una delle città più antiche dell’isola, situata a pochi chilometri dall’aeroporto. Qui si può visitare la Basilica di San Juan Bautista e fare una passeggiata tra i suoi vicoli, tuttavia noi abbiamo deciso di non fermarci perché ci é apparsa abbastanza desolata e ci siamo diretti a Las Palmas.

Las Palmas

Las Palmas è una cittadina viva, ricca di vita e turismo, dove non potete perdere:

  • Il quartiere storico di Vegueta, davvero una bomboniera.
  • Kactu’s Vegueta, un fantastico negozio di souvenir.
  • Calle Triana, dove troverete tantissimi negozi.
  • Restaurante Trés Jolie per un pranzo tipico.
  • Il Mercado Central.
  • Playa de Las Canteras, con un lungomare ricco di negozi e localini.

Gàldar

Nel tardo pomeriggio, ci siamo diretti a Gáldar, dove si trovava il nostro alloggio. Si tratta di una cittadina davvero minuscola ma molto carina, famosa per il Museo e Parco Archeologico Cueva Pintada, dove si trovano le pitture rupestri realizzate dai Guanci, gli antichi abitanti dell’isola. Per cena abbiamo scelto Tuti Pizzeria, dove con 20 euro in totale abbiamo mangiato due ottimi hamburger con due birre.

Giorno 2: Visita all’unica piantagione di caffè in Europa

La mattina del secondo giorno ci siamo svegliati di buon ora per tornare in aeroporto a recuperare la nostra coppia di amici, pronti ad unirsi al nostro viaggio per i restanti tre giorni.

Dall’aeroporto ci siamo nuovamente diretti a Gàldar per fare colazione da El Madrugón Antonio Padrón, con bocadillo e churros spettacolari. Da qui, abbiamo fatto una breve sosta a Playa Boca Barranco, per ammirare il mare ed una piscina creata dalla collaborazione tra natura e uomo.

E finalmente eccoci diretti verso l’unica piantagione di caffè in Europa, alla Bodega de los Berrazales dove abbiamo partecipato ad un tour guidato in cui ci hanno spiegato tutto sui vini ed il caffè prodotti in loco e che si è concluso con una degustazione di tre vini squisiti accompagnati dai prodotti tipici. Un’esperienza davvero imperdibile se vi trovate sull’isola, la consiglio a tutti.

Ancora pieni e molto assonnati, abbiamo deciso di fare un cambio programma dell’ultimo minuto, rinunciando per questa giornata al trekking su Roque Nublo per andarci a rilassare ad Amadores Beach, una delle spiagge più belle e tranquille di Gran Canaria. Il luogo perfetto per rilassarsi e godersi il tramonto.

Una volta visto il sole tramontare, in costume per la prima volta nel 2025, ci siamo diretti al nostro alloggio, verso Playa de Tasartico.

Giorno 3: Azulejos, deserto e delfini

Los Azulejos

Per il terzo giorno non ci siamo fatti mancare davvero nulla ed infatti ci siamo diretti molto presto al mattino verso Los Azulejos, convinti di poter agevolmente affrontare il trekking che porta ad ammirare da vicino queste splendide formazioni colorate e diverse piscine naturali. Purtroppo, seguendo le indicazioni sul web, ci siamo trovati davanti una ripida e non scalabile salita (a meno che non siate alpinisti attrezzati) e, chiedendo alla signora del chiosco posto proprio davanti Los Azulejos, ci siamo sentiti rispondere che in effetti avremmo dovuto arrampicarci per iniziare il trekking.

La sera stessa, al ristorante, abbiamo scoperto che un trekking più semplice esiste ma non saprei dirvi dove inizia, posso solo consigliarvi di non basarvi sulle indicazioni del web o della signora.

Se volete ammirare Loz Azulejos, senza avventurarvi troppo, comunque vi basterà arrivare a Fuente de Los Azulejos e lasciare la macchina dove si erge il cartello con il nome della località. Da qui camminate lungo la strada e avrete diversi scorci splendidi di queste formazioni colorate.

Barranco de Las Vacas

Dopo Los Azulejos, avanzandoci tutto il tempo del trekking fallito, ci siamo diretti ad una tappa prevista per il giorno successivo: Barranco de Las Vacas. A rischio di sembrare eccessivamente negativa e critica, anche in questo caso il web ha fatto grossi danni: questo canyon carino ma davvero piccolo e pieno di persone viene spesso definito come l’Antelope Canyon d’Europa. Non scherziamo, si tratta di un passaggio stretto e carino da fare se avanza tempo, nulla di imperdibile o meraviglioso.

Tuttavia, se volete vederlo, vi basterà impostare la destinazione su Google Maps e fermarvi al chilometro 14 della GC-550. Da qui potrete scendere al percorso che vi porterà al Ponte Vecchio del Barranco de las Vacas e, superato il ponte, inizierà il Canyon. Il percorso non dura più di cinque minuti e non è entusiasmante come lo vendono, ma potrete fare qualche foto carina.

I delfini e Maspalomas

Nel pomeriggio abbiamo deciso di partecipare ad una gita in barca lungo la costa sud dell’isola, partendo da Puerto Rico. Questa attività ci ha permesso di avvistare degli splendidi delfini ed è stata davvero rilassante e divertente, la consiglio sicuramente tra le attività da fare a Gran Canaria.

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Scesi dalla barca ci siamo diretti subito al nostro alloggio in zona Arguineguìn e, una volta lasciati i bagagli, verso le dune di Maspalomas, uno dei paesaggi più iconici di Gran Canaria. Si tratta di vere e proprie dune in cui sembra di essere nel deserto, ma che affacciano sul mare. Solo un piccolo appunto: è espressamente vietato camminare SOPRA le dune e c’è un percorso prestabilito da seguire, anche se tutti ignorano questa regola vi pregherei di iniziare a dare una svolta al turismo sostenibile ed evitare di seguire una massa di persone davvero irrispettose e maleducate.

La nostra giornata si è conclusa con una cena a base di Paella da B-one Costa Alegre, davvero buona ed in un’atmosfera super amichevole, grazie al proprietario italiano che ci ha accolto come vecchi amici.

Giorno 4: Natura e relax prima della partenza

L’ultimo giorno a Gran Canaria avremmo voluto dedicarlo a Roque Nublo e ci abbiamo davvero provato, arrivando fino all’inizio del percorso.

Purtroppo, però, il clima era avverso ed i parcheggi (già pochissimi) erano chiusi per dei lavori in corso, rendendoci praticamente impossibile la visita. Siamo quindi tornati indietro, verso Playa El Veril ma, lato positivo, la strada al ritorno ci ha regalato scorci davvero straordinari, come il Mirador Astronómico de la Degollada de las Yeguas.

Dopo qualche ora a Playa El Veril, ci siamo diretti a pranzo da Bar Cafeteria Las Brisas 33, che non potete assolutamente perdere perché qui abbiamo mangiato uno dei pranzi di pesce più buoni della nostra vita, tra prodotti tipici e gentilezza indescrivibile.

E così, dopo una breve passeggiata tra le stradine di Castillo del Romeral, siamo tornati in aeroporto, pronti per il rientro a Roma.

Dove e cosa mangiare a Gran Canaria

Gran Canaria ha una cucina tipica mixata tra quella spagnola e piatti a base di pesce unici, in particolare vi consiglio di provare:

  • Papas Arrugadas con Mojo: piccole patate locali cotte con la buccia in acqua salata, fino a ottenere una consistenza rugosa. Vengono servite con diversi tipi di salse.
  • Gofio: una farina di cereali tostati, molto versatile nella cucina delle Canarie. Viene spesso usato per preparare piatti dolci e salati.
  • Queso de Flor: formaggio artigianale che si produce a Gran Canaria.

Dove mangiare:

  • Tres Jolie (Las Palmas): perfetto per un pranzo tipico in città.
  • Tuti Pizzeria (Gáldar): qui abbiamo assaggiato degli hamburger pazzeschi a prezzi più che onesti, lo consiglio anche per il proprietario italiano davvero simpatico.
  • El Madrugón Antonio Padrón (Gáldar): ottimo per una colazione a base di churros o uno spuntino a base di bocadillo.
  • Bodega de los Berrazales (Agaete): questa cantina offre degustazioni di vini locali, ma anche specialità gastronomiche tipiche delle Canarie. Potrete approfittare per conoscere il processo di produzione del vino canario e gustare prodotti freschi direttamente dai produttori locali, partecipando ai loro tour organizzati.
  • B-One Costa Alegre: per una paella anche alle canarie, davvero ottima. A fine pasto, chiedete di un liquore alle erbe, non ricordo il nome ma è qualcosa di sensazionale.
  • Las Brisas 33: qui ho mangiato uno dei migliori pranzi a base di pesce della mia vita, non fatevi ingannare dall’apparenza ed iniziate ad ordinare tutto quello che vi comanda il cuore.

Il periodo migliore per visitare Gran Canaria

Gran Canaria, come tutte le Isole Canarie, gode di un clima subtropicale che la rende una meta ideale in qualsiasi periodo dell’anno. Il clima è caratterizzato da temperature miti che variano tra i 18°C e i 26°C durante tutto l’anno.

Il periodo migliore per visitare Gran Canaria è generalmente da aprile a giugno e da settembre a novembre, così da evitare folle di turisti ed il pericolo piogge.

Ricordate, comunque, che la zona nord dell’isola è tendenzialmente più piovosa e fredda, con un mare molto agitato, mentre il sud è noto per un clima mite, quasi sempre soleggiato e le spiagge più belle.

In ogni caso, trattandosi di un micro continente, ricordate che nelle zone montuose incontrerete un clima più freddo e piovoso, sulla costa più caldo e soleggiato, quindi vestitevi sempre a strati. Io nello zaino avevo termica e costume!

Dove alloggiare a Gran Canaria

Per la zona nord dell’isola, meno turistica ma molto più industriale, sono ottimi punti di appoggio Las Palmas o Gàldar.

A sud, zona ricca di bellezze naturali e con un clima molto più favorevole, vi consiglio Puerto de Mogán o Puerto Rico.

Come girare a Gran Canaria?

Come per tutte le isole Canarie, noleggiare la macchina è l’unico modo possibile di visitare per bene l’isola. Le strade sono generalmente ben tenute quindi vi risulterà comunque abbastanza piacevole guidare.

Come arrivare a Gran Canaria?

Gran Canaria è facilmente raggiungibile dall’Italia con voli diretti che partono dalle principali città come Roma. L’Aeroporto di Gran Canaria (LPA) è l’aeroporto principale e dista circa 20 Km da Las Palmas.

Tra loro, invece, le isole delle Canarie, sono collegate bene ed a prezzi abbastanza economici da una fitta rete di traghetti.

Gran Canaria ne vale la pena?

Come detto fin dall’inizio, non ritengo Gran Canaria una destinazione da non perdere assolutamente. Si tratta di un’isola carina ma con molte cose da migliorare e tante costruzioni artificiali che hanno rovinato il panorama.

Tuttavia, ci sono diverse bellezze naturali ed offre un bel clima anche in pieno inverno per chi arriva dall’Italia, a prezzi abbastanza economici, quindi mi sento comunque di consigliarvi di tenerla in considerazione come una meta da fuga low cost e senza troppe pretese.

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