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Francia on the road: tappe imperdibili e consigli utili

16 Ottobre 2024
Francia in macchina

Questa estate ho deciso di visitare diverse zone della Francia on the road. Partendo in macchina da Roma, per portare il mio cucciolone di 15 anni con me, ho visitato brevemente la Loira per poi approfondire la Bretagna, la Normandia, Parigi e Lione.

Onestamente, è stato uno dei viaggi più belli della mia vita, anche perché mi ha ricordato tantissimo la mia amata Irlanda: le distese verdi, il mare selvaggio, quella pioggia che non disturba ma semplicemente accarezza ed il maglioncino ad agosto sono gli ingredienti della felicità, per me.

Scopriamo insieme, quindi, cosa bisogna sapere prima di fare un viaggio in macchina Francia.

Assicurazione di viaggio: perché l’ho fatta anche per andare in Francia

Come sempre, prima di iniziare l’articolo con dettagli più “interessanti”, vi ricordo di stipulare un’assicurazione di viaggio e, ovviamente, vi consiglio quella a cui io ormai mi affido regolarmente. Cliccando sull’immagine qui sotto potrete anche godere del 10% di sconto:

Per il viaggio in Francia ho scelto di stipularla anche perché ho letto questo sul Ministero della salute:

L’assistenza è in forma diretta e pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket ( in Francia, ad esempio, è del 20% su ogni prestazione compreso il ricovero ospedaliero) che è a diretto carico dell’assistito e quindi non rimborsabile.

Ti ricordiamo che in Svizzera ed in Francia (dove vige un sistema basato sull’assistenza in forma indiretta), il più delle volte viene richiesto il pagamento delle prestazioni. È bene sapere che il rimborso (eccetto, come detto sopra, per il ticket) può essere richiesto direttamente sul posto all’istituzione estera competente (alla LAMal per la Svizzera ed alla CPAM competente per la Francia). In caso contrario il rimborso dovrà essere richiesto alla ASL al rientro in Italia, presentando le ricevute e la documentazione sanitaria.

Inoltre, non puoi utilizzare la TEAM per cure di altissima specializzazione all’estero (cure Programmate), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della tua ASL“.

Considerando le mie molteplici problematiche di salute, ho preferito partire serena ed evitarmi eventuali trafile, stipulando comunque un’assicurazione aggiuntiva, anche considerando che per più di tre settimane di viaggio abbiamo pagato 30,00 € a testa.

Il mio itinerario da Roma a Parigi

Dedicherò un articolo ad ogni tappa o quantomeno ad ogni giornata, quindi prendete quella che segue come una pura indicazione da inserire su Google Maps per creare il vostro itinerario.

Se, invece, avete bisogno di consigli più generali su come organizzare un on the road, nel mio articolo “Come organizzare al meglio un viaggio on the road” trovate indicazioni davvero utili.

Per quanto riguarda il viaggio on the road in Francia nello specifico, queste sono state le mie tappe:

ROMA – LOIRA

  • Cuneo: in realtà non ho visitato la città, ma la Cappella delle Brunate, Novello e poi ho alloggiato nello splendido Podere del Vescovo Country House.
  • Bourges: cittadina molto carina, non imperdibile, dalla Cattedrale davvero imponente, tappa strategica per spezzare il viaggio fino a Rennes. Lungo la strada ci siamo fermati anche al Castello di Chenonceau e Le Mans.

BRETAGNA

  • Rennes: si poteva decidere di arrivare a Nantes, ma ho preferito arrivare direttamente qui perché nelle sue vicinanze si trova la foresta della Fata Morgana, nella Val sans retour, il motivo per cui ho deciso di intraprendere questo viaggio l’anno prima del mio matrimonio (ve ne parlerò). Abbiamo aggiunto anche una tappa fotografica al castello di Trecesson, che merita davvero tanto.
  • Nantes: cittadina deliziosa dove abbiamo passato la nostra quarta notte, prima di andare alla volta di Rochefort-en-Terre e del Golfo di Morbihan per vedere il tramonto da Port d’Arradon.
  • Vannes: altra cittadina entrata nel nostro cuore e tappa strategica per dormire, ha preceduto la nostra visita a Carnac ma soprattutto alla penisola di Quiberon, luogo che ancora oggi mi commuove al solo pensiero e dove ho capito per la prima volta che viaggio pazzesco stavo vivendo.
  • Hennebont: qui abbiamo solo passato la notte, prima di raggiungere alcuni dei borghi più belli della Bretagna: Pont Aven, Concarneau, Quimper e Locronan. La giornata si è conclusa con una visita a Le pointe du Raz, purtroppo inagibile a causa del tempo, ma che abbiamo felicemente rimpiazzato con un tramonto da La Baie Des Trépassés.
  • Douarnenez: è dove abbiamo deciso di alloggiare per la sesta notte e poi siamo partiti alla volta della splendida Presqu’ile de Crozon, per arrivare a pranzo a Brest (evitabile). Abbiamo poi raggiunto Ploumanc’H, sulla costa di Granito Rosa, che non è stata solo la mia tappa preferita in tutto il viaggio, ma soprattutto uno dei posti più belli visti in tutta la mia vita.
  • Saint Bieuc: tappa intermedia per la notte è stato questo posticino strategico per posizione e ristoranti. La mattina ci siamo subito diretti alla volta di Cap Frehel, Fort La Latte, Dinard, Dinan e Becherel.

BRETAGNA – NORMANDIA

  • Mont Saint Michel: la nostra prima tappa in Normandia, come per molti, è stata proprio la famosissima Mont Saint Michel. Abbiamo anche alloggiato in un hotel pazzesco, che affacciava proprio sulla baia. Vi darò tutti i dettagli nell’articolo dedicato. La scelta di fare prima Mont Saint Michel, comunque, non è stata casuale: volevamo ammirare la marea, altrimenti sarebbe stato più logico vederla per ultima in questa giornata.
  • Saint Malo: Da Mont Saint Michel siamo tornati indietro, perché non potevo perdere questa cittadina e devo dire che abbiamo fatto benissimo perché è davvero splendida.
  • Cancale: Per concludere, abbiamo fatto una mangiata di ostriche a Cancale, per poi dormire a Granville.

NORMANDIA

  • Granville: a Granville abbiamo visto solo il museo di Dior, per poi correre subito a goderci la vista mozzafiato dalle scogliere di Nez de Jobourg e rilassarci nel piccolo Port Recine. Nel pomeriggio abbiamo visitato la famosa Chiesa di Sainte-Mère-Église e la spiaggia di Utah.
  • Saint Lo: la mattina abbiamo visitato Point du Hoc, il pomeriggio è stata la volta del cimitero americano e la spiaggia di Omaha ed abbiamo concluso la serata nella splendida Bayeux, dove abbiamo dormito.
  • Bayeux: da qui è continuata la nostra esplorazione delle spiagge dello sbarco, visitando Arromanches, Meuvaines, Longues sur Mer battery, Juno Beach, Sword Beach fino ad arrivare a Caen.
  • Caen: cittadina carina ma non la nostra preferita, ricca di librerie da film e tappa davvero comoda per questo viaggio. Finito il giro tra i suoi punti più noti, siamo andati a rilassarci a Deauville e Trouville, dove l’atmosfera anni ’60 ci ha fatti davvero innamorare.
  • Honfleur: sicuramente una delle nostre tappe preferite, qui abbiamo anche dormito in una tipica casa a graticcio. Meravigliosa davvero. Dopo averla girata in lungo ed in largo, passando per il ponte di Normandia ci siamo fermati a pranzo a Le Havre (terribile a mio avviso), per poi arrivare nel nostro secondo posto preferito di tutto il viaggio: Etretat.
  • Rouen: Rouen è stata la nostra base per ben due notti e da qui abbiamo visitato Giverny e Versailles la prima giornata e poi l’Abbaye de jumiege e la Chene Chapelle in direzione Parigi.

PARIGI – ROMA

Le nostre tappe finali sono state:

  • Parigi: qui abbiamo passato 5 notti ed anche se per me è stata la seconda volta, è stato un colpo di fulmine a scoppio ritardato. Questa città che la prima volta mi aveva completamente delusa, stavolta ha conquistato il mio cuore al punto da farmi pensare più volte di essere pronta a trasferirmi.
  • Lione: il tempo di una notte ed una mezza giornata ma è bastato per farmi un’opinione positiva della città, che ho davvero adorato, nonostante alloggiassi in un quartiere poco raccomandabile (ve ne parlerò).
  • Alessandria: è stata l’ultima tappa prima di tornare Roma, ma in realtà ci siamo fermati in questa zona per dormire in un alloggio a tema lo hobbit , che ci è piaciuto tantissimo. Nel mio articolo sugli alloggi insoliti in Piemonte trovate i dettagli.

TAPPE IMPERDIBILI E TAPPE SALTABILI

Partendo dal presupposto che è stato un viaggio davvero splendido in generale, ecco le tappe secondo me imperdibili e quelle che potete eliminare senza pensieri.

IMPERDIBILI: La foresta di Broceliande, Rocherfort En Terre, la penisola di Quiberon, La Baie Des Trépassés, Crozon, Ploumanc’H, Fort la Latte, Cap Frehel, Saint Malo, Locronan, Mont Saint Michel (solo da fuori), una a scelta tra Rennes Vannes o Nantes (noi abbiamo preferito Nantes), Honfleur, Etretat, Deauville, Versailles, Giverny, Nez de Jobourg, Port Recine, la zona delle spiagge dello sbarco (in particolare abbiamo amato Point du Hoc, , Longues sur Mer battery) e Parigi.

EVITABILI: Le Mans, Port d’Arradon, gli allineamenti di Carnac, Brest, Dinard, Le Havre.

Le altre tappe sono state davvero splendide, ma se dovete proprio tagliare al massimo vi ho segnato quelle che mi hanno emozionata e stravolto il cuore.

Cosa serve per viaggiare dall’Italia in Francia in macchina

DiscoverCars.com

Per viaggiare dall’Italia in Francia in macchina vi servirà un documento di identità, sia Carta di Identità che Passaporto vanno bene. Inoltre, in Francia è richiesto:

  • Il bollino ambientale, ossia la vignetta Crit’Air, in particolare per visitare le città di Parigi e Lione. Potete ordinarla online e vi consiglio di farlo con almeno un mese di anticipo, anche se sono consigliati solo 10 giorni.
  • Abbiamo letto che è obbligatorio tenere a bordo anche l’etilometro per effettuare l’alcool test in caso di controllo.
  • Molti dei parcheggi delle zone visitate erano gratuiti entro un certo lasso di tempo, quindi è bene avere sempre a bordo il disco orario che vi farà risparmiare tanti tanti soldi.
  • Lungo le autostrade francesi troverete i caselli come in Italia e dovrete pagare circa 12,00 € ogni 100 Km. Ovviamente vi sconsiglio di fare solo l’autostrada se avete in programma un viaggione come il nostro. Provate, invece, ad impostare la strada senza pedaggi su Google Maps o ViaMichelin quado Google Maps non la trova: considerate qualche ora di viaggio in più ma anche tanto risparmio.

Cosa serve per il traforo del Frejus

Per entrare in Francia attraverserete il traforo del Frejus, se farete il nostro stesso percorso. Il prezzo per le auto è di 55,00€ all’andata e 55,00 € al ritorno, ma esiste una tariffa agevolata di 68,60 € per andata e ritorno insieme entro i 7 giorni.

Il traforo è lungo circa 13 Km e per accedere dovrete solo pagare al casello d’entrata. Rispettate attentamente i limiti di velocità.

Quanti giorni servono per non perdere le tappe più importanti

Se volete fare tutto il mio giro in macchina dovete considerare almeno tre settimane. Noi abbiamo fatto anche qualche giorno in più.

Togliendo le tappe superflue e concentrandosi solo sulle parti più famose di queste zone, potete considerare anche due settimane.

Se arrivate in aereo a Parigi e poi affittate la macchina, potete considerare queste tempistiche:

  • 3 giorni Parigi
  • 5 giorni Bretagna
  • 5 giorni Normandia
Francia On The Road

Qual è il periodo migliore per visitare la Francia

Il mio consiglio è di visitare questa parte della Francia in estate.

Tenente a mente, comunque, che il meteo in queste zone (Bretagna e Normandia per intenderci, visto che sono state il focus del nostro viaggio) è sempre molto piovoso. Noi abbiamo trovato minime di 10 gradi e massime di 25.

Ma come siamo messi ad over tourism? Noi abbiamo fatto questo on the road dal 17 agosto al 9 settembre ed abbiamo trovato tanti turisti solo a Mont Saint Michel e Giverny, per il resto eravamo praticamente sempre soli, tranne un certo afflusso di persone (comunque sopportabile) nei paesini e ad Étretat.

Considerate anche che in estate fa buio tardi, ad esempio durante il nostro soggiorno alle 21:30 ancora vedevamo la luce del sole in alcune zone e questo ci ha permesso di visitare moltissimi posti con più calma.

In Francia con il cane ed i documenti necessari

Noi abbiamo viaggiato con Gastone e vi devo dire che non avremmo potuto fare scelta migliore: la Francia è un paese davvero Pet Friendly.

Non abbiamo avuto problemi a trovare alloggi e tutti i ristoranti erano super felici di accoglierci. Anche sui mezzi pubblici è sempre stato accettato Gastone, al massimo ci è stato chiesto di tenerlo in braccio.

In alcuni posti non è potuto entrare, ma lo ritengo giusto perché si trattava di luoghi di memoria o di una valore artistico molto importante, in questi casi ci siamo alternati ma devo dire che il personale addetto alla sicurezza, anche dei musei, ci è sempre venuto incontro in tutti i modi possibili.

Per entrare in Francia con il vostro amico a 4 zampe vi servirà solo il passaporto canino con la vaccinazione anti rabbica ancora in corso di validità, non fatevi ingannare dalle mille notizie sul web che hanno fatto impazzire anche me, mi raccomando!

Piccolo particolare: in Francia i parchi sono spesso divisi in zone per cani e zone vietate agli stessi, fateci attenzione.

Cosa mettere in valigia

Sappiate che vivrete tutte le 4 stagioni alternate durante la giornata, quindi prima regola per un viaggio in Francia: VESTITEVI A CIPOLLA.

Le temperature sono estremamente variabili, quindi mettere in valigia sia un costume che un maglione di lana: no, non sto scherzando!

Immancabile, ovviamente, un buon impermeabile: vi posso assicurare che la pioggia non mancherà mai, nemmeno nelle giornate che iniziano con il sole splendente. Inutile è l’ombrello, perché insieme alla pioggia anche il vento è sempre molto forte.

Ci sono anche interessanti trekking in queste zone, quindi vi consiglio di portare delle scarpe ed un abbigliamento più tecnico se siete appassionati.

Potete invece lasciare a casa il drone perché in quasi tutte le zone è vietato farlo volare.

Come risparmiare durante un viaggio in Francia

La Francia non è una meta low cost, tuttavia, è comunque possibile risparmiare un bel po’ di soldini applicando queste semplici regole:

Evitare pedaggi: per prima cosa, ricordatevi di impostare su Google Maps le strade senza pedaggi, considerando dei tempi di viaggio più lunghi. Vi risparmierete circa 12,00 € ogni 100 km. Se Google Maps non trova strade alternative, provate con ViaMichelin.

Alloggi: gli alloggi in Francia costano davvero tanto, ma provate a selezionare i paesini vicini a quelli più noti e otterrete un bel risparmio. Non inserite mai la colazione, perché si paga cara in hotel, mentre nei bar francesi si trovano ottimi cornetti e caffè a prezzi più bassi. Infine, se siete davvero molto bravi ad adattarvi come noi, provate con gli Ibis Budget (alcuni sono davvero horror, altri dignitosi).

Acqua: CHIEDETE SEMPRE LA CARAFFA AL RISTORANTE! Considerate che una bottiglia d’acqua al ristorante può arrivare a costare anche 10,00 €, la caraffa, invece, è gratuita e l’acqua davvero ottima.

Cibo: noi abbiamo portato insalatissime da Roma e preso le insalate di riso della Bonduelle nei supermercati, così un pasto è sempre stato economico. Ricordate, comunque, che mangiare local è sempre la scelta più conveniente. Mi raccomando: non prendete mai la spremuta fresca che la vendono come oro.

Parcheggi: mettete in auto il disco orario perché in quasi tutti i paesini i parcheggi hanno un termine di tempo gratuito. Inoltre, controllate bene l’orario entro cui si paga la sosta. Di solito, infatti, i parcheggi sono gratuiti dalle 19 alle 9 e questo ci ha permesso di non pagare mai il parcheggio dell’hotel.

Musei: soprattutto a Parigi, molti musei sono gratis entro una certa fascia d’età, per gli studenti ed in alcuni giorni del mese. Fate sempre un rapido check, sono tanti soldini risparmiati anche questi.

Come sempre, spero che i miei consigli vi aiutino ad organizzare al meglio il vostro viaggio in Francia. Resto a disposizione per qualunque tipo di domanda e, se avete bisogno di una professionista del settore, ricordate che sono una Travel Designer certificata. Ci vediamo in giro per il mondo!