Durante il mio viaggio a Cracovia ho partecipato ad un’esperienza davvero significativa, importante per tutti ma per me in particolar modo, perché nelle mie vene scorre il sangue di una donna che si è battuta in prima linea contro le atrocità del regime: la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau.
Si tratta di un’esperienza che segna profondamente ogni visitatore, vi mentirei se vi dicessi che l’ho affrontata senza difficoltà. Sono finita inesorabilmente in lacrime, vedendo con i miei stessi occhi quanto possa essere atroce l’essere umano ma anche rendendomi conto di quanto, a distanza di anni, continuiamo a perpetrare gli stessi orrendi gesti.
Sono passati parecchi anni, anche se non così tanti, tuttavia nei volti di quei bambini sulla soglia dell’ingresso e nei corpi ammassati in un angolo come spazzatura dimenticata, ho rivisto molte delle immagini che ogni giorno passano al telegiornale.
La visita ai Campi secondo me è davvero immancabile, come gesto di memoria e rispetto ma anche e soprattutto per prendere consapevolezza. Si tratta di una di quelle azioni che possono aiutare a rendere il mondo un posto migliore, rendendosi conto di cosa non dobbiamo più permettere che accada, nonostante in fondo, a malincuore, devo ammettere che lo stiamo già permettendo da tempo.
In questo articolo non compariranno molte foto, a differenza del solito, in segno di rispetto verso questi luoghi ed anche perché non voglio anticiparvi davvero nulla. Spero comprendiate la mia decisione.
Il campo di concentramento di Auschwitz fu aperto dai nazisti nel 1940, inizialmente per imprigionare i prigionieri politici polacchi. Col tempo, Auschwitz divenne il più grande e letale centro di sterminio nazista. La sua estensione comprendeva tre campi principali: Auschwitz I, il campo originario, Auschwitz II-Birkenau, il più grande, utilizzato principalmente per lo sterminio di massa, e Auschwitz III-Monowitz, un campo di lavoro forzato.
I campi sono rimasti abbastanza intatti, nonostante nel gennaio 1945, con l’avanzata delle forze sovietiche, i nazisti cercarono di distruggere le prove delle loro atrocità, demolendo parte delle strutture di Birkenau.
Il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa liberò i pochi superstiti rimasti ad Auschwitz, segnando la fine del campo di sterminio. Questa data è oggi commemorata come Giornata della Memoria in onore delle vittime dell’Olocausto.
Dove si Trovano Auschwitz e Birkenau
I campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau si trovano nella città di Oświęcim, a circa 70 chilometri a ovest di Cracovia e ci si impiega circa un’ora e un quarto di macchina per raggiungerli.
I due campi non sono molto vicini tra loro, ma sono collegati da un servizio di navetta gratuito, che permette ai visitatori di spostarsi agevolmente tra i siti durante la visita.
Come Raggiungere Auschwitz e Birkenau da Cracovia
Raggiungere Auschwitz e Birkenau da Cracovia è abbastanza semplice sia in macchina che in treno, scendendo alla fermata Oswiecim, sia in autobus, scendendo alla fermata Oswiecim Muzeum. Considerate più o meno un tempo di viaggio di 2 ore, 2 ore e mezza.
Per quanto mi riguarda, ho scelto di partecipare ad un tour guidato con Get Your Guide, comprensivo di trasporto direttamente da Cracovia.
La Visita ad Auschwitz e Birkenau
I campi di concentramento sono aperti tutti i giorni, tranne il 1° gennaio, la Domenica di Pasqua ed il 25 dicembre.
L’accesso all’area del Luogo della Memoria di Auschwitz-Birkenau è gratuito, ma i gruppi sono tenuti ad assumere una guida presso il Museo.
I visitatori singoli possono scegliere di visitare autonomamente la struttura o di attendere i turni guidati, ma il mio consiglio davvero dal cuore è di prenotare la vostra visita con guida in italiano, altrimenti rischiate di perdere delle tappe importanti e non vivere appieno questa esperienza davvero meritevole.
Io, per la mia esperienza mi sono affidata al mio amatissimo Get Your Guide, scegliendo l’opzione transfer da Cracovia e la guida in italiano. L’esperienza dura tanto (7 ore circa), perché il transfer prende i diversi partecipanti in varie zone della città ma ne vale assolutamente la pena.
Anche perché, quando siamo andati noi, faceva freddo e pioveva, non il clima migliore per viaggiare in treno e spostarsi con i mezzi pubblici.
Il fatto di aver partecipato ad un tour guidato in italiano, poi, ci ha permesso di contestualizzare tutto quello che vedevamo e di fare il percorso in maniera logica ed intelligente, visitando prima il Campo di Auschwitz I e poi quello di Birkenau, trasferendoci da uno all’altro con il nostro bus privato.
Come avrete capito, questa è un’esperienza da non perdere assolutamente se si visita Cracovia secondo me, in alto avete il link per prenotare la mia stessa identica esperienza.
Consigli utili
Se visiterete i campi in inverno come me, portare un impermeabile ed indossate la termica. Non si mangia all’interno e ci sono sempre moltissime file nei punti dove è possibile acquistare cibo, quindi vi consiglio di partire con i panini già fatti come abbiamo fatto noi.
All’interno dei campi è possibile fare foto, ma vi ricordo che siete in un luogo di memoria e perfino io che lo faccio di lavoro ho evitato. Conservate i ricordi di questo luogo nei vostri cuori e fatene tesoro.
ASSICURAZIONE DI VIAGGIO
Prima di partire, è sempre una buona idea stipulare un’assicurazione di viaggio. Heymondo, come sapete, è la mia assicurazione di fiducia e vi basterà cliccare sull’immagine qui sotto per ottenere il 10% di sconto:
Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio a Cracovia. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.
Le gole di Vintgar (o Vintgar Gorge) sono uno dei punti di ingresso al Parco Nazionale di Triglav e sono considerate il più grande monumento naturale della Slovenia. Vengono attraversate dal fiume Radovna che, tra cascate, rapide ed acqua cristallina, crea uno spettacolo senza eguali.
Personalmente, è stato uno dei luoghi che ho amato di più in Slovenia, infatti mi ha particolarmente impressionato il colore dell’acqua e la conservazione dell’ambiente nonostante i turisti.
Tuttavia, ho trovato poco chiare le indicazioni sui parcheggi e come arrivare, quindi mi sono decisa a scrivere un articolo dettagliato su questo posto che reputo a dir poco meraviglioso e che merita senz’altro una visita.
Dove si trovano le gole di Vintgar
Le gole di Vintgar si trovano nel Parco Nazionale di Triglav, a 45 minuti da Lubiana ed a circa 10 minuti dal lago si Bled (se si considera il traffico della zona).
Dove parcheggiare e come arrivare alle gole
La prima cosa da sapere sulle gole di Vintgar è che dispongono di ben tre parcheggi, collegati alle gole tramite navetta o percorsi naturalistici.
PARCHEGGIO 1 – CENTRALE VINTGAR: questo è il parcheggio più vicino al centro visite, da cui si ha accesso ufficialmente alle gole e viene servito da una navetta gratuita ogni 20 minuti (i cani sono ammessi a bordo, se muniti di museruola)
PARCHEGGIO 2 – VINTGAR CASTELLO DI BLED: questo parcheggio, più distante, viene servito da una navetta gratuita ogni ora (stesso discorso per i cani).
PARCHEGGIO 3 – VINTGAR BLEJSKA DOBRAVA: anche in questo caso, il parcheggio è servito da una navetta gratuita ogni ora, su cui sono ammessi i cani muniti di museruola.
Il costo per ogni parcheggio è di 5,00 €. In teoria, dovrebbe pagarsi tramite le apposite macchinette ma, quando siamo andati noi, la macchinetta non funzionava ed abbiamo dovuto pagare ad un signore che ci ha lasciato la ricevuta da apporre sulla vettura.
Io (Google Maps) ho scelto il parcheggio 3 e vi assicuro che non è stato affatto intuitivo capire dove andare dopo aver parcheggiato. In realtà, dopo aver lasciato la macchina, dovrete tornare sulla strada sterrata da cui siete arrivati, superare il fioraio e continuare per un po’, per poi prendere la stradina sulla sinistra. Da quel momento seguite sempre le indicazioni per le gole, come nella seconda foto. Più o meno, vi ci vorrà un’oretta di sentiero molto semplice, nel bosco e su terreno affrontabile, al massimo fatto di sassolini per brevi tratti.
Ad un certo punto, vi troverete davanti un piccolo bar e l’ingresso alle gole, ben visibile per la segnaletica e la lunga fila all’ingresso.
Al ritorno, usciti dalle gole, dovrete proseguire sul percorso sterrato e vi converrà mettere sul navigatore il vostro parcheggio così da capire che direzione prendere. Nel caso sceglierete il parcheggio n.3 come me, subito dopo essere usciti dai tornanti posti alla fine delle gole, dovrete scendere le scale che portano al bagno e proseguire sempre dritti, fino a sbucare nel parcheggio ma dalla parte opposta rispetto la partenza.
Quanto dura la visita alle gole?
La visita alle gole potete immaginarla suddivisa in tre fasi, se optate per raggiungerle a piedi dal parcheggio. Ipotizzando che sceglierete il numero 3 come me, ecco i tempi:
Un’oretta per raggiungere l’ingresso alle gole (io ci ho messo tanto perchè ho l’artrosi e le ho raggiunte con il mio beagle di 15 anni, con artrosi anche lui);
Un’oretta per le gole (considerate tante soste per le vostre foto e le foto degli altri visitatori che bloccheranno il passaggio);
Una quarantina di minuti per il ritorno.
Vi consiglio, quindi, di dedicare una mezza giornata alla visita così da fare tutto con calma. In ogni caso, ritagliatevi almeno 3-4 ore.
Tenete a mente, comunque, che il percorso è davvero semplice ed adatto a tutti. Eviterei il passeggino per il terreno frastagliato e le strettoie delle gole.
Il biglietto per le gole di Vintgar
I biglietti possono essere acquistati online (sul sito ufficile) o in loco. Non essendo certa delle mie tempistiche, io li ho fatti direttamente al centro visite. Ho dovuto fare una fila di circa 15 minuti.
Il costo per gli adulti è di 10,00 €, per i bambini di 5,00 € e per i cani di 3,00 €. I nostri amici a 4 zampe devono essere tenuti al guinzaglio.
C’è anche la possibilità di partecipare alla visita guidata, al costo di 28,00 € per gli adulti e di 15,00 € per i bambini.
Orari di apertura e stagione migliore
Le gole restano chiuse nei mesi invernali. Nel 2024 l’apertura è stata il 19 aprile e la chiusura è prevista per il 10 ottobre.
Gli orari variano in base al mese, per quest’anno:
Aprile – 26 maggio: 9:00 – 17:00
27 maggio – 23 giugno: 8:00 – 18:00
24 giugno – 15 agosto: 7:30 – 19:00
16 agosto – 10 settembre: 8:00 – 18:00
11 settembre – 8 ottobre: 8:00 – 17:009.
9 e 10 ottobre: 9:00 – 16:00
In ogni caso, considerando il tipo di percorso, secondo me il periodo migliore resta la primavera o l’autunno.
Per sicurezza, controllate sempre orari e date sui siti ufficiali, così da essere aggiornati su eventuali improvvisi cambiamenti.
Come vestirsi ed altre info utili sulla visita
Le Gole sono davvero semplici da affrontare e vale lo stesso per il percorso per arrivare e per tornare. Vi consiglio comunque di indossare un abbigliamenti da trekking, così da evitare punture di insetti e stare comodi.
Indossate scarpe adatte perchè potreste trovare la passerella bagnata, quindi antiscivolo o comunque sportive.
All’ingresso vi verranno forniti cuffietta e casco obbligatori.
All’ingresso, all’uscita e all’inizio nel mezzo del percorso troverete dei bar ed anche i bagni. Tuttavia, vi consiglio di portare sempre una borraccia con voi, perché saranno comunque abbastanza lunghi i tratti senza possibilità di rifrescarsi.
Il percorso è adatto ai bambini, ma non ai passeggini secondo me. Soprattutto se scegliete di raggiungere le gole a piedi, potrebbe risultare davvero scomodo.
I cani sono ammessi al prezzo di 3,00 € ed al guinzaglio, muniti di museruola per la navetta.
Cosa fare nei dintorni delle gole di Vintgar
Ho scritto un articolo molto dettagliato sul mio viaggio in Slovenia, ma di seguito vi elenco brevemente le tappe che ho aggiunto dopo la visita alle gole e su cui scriverò degli articoli dedicati:
Concludo il mio racconto di viaggio raccomandandovi di stipulare un’assicurazione di viaggio prima di partire, soprattutto se intendete dedicarvi ad attività come il trekking. Cliccando sull’immagine qui sotto, potrete usufruire del 10% di sconto dedicato ai miei lettori:
Come al solito, spero che questo articolo possa tornarvi utile. Qualora qualcosa sia poco chiaro o voleste ulteriori informazioni, contattatemi sui social o scrivetemi pure nei commenti, perché ci tengo tantissimo che visitiate queste gole in totale tranquillità.
La Slovenia è un paese che mi ha sorpresa per la sua bellezza e la sua accoglienza straordinaria fin dal primo istante. Non posso davvero credere di aver sottovalutato una meta così spettacolare per tanti anni. Ci credete che mi sono ritrovata in viaggio verso questa destinazione solo per portare con me il mio cane?
Quando hai la possibilità di scelta tra ogni angolo del mondo, escludi subito le mete più facilmente raggiungibili. La Slovenia, in effetti, è davvero vicina alla mia Italia. Di conseguenza, l’ho sempre scartata immediatamente, al ritmo di “ci posso andare quando voglio”.
Poi, quando il mio Gastone ha soffiato la quindicesima candelina, ho deciso di scegliere solo mete dove potessi stare pochi giorni senza di lui o raggiungibili insieme. Così, la Slovenia è schizzata in cima alla classifica delle mete imperdibili. E per fortuna!
Oltre ad essere il paese più petfriendly mai visitato, infatti, si tratta anche di un territorio ricco di meraviglie naturali, con un mare straordinario, trekking incredibili e città ricche di storia. Perfino la cucina, per cui noi italiani siamo estremamente esigenti, è davvero ottima!
Ma bando alle ciance, inizio a raccontarvi il mio viaggio, tra l’altro anche davvero low cost!
Cosa vedere in Slovenia: tappe imperdibili e tesori nascosti
Iniziamo subito con il mio itinerario, di 5 notti e 6 giorni, che, causa un’inaspettata nevicata di fine aprile, è stato modificato in corso d’opera. Tenete a mente che alloggiavo a dieci minuti di macchina dal centro di Lubiana, così potete farvi un’idea delle distanze.
Vi anticipo che il primo giorno sarei dovuta arrivare a Lubiana in mattinata, partendo da Roma di notte. Purtroppo, a causa di un brutto incidente che ha bloccato il traffico ed una fastidiosa nevicata, mi sono trovata a dover dividere l’itinerario di questa giornata nei giorni successivi, per recuperare le tappe nella capitale. A voi, comunque, racconterò come inalterato il mio programma di viaggio, così che abbiate la versione più comoda.
Ogni località verrà approfondita successivamente con articoli dedicati, ma intanto ecco un breve riassunto:
GIORNO 1: Lubiana
Iniziamo con la giornata dedicata alla visita della capitale:
Parco Tivoli: alloggiando a due minuti a piedi dall’ingresso del parco principale della città, avrei potuto raggiungere Lubiana passando al suo interno. Si tratta di un’area verde bellissima, a tratti simile ad un bosco. Arrivando in ritardo, però, ho dovuto optare per la macchina, sbirciando solo l’inizio di questa splendida zona.
Casa Vurnik: si tratta del Palazzo della Banca di economia cooperativa, dall’architettura davvero coloratissima, posto su una delle vie più belle della città. L’ho ammirato solo da fuori e non sono sicura si possa visitare anche all’interno.
Metelkova: Un grande no a questa parte della città diventata meta turistica grazie a social, ma che altro non è se non un insieme di palazzi con graffiti e personaggi ambigui che girovagano. Centro sociale e culturale autonomo nel centro di Lubiana, che vorrebbe imitare la Christiania di Copenaghen…ma ha ancora davvero tanta tanta strada da fare! FATE ATTENZIONE!
Ponte dei draghi: non c’è bisogno di dire nulla, passaggio obbligato su questo ponte simbolo della città.
Piazza Preseren: La mia piazza preferita, dove spiccano la chiesa francescana dell’Annunciazione e la statua del poeta France Prešeren.
Ponte Triplo: altro esempio della meravigliosa architettura dei ponti in città, tra l’altro è il mio preferito in assoluto.
Piazza Civica: Mestni trg, un’altra delle piazze più importanti, dove si trova anche palazzo Haman, oggi sede della Mestna galerija (Galleria civica).
Cattedrale di San Nicola: Meravigliosa Cattedrale che si erge al centro della città e, causa Gastone, ho potuto ammirare solo da fuori.
Castello: tra le principali attrazioni della città, raggiungibile con funivia ma anche a piedi (io ho fatto così perchè la passeggiata nel verde, presa da Streliška ulica, è davvero carina). Il cortile è visitabile gratuitamente, mentre il biglietto per gli interni costa 16,00 €, il combinato con funicolare ed audioguida, invece, ha un prezzo di 20,00 €. Si può arrivare anche in macchina al castello ed il parcheggio ha una tariffa di 2,00 €/h.
Ponte dei draghiChiesa francescana dell’AnnunciataTriplo Ponte
GIORNO 2: le città della Slovenia Orientale
In questa giornata, in realtà, avrei dovuto visitare Velika Planina, una delle città sottostanti e la fontana della birra a Žalec. Purtroppo, vista la quantità di neve a Velika, ho dovuto modificare i piani ed ho deciso di visitare tutte e 4 le cittadine:
Ptuj: famosa per i suoi splendidi tetti rossi, la mia preferita tra tutte.
Maribor: qui una deliziosa camminata sul lungo fiume vi condurrà al posto dove ho mangiato l’hamburger più buono della mia vita (ve lo svelo più sotto).
Žalec: sede della fontana della birra, una tappa troppo divertente che vi consiglio assolutamente di inserire nel vostro itinerario.
Celje: dove la fa da padrone un meraviglioso castello, raggiungibile in macchina o con una camminata abbastanza impegnativa dal centro (io ho scelto la macchina).
PtujPtujMariborCeljeFontana della BirraCastello di Celje
GIORNO 3: Bled e Bohinj
L’emozione di questa giornata non ve la so descrivere, finalmente ho potuto ammirare dal vivo il Lago di Bled, mio sogno fin da bambina. Ecco tutte le tappe:
Lago di Bled: dove ne ho approfittato per una visita al castello e per assaggiare la torta tipica della zona, non perdete anche l’occasione di fare una passeggiata lungo lago.
Lago di Bohinj: a poca distanza da Bled, è più selvaggio e meno turistico. La sua vista ci ha lasciati davvero senza fiato.
Slap Savica: una cascata nei pressi di Bohinj, per ammirarla bisogna percorrere 500 gradini. Tuttavia, la salita è davvero molto semplice, adatta sia a bambini che anziani (non ai passeggini però).
Škofja Loka: piccolo borgo super consigliato da tutti e dalle guide, devo ammettere però che non mi ha entusiasmata e, quindi, se mi doveste chiedere quale tappa eliminare, vi direi proprio questa.
Slap SavicaŠkofja LokaLago BohinjLago di Bled
GIORNO 4: Postumia ed i castelli del paese
Questa è stata sicuramente la giornata delle meraviglie della Slovenia, infatti, abbiamo visitato due dei must see più importanti della zona:
Grotte di Postumia: come per la maggior parte delle tappe citate, gli dedicherò un articolo apposito. Vi basti sapere che sono uno spettacolo della natura, la visita dura 90 minuti e vi conviene recarvi all’ingresso con un certo anticipo, considerando le lunghe file.
Castello di Predjama: dalla bellezza straordinaria, è un’altra tappa imperdibile. Tra l’altro, si trova a pochi minuti dalle Grotte ed è possibile scegliere di fare un biglietto combinato.
Castello di Snežnik: perla nascosta, scoperta grazie ad una cara amica, merita una visita. Oltre che per il castello, per la meravigliosa area verde dove si trova e che permette uno splendido pomeriggio in relax.
Lubiana: la sera, finendo relativamente presto tutte le visite, abbiamo deciso di approfondire ciò che avevamo perso di Lubiana il primo giorno. Infatti, non avendo fatto in tempo appena arrivati, noi abbiamo inserito in questa giornata anche il castello della capitale.
Grotte di PostumiaCastello di PredjamaCastello di Snežnik
GIORNO 5: le meraviglie naturali
Mia giornata preferita e sono sicura sarà anche quella della maggioranza, perchè ci siamo davvero immersi nella parte verde della Slovenia:
Vintgar Gorge: una gola dalla bellezza straordinaria. Per arrivare al suo ingresso dovrete scegliere uno dei 3 parcheggi indicati sul sito ufficiale e, da qui, scegliere se percorrere un trekking a piedi o utilizzare un bus navetta gratuito. Io ho scelto il trekking ed ho impiegato tre ore tra l’andata, il ritorno e la visita alle gole (che sono a pagamento: 10,00€ ad adulto e 3,00€ il cane).
Pericnik: una cascata davvero molto carina, noi ci siamo limitati ad ammirarla da lontano per non stancare troppo Gastone dopo le attività della mattina, ma è raggiungibile anche attraverso un trekking.
Zelenci riserva naturale: super famosa ed instagrammabile, è una zona davvero molto carina ma anche molto piccola. Il colore dell’acqua lascia senza fiato, ma si tratta veramente del tempo di una foto ed un video, non c’è molto altro da fare.
Russian Chapel: bellissima testimonianza storica, costruita in onore dei soldati russi rimasti uccisi nel 1915, situata sul passo Vršič , merita assolutamente una visita.
Jasna Lake: a pochi minuti dalla Russian Chapel, ai piedi del passo Vršič, si espande questo lago dalla bellezza indescrivibile: decisamente il mio preferito tra quelli della Slovenia, particolare perché diviso in due da una striscia di terra.
Lago JasnaRussian ChapelZelenci Riserva naturalePericnik cascataVintgar Gorge
GIORNO 6: tra Lubiana e Pirano
Eccoci arrivati sulla via del ritorno ed abbiamo deciso di salutare un’ultima volta anche la capitale:
Lubiana: ci siamo finalmente goduti il suo mercato ed abbiamo approfittato per una breve visita alla sua biblioteca, anche se il giorno in cui siamo andati non era accessibile nessuna sala. Quindi, siamo potuti entrare gratuitamente ma ci siamo dovuti accontentare del semplice atrio.
Pirano: bellissima cittadina di mare, ricca di scorci e ristoranti di pesce deliziosi. Merita una visita soprattutto per la Cattedrale di San Giorgio.
Cattedrale di San Giorgio Pirano
Cibo tipico in Slovenia
Io ho veramente adorato la cucina slovena, che mi ha piacevolmente stupita. Di seguito vi indico alcuni piatti tipici ed i posti dove provarli.
Zlikrofi: ravioli ripieni di patate lesse e pancetta.
Salsiccia della Carniola.
Juha: zuppa di inizio pasto.
Prsut: un prosciutto stagionato all’aria.
Burek: di origine turca e molto amato in questa zona, si tratta di pasta sfoglia ripiena di carne o verdure.
Ćevapčići: polpette di carne trita, dalla forma allungata.
Soča: trota di fiume.
Frika: preparazione di uova, formaggio, burro e patate, con fette di polenta.
Prekmurska gibanica: torta a strati di ricotta, semi di papavero, miele e noci.
Potica, o Putizza: dolce arrotolato e ripieno di noci e miele.
Kremna Rezina: torta tipica di Bled, praticamente identica alla Kinder Paradiso ma davvero ottima.
Miele: prodotto tipico del posto.
Birra: la Slovenia infatti è famosa per le sue coltivazioni di luppolo, dovete assolutamente provare la Lasko, che produce la Zlatorog o la Union.
Vino: anche il vino è un pezzo forte di questa terra, io ho provato il più famoso dei rossi che è il Teran.
Dove mangiare tipico
Io ho mangiato principalmente a Lubiana, ma vi indicherò anche dei posticini nelle altre città:
Lubiana:
Gostilna Stari Tišler, in centro città, cucina tipica ad ottimo prezzo e gentilezza unica.
“Ravioli” di patate con pancetta e asparagiGulaschGostilna Stari Tišler
Čevabdžinica Sarajevo ’84, questo davvero segnatelo, evidenziatelo e se necessario tatuatevelo anche! Parliamo del miglior ristorante provato durante il viaggio dove, con circa 25,00€ in due si può provare un menù a base di piatti tipici davvero sensazionale.
Torta di sfoglia ripiena di cavoli e spezzatino di carneFocaccia con formaggi e salumi tipiciĆevapčići e Salsiccia tipica
Nobel Burek, secondo molti miglior posto dove assaggiare il Burek.
Maribor:
Jack & Joe Steak and Burger Club, dove ho mangiato l’hamburger di carne slovena più buono di sempre.
Pirano:
Tri Vdove, delizioso ristorante di pesce lungomare.
Hamburger di carne slovena da Jack & Joe, a MariborRisotto alla crema di scampi a Vdove, PiranoBurek da Nobel Burek a Lubiana
LOCALINI PARTICOLARI:
Lubiana:
Daktari, locale meraviglioso, con tanti libri alle pareti, per gustare la birra local di cui vi ho parlato.
Crno Zrno, qui è possibile provare caffè molto particolari.
Sta TravelCafè, caffetteria con all’interno un’agenzia di viaggio, con una terrazza deliziosa.
Ptuj:
Vi consiglio di fermarvi per un caffè a Kavarna Bodi e di sfruttare la loro toilette davvero particolare!
Bled:
Café belvedere da cui ammirare il lago di Bled e, se disponibile, dove provare la torta tipica. Noi non l’abbiamo trovata e ci siamo diretti al bar Zaka, lungo lago.
Kavarna BodiKavarna BodiTorta di Bled a ZakaCrno ZrnoTorta GibanicaDaktari
Segnati, ma non provati:
Ptuj: Gostilna Ribic
Jasna Lake: sul lungo lago sono presenti location davvero particolari dove poter consumare un pasto, come una romantica Igloo o una cabinovia.
Lubiana: Klobasarna, dove poter gustare piatti a base della salsiccia tipica.
Igloo Lago JasnaCabinovia Lago Jasna
Dove alloggiare
Se, come me, state affrontando un on the road, la miglior scelta è quella di alloggiare a Lubiana. Economica rispetto le aree glamping, equidistante da tutti i punti di interesse (in un’ora e mezza, massimo due, abbiamo raggiunto sempre tutto), fornita di ogni servizio.
Noi abbiamo scelto un alloggio preso su Airbnb a dieci minuti di macchina dal centro città, ma i parcheggi non mancano e dopo le 19 sono anche gratuiti, quindi per noi è stato comodissimo. Vi lascio il link all’alloggio su Airbnb.
In Slovenia con gli amici a 4 zampe
Con Gastone abbiamo visitato gran parte d’Europa e posso affermare senza alcuna esitazione che la Slovenia è il paese più pet friendly di tutti quelli visti insieme.
In ogni ristorante i cani sono ammessi e ci hanno sempre accolto con biscottini ed acqua per il nostro cicciottello, in giro per la città le fontanelle hanno sempre una ciotola accanto ed è possibile incontrare diverse pasticcerie per cani.
Generalmente, i cani vengono ammessi nei cortili dei castelli, sui mezzi pubblici con la museruola e a Postumia esiste un servizio box dove lasciare il proprio amico a 4 zampe durante la visita, che verrà controllato dal personale addetto.
Periodo migliore per visitarla
Credo che il periodo migliore per visitarla sia tra aprile e giugno, perché molte strade e attrazioni vengono riaperte (ad esempio le gole avevano riaperto da poco), le temperature sono miti e soprattutto non ci sono molti turisti.
Le strade in Slovenia e le regole per circolare
Per circolare in Slovenia dovrete comprare la vignetta in autogrill oppure online.
Per quanto riguarda le strade posso dire che si guida benissimo, sono tenute perfettamente e si trovano parcheggi ovunque.
Cosa serve per andare in Slovenia
Serve il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
La moneta in uso è l’euro e non sono necessarie vaccinazioni particolari.
Ricordate, invece, che per i nostri amici a 4 zampe è necessario il passaporto.
La Slovenia è una meta low cost?
Per 5 notti in un appartamento a dieci minuti di macchina dal centro, davvero adorabile, abbiamo pagato 330,00€ in due, incluso il cane e le tasse di soggiorno.
La benzina costa circa 1,50€ ed i pasti nei ristoranti, davvero abbondanti, ci sono costati al massimo 15,00€ a persona.
La spesa più importante la richiedono le colazioni, paradossalmente si rischia di pagare un cappuccino ed una fetta di dolce quasi quanto una cena a 5 portate!
I parcheggi hanno dei prezzi molto variabili, siamo arrivati a pagarli dai 0,70 € ai 6,00 € l’ora. In ogni caso, il sabato e la domenica sono gratuiti.
Secondo me, si tratta di una meta ancora economica.
Assicurazione di viaggio
Vi lascio il link con il 10% di sconto sulla mia assicurazione di viaggio di fiducia (vi basterà cliccare sull’immagine). Considerate che, per 6 giorni in Slovenia, abbiamo pagato circa 16,00 € a persona.
Come sempre, spero che il mio articolo possa tornarvi utile per il vostro prossimo viaggio in Slovenia. Ci vediamo in giro per il mondo!