Skip to main content

Tag: Islanda

Il Circolo D’oro Islandese: tutto quello che devi sapere

A novembre mi sono avventurata in un viaggio di 10 giorni alla scoperta dell’Islanda ed ovviamente non potevo perdermi anche il mitico Circolo D’Oro islandese, o Golden Circle. Questo percorso, per assurdo non circolare, unisce tre delle attrazioni più famose dell’isola ed è possibile percorrerlo in un solo giorno.

Ad essere sincera io ho visto in due giorni diversi Geysir, il Parco nazionale e le cascate ma solo perché abbiamo preferito fare tutto con più calma e, soprattutto, perché i geyser ci hanno fatto passare un pomeriggio da bambini emozionati e non volevamo più andar via!

Dunque, ecco le tre tappe nel sud-ovest dell’Islanda che compongono il famosissimo Golden Circle:

  1. Il Parco Nazionale di Thingvellir
  2. L’area geotermica di Geysir
  3. La cascata di Gullfoss

Informazioni utili prima di partire alla scoperta del Circolo d’Oro Islandese

Prima di iniziare la descrizione delle singole tappe, voglio darvi alcune informazioni utili (se non avete letto il mio articolo su come affrontare un viaggio in Islanda in inverno).

Prima di tutto, se decidete di affittare la macchina come abbiamo fatto noi e quindi di scoprire l’Islanda on the road, vi saranno indispensabili queste applicazioni:

  • Veður per controllare il meteo e le avvertenze;
  • Road.is per controllare lo stato delle strade;
  • Parka per pagare i parcheggi.

Inoltre, ricordate che è bene fare l’assicurazione completa alla macchina, perché l’isola del ghiaccio e del fuoco è anche la regina del vento e non sarà difficile ammaccare la vostra vettura. Infine, fate sempre benzina prima di arrivare al di sotto della metà del serbatoio, perché può capitare di non incontrare distributori anche per molti chilometri.

Altro avviso: Il drone si può utilizzare in pochissime zone (praticamente nessuna di quelle da noi visitate), salva la possibilità di chiedere dei permessi a pagamento. In ogni caso, in inverno è sconsigliato viste le basse temperature ed i forti venti.

Piccolo consiglio da amica: portate con voi sempre cibo ed acqua, perché comprarli per strada può rivelarsi sia difficile che molto costoso.

Ovviamente, vi consiglio con tutto il cuore di fare l’assicurazione di viaggio prima di partire, visto l’alto rischio di annullamento dei voli o anche solo di farsi leggermente male (vi auguro di no), quindi ecco il mio codice sconto per la mia assicurazione di fiducia, Heymondo (vi basta cliccare sull’immagine):

Il Parco Nazionale di Thingvellir: tra storia e geologia

Ora che siete mentalmente preparati, partiamo subito con la prima tappa del Golden Circle. L’ordine ovviamente è del tutto relativo e dipenderà dal vostro punto di partenza.

Il parco ha l’ingresso gratuito e dovrete solo pagare il parcheggio, troverete le macchinette proprio nell’edificio che ospita i bagni.

Questo tesoro naturale è patrimonio mondiale UNESCO e si trova a 45 minuti di auto dalla capitale. Per visitarlo tutto noi ci siamo presi una mattinata, ma è fattibile anche in 2-3 ore (dipende sempre quanto tempo volete dedicare alle foto, alla contemplazione e così via!).

All’interno troverete cartelli segnaletici e vi sarà davvero facile orientarvi, in ogni caso questi sono i principali punti di interesse:

  • Faglia di Almannagjá: nel parco, infatti, è possibile camminare tra la placca tettonica nordamericana e quella euroasiatica, poiché l’isola è l’unico posto al mondo dove la dorsale atlantica si spinge sopra il livello del mare. Proprio all’interno di questo sito Unesco si trova, infatti, la fossa tettonica islandese, dove le due placche terrestri continuano ad allontanarsi ogni anno. Il canyon che si è creato a seguito di questa attività oggi è percorribile a piedi e si chiama faglia di Almannagjá. Un’attività raccomandata nel parco, in effetti, è lo snorkeling a Silfra con guide che vi porteranno tra le placche tettoniche.
  • Alþing: il parco deve la sua fama anche all’Alþing, l’antico Parlamento, primo d’Europa e forse del mondo.
  • La cascata di Oxararfoss, davvero suggestiva.

L’area geotermica di Geysir: la tappa più incredibile

Sempre seguendo un ordine casuale, immaginiamo che la seconda tappa del Golden Circle sia l’area geotermica di Geysir, all’interno della valle di Haukadalur. 

Da Thingvellir ci vuole circa un’ora di macchina, anche meno ed è probabilmente la tappa che mi ha estasiata di più, ma io sognavo fin da bambina di assistere all’attività dei geyser.

Noi abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio gratuito di fortuna e ci siamo addentrati nel “parco”, dove il terreno fuma da ogni parte ed a terra è possibile vedere pozze che bollono. Sembra davvero uno scenario da film.

Qui le star principali sono due: Geysir, ormai dormiente quasi del tutto e Strokkur che, invece, esplode con estrema precisione ogni dieci minuti circa, anche se durante la nostra visita ci ha regalato diversi spettacoli anche ogni cinque minuti.

Non perdete, comunque, la passeggiata fino al punto più alto, tra pozze che bollono e viste mozzafiato. Il tempo di visita da dedicare al parco può variare tra un’ora e le due ore. C’è anche chi arriva, vede un’eruzione e se ne va. Come al solito, dipenderà tutto da voi.

Gullfoss: la cascata delle meraviglie

Con gli occhi ancora pieni di emozione ed il cuore a mille, ci siamo diretti ad ammirare una delle cascate più belle d’Islanda: Gullfoss.

La cascata si trova a circa dieci minuti dall’area di Geysir ed anche in questo caso si paga soltanto il parcheggio. Arrivati si trovano diversi sentieri che conducono a molteplici punti panoramici su questo splendido getto d’acqua.

Non esiste una stagione migliore per visitarla a mio avviso: in estate è possibile ammirarla da più vicino, ma in inverno si colora del bianco della neve diventando davvero indescrivibile. Mi raccomando però, fate sempre molta attenzione al ghiaccio per terra ed al vento che potrebbe sbilanciarvi!

Tra l’altro, nei suoi pressi si trova uno dei negozi di souvenir più carini incontrati in viaggio.

Il tempo di visita in questo caso è davvero molto breve, al massimo un’ora se desiderate fotografare la cascate da ogni singola prospettiva.

La mappa dell’itinerario

Come al solito, ho cercato di delinearvi l’itinerario nella maniera più chiara possibile, ricordate però che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

AURORA BOREALE IN ISLANDA: QUANDO E COME VEDERLA

Lo scorso novembre ho affrontato uno dei viaggi più emozionanti della mia vita, il cui obiettivo principale era vedere le grotte di ghiaccio e l’aurora boreale in Islanda.

Ovviamente, chiunque sia un appassionato di viaggi e si sia un minimo informato sull’aurora boreale, sa che non vi è certezza sulla possibilità di vedere questa meravigliosa danza di colori nel cielo, nonostante tutti gli accorgimenti e l’alta preparazione.

Io, però, sono stata davvero molto fortunata: infatti, durante gli otto giorni in Islanda, l’ho vista per ben due volte ed una delle due sere era così forte da aver ammirato il colore verde ad occhio nudo. Perché dico che è una fortuna aver visto i colori ad occhio nudo? Ora ve lo racconto.

Cos’è l’aurora boreale?

L’aurora boreale è un fenomeno dovuto all’interazione tra il vento solare, quindi protoni ed elettroni di origine solare, con la ionosfera terrestre. Gli atomi dell’atmosfera, in reazione all’eccitazione e diseccitazione dovuta a alle particelle di origine solare, emettono luce di diverse lunghezze d’onda.

L’aurora assume diversi colori: può essere verde, viola, azzurra e perfino rossa!

Quando si manifesta nell’emisfero nord si tratta di aurora boreale, mentre nell’emisfero sud si parla di aurora australe.

I colori dell’aurora boreale e l’aspetto ad occhio nudo

L’aurora generalmente ha un colore verde, questo è il più comune. Assume però anche sfumature viola, rosse, blu e rosa. Tutto dipende dall’altitudine e dal tipo di “potenza”.

In ogni caso, vi devo dire la cruda verità: difficilmente potrete ammirare l’aurora in tutta la sua bellezza ad occhio nudo. Generalmente, senza l’uso di macchinette e telefoni di ultima generazione, vi accorgerete dell’aurora in cielo intravedendo una timida sfumatura biancastra o grigia. Puntando il telefono sulla sfumatura, dal dispositivo, la vedrete verde. Così capirete di essere davanti l’aurora.

Ebbene sì, l’aurora ad occhio nudo, di solito, è meno spettacolare che dai dispositivi con cui viene fotografata.

Ovviamente non è sempre così, alcuni raccontano di averla vista più bella che in foto, ad occhio nudo.

Personalmente, la prima aurora che ho visto era verde ad occhio nudo in un primo momento. Per il resto, ho ammirato principalmente sfumature bianche e grigie con i miei occhi.

Periodo migliore per avvistare l’aurora boreale in Islanda e zone consigliate

Il periodo migliore per vedere l’aurora in Islanda è da ottobre a marzo, ma non è impossibile avvistarla anche ad agosto o aprile. Io sono stata a novembre e l’ho vista ben due sere su otto.

Ricordate, però, che essendo un fenomeno naturale non può mai essere certo. Perciò, cercate di godervi il viaggio nella terra islandese a prescindere dall’aurora boreale.

Le zone migliori sono molto soggettive, dipende dal periodo ed è difficile predeterminarlo con esattezza. Noi, però, siamo stati molto fortunati nelle zone disabitate intorno Vik. Lo stesso ci hanno detto molti altri viaggiatori. Inoltre, ci hanno sempre consigliato di avvicinarci alla spiaggia per vederla meglio.

Ovviamente, regola numero 1: allontanarsi il più possibile dai centri abitati e dalle luci artificiali, oltre a scegliere una notte con cielo sereno.

Infatti, vi sarà impossibile ammirare l’aurora vicino le luci della città o con un cielo nuvoloso. Ovviamente, vi consiglio di prediligere alloggi in zone il più isolate possibili.

A caccia di aurora boreale: le applicazioni indispensabili

Per quanto riguarda le applicazioni indispensabili per l’aurora, ve ne cito due:

  1. My Aurora Forecast: vi manderà una notifica per avvertirvi quando l’attività solare diventa più forte, indica le zone dove è stata avvistata l’aurora e vi segnala il KP di ora in ora.
  2. Veður: un’app da cui monitorare il meteo islandese. Ricordatevi che se il cielo è nuvoloso, anche se l’aurora ha un KP molto alto, non riuscirete a vederla. Sarà necessario un cielo completamente sereno.

Cos’è il KP? Un indice che misura l’intensità del fenomeno dell’attività solare ed è davvero ottimo quando è superiore a 3.

Ricordate: quando arriva la notifica dall’applicazione, precipitatevi subito fuori a cercare l’aurora. Il fenomeno, infatti, può durare anche solo pochi secondi.

Tour organizzati per vedere l’aurora boreale in Islanda

Sappiate che è anche possibile partecipare a tour organizzati per andare a caccia di aurora. Io, in collaborazione con la mia pagina Instagram, sono stata invitata a provare il tour organizzato da Gray Line, di 4 ore e con partenza da Reykjavic.

Purtroppo, noi non siamo riusciti a vederla in questa occasione, però a fine tour ci è stato proposto un voucher da riutilizzare nei giorni seguenti per tentare nuovamente la fortuna. Quindi, vi consiglio di prenotare questo tour per i primi giorni del vostro viaggio così, se non riuscirete a vedere l’aurora, potrete riprovarci nei giorni seguenti. Vi lascio il link per prenotare la mia stessa esperienza, che comprende il prelievo dall’hotel con un pullman ed una guida che vi racconterà tutto sull’aurora boreale: Northern Lights Tour.

Come vestirsi per andare a caccia di aurora in inverno

Ovviamente, ricordate che quando siete a caccia dell’aurora boreale affronterete temperatura più rigide, quindi vi consiglio come abbigliamento:

  • Tuta termica non traspirante, in questo caso meglio prediligere quella più calda possibile. Infatti, non farete grande attività fisica, sarete perlopiù fermi a fissare il cielo con temperature sotto lo zero.
  • Pile e pantalone da montagna.
  • Guanti touch, perché non riuscirete a tenere le mani fuori senza guanti e dovrete scattare in pochi secondi le vostre migliori foto.
  • Cappello e sciarpa.
  • Giubbotto termico.
  • Scarpe termiche, adatte al ghiaccio.

Ricordate che se l’app vi informa che la nottata sarà promettente, vi converrà tenere tutto pronto accanto al letto. In Islanda ho imparato ad indossare tre strati di vestiti in mezzo secondo! Andare a caccia di aurora significa rinunciare ai sonni tranquilli!

Come fotografare l’aurora boreale con l’iPhone

Un aiuto davvero valido è un ottimo treppiedi dove posizionare il telefono. Una volta che il dispositivo sarà stabile dovrete:

  • Aprire la fotocamera ed impostare la modalità notte, che di solito si attiva automaticamente;
  • Premere la freccia in alto (sempre con la fotocamera aperta) e cliccare sulla mezza luna in basso ed impostare al tempo massimo l’esposizione.

Se volete filmare l’effetto danza dell’aurora, qualora l’attività fosse buona, usate l’effetto timelapse sul treppiedi. Con un’aurora particolarmente statica, a me ha funzionato bene anche l’effetto cinema.

Come al solito, vi ringrazio per aver letto il mio articolo e spero vi sia stato utile. Vi lascio il link per il 10% di sconto sull’assicurazione di viaggio, qualora voleste partire al più presto per l’Islanda:

Inoltre, vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

Islanda: escursione grotta di ghiaccio e trekking sul Vatnajökull

Visitare l’Islanda, in inverno, significa soprattutto regalarsi un’escursione in una grotta di ghiaccio ed il trekking sui suoi incredibili ghiacciai. Infatti, queste spettacolari esperienze possono essere vissute a pieno solo nel periodo che va da novembre a marzo.

Ricordiamoci che stiamo parlando della terra del ghiaccio e del fuoco perché, oltre ad ospitare circa 130 vulcani attivi ed inattivi, che regalano spesso spettacoli di lava incandescente su sfondi imbiancati, è anche la casa di quello che è il quarto ghiacciaio più grande al mondo ed il più grande per volume in Europa: Vatnajökull.

Il ghiacciaio Vatnajökull 

Prima di addentrarci nel racconto della mia escursione, voglio raccontarvi per bene qualcosa sul Vatnajökull. Solo così, infatti, capirete quanto è stata grande la mia emozione nel camminarci sopra e perché è stato il motivo principale che mi ha spinto a prenotare un biglietto aereo per l’Islanda, proprio nel periodo invernale.

I ghiacciai coprono circa l’11% dell’Islanda e le calotte glaciali più grandi si trovano nella parte centrale e meridionale dell’isola. Il Vatnajökull, da solo, copre circa l’8 % dell’Islanda ed ha circa 30 ghiacciai di sbocco che scorrono dalla calotta glaciale, ognuno dei quali porta un nome che termina in “jökull“.

Questa cappa di ghiaccio si trova a sud dell’Islanda, nell’omonimo parco nazionale, nonché il più grande parco nazionale in Islanda e in Europa, a circa 4 ore e mezza di macchina da Reykjavík. La sua fama è dovuta al fatto di essere il più grande ghiacciaio in Europa per volume ed il quarto al mondo dopo la calotta glaciale dell’Antartide e della Groenlandia e dopo il Campo de Hielo Sur in Patagonia.

Particolarità che mi ha estasiata: sotto il ghiaccio si trovano diversi vulcani attivi, le cui eruzioni più recenti risalgono alla fine degli anni ’90. Insomma, qui per davvero convivono ghiaccio e fuoco!

Una curiosità sul ghiacciaio, anche se non scientificamente esatta: si dice che si possa vedere dalla più alta cima delle Isole Faer, aggiudicandosi il titolo di oggetto della miglior visibilità al mondo.

Le grotte di ghiaccio in Islanda

Tra le esperienze più incredibili da fare in Islanda in inverno, c’è proprio la visita ad una delle sue meravigliose grotte di ghiaccio. Infatti, se è sempre possibile procedere all’escursione del ghiacciaio, per le grotte, per motivi di sicurezza, sarebbe meglio assicurarsi che sussistano le giuste condizioni climatiche. Di solito, il periodo migliore per essere sicuri di riuscire a visitarle è tra novembre e marzo.

Le grotte di ghiaccio trovano la loro origine nel movimento dei ghiacciai e grazie a determinate condizioni climatiche, per questo l’Islanda è il loro habitat naturale. L’erosione dovuta alla compressione del ghiaccio nei ghiacciai crea corridoi e cavità, di colori e forme sempre diverse. Infatti, è molto importante ricordare che le grotte non sono mai uguali e cambiano aspetto ogni giorno, quindi non fate troppo affidamento sui video e le foto che troverete online.

Quali sono le principali grotte di ghiaccio in Islanda? Di solito, si trovano nella parte sud dell’isola e sono la Crystal Cave e la Katla Cave. Una volta, era possibile visitare anche la grotta di diamante blu, che speriamo torni presto a splendere.

Crystal Cave si trova propria all’interno del Vatnajökull, mentre Katla Cave si trova nel ghiacciaio Myrdalsjokull, che copre Katla, uno dei vulcani più pericolosi dell’Islanda.

Ovviamente, ci sono moltissime altre grotte sull’isola, ma queste sono quelle più “sicure” al momento da visitare e quelle per cui troverete più tour. Come vi ho spiegato, stiamo parlando di formazioni naturali in continua evoluzione, quindi prendete per buone queste informazioni alla data dell’articolo. Nulla può assicurarci che domani queste grotte non ci saranno più o se ne formeranno altre.

Mi raccomando però, se andrete in Islanda per un’escursione alla grotta di ghiaccio, affidatevi sempre a guide esperte. Si tratta di un’attività davvero pericolosa da fare da soli.

In ogni caso, vi lascio il link con lo sconto per l’assicurazione di viaggio, per affrontare anche questa avventura più serenamente:

Escursione alla grotta di ghiaccio e Vatnajökull in Islanda

Ma adesso, vi parlo finalmente della mia escursione, prenotata grazie a Get Your Guide.

Powered by GetYourGuide

Ho scelto questa escursione tra tante perchè era la mia prima volta in Islanda in inverno e su un ghiacciaio, quindi sono voluta stare tranquilla.

La visita dura circa 4 ore tra preparazione tecnica, spostamento in bus ed escursione guidata che include la visita ad una grotta di ghiaccio ed una camminata sul Vatnajökull.

Durante la camminata sul ghiacciaio si ammirano paesaggi incredibili e la nostra guida ci ha spiegato davvero tantissime cose. Tra tutte, mi ha colpito tantissimo la rapida trasformazione del ghiacciaio che sta lentamente morendo, mi ha spezzato davvero il cuore.

Nel mentre, siamo anche entrati in una grotta di ghiaccio ma, vi devo dire la verità, questa mi ha un po’ delusa: era davvero molto piccola ed i colori non erano così sgargianti. C’è da dire che nonostante fosse novembre, le temperature erano ancora molto alte e quindi il ghiaccio non era moltissimo. Inoltre, tra le diverse grotte visitabili noi abbiamo scelto quella più economica ma anche la più sicura. Insomma, il meglio ce lo teniamo per la prossima gita, quando saremo più esperti nel camminare sul ghiaccio e potremmo davvero goderci a pieno lo spettacolo della grotta.

Mi raccomando, non affrontate mai questo tipo di attività in solitaria: il ghiacciaio nasconde tantissime trappole mortali non visibili ad un occhio inesperto. Tra queste, i mulan, terrificanti formazioni causate dall’acqua che, seppure sembrano far parte del suolo del ghiacciaio, in realtà sono trappole per i camminatori. Infatti, è facilissimo caderci, per non risalire mai più.

Informazioni utili

Ecco qualche informazione pratica ed utile sull’escursione:

  • La cancellazione è gratuita fino a 24 ore prima.
  • Ricordate che è un’attività imprevedibile, infatti l’organizzatore potrà avvertirvi fino a poco prima che non sarà possibile effettuarla a causa del meteo.
  • Non sono ammessi i minori di 8 anni (a mio avviso è sconsigliata per i bambini in generale, infatti è abbastanza pericolosa a causa dei Mulan).
  • Io ho l’artrosi ma sono molto allenata, la sconsiglio a chi non ha una buona mobilità.
  • Verrete seguiti durante tutta l’esperienza da una guida certificata.
  • Vi verrà indicato il punto preciso di incontro, che è il Troll Expeditions Skaftafell, Hof.
  • Prima di iniziare, verrete preparati all’esperienza e dotati di tutto il necessario: casco, imbracatura e ramponi.
  • Noi abbiamo pagato 140,00€ a persona. Può sembrare un prezzo elevato, ma ricordate che è un’esperienza unica al mondo.

Come vestirsi in Islanda in inverno per visitare il ghiacciaio

Islanda: escursione grotta di ghiaccio

Durante l’esperienza verrete dotati di imbracatura, casco e ramponi (inutile portare i vostri, serve una tipologia davvero particolare) ed il bastone per il ghiaccio. La guida, poi, vi spiegherà come indossare il tutto.

Vi consiglio, comunque, cosa indossare al di là di questi accessori molto tecnici che vi verranno dati:

  • Scarponi da neve impermeabili
  • Tuta termica per sopra e sotto
  • Pantaloni da montagna impermeabili e termici
  • Pile
  • Giacca antivento ed impermeabile
  • Guanti e cappello
  • Vi consiglio di non portare lo zaino: sarete più comodi nei movimenti.

Come al solito, spero che questo mio articolo vi torni utile durante il vostro viaggio in Islanda in inverno.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utili per il vostro futuro viaggio in Islanda. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

6 tappe imperdibili in Islanda: cosa non perdere al sud

Come vi ho raccontato nell’articolo precedente a questo, ho passato 8 giorni incredibili alla scoperta dell’Islanda del sud, della penisola di Snaefellsnes e del Golden Circle. Poiché le tappe imperdibili in Islanda e le informazioni utili richiederebbero un manuale di centinaia di pagine, ho deciso di dividere gli articoli per zone.

Quindi, oggi iniziamo con il racconto delle tappe impedibili nella zona a sud dell’isola, con la premessa che vi racconterò un altro giorno la meravigliosa esperienza del trekking sul ghiacciaio e la visita alla grotta di Skaftafell, oltre a spiegarvi come siamo riusciti a vedere l’aurora!

Dunque, iniziamo. Ecco le tappe must see” nel sud dell’Islanda:

Seljalandsfoss

Il primo giorno siamo atterrati a Reykjavík il pomeriggio tardi, perciò non abbiamo messo nulla in programma e ci siamo limitati a fare la spesa ed un giro in città. Dopo aver passato la notte a Kópavogur, il nostro tour ha avuto inizio il mattino seguente. Ovviamente abbiamo iniziato con una meta che è tra le tappe imperdibili in Islanda: l’iconica e famosissima Seljalandsfoss, ad un’ora e quarantacinque dal nostro alloggio.

La particolarità di questa cascata è che è possibile passarle dietro, attraverso un sentiero davvero semplicissimo.

Mi raccomando però: usate impermeabili per voi ed i vostri giocattolini elettronici, perché è impossibile non bagnarsi.

Tra l’altro, dalla cascata principale parte un sentiero che porta ad osservare da vicino altre cascate minori e piccoli corsi d’acqua.

Nelle vicinanze si trova anche Skógar, dove è presente un carinissimo museo di casette tipiche, che noi ci siamo limitati ad osservare da fuori, gratuitamente, per mantenere il viaggio low cost.

Skógafoss

Tra le tappe imperdibili in Islanda, ecco una delle mie preferite in assoluto: la Cascata Skógafoss. Si trova a circa mezz’ora da Seljalandsfoss e si arriva percorrendo sempre la mitica strada A1. Tra l’altro, è talmente imponente che è possibile riconoscerla da lontano!

La cascata è diventata famosa soprattutto grazie ad un simpatico quanto incredibile regalo della natura: infatti, nelle giornate di sole, si genera uno splendido arcobaleno che a volte è completo a 360° ed a volte addirittura è doppio. Io ho avuto la fortuna di poter ammirare questa meraviglia dal vivo grazie ad un meteo super favorevole e mi sono davvero emozionata. Credo sia una delle cose più belle viste nella mia vita.

Tra l’atro, è possibile ammirare il getto d’acqua da diverse prospettive. Infatti, non appena lasciata la macchina nell’immenso parcheggio proprio davanti la cascata, potrete scegliere diverse strade da prendere. Una vi porterà proprio alla base della cascata frontalmente e un’altra vi poterà alla scalinata sulla destra, di circa 700 gradini, che vi permetterà di osservare il corso d’acqua dall’alto.

Ma non è finita qui! La cascata degli arcobaleni, infatti, nasconde due curiosi segreti:

  1. Secondo una vecchia leggenda, dietro il getto d’acqua si nasconderebbe un tesoro di monete d’oro, nascosto dal primo vichingo ad essersi stabilito nella zona.
  2. Inoltre, sembrerebbe che questo luogo abbia anche un potere magico. Infatti, pare che chiunque si bagni nelle sue acque possa ritrovare un oggetto perduto.

Insomma, è proprio una tappa da non poter perdere!

Solheimasandur

A conclusione del nostro primo giorno, ci siamo diretti verso il famosissimo relitto aereo che si trova a soli 10 minuti di macchina da Skógafoss.

Anche se molti collegano questo luogo al tragico episodio di un aereo precipitato, in realtà questa spiaggia è stata la protagonista di un atterraggio di fortuna avvenuto nel 1973, grazie al quale tutti i passeggeri di questo aereo militare statunitense si sono salvati! Ad oggi, sulla spiaggia sono presenti solo i resti dell’aereo fortunato perché, in un primo momento, sono stati tratti in salvo i componenti principali. Insomma, nulla di tragico: solo lo scheletro di un aereo guidato da un ottimo pilota, che è riuscito a portare a termine un atterraggio di fortuna senza vittime!

Ma come si raggiunge il relitto? Le coordinate dell’aereo sono 63°27’32.8″ N / 19°21’53.2″ W e si trova a circa 4 Km dal parcheggio, andando verso il mare. In ogni caso, è molto semplice da trovare. Infatti, una volta lasciata la macchina al parcheggio, dove vi condurrà il navigatore inserendo le coordinate o anche solo il nome dell’aereo, vi basterà varcare “l’ingresso” del sentiero e seguire la strada battuta.

Comunque, esistono due modi per arrivare dal parcheggio all’aereo:

  1. A piedi: ci vogliono circa 40 minuti all’andata e 40 minuti al ritorno. Non sono tanto i kilometri a rendere difficile la camminata, quanto il vento. Noi abbiamo scelto questa modalità per risparmiare e perché il cielo era sereno. Ma in caso di pioggia, avremmo optato per la navetta, anche per essere più tranquilli considerando l’imprevedibilità del meteo islandese.
  2. La navetta: si tratta del servizio Plane Wreck Shuttle, che ha un costo di 20€ A/R e si può prenotare sia online che in loco.

Se avete modo, vi raccomando di andarlo a vedere al tramonto perché è davvero suggestivo il panorama che lo circonda. Tra l’altro, sembra sia anche un’ottima location per avvistare l’aurora!

Diamonds Beach

La nostra seconda giornata al sud è iniziata con l’escursione al ghiacciaio Vatnajökull, di cui vi parlerò in un articolo a parte. Comunque, abbiamo finito l’esperienza alle 14 e ci siamo diretti subito alla spiaggia dei diamanti.

Il nome e la fama di questo luogo sono dovuti ai tanti iceberg che si trovano disseminati sulla spiaggia e contrastano con il nero della sabbia, di origine vulcanica. Gli enormi diamanti di ghiaccio arrivano qui per lo scioglimento dei ghiacci del Breiðamerkurjökull.

Inutile dire che è un luogo davvero suggestivo, ma vi basterà un’oretta la massimo per ammirarla e scattare qualche foto. Si raggiunge percorrendo la mitica Ring Road.

Jökulsárlón

A pochi minuti dalla spiaggia dei diamanti si trova un altro dei miei luoghi preferiti in Islanda: la laguna glaciale di Jökulsárlón.

La bellezza di questo posto non si può descrivere a parole, basta osservare le foto per comprendere la magia. Noi siamo arrivati al tramonto ed il rosa del cielo colorava tutto, rendendo i ghiacciai di un azzurrino surreale e lo sfondo sembrava quello di un film. Davvero, potrei cercare di trovare le parole giuste per ore ma so che non ci riuscirei. Vi posso solo dire che vale la pena venire qui almeno una volta nella vita.

La Jökulsárlón si trova a sud del Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d’Europa e la laguna si forma proprio a causa dello scioglimento di quest’ultimo. Dopo essersi staccati dal ghiacciaio ed aver attraversato la laguna, gli iceberg si disperdono nell’oceano e spesso finiscono proprio sulla spiaggia di diamanti di cui vi ho parlato poco sopra.

Se sarete fortunati a Jökulsárlón potrete avvistare anche delle simpatiche amiche foche, io ci sono riuscita! Inoltre, durante la stagione più calda, è possibile anche fare dei giri in barca nella laguna.

I parcheggi intorno a questa zona sono tanti, io vi consiglio di fermarvi ai primi che troverete arrivando da Vìk perché sono quelli che si trovano sul lato più bello, da cui è possibile ammirare gli iceberg da più vicino.

Reynisfjara: la spiaggia nera

La terza ed ultima giornata al sud è iniziata con la visita alla spiaggia più famosa d’Islanda, nonché la più pericolosa al mondo! Si tratta di Reynisfjara Beach, famosa per le sue colonne di basalto e le onde mortali che spesso la colpiscono!

Informazione importantissima: le onde che colpiscono questa spiaggia sono davvero pericolose, non è un gioco! Mi raccomando, rispettate i semafori che trovate prima di mettere piede sulla sabbia: se indicano rosso, rimandate la vostra gita. Nessun luogo al mondo può valere la vostra vita, parola di una viaggiatrice incallita!

Consiglio da me non rispettato per questioni di tempo: se avete modo, ammirate la spiaggia dal vicinissimo promontorio Dyrhólaey, si dice che la vista incredibile.

Ricordatevi che il parcheggio della spiaggia è a pagamento ed è dotato anche di un bar e bagni pubblici.

Tappe imperdibili in Islanda: qualche consiglio bonus

Le tappe imperdibili in Islanda del sud, o almeno quelle che sono riuscita a vedere io, finiscono qui. Ma ci sono altre esperienze da fare in questa zona, soprattutto se si sta percorrendo un on the road. Ecco quali:

  • Fermatevi a fotografare le infinite pecore che incontrerete lungo la strada, con una capigliatura davvero simpatica: lunghissimo pelo, liscio che è una meraviglia.
  • Fate delle coccole ai meravigliosi cavalli, vi verranno incontro spontaneamente e sono dolcissimi. Anche in questo caso, ne incontrerete davvero molti lungo la strada.
  • Andate a fotografare le casette tipiche di Skògar. In realtà, per visitarle occorre pagare il biglietto per l’apposito museo ma, volendo restare in un budget low cost, noi abbiamo deciso di fotografarle da fuori e sono comunque carinissime.
  • Ovviamente, se siete in Islanda nel periodo invernale, non fatevi sfuggire un trekking sul ghiacciaio o la visita ad una grotta di ghiaccio. Vi lascio il mio link affiliato per prenotare la vostra esperienza su get your guide, ma poi dedicherò un intero articolo a questa splendida avventura che ho scelto di fare: Prenota qui la tua escursione sul ghiacciaio.
  • Infine, moltissimi sono gli spot dove avvistare l’aurora in questa parte dell’isola. Infatti, durante il nostro soggiorno abbiamo visto la migliore aurora proprio dal nostro alloggio a Vik. Anche in questo caso, scriverò un articolo dettagliato su come e da dove avvistare l’aurora in Islanda.

Come sempre, spero di esservi stata utile con questo articolo. Ne seguiranno altri sulle diverse zone. Ci vediamo in giro per il mondo!

Vi lascio anche il mio link per ottenere il 10% di sconto sulla vostra assicurazione di viaggio, perché viaggiare sicuri deve essere sempre la vostra priorità:

Inoltre, vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

Islanda in inverno: cosa devi sapere prima di partire

Sono appena tornata dal mio primo viaggio in Islanda in inverno, inutile dire che è stato super emozionante ed ho visto paesaggi mozzafiato.

Vi parlerò di ogni tappa nei diversi articoli che verranno, ma oggi voglio dedicare questo spazio per rispondere alle domande più frequenti che mi sono state fatte e che io stessa mi sono fatta prima di convincermi a prenotare quel volo.

Vi darò anche qualche dritta utile, soprattutto per aiutarvi a risparmiare qualche soldino (perchè sì, l’Islanda è davvero davvero cara) e viaggiare sempre in sicurezza (perchè il meteo islandese non sta ai nostri comodi).

Partiamo, quindi, alla scoperta della terra del ghiaccio e del fuoco.

Assicurazione di viaggio

Mi raccomando, prima di affrontare il vostro viaggio in Islanda, premunitevi di un’assicurazione di viaggio. Vi suggerisco la mia, Heymondo, su cui posso anche garantirvi uno sconto del 10%.

Quanto costa un viaggio in Islanda in inverno

Affrontiamo subito la domanda più gettonata di tutte: quanto si spende in Islanda? TANTO. Inutile negarcelo.

Io, però, viaggiando con un’altra coppia (eravamo 4), monitorando i prezzi e studiando con attenzione i video di viaggiatori esperti del territorio, sono riuscita a non lasciare un rene nella terra del ghiaccio e del fuoco.

I costi basici che ho dovuto sostenere sono i seguenti:

  • volo
  • alloggi
  • macchina

A queste spese, che non menzionerò perché sono troppo soggettive e, ad esempio, nel mio caso legate ad un’offerta lampo Wizz Air (che ora dovrebbe anche cancellare la tratta) però, vanno aggiunte quelle necessarie per sopravvivere in Islanda:

  • Il cibo: davvero davvero costoso se si opta per i ristoranti, noi infatti abbiamo sempre mangiato in casa e con i panini al sacco. Ci siamo concessi solo una cena in un pub, un pranzo in un ristorante tipico ed una colazione in un ottimo forno a Reykjavik.
  • Assicurazione auto: assolutamente necessaria, perchè tra vento e sassolini, in Islanda la macchina si danneggia per forza. Abbiamo scelto quella completa, con un guidatore aggiuntivo.
  • Gita al ghiacciaio prenotata con Get Your Guide, al prezzo di 140,00 € per persona;
  • Benzina;
  • Posto in aereo;
  • Bagaglio priority (diviso in 4);
  • Parcheggi;
  • Souvenir.

Per questo secondo tipo di spese, in sette giorni, abbiamo speso tra i 650,00 ed i 700,00 € p.p. Io sono abbastanza soddisfatta devo dire, pensavo molto peggio!

Trucchetti per risparmiare

Islanda in inverno

Non so se con questi prezzi vi ho spaventati, ma voglio svelarvi qualche trucchetto salva vita per risparmiare in Islanda:

  1. Se potete, partite in gruppo. Dividere le spese di ogni cosa in tanti fa una differenza enorme. Perciò, se state pensando ad un viaggio in comitiva: l’Islanda è la meta perfetta.
  2. Supermercati Kronan e Bonus: in Islanda bisogna rinunciare ai ristoranti. Abbiamo trovato hamburger a 35,00€ e nachos a 25,00 €. Ma nei due supermercati che vi ho indicato troverete ottime offerte, cercando in particolare i prodotti FIRST PRICE. Ovviamente, si prende quello che si trova. Noi abbiamo mangiato piazza surgelata, gnocchi al sugo, pasta al pesto. Quello che passa il convento va bene!
  3. Cercate alloggi con cucina e frigo, prepararvi i pasti senza dover mangiare fuori sarà la vostra tattica più vincente.
  4. Non vi servirà un bagaglio aggiuntivo: se c’è un viaggio che vi permette di risparmiare sul bagaglio è proprio quello in Islanda in inverno. Indosserete sempre il vostro mega giubbotto sopra, fidatevi che non vi andrà di cambiarvi!
  5. Alcuni consigliano di portare il cibo dall’Italia ma, per esperienza personale, vi posso dire che pasta e salse si trovano a prezzi fattibili, basta saper cercare i giusti marchi.
  6. Prenotate con largo anticipo: noi non lo abbiamo fatto per gli alloggi e siamo stati fortunati, ma di solito aiuta tantissimo.
  7. L’acqua è potabile, vi potete risparmiare questa spesa.

Noleggiare la macchina in Islanda

La macchina in Islanda è una scelta davvero importante, determinerà la sicurezza del vostro viaggio:

  1. In primo luogo, sappiate che sono abbastanza attrezzati per le macchine elettriche. Tuttavia, potreste non trovare stazioni di servizio anche per diverse centinaia di kilometri.
  2. Scegliete SEMPRE una 4×4, non importa la stagione o il tragitto. Il meteo e le strade in Islanda cambiano rapidamente, anche nel giro di pochi minuti. Non fatevi trovare impreparati.
  3. Una spesa su cui non dovete risparmiare è l’assicurazione: vento forte e strade sterrate sono onnipresenti, quindi è molto probabile che danneggerete la vostra auto.
  4. In Islanda non esistono i furti: la vostra macchina non avrà il telo copri bagagliaio, per loro è normale lasciare le cose in macchina e a vista senza problemi.
  5. Cercate di non fare mai arrivare la benzina sotto la metà del serbatoio, come vi dicevo è possibile non trovare benzinai anche per centinaia di kilometri.
  6. Per il pagamento dei parcheggi esiste l’applicazione Parka. Di solito, ogni parcheggio è dotato di un cartello con QR code per effettuare il pagamento.
  7. Noi ci siamo affidati a rental cars e di conseguenza alla compagnia Geysir: ci siamo trovati benissimo. Era perfino compreso il Wi-Fi in macchina.
  8. In ogni caso, le strade islandesi vengono tenute perfettamente. Credo passino a pulirle ogni due minuti. Ma controllate sempre lo stato della viabilità sull’applicazione o sul sito ROAD.IS

Come vestirsi in inverno in Islanda

Tra le domande più quotate, dopo il costo della vita, ecco che arriva: ma come devo vestirmi in Islanda in inverno?

Partiamo dal presupposto che il clima qui è assolutamente imprevedibile, quindi vi ricordo il detto che tutti vi ripeteranno durante il vostro viaggio se chiederete le previsioni meteo: “Se non ti piace il tempo in Islanda, aspetta 5 minuti“. Vi posso assicurare che è completamente vero, si passa da pioggia a neve a sole in un attimo.

Molto poetico, ma questo mette ancora più nel panico gli ansiosi sul vestiario vero? Non vi preoccupate, vi basterà usare la semplicissima e genialissima tecnica della cipolla: vestitevi a strati. Vi descrivo il mio outfit tipo:

  1. Primo strato: pantaloni termici e maglia termica. Mi raccomando, di giorno usateli in tessuto traspirante, altrimenti suderete e vi ammalerete. Se, invece, state andando a caccia di aurora comodamente seduti in auto, usate anche termiche più pesanti e meno traspiranti.
  2. Secondo strato: io ho sempre indossato un pile o un maglione per il sopra ed un pantalone tecnico da montagna (impermeabile e adatto alle temperature più fredde) sotto.
  3. Come giacca ho scelto il classico saccone Napapijri. Ora, non è importante la marca, la cosa essenziale è che sia davvero impermeabile (non sono per la pioggia, ma anche per attraversare le cascate) e che sia pensato per resistere alle temperature più fredde (il mio era garantito per temperature anche fino a -17 gradi).
  4. Ovviamente, non possono mancare guanti (meglio touch, perchè togliere e mettere il guanto non è piacevole), cappello, scalda collo. Cercate di avere anche le orecchie sempre coperte, ricordate che il vento forte è una costante.
  5. Scarpe: fatevi consigliare, ma i requisiti che le vostre scarpe devono avere assolutamente sono l’impermeabilità e la capacità di tenere isolato il piede dalle temperature esterne. Inoltre, potreste trovarvi a camminare su strade ghiacciate, quindi chiedete anche modelli adatti a ghiaccio e neve.
  6. Calzini isolanti. Se usate scarpe molto calde, come me, non vi serviranno calze particolarmente pesanti, vi basterà che siano in grado di isolare il piede.
  7. Per gli alloggi portate vestiti leggeri, io dormivo con una t-shirt a mezze maniche. Gli islandesi amano stare al caldissimo al chiuso.
  8. Cose che ho portato in più ed io non ho utilizzato grazie al bel tempo: Copri pantaloni impermeabili (non ha mai piovuto); K-way antipioggia (perchè avevo già un ottimo giaccone impermeabile); ramponi (perchè il ghiaccio davvero importante ancora non c’era e durante l’escursione al ghiacciaio ce li hanno dati direttamente loro).

Io mi sono procurata tutto con un semplice shopping da Decathlon, sempre i migliori.

Considerate che sono stata dal 7 al 14 novembre ma ho trovato un meteo davvero pazzesco, dove le temperature sono passate dagli 11 gradi ai -5 gradi.

Cosa mangiare in Islanda

Dopo aver detto che il cibo costa carissimo e vi consiglio tutta la vita di procurarvi da mangiare nei supermercati, ecco dove abbiamo assaggiato piatti tipici:

  1. Hot dog più famoso in Islanda, a Reykjavic, da Bæjarins Beztu Pylsur per 4,50 €. Secondo me, nulla di speciale.
  2. Dolci tipici come il Vinarbraud ma anche i famosissimi Cinnamon rolls, dalla pasticceria Brauð & Co., sempre a Reykjavic. Colazione pagata 13,00€, con cappuccino. Posticino davvero raccomandato.
  3. Squalo putrefatto e shot di vodka, zuppa di aragosta, spiedino di salmone e di gamberetti da Saegreifinn. In totale abbiamo pagato 83€, con 4 birre. Altino il prezzo, ma posto super consigliato per assaggiare questi piatti tipici senza brutte sorprese.
  4. Per un hamburger e birra ottimi, a prezzi umani, vi consiglio il Lebowski Bar, a Reykjavic. Cercate di sfruttare l’ora dell’happy hour, per ulteriori sconti. Noi abbiamo pagato 50,00€ in due per due mega panini con il bacon e patatine fritte e due birre alla spina local (perfino alcoliche per davvero!).

Quando visitarla e quanti giorni servono

Non c’è una stagione migliore per visitare l’Islanda:

  • Islanda In inverno: le giornate sono più brevi (a Novembre l’alba era intorno alle 9:30 – 10:00 ed il tramonto alle 16:30 – 17:00) e molte strade sono chiuse al traffico. Però, è possibile vedere l’aurora boreale (da Ottobre a Marzo) e fare le escursioni sul ghiacciaio.
  • Islanda in estate, non è possibile vedere l’aurora e ovviamente si perde il paesaggio tipico. Però, le giornate sono molto più lunghe (esiste anche il fenomeno del sole di mezzanotte). Inoltre, è possibile vedere le balene e il nord è molto più semplice da visitare.

Per i giorni necessari dipende molto dal vostro modo di viaggiare, per vederla tutta secondo me servono 15 giorni in estate e 20 in inverno.

Io, in 7 notti ed 8 giorni in inverno, sarei riuscita a vedere tutto il sud e le penisole di Reykjanes e di Snaefellsnes. Dico “sarei” perché, a causa del vulcano, abbiamo rinunciato a Reykjanes.

Per vedere le bellezze “più famose“, in ogni caso, per me bastano 7-8 giorni.

Le tappe del mio on the road in Islanda in inverno

Vi riporto un elenco molto schematico delle nostre tappe in Islanda in inverno, perchè ve ne parlerò nel dettaglio nei prossimi articoli.

7-11: Reykjavik
8-11: Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. Solheimasandur (Aereo).
9-11: Ghiacciaio Vatnajökull – Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
10-11: Promontorio di Dyrholaey. Spiaggia nera di Reynisfjara. Foto da fuori alle casette di Skogar. Stokkur. Cascata Gullfoss.
11-11: Parco Nazionale di Thingvellir, dove si trovano la cascata Oxarafoss, la sede del primo Parlamento d’Europa e il passaggio tra la placca Americana e quella Europea. Fiordo Hvalfjörður (saltabile).
12-11: Penisola di Snaefellsnes, dove abbiamo seguito questo percorso: Ytri Tunga, un posto particolarmente amato dalle foche. Ci siamo poi diretti verso Búðir, una suggestiva chiesa tutta nera e il piccolo villaggio di pescatori Arnarstapi (evitabile). Abbiamo continuato verso il Snæfellsjökull, il vulcano. Lungo la strada ci siamo fermati per salire sul cratere del vulcano inattivo Saxholl. Infine, ci siamo diretti ad ammirare il Monte Kirkjufell.
13-11: Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss. Krosslaug (che pensavamo fossero terme ma assolutamente da evitare, perchè sono una pozza d’acqua). Gita notturna alla scoperta dell’aurora boreale supplied by graylineiceland e reykjavic_sightseeing.
14-11: Reykjavík.

Tappe da fare assolutamente secondo me, se avete davvero pochi giorni:

  • Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. (Per dovere di cronaca, secondo Matteo anche l’aereo è imperdibile).
  • Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
  • Chiesetta Budir e il Monte Kirkjufell.
  • Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss.

Dove alloggiare

Noi abbiamo scelto alloggi nel nulla per avere più possibilità di vedere l’aurora, evento molto probabile in Islanda in inverno. In ogni caso, ecco le località in cui abbiamo dormito:

  1. Reykjavic
  2. Vik (2 notti)
  3. Selfoss
  4. Akranes
  5. Reykjavic

Informazioni utili

Vi lascio con qualche informazione pratica per affrontare il vostro viaggio in Islanda in inverno, ma non solo:

  1. In Islanda non c’è l’euro, ma non avrete bisogno di effettuare il cambio, perchè accettano la carta ovunque. Chiedete alla vostra banca se è necessario attivare l’opzione mondo.
  2. L’alcool non si trova nei supermercati, tranne birre e qualche altra cosa a bassissima gradazione. Dovrete trovare i liquor shop, di solito con orari molto ristretti.
  3. Per il telefono non dovreste preoccuparvi, di solito restano validi gli abbonamenti che usate in Italia. Io ho Wind ed ho semplicemente dovuto attivare il roaming dati.
  4. Come documenti sono necessari il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
  5. Gli islandesi parlano perfettamente inglese.
  6. Il drone si può utilizzare in pochissime zone (praticamente nessuna di quelle da noi visitate), salva la possibilità di chiedere dei permessi a pagamento. In ogni caso, in inverno è sconsigliato viste le basse temperature ed i forti venti.
  7. Copritevi per andare al supermercato, si entra direttamente in “stanze frigo” in alcuni supermarket.

Applicazioni e siti indispensabili

  • Aurora(My aurora forecast) che vi permetterà di andare a caccia di aurora con un minimo di orientamento);
  • Veður per controllare il meteo e avvertenze;
  • Road.is per controllare le strade;
  • Parka per pagare i parcheggi.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utili per il vostro futuro viaggio in Islanda. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.