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Tag: Lazio

Sperlonga: la Grecia a due ore da Roma

Questo week end l’ho passato tra i vicoli bianchi di Sperlonga e mi sono resa conto di quanto poco io mi dedichi alla mia regione. Così, ho deciso di scrivere questo articolo sul borgo sul mare che più di tutti mi ricorda la Grecia e che posso raggiungere con due ore di macchina da Roma.

Sperlonga è davvero uno dei miei posti preferiti in assoluto nel Lazio, si tratta di un borgo silenzioso, dove i vicoletti bianchi invogliano a camminare all’infinito e gli affacci sul mare tolgono il fiato. Qui, il profumo del mare e la poesia antica la fanno da padrone. Non si può descrivere la pace che mi pervade mentre cammino tra i negozietti di souvenir, con il suono delle onde del mare in sottofondo.

Piccolo consiglio fuori dal coro: visitate Sperlonga in primavera o in autunno. Chiaramente, il mare è davvero bellissimo e merita un bagno estivo, ma per trovare il borgo non affollato vi sarà necessario puntare su una visita fuori stagione. Considerate anche che in aprile i romani si buttano comunque al mare!

Dove si trova Sperlonga e come arrivare

Sperlonga si trova in provincia di Latina, a circa due ore da Roma. Nei dintorni si trovano anche San Felice Circeo, Terracina e Gaeta e tutte insieme queste perle vanno a costituire la parte più bella del litorale laziale, almeno a mio modesto parere.

Dalla capitale, di solito, si percorre la strada Pontina. Vi consiglio di evitare i giorni di festa o le domeniche estive, perchè è una delle mete più amate dei romani: quindi, il traffico è assicurato.

Arrivati al paese dirigetevi direttamente verso il parcheggio multipiano. Attenzione: il piano terra è riservato ai residenti, quindi ricordate di parcheggiare al livello sopraelevato.

Cosa non perdere durante una passeggiata in uno dei borghi più belli d’Italia

Sperlonga è entrata a far parte dei circuito “I Borghi più belli d’Italia“, grazie alle sue casette bianche, le stradine strette e suggestive ed i suoi belvedere mozzafiato sul mare.

Assolutamente da non perdere quando si visita questa meraviglia laziale, oltre le sue spiagge meravigliose:

  • La Villa di Tiberio
  • Il Museo Archeologico Nazionale
  • La “Torre Truglia”
  • La chiesa di Santa Maria di Sperlonga
  • I vicoli del centro storico.

Inoltre, è bene ricordare che Sperlonga è stata Bandiera Blu per oltre 20 anni, grazie all’indescrivibile bellezza del suo mare.

Ovviamente, anche le specialità della casa non posso mancare durante un tour in questo splendido borgo. Vi consiglio, quindi, di provare un’ottima zuppa di pesce, le verdure locali, il Sedano Bianco di Sperlonga ed il suo famoso pesce azzurro.

Se poi amaTE vedere i borghi in festa, non mancate di visitare Sperlonga durante le feste dei Santi Patroni della città, S. Rocco e S. Leone.

Sperlonga e l’Odissea

Il borgo, oltre che per la sua indescrivibile bellezza, è reso famoso anche dal suo mistero “mitologico”. Infatti, secondo la leggenda, la zona corrisponderebbe all’antica città di Amyclae, fondata dai Lacooni. In realtà, da storia certa, risulta che furono i romani ad insediarsi per primi cin questo angolo di pura magia.

Inoltre, le grotte della zona risultano le protagoniste della storia di Ulisse e di Circe, insomma, è un borgo che urla “mitologia greca!”.

Per questo motivo, passeggiando per le vie del borgo, è possibile trovare frasi o riferimenti all’Odissea sui suoi muri. Questo perché nell’ottobre 2023 è nato il progetto di Sperlonga Turismo, che prevede di integrare questi murales su Ulisse e gli altri protagonisti.

Come sempre, spero che questo articoli vi possa tornare utile e vi abbia ispirato un’altra idea di viaggio o gita fuori porta. Ci vediamo in giro per il mondo!

Lagustelli di Percile: cosa devi sapere prima di scoprirli

Il week end appena trascorso ho avuto la fortuna di scoprire i Lagustelli di Percile, grazie ad una collaborazione Instagram con la pagina Discover Lazio, che organizza queste meravigliose esperienze nel week end (ve ne parlo in fondo a questo articolo!).

Seppure questi laghetti iniziano a vedersi sui social, io non ci ero ancora mai stata e, sinceramente, non li avevo mai sentite nominare prima. Invece, ho scoperto un piccolo paradiso ad appena un’ora da Roma, dove sia il borgo che l’ambiente naturale mi hanno completamente stregata.

Dove si trovano i Lagustelli di Percile

Questi laghetti si trovano nel Parco Nazionale dei Monti Lucretili, ad appena un’ora da Roma e sono abbastanza semplici da trovare.

Sul navigatore dovrete impostare, in realtà, il borgo Percile. Una volta arrivati, nella piazzetta principale del paese, dove si trova anche un bar, potrete seguire le indicazioni che vi faranno percorrere una salita. I laghetti sono indicati ad una distanza di circa 6,5 Km dal paese, attenzione perchè la strada ad un certo punto si fa particolarmente sterrata (sconsigliata per macchine basse).

Tenete a mente, inoltre, che non esiste un vero e proprio parcheggio, ma sarete costretti a lasciare la macchina in spiazzi naturalmente creati dalla vegetazione.

Il trekking per arrivare ai laghi

Arrivati al paese di Percile troverete diversi cartelli con la spiegazione del borgo e dei percorsi per arrivare ai Lagustelli.

Principalmente vengono consigliati due sentieri:

  • il 307, con un dislivello di 137 metri ed una percorrenza stimata di 1:40 h all’andata e di 1:30 al ritorno;
  • il 307B: con un dislivello di circa 65 metri ed una percorrenza stimata di 15 minuti all’andata e 10 minuti al ritorno;
  • il trekking con Discover Lazio, con guida AIGAE: noi abbiamo seguito un sentiero con la guida esperta che ci ha accompagnato, che in pochi praticano. Per questo motivo abbiamo goduto della natura del parco praticamente in solitaria ed in totale sicurezza. E’ durato circa 6 ore ed è stato davvero entusiasmante, soprattutto per chi come me ed il mio fidanzato è stanco dei soliti percorsi turistici.

Seguendo tutti i sentieri indicati potrete ammirare sia il Lago Marraone, attualmente non raggiungibile, sia il Lago Fraturno, più grande e dove è possibile arrivare fino alla riva. Nel 2008 entrambi sono stati dichiarati sito internazionale per la tutela della biodiversità: Ramsar.

Considerate che, durante i percorsi, incontrerete sicuramente diverse mandrie di animali, trattandosi di un territorio di pascolo. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare degli splendidi cavalli.

Altra informazione molto importante: i tratti prima di arrivare ai Lagustelli o nel nostro caso, che abbiamo seguito un percorso particolare, ad un fiumiciattolo, sono molto fangosi. Quindi, è bene vestirsi adeguatamente e partire preparati e ben attrezzati in base al livello di difficoltà del sentiero che si andrà a scegliere.

Infine, se decidete di intraprendere questo percorso con il vostro amico a 4 zampe, ricordate di tenerlo al guinzaglio: in zona, infatti, ci sono molti pascoli, i cinghiali ed anche diversi rovi: tenetelo al sicuro!

Percile: uno dei borghi più belli d’Italia

La nostra escursione è iniziata e finita a Percile, uno dei borghi più belli d’Italia dal 2018, con poco più di 200 abitanti e principalmente borgo di pascolo, caratterizzato dalle sue case mantenute in pietra.

Sparse per il borgo troverete anche delle targhette con QR code per l’iniziativa “Borghi narranti“: inquadrando il codice, potrete ascoltare i racconti antichi, narrati dagli anziani del paese.

Una visita merita anche la piccola chiesa del paese, Santa Anatolia, risalente al XVI secolo, affrescata all’interno.

In queste zone, inoltre, si tiene la sagra della ramiccia, tagliolini all’uovo, per cui le donne del paese usano più di 200 uova durante la preparazione. Nel 2023 si è tenuta a dicembre.

I Lagustelli di Percile con Discover Lazio: perchè scegliere questa esperienza

Come ho spiegato, sono andata alla scoperta di questo paradiso nel Lazio grazie ad una collaborazione Instagram con la pagina di Discover Lazio, che organizza gite fuori porta nel week end con guide certificate AIGAE.

Sinceramente, non mi sono mai resa conto di quanto potesse essere bello partecipare ad un’esperienza del genere, avendo sempre fatto dei trekking in solitaria con il mio fidanzato, tuttavia ho scoperto una serie di vantaggi incredibili durante questa avventura:

  1. Si fa gruppo e si conoscono persone con gli stessi nostri interessi;
  2. Il gruppo smorza la tensione che si può avere con il singolo compagno e alleggerisce la fatica grazie alle chiacchiere e le risate;
  3. Essere accompagnati da una guida AIGAE mi ha permesso di rilassarmi, senza dover prestare la solita altissima attenzione durante ogni tratto del trekking;
  4. Abbiamo esplorato un sentiero poco battuto, che da sola non avrei osato.

Personalmente proverò sicuramente altre esperienze organizzate da questo splendido gruppo di amanti della regione Lazio, quindi vi lascio il link per scegliere anche la vostra: Discover Experience.

Come sempre, spero che questo articolo possa tornarvi utile per i vostri prossimi trekking, ci vediamo in giro per il mondo!

Campoli Appennino: il paese degli orsi felici

Campoli Appennino è un borgo che ospita due meravigliosi orsi. Si trova in provincia di Frosinone, al confine tra Lazio ed Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale.

Questo piccolo gioiello è davvero una rarità, infatti sorge sul “Tomolo”, una dolina carsica che oggi ospita l’area faunistica dell’orso marsicano ed è l’unica che presenta bordi abitati.

Non solo, questo paesino offre anche specialità culinarie come il tartufo e nelle vicinanze si trovano lo splendido Vallone del Lacerno e tantissime altre bellezze.

Sinceramente, ho passato una splendida giornata in questo borgo fuori dal tempo, anche e soprattutto grazie alla gentilezza dei suoi meravigliosi abitanti, tra cui cito Simone, che si occupa con tantissima passione dell’area faunistica, il Signor Giuseppe, che ci ha mostrato ogni angolo del suo amato paese e ce ne ha fatti innamorare e tutti i ragazzi dell’Associazione Percorso Turistico.

L’area faunistica di Campoli Appennino

Partiamo dalla parte più emozionante della mia gita a Campoli Appennino, la visita all’Area faunistica dell’orso Bruno Marsicano. Ci tengo a precisare che sono stata invitata come travel blogger per provare questa esperienza, ma come sapete non scrivo mai articoli su posti che non mi hanno convinto. In questo caso, consiglio davvero con tutto il cuore di provare questa attività.

L’area si trova nella dolina carsica e già questo rende davvero spettacolare la visita. Ha un’estensione di 15 ettari ed è stata realizzata per ospitare gli orsi che dopo una vita di soprusi, non possono più vivere in totale libertà. Dunque, si è ideata questa soluzione della semilibertà, che fa sentire l’animale libero, ma allo stesso tempo consente a chi se ne prende cura di tutelarlo.

Gli ospiti di questo meraviglioso luogo sono stati 5:

  • Abele, salvato da un privato che lo usava come attrazione per le foto e successivamente trasferito qui dallo zoo di Pescasseroli.
  • Jill, detenuta in pessime condizioni nello zoo privato di Terrasini e trasferita qui dopo essere stata curata dal Bioparco di Roma.
  • Sonia, usata come attrazione turistica di un ristorante albergo.
  • Piero e Leone, fratelli, salvati da un albergo ristorante in Albania, anche loro utilizzati come attrazione turistica.

Ad oggi, con il dovuto rispetto ed ascoltando le regole che vengono spiegate scrupolosamente dal personale addetto all’area, è possibile incontrare solo Piero e Leone durante la visita. Gli altri, sono venuti a mancare per cause naturali.

Per la visita occorre prenotare contattando gli organizzatori agli indirizzi che vedete nella quinta foto qui sotto, tra cui la loro pagina Instragram.

Ci si incontra all’info point, in Via Guglielmo Marconi, poco dopo il bar omonimo percorrendo la salita, e dopo aver fatto il biglietto ed aver ricevuto qualche informazione utile, si inizia la discesa verso questi meravigliosi amici!

Ricordate che rispettare la tranquillità di questo ambiente è molto importante, perciò cercate di essere calmi e silenziosi. Inoltre, sono ammessi anche i cani, se di piccole dimensioni e tranquilli di carattere.

Piccolo consiglio utile: sul navigatore impostate precisamente “Campoli Appennino Caffetteria Marconi”, altrimenti Maps vi porterà direttamente dentro la dolina!

Il borgo di Campoli Appennino

Dopo aver fatto visita agli amici orsi, con il cuore ancora pieno di emozione, ci siamo diretti verso Piazza Umberto I, da cui è possibile ammirare la dolina dall’alto ed anche lo splendido orso raffigurato tra gli alberi, che di sera si illumina.

Qui abbiamo incontrato anche il meraviglioso Signor Giuseppe, un incredibile guida per conoscere al meglio Campoli. Ci ha portato fino in cima la Torre Medievale, da cui ho ammirato uno dei tramonti più belli mai visti. Sappiate che per arrivare in cima dovrete percorrere delle scale abbastanza ripide, dunque fate attenzione e le sconsiglio per gli amici a 4 zampe (io sono salita da sola per evitarle a Gastone).

Dopo la torre, siamo partiti alla volta del Belvedere ed anche qui il cielo ci ha stupito con colori incredibili. Inoltre, il Signor Giuseppe ci ha mostrato alcuni angoli strategici da cui fotografare le strade del paese in maniera molto particolare.

Infine, fate un salto anche alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo.

La specialità del borgo: il tartufo

Purtroppo, durante la nostra visita non abbiamo fatto in tempo a gustare la specialità del posto: IL TARTUFO, di cui io vado matta!

In ogni caso, a novembre si tiene la Fiera Nazionale Del Tartufo Bianco e Nero Pregiato ed io di certo non mi lascerò scappare questa occasione.

Anche perché il borgo ospita dei ristoranti molto interessanti, parola di amici che li hanno provati. Non vedo l’ora di testarli in prima persona, poi ve li racconterò!

I dintorni di Campoli Appennino

Il borgo è circondato da bellezze inestimabili quali la Valle di Comino, la Valle del Liri e la Valle di Roveto.

In particolare, nelle vicinanze si trova anche Il Vallone del Lacerno, che ospita incredibili gole.

Inoltre, in giornata si può abbinare una piacevole gita al Lago di Posta Fibreno o all’Isola del Liri.

Insomma, io ho davvero tantissimi motivi per tornare in questo borgo incantato e sicuramente non mancherò di andare a trovare i miei amici orsi anche in estate o di andarmi a fare una scorpacciata di tartufo a novembre. Speriamo di vederci a Campoli Appennino amici Viaggiatori, perché vorrà dire che avrete seguito un mio ottimo consiglio!

Luoghi autunnali: il foliage nel Lazio e in Abruzzo

L’autunno ormai tarda sempre ad arrivare, abbiamo tutti una gran voglia di Netflix, copertina e telefilm, ma il meteo sembra non volercela dare vinta, a parte qualche giornata di vento fastidioso e pioggia incessante. Nonostante questo, ci sono dei posti magici dove è possibile respirare quell’aria magica della stagione più malinconica dell’anno in modo puntuale, già durante i primi giorni di ottobre. Ed io, da bravissima blogger, ho fatto un elenco perfetto per voi. Quindi, eccoli qui i luoghi autunnali dove trovare il foliage più bello tra Lazio ed Abruzzo.

Ovviamente, nelle sezioni del blog dedicate a Lazio ed Abruzzo troverete anche altri luoghi magici ed esperienze uniche da fare, ma qui vi ho riportato quelli che per me significano AUTUNNO.

Se, invece, avete bisogno di consigli che si riferiscano a tutta Italia e siano anche molto più rapidi e visivi, vi consiglio di scaricare gratuitamente l’applicazione KuriU, dove troverete tantissime idee. Ci collaboro anche io e, infatti, troverete alcuni miei consigli.

Il Foliage sul MONTE LIVATA

Voglio iniziare con il mio posto preferito, dove ogni anno celebro l’arrivo dell’autunno e che non mi delude mai per il suo foliage meraviglioso. Sto parlando del Monte Livata, a quasi due ore da Roma, detto anche il Monte della Capitale ed appartenente alla catena dei Monti Simbruini.

In realtà, io proseguo sempre un po’ più avanti rispetto quello che viene segnato da Google Maps come Monte Livata, dove troverete anche diversi ristoranti e, se il tempo lo permette, attività divertenti da provare, per arrivare fino a Campo dell’Osso. Di solito inizio percorsi in maniera abbastanza casuale, ma il più famoso da fare in questa zona è sicuramente il giro ad anello che vi poterà ad ammirare il Monte Autore. La cosa davvero divertente è che sono 3 anni che provo a terminare questo percorso ma puntualmente arriva la pioggia fortissima che me lo impedisce. Nonostante questo, resta uno dei miei posti preferiti nel mondo: rendetevi conto della bellezza.

Mi raccomando, se siete amanti dell’autunno non perdetelo perché se cercate luoghi autunnali e foliage, qui realizzerete il vostro sogno.

Inoltre, ricordatevi che vicino questo posto magico si trovano anche Subiaco, borgo davvero carino, il suo Monastero a strapiombo ed il laghetto di San Benedetto (qui l’articolo su questi luoghi magici).

Autunno magico in Abruzzo tra il Lago di Scanno ed il Lago di San Domenico

L’Abruzzo, chiariamolo subito, è una regione dove è possibile trovare tantissimi luoghi autunnali con un foliage PAZZESCO. Ho scritto un articolo dove suggerisco un itinerario di tre giorni in questa regione meravigliosa e ne sto per scrivere un altro dove vi parlo di Campo Imperatore. I suoi laghi, però, per me rappresentano alcuni dei luoghi più suggestivi dove ammirare gli effetti della magica stagione in arrivo. Guardate che spettacolo:

Come prima tappa, partendo da Roma, vi consiglio il Lago di Scanno ed il famoso “sentiero del cuore”. Mi raccomando, però, di fare molta attenzione nel percorrere questo sentiero durante i mesi più freddi. Infatti, seppure si tratta di una semplicissima camminata di 40 minuti (solo andata), il sentiero tende a ghiacciarsi nelle prime ore del mattino. Quindi, ricordate di andare per l’ora di pranzo e comunque ben attrezzati.

Dopo essere rimasti a bocca aperta davanti la forma a cuore che il Lago di Scanno assume solo dalla cima del sentiero del cuore, vi consiglio di correre sulle rive del Lago di San Domenico. Questo corso d’acqua nasce dallo sbarramento del fiume Sagittario e si trova proprio nell’Alta valle del Sagittario.
Lungo la riva si incontrano delle meravigliose cascatelle e si erge sulle sue acque l’eremo di San Domenico, dai cui archi è possibile ammirare una vista mozzafiato. Anche qui è possibile percorrere diversi percorsi, uno molto semplice e carino è quello che porta al centro di Villalago.

Nelle vicinanze ricordatevi che troverete il borgo di Scanno, molto carino e, anche se un po’ più distante, Sulmona, il paese dei confetti. Sono due gite che vi consiglio vivamente se avete tempo, perché si tratta di due realtà locali davvero suggestive.

Monte Terminillo: un po’ di Autunno nel Lazio

Il Monte Terminillo è un altra perla del Lazio, a circa 2 ore di macchina da Roma, ma molto vicino a Rieti. Qui vi consiglio di lasciare la macchina al parcheggio Pian De Valli, per poi intraprendere il percorso Planetario. Lo troverete scendendo leggermente la strada che avete percorso in salita per arrivare al parcheggio. Fate molta attenzione alle indicazioni o chiedete alle persone del posto (sul parcheggio affacciano diversi negozi). Il percorso è molto semplice, ma anche in questo caso non sono riuscita a terminarlo causa meteo.

Il Monte Terminillo ha un grande potenziale, anche se ancora non pienamente sfruttato dalle strutture presenti ed in autunno si veste di colori sensazionali.

Vi consiglio di unire al vostro trekking anche una gita al Lago del Salto, davvero suggestivo e su cui si affaccia un ristorante molto carino.

Il Bosco di Sant’Antonio: uno dei foliage più belli d’Italia

Concludo i miei consigli con il boss assoluto tra i luoghi autunnali ed il foliage: il Bosco di Sant’Antonio, che si trova a circa mezz’ora di macchina da Sulmona, nel comune di Pescocostanzo (AQ), in Abruzzo.

Il bosco si estende per 550 ettari ed è famoso per le passeggiate che è possibile fare nella faggeta e l’itinerario che permette di raggiungere anche l’eremo di Sant’Antonio, per poi rientrare nel bosco. Mi raccomando documentatevi bene prima di recarvi nel bosco, perché potrebbero esserci dei divieti sulla possibilità di portare con sé il proprio cagnolino, per non contaminare gli odori degli animali selvatici.

Io ho visitato questo luogo incantato a Novembre, periodo che vi consiglio vivamente perché è il momento dell’anno in cui è possibile assistere ad un magico fenomeno grazie al quale, a distanza di una curva, si passa dal tipico paesaggio fatto di foglie arancioni e gialle ad una distesa di neve e foglie rosse.

Non dimenticate, infine, che proprio in questa zona passa la famosissima Transiberiana d’Abruzzo, esperienza che vi consiglio di non perdere e che vi ho raccontato qui: la mia esperienza sul treno storico che attraversa l’Abruzzo!

Come al solito, spero che i miei consigli possano tornarvi utile e soprattutto che siano di ispirazione per voi. Di tutte le mie esperienze trovate foto e video sui miei social, ma se avete bisogno della consulenza di una professionista o di qualcuno che organizzi il vostro viaggio in Abruzzo, non esitate a contattarmi. Ci vediamo in giro per il mondo!