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Tag: Roma

Fara in Sabina: il borgo incantato del Lazio

Questo week end sono stata invitata a visitare il meraviglioso borgo di Fara in Sabina, a solo un’ora da Roma. Non sapevo cosa aspettarmi, non conoscendo affatto il borgo, ma quello che ho vissuto e provato in due giorni è a dir poco inspiegabile.

Ci ho messo davvero tanto a scrivere questo articolo, sono due giorni che ripenso ininterrottamente alla vita lenta tra i vicoli di quel piccolo e delizioso mondo a parte. Vedo il forno che apre per preparare il pane ed il signore che mi invita ad entrare per vedere come si fa. Immagino le donne dell’Ufficio Turistico sedute dietro la loro scrivania, piene di sogni e progetti per una terra che amano come ho visto amare poche volte nella vita. Sento i sapori della cucina che ricorda casa mia, ma ha alla base gli ingredienti speciali della genuinità e dell’impegno di chi vuole farti sentire il benvenuto.

I punti di interesse del borgo, di cui vi parlerò tra poco, sono tantissimi e, secondo me, meritano almeno due giorni di visita. Ma, se devo essere sincera, sono le persone che abitano questa terra a meritare tutto il vostro tempo libero. Sedetevi con loro e chiedetegli di raccontarvi del piatto che hanno cucinato, di un posto che vogliono far rivalutare o dell’alloggio che hanno preparato per voi: l’amore vi pervaderà completamente.

Vale la pena visitare Fara in Sabina? Sarò sincera, non ne vale semplicemente la pena, è una necessità per comprendere appieno cosa significhi cogliere la bellezza nelle piccole cose.

Dove si trova Fara in Sabina

Fara in Sabina si trova nel Lazio, in provincia di Rieti ed è raggiungibile con un’ora di macchina da Roma (io partivo da Roma Sud).

Una volta arrivati, potrete lasciare la macchina in ampi parcheggi. Il mio consiglio è di segnare su Google Maps “parcheggio Duomo”, così da lasciare la macchina poco prima della zona ZTL.

Cosa vedere a Fara in Sabina

Il mio soggiorno a Fara in Sabina, in collaborazione con l’Ente del Turismo e la Pro Loco Fra in Sabina aps, è durato due giorni e mi sono concentrata sulla zona del centro storico. Onestamente, all’inizio pensavo che il tempo mi sarebbe anche avanzato. Invece, non vedo l’ora di tornare in questa zona stupenda per godere di molte altre meraviglie. Il tempo qui scorre lento, ma non basta mai.

GIORNO 1

Museo Civico Archeologico

La mia prima tappa è stato il Museo Civico Archeologico, ospitato nel bellissimo Palazzo Brancaleoni del XV secolo. La nostra visita è stata guidata dalla bravissima Lavinia, che ci ha dato tutte le informazioni essenziali senza annoiarci mai.

INFORMAZIONE IMPORTANTISSIMA E BELLISSIMA: Sono ammessi i cani, perchè si tratta del borgo più pet friendly mai visitato.

Pensate che stiamo parlando dell’unico museo sulla civiltà Sabina, con i reperti di due siti: Cures, capitale storica della Sabina e la città di Eretum

Particolarmente interessanti sono il Cippo di Cures, la cui storia del ritrovamento è davvero curiosa (ma non voglio anticiparvi nulla), la sala dove vengono conservati i ritrovamenti della Tomba numero XI e la Sala del trono.

Museo del silenzio

Il museo del Silenzio è parte dell’antica Chiesa di Santa Maria in Castello e vi si può accedere solo con una visita guidata.

Fara in Sabina
Museo del silenzio

E’ un museo esperienziale e la visita dura circa venti minuti. Ci si trova in una sala buia e non si può parlare, così da vivere appieno la sensazione del voto del silenzio. Inoltre, inizieranno ad illuminarsi delle teche con degli oggetti significativi per la vita delle monache, con un sottofondo davvero coinvolgente e toccante.

Resta un’esperienza davvero unica, che vi esorto assolutamente a provare.

Monastero delle Clarisse Eremite

Dopo il Museo del Silenzio, il mio consiglio è di recarsi al Monastero delle Clarisse Eremite, per respirare a pieno l’aria spirituale del posto.

Per visitarlo occorre sperare di trovare il cancello aperto, altrimenti si possono chiamare le suore ai numeri che potete chiedere all’Ufficio Turistico di Fara in Sabina.

Per me è una delle costruzioni più belle viste nella regione fino ad oggi, con dei belvedere da togliere il fiato, 2 cappelle ed un’architettura meravigliosa.

Ex Comprensorio Cri

Questo posto è stato un regalo, il tipo di esperienza che ha completamente sconvolto la mia visita a Fara in Sabina. Sicuramente, il mio preferito.

Accompagnata dalla presidentessa della Pro Loco Fara in Sabina, abbiamo varcato la soglia di questo luogo tristemente bellissimo, seppur abbandonato a se stesso, dove antichi splendori e viste da togliere il fiato mi hanno conquistata per sempre.

Da residenza del Vescovo Ausiliare di Sabina a convalescenziario per militari feriti durante la guerra del 1915-1918 ad edifici diventati Preventori donati alla Croce Rossa Italiana, le strutture di questo complesso meraviglioso e dannato hanno visto lacrime amare e sorrisi ingenui. La meraviglia dei colori delle mura, che quasi si sono persi, i fogli sparsi di lettere e documenti ed i vecchi armadi ancora integri raccontano infinite storie.

Insomma, un posto dimenticato dall’uomo ma che custodisce con tutta la sua forza i ricordi di un tempo non troppo lontano.

Tramonto dal Belvedere

Dopo tante visite così intense, ci siamo rilassati ammirando il tramonto dal Belvedere che affaccia sul Monte Acuziano, dove riposano le rovine dell’oratorio San Martino e la Basilica di Santa Maria Nova. Vi raccomando di non perderlo, perché come testimonia la foto, sembra quasi di trovarsi in un mondo a parte.

Fara in Sabina

GIORNO 2

Duomo

Dopo una colazione con vista spettacolare, di cui vi parlo più sotto, abbiamo visitato anche lo splendido Duomo, Chiesa intitolata a Sant’Antonino Martire, che mi ha colpito per la sua bellezza senza tempo.

Anche in questo caso, i cani sono i benvenuti e l’ho trovato davvero emozionante. Come al solito, Fara in Sabina si dimostra un paese pronto all’accoglienza verso qualunque essere vivente.

Appena entrati, iniziate a guardarvi intorno per ammirare la bellezza di tutti gli affreschi, la meraviglia dell’altare e osservate la tela che rappresenta Santa Fara nell’atto di porgere la Città al suo Protettore, Sant’Antonino.

Infine, in una sala a parte, troverete un crocifisso molto particolare, perché pare sia fatto di carne umana. Davvero suggestivo!

Cisterna, Torre Campanara e Belvedere

Appena fuori il Duomo troverete anche un altro Belvedere, la Cisterna, il Pozzo ad edicola e la Torre Campanara. Davvero uno spiazzo carino dove gustare l’ottima pizza del Forno Mazzocchi.

Farfa e la sua Abbazia

Finita la visita al Duomo ed anche un’ottima pizza, ci siamo diretti a Farfa, ad appena 7 minuti di macchina dal centro storico di Fara in Sabina.

Il paesino è davvero molto carino, si concentra su una via principale ricca di negozietti tipici e ben decorati. Noi ci siamo dedicati alla visita della famosa Abbazia, per cui è necessario fare un biglietto di 6,50 € direttamente all’ingresso. La visita dura circa un’ora ed è molto interessante.

Parco della Rimembranza

Abbiamo pranzato a Farfa e poi siamo tornati a Fara in Sabina per fare una rapida passeggiata nel carinissimo Parco della Rimembranza. Nei dintorni c’è anche una splendida area giochi per i bambini.

Finita questa visita, con il cuore ricco di gratitudine ma anche con molta malinconia, abbiamo salutato lo splendido borgo.

Dove mangiare

Ovviamente, dopo tanti rapporti umani e tante visite, non potevamo di certo restare a stomaco vuoto! Anche perché la cucina sabina è davvero spaziale! Ecco, quindi, i posti dove abbiamo potuto gustare le specialità locali e che vi consiglio di provare assolutamente!

L’Antica Bottega – Fara in Sabina

Per il pranzo del primo giorno ci siamo diretti a L’Antica Bottega che, ve lo anticipo subito, è probabilmente il mio ristorante preferito del Lazio e sicuramente quello dove ho mangiato la miglior cacio e pepe della mia vita.

Prima di passare al menù, vorrei menzionare la gentilezza del personale e la disponibilità dello chef, mi è sembrato davvero di essere a casa, ma con addirittura più coccole!

Abbiamo iniziato con un antipasto di prodotti locali, salumi eccellenti, formaggi pazzeschi, fagioli e salsiccia, bruschette.

Come primi abbiamo assaggiato una cacio e pepe spaziale, con un leggero retrogusto di limone, che raccomando di provare davvero a tutti almeno una volta nella vita e delle ottime pappardelle alla sabinese. Vi dico che dei primi così non li mangiavo da tempo: SUPER COMPLIMENTI.

Per secondo abbiamo mangiato una guancia davvero tenerissima e un ottimo pollo alla cacciatora.

A conclusione del menù perfetto, un maritozzo con crema e panna, per cui penso basti la foto.

E nulla: già solo questo ristornate merita il viaggio a Fara in Sabina.

Fara in Sabina

Agriturismo Santo Pietro – San Pietro di Coltodino

Per cena, il primo giorno, ci siamo diretti all’Agriturismo Santo Pietro, convinti che dopo un pranzo così abbondante nulla ci avrebbe stuzzicato l’appetito. Ci sbagliavamo, perchè anche in questo caso abbiamo trovato una cucina di altissimo livello, un personale a dir poco gentilissimo e simpaticissimo ed una location troppo troppo bella e romantica.

Per antipasto abbiamo preso un mix di salumi incredibili, ancora ricordiamo il sapore del prosciutto. Formaggi sicuramente sopra la media. Bruschette condite con un olio magico. Cipolle rosse e pomodirini: capolavoro assoluto. Dulcis in fundo: coratella da leccarsi i baffi.

Come primi abbiamo divorato un’ottima pasta con ragù simile ad una lasagna e delle fettuccine con salsiccia ed asparagi. Per secondo maialino e girello di vitella. Tutto da leccarsi i baffi.

Per concludere una torta crumble alla frutta, pazzesca anche questa.

Come si può capire da foto e parole, ci è piaciuto tantissimo questo agriturismo e sicuramente torneremo. Mi raccomando, non mancate di comprare il loro olio!

Trattoria da Lupi – Farfa

Ultimo giorno ed ultimo pranzo della tradizione…siamo stati alla Trattoria da Lupi, in pieno centro a Farfa. Location molto carina, con affaccio esterno proprio sulla via principale del borgo, per respirare un’aria di tradizione e tranquillità.

Anche in questo caso, le portate sono state tutte ispirate alla tradizione e ci sono piaciute tantissimo, menzione d’onore però va agli speciali carciofi di cui abbiamo anche chiesto la ricetta…riusciremo a rifarli o torneremo?

Come primi siamo partiti con delle fettuccine ai funghi e i maltagliati all’amatriciana leggermente piccanti. Da dieci e lode tutti e due, tanto che io e Matteo abbiamo deciso di dividerli perchè non siamo riusciti a scegliere il migliore.

Per secondo abbiamo assaggiato un ottimo maialino, accompagnato dalla cicoria ripassata davvero squisita ma, come anticipato, il pezzo forte sono stati questi straordinari carciofi.

Per concludere, abbiamo ordinato una torta morellina ed una crostata alle visciole: ve lo devo dire che parliamo anche in questo caso di eccellenza?

Poi, per deliziarci ancora, abbiamo provato le ciambelline ed i cantucci ed il pranzo si è concluso.

Devo dire che la cucina della sabina ci ha davvero sorpresi, noi siamo di Roma ma sapori così autentici e genuini non li assaggiavamo da un po’. Al di là dei singoli piatti, quello che ci ha colpito è il sapore forte di ingredienti sani e coltivati con amore, seguendo la tradizione. Davvero tutto straordinario e complimenti a tutti i ristoratori per l’impegno messo in ogni portata.

Per gli amanti del Trekking

Durante questi due giorni, presi dalla voglia di socializzare, chiacchierare e conoscere a fondo la storia del territorio, abbiamo messo in secondo piano i trekking e le passeggiate nella natura. Come sapete, però, io sono un’amante di queste attività e me ne sono fatta suggerire qualcuna per quando tornerò in questo paese incantato. Vi lascio i suggerimenti ricevuti, magari ci incontriamo lungo il sentiero:

  • Gole del Farfa
  • Sentiero del Monte Elci
  • Monte Acuziano
  • Cammino di Francesco

Dove dormire

Ma arriviamo a ciò che ha reso davvero unici questi due giorni, l’elemento che determina sempre quanto si è stati bene durante un soggiorno: l’appartamento dove abbiamo dormito. Ovviamente PET FRIENDLY.

La nostra casetta si trovava in pieno centro storico e si chiama “Pink House”, perché da fuori è tutta rosa. L’abbiamo amata dal primo momento, perché ogni dettaglio è curato alla perfezione: la cucina è dotata di tutto il necessario, perfino della moka per il caffè. Il bagno è delizioso e spazioso. Sul tavolo di ingresso abbiamo trovato tutte le brochure utili per le nostre visite e nel soggiorno c’è un divano ed uno splendido armadio che sembra una libreria.

La camera da letto si trova al secondo piano, ma le scale sono perfino dotate di cancelletti di sicurezza per bambini e animali. Nella camera c’è anche una deliziosa scrivania (oro per me che lavoro da remoto) e subito fuori un armadio molto comodo.

Ma la vera chicca è la terrazza sul tetto, da cui è possibile ammirare tutto il paese ed il Monte Acuziano. Qui ci avremmo passato tutti e due i giorni, tra le nostre colazioni ed i tramonti più romantici di sempre.

Insomma, se venite in Sabina dovete prenotare per forza qui e quindi vi lascio sia il link Airbnb che Booking:

  1. PINK HOUSE SU BOOKING
  2. PINK HOUSE SU AIRBNB

Contatti

Se volete più informazioni sul borgo potete contattarmi senza problemi, sarò felice di aiutarvi. Ad ogni modo, i contatti davvero utili li trovati sul sito ufficiale: https://www.visitfarainsabina.it/.

Come sempre, spero di esservi stata utile per l”organizzazione del vostro week end a Fara in Sabina, mi raccomando…non perdete l’occasione di visitare questo luogo magico.

Roma nascosta: luoghi segreti che devi sapere

Roma è la mia città e con il tempo ho avuto la fortuna di visitarla con guide esperte, persone che vivono il centro storico quotidianamente e parenti che sono nati e cresciuti tra i suoi vicoli. I racconti di mia nonna, i sorrisi di mia madre tra i ricordi e la mia infanzia sono tutti legati a dei posti che per molti nemmeno esistono sulle cartine della capitale. Sorrido sempre quando le persone si fermano davanti una strada malconcia preferendo le vie principali della città, perché è proprio la Roma nascosta e disastrata che nasconde i segreti più belli.

Il Colosseo, il Pantheon, Piazza del Popolo…li conoscete già e potrete trovare tantissime guide che ve ne parlano. Io, invece, voglio raccontarvi di quegli angoli nascosti che solo in pochi sanno e che spesso si nascondono proprio dietro le “grandi celebrità”. Andiamo insieme a farci questa passeggiata e fatemi sapere quanti di questi posti già conoscevate!

PASSETTO DEL BISCIONE: Abbiamo trovato Maria Pe’ Roma

Vicino Campo de’ Fiori…nascosto dietro un’entrata poco raccomandabile ma che in realtà è sicurissima…si nasconde il Passetto del Biscione!

Si chiama così per lo stemma con un’anguilla che apparteneva alla famiglia Orsini, il cui palazzo fu costruito sopra i resti del Teatro di Pompeo, che una volta questo passaggio collegava con l’esterno.

Ma il motivo per cui questo posto dovrebbe essere ancora più celebre sapete qual è? Avete mai sentito dire a noi romani “Nun t’annà a cercà Maria pe’ Roma” o anche “Questo va cercanno Maria pe’ Roma“? Sarebbe il nostro modo di dire per esprimere il concetto che si va alla ricerca di qualcosa di impossibile, di inutile…e tutto deriva dall’edicola della Madonna che si trova proprio in questo passaggio, talmente nascosta da non riuscire a trovarla!

Comunque oggi c’è Google Maps ed impostando “Passetto del Biscione” vi troverete davanti quel cancello grigio che vedete nella prima foto della galleria di questo paragrafo, attraversatelo e troverete il passaggio.

ARCO DEGLI ACETARI: il borgo medievale in pieno centro

Il centro di Roma è sempre molto trafficato ed a volte si ha l’impressione di poter essere travolti dalla folla di turisti, allora vi svelo un angolo nascosto che vi riporterà alla pace di un borgo medievale.

Sto parlando del cortile dell’Arco degli Acetari, il cui nome forse deriva dagli acetosari, venditori dell’Acqua Acetosa, anticamente distribuita nel vicino mercato di Campo de’ Fiori.

Comunque se volete respirare un po’ di questa pace, andate a nascondervi a Via del Pellegrino, 19.

ARCO DEI BANCHI: il cielo stellato della capitale

Questo cielo stellato forse non fa più parte della Roma nascosta, perché ha davvero spopolato ultimamente sui social.

Sto parlando del soffitto dell’Arco dei Banchi, che si trova in una traversa di via del Banco di S. Spirito, da cui si ha una visuale perfetta di Castel Sant’Angelo.

Oltre al cielo stellato del soffitto, sotto questo passaggio si nasconde anche una pietra sulla quale è visibile un’iscrizione che ricorda la piena del Tevere del 1277.

Inoltre, è presente anche un quadro ad olio, raffigurante la Madonna

Per ammirare questo piccolo luogo nascosto, correre a Via del Banco di Santo Spirito, 47.

WALL OF DOLLS: il muro delle bambole

Sempre in centro, è stato concesso un muro dell’edificio in Via degli Acquasparta, dedicato interamente alla lotta contro la violenza delle donne.

Ci troviamo in Piazza di Ponte Umberto I, 16. Mi raccomando cercate bene, perchè di solito si parcheggiano le macchine davanti!

CHIOSTRO DEL CONVENTO DI SANTA MARIA SOPRA MINERVA: il segreto a due passi dal Pantheon

Nei pressi del Pantheon, più precisamente attaccato alla Basilica di Santa Maria sopra Minerva, si trova questo chiostro spettacolare, voluto probabilmente dai frati dell’Ordine dei predicatori.

Mi raccomando segnate bene l’indirizzo: Piazza della Minerva, 42. Si trova proprio accanto l’ingresso della maestosa Basilica.

Controllate sempre la pagina Facebook ed i siti ufficiali, per gli orari di visita.

MAPPA DELL’ITINERARIO

Come sempre, spero di avervi fatto scoprire una Roma nascosta più interessante. Non amo dilungarmi sulle vicende storiche dei luoghi che racconto perché non sono una storica e nemmeno una guida turistica, quindi cerco sempre di delucidarvi solo sulle curiosità che da romana conosco meglio. Fatemi sapere nei commenti se visiterete uno di questi posti e quanti ne conoscevate già. Ci vediamo in giro per il mondo!

Vacanze Romane: le tradizioni che devi sapere

Ho deciso di scrivere questo articolo perché accompagnando tanti amici, durante le loro vacanze romane, mi sono resa conto che la maggior parte ignoravano dei luoghi che per noi romani sono dei simboli della città irrinunciabili, così come spesso sottovalutavano l’importanza di alcuni gesti scaramantici o simpatici, che noi figli della città eterna adoriamo far conoscere.

Ci tengo a precisare che questa è solo una piccola, minuscola parte della tradizione romana. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. Così mi son detta: quali sono le cose più assurde che ti è capitato di dover raccomandare ai tuoi amici turisti? Quelle che tu hai sempre dato per scontate?

Iniziamo quindi con una serie di luoghi e gesti simbolici, che ai più risulteranno forse anche banali, ma che sono solo il degno inizio di una lunga rubrica che voglio promettermi di mantenere attiva, su curiosità e chicche romane.

Giardino degli aranci: la vista su Roma ed il buco nella serratura

Per chi è cresciuto a Roma, il Giardino degli Aranci ha due funzioni: le foto delle spose ed il rimorchio selvaggio al tramonto. Il motivo è semplice: si gode dalla sua terrazza di una delle viste più belle sulla città, soprattutto al tramonto.

Conosciuto anche come Parco Savello, si trova sul colle Aventino e tutto il giardino è circondato da antiche mura medievali. Una sua caratteristica sono gli alberi di arancio, in onore di San Domenico, che qui fondò il proprio convento.

Appena usciti dal giardino, girando a destra, si trova la Piazza dei Cavalieri di Malta, facilmente riconoscibile anche per la lunghissima fila di turisti davanti la sua porta magica. Infatti, proprio su questa piazza si trova il famoso buco della serratura, da cui si vede la Cupola di San Pietro: non potete perdervi questa vista spettacolare.

Per quanto riguarda il Giardino, ricordate che non è sempre aperto e gli orari attuali sul sito del Turismo di Roma sono i seguenti:

Da ottobre a febbraio dalle 7.00 alle 18.00
Marzo e settembre dalle 7.00 alle 20.00
Da aprile a agosto dalle 7.00 alle 21.00

La bocca della verità (che davvero appare nel film Vacanze Romane)

A pochi minuti a piedi dalla serratura ed il giardino, si trova l’incubo di tutti i bambini romani, soprattutto di quelli più monelli come me: La bocca della verità.

Tutti noi, bimbi della capitale, siamo cresciuti subendo la leggendaria minaccia: non dire bugie, altrimenti la bocca della verità ti mangia la mano. Porca miseria, ancora ho i brividi quando faccio la simpatica adulta che ci ride sopra.

Per l’esattezza, questo enorme cerchio mangia mani si trova in Piazza Bocca della verità, collocato dal 1632 nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Si può accedere gratuitamente sia alla bocca che alla Basilica, lasciando una semplice offerta libera.  

Nonostante la particolare lastra di marmo sia probabilmente un tombino di epoca romana, il suo nome “Bocca della Veritàha origine nel 1485. Infatti, pare fosse diventata un’usanza, tra i mariti dell’epoca, portare le proprie mogli a giurare di non aver commesso adulterio con la mano dentro la bocca del lastrone, inventando che, in caso di menzogna, questa l’avrebbe divorata.

Ovviamente, poi, il film Vacanza Romane l’ha resa una tappa imperdibile.

La monetina a Fontana di Trevi

Fontana di Trevi, si sa, è uno di quei posti che non si possono non visitare se si è in viaggio a Roma! Ma, oggi, voglio raccontarvi meglio della tradizione del lancio della monetina!

Infatti…perché si lancia la moneta in acqua quando si visita la fontana? Di varianti ce ne sono tante, per noi romani ormai è un gesto per esprimere un desiderio, per i turisti invece la leggenda narra che, se ci si gira nel momento esatto in cui la moneta tocca l’acqua, si tornerà a Roma…altri ancora pensano che porti guadagno!

La versione giusta qual è? Sembrerebbe quella del ritorno a Roma…ma chissà!

Ma oggi voglio dirvi di più…sapete che agli orari più improbabili e con meno turisti viene effettuata ogni settimana la raccolta delle monetine dalla fontana? Ogni anno vengono raccolti più di un milione di euro da Acea, somma esosa che viene destinata principalmente ad enti di beneficenza.

Ultimo consiglio: guardandola frontalmente, alla sua destra, la Fontana di Trevi nasconde la Fontana degli Innamorati e la leggenda vuole che se due innamorati bevono la sua acqua…saranno per sempre felici e contenti!

La vista dal Pincio

Dopo tante gesta è arrivato il momento di godersi il tramonto, quindi vi consiglio di dirigervi subito verso la terrazza del Pincio, tanto amata dai romani innamorati, che regala una vista unica su Piazza del Popolo la cupola di San Pietro,  Monte Mario ed il Quirinale.

Il Pincio sembrerebbe prendere il nome dalla Villa dei Pinci, imparentati anche con Nerone che, dovrebbe essere sepolto proprio nei suoi pressi.

Tra l’altro, viene considerato l’ottavo colle di Roma, seppure non ufficialmente riconosciuto nei famosi 7.

Si tratta di uno dei luoghi più amati dai romani, che giù anticamente qui costruivano ville sontuose e giardini come gli Horti Luculliani. Qui, piccola curiosità storica, venne assassinata Messalina, moglie dell’imperatore Claudio.

A questo punto, se avete tempo e voglia, vi consiglio di addentrarvi verso Villa Borghese, altra chicca profondamente amata dai romani ma di cui vi parlerò in un articolo a parte.

MAPPA DELL’ITINERARIO PER LE VOSTRE VACANZE ROMANE

Vi lascio la mappa per il vostro itinerario per le vostre vacanze romane, se fate lo zoom noterete che moltissimi “must see” sono proprio lungo il vostro tragitto. Se avete bisogno di info dettagliate su Roma, non esitate a contattarmi qui o sulle mie pagine social!

Merenda particolare a Roma: Top 3 che devi segnare

Oggi voglio portarvi in tre locali davvero carini, dove fare una merenda particolare (ma non solo) a Roma. Infatti, come spero abbiate capito, seppure passo gran parte della mia vita in giro per l’Italia e per il mondo, in realtà sono quella che viene definita “Romana de’ Roma“.

Nata e cresciuta nella capitale, ho provato ogni suo locale, bar, pasticceria e ristorante. Non c’è nulla che la città eterna può nascondermi ormai (falsissimo, la conosco meno di qualunque altra città Europea proprio perché è la mia).

In ogni caso, proprio perché vivo nella città più bella del mondo, ma anche la più caotica, ho imparato a scegliere con cura posticini particolari dove andare a rilassarmi in pausa pranzo, a lavorare o fare merenda. Ovviamente, ce ne sono centinaia. Oggi, però, inizierò con la top 3 dei locali che hanno conquistato il mio cuore negli ultimi mesi. Apriamo le danze.

Caffè Bistrot del Chiostro del Bramante – Sala delle Sibille

Iniziamo con la più social, super pubblicizzata su Instagram e Tik Tok fino a qualche mese fa: la sala delle Sibille nella Caffetteria del Chiostro del Bramante, sito all’Arco della Pace, 5.

Il Chiostro è un meraviglioso edificio di epoca rinascimentale, progettato dall’architetto Donato Bramante. Oggi ospita moltissime mostre ed è considerato uno degli elementi di maggior spicco della Chiesa di Santa Maria della Pace.

All’interno del Chiostro si trova anche una caffetteria, dove è possibile accedere dallo stesso ingresso principale che si varca per le mostre, salendo poi al piano superiore.

La caffettiera è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 20:00 ed il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 21:00.

Oltre la sala classica, è presente anche la famosissima Sala delle Sibille. Qui potrete gustare il vostro pasto circondati dall’opera di Fallen Fruit: “Trappola d’Amore a Pleasure Palace”, 2021, che riveste le pareti e gli arredi. Dalla sala è anche possibile osservare l’affresco “Le Sibille” di Raffaello Sanzio, all’interno della Basilica di Santa Maria della Pace.

Devo ammettere che è uno dei posti più belli dove ho fatto merenda. Assolutamente da non perdere!

Bibliobar – Castel Sant’Angelo

Sul lungotevere Castello, a pochi metri da Castel Sant’Angelo, è possibile incontrare un posticino davvero pazzesco per chi lavora da remoto o semplicemente ama leggere!

Sto parlando del Bibliobar, un bar che offre una selezione di dolci, panini, pizzette e bibite che è possibile gustare ai tavoli tra librerie e musica meravigliosa, il tutto con vista su Castel Sant’Angelo!

Inoltre, il BiblioBar è anche una biblioteca! Infatti, tutti i libri sono consultabili e disponibili per il prestito. Oltre al fatto che è possibile prendere un libro, lasciandone uno proprio.

Dulcis in fundo, i tavoli sono dotati di prese elettriche, così da permettere a chi lavora in smart di portarsi il computer e lavorare in questo luogo da favola.

Particolarità che renderà felice i genitori: all’esterno è presenta anche una carinissima area giochi per i più piccoli.

Gli orari sono i seguenti:

  • Lun.: 07:00 – 20:00
  • Mar./ Mer./Gio./ Dom. : 07:00 – 23:59
  • Ven./Sab.: 07:00 – 02:00

Canova Tadolini – Via Del Babuino

Chiudo la lista dei consigli con il bar caffetteria Canova Tadolini, in Via del Babuino, 150/a.

Questo locale è davvero particolare perché è il locale utilizzato come studio di uso di scultura da Adamo Tadolini, allievo prediletto di Antonio Canova.

In queste sale è possibile prendere un caffè o gustare un pasto, circondati da due secoli di scultura italiana. Insomma, se questa non è una merenda particolare a Roma, avete gusti davvero difficili!

Per quanto riguarda gli orari:

  • Il bar caffetteria è aperto tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 24:00
  • Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 23:00
  • Per visitare l’area del museo, il personale mi ha detto che bisogna andare dalle 8:00 alle 11:00.

Chiaramente non stiamo parlando di un locale dove i prezzi sono economici, ma se considerate la magnificenza del posto, mi sembra assolutamente giusto.

Spero che questo articolo su dove fare una merenda particolare a Roma vi torni utile. Vi ricordo che sul mio blog potete anche trovare l’articolo sul tour del biblioteche di Roma che potete facilmente abbinare a queste pause gustose nella capitale. Ci vediamo in giro per il mondo!

Natale a Roma: locali e mercatini imperdibili

Oltre ad essere romana e, quindi, a conoscere ogni centimetro di questa città (falsissimo, mi perdo più a Roma che all’estero), sono anche una super amante del Natale, mi definirei un vero e proprio elfo! Quindi, come potrei non scrivere un articolo sul Natale a Roma? Ma non mi limiterò solo a questo, vi svelerò anche qualche tappa nei dintorni. Perciò, se troverete qualcosa fuori Roma ci sta: per noi romani Roma è Roma ed il resto sono colonie.

Fatta questa piccola premessa, ecco le tappe imperdibili durante il vostro Natale a Roma:

Christmas Village all’Eur: “Il Natale a Roma

All’EUR torna il Natale ma quest’anno in modo a dir poco DELUDENTE. Il fantastico villaggio di Babbo Natale sul laghetto dell’Eur, infatti, ha lasciato il posto a qualche bancarella fuori tema e tanto street food a Piazza Don Luigi Sturzo.

Non so per quale motivo si sia deciso di cambiare location e allestimento in maniera così drastica, posso solo dire che se l’anno scorso raccomandavo caldamente di venire a vedere l’Eur vestito a festa, quest’anno vi consiglio vivamente di investire il vostro tempo in mercatini natalizi molto più belli.

QVINTO: Cenare in un Igloo!

Il ristorante Qvinto, in zona Tor di Quinto, è famoso nella capitale per la bellezza delle sue sale e la varietà di location a tema che ospita in ogni periodo dell’anno. Questo luogo incredibile è perfetto per godersi il Natale a Roma, grazie al suo Igloo Garden, dove si può cenare in un giardino pieno di Igloo e luminarie!

L’esperienza è davvero suggestiva, tanto che io ci torno ogni anno! Il cibo è di ottima qualità e l’accoglienza superlativa. Ogni Igloo al suo interno ha delle decorazioni deliziose e si presta ad essere una location romantica perfetta. Tra l’altro, è possibile richiedere anche delle decorazioni personalizzate.

Molto importante: prenotate con grande anticipo. Stiamo parlando di uno dei locali più amati dai romani in questo periodo dell’anno!

ViVi – Le Serre o le Serre By ViVi

Un altro meraviglioso locale, stavolta a Via Trionfale, dove durante il periodo natalizio vengono messe delle deliziose decorazioni ed è possibile trovare anche diversi gadget natalizi.

Qui potrete assaggiare deliziosi piatti a pranzo o cena, ma anche merende gustose e brunch unici! Io ho provato sia il brunch che la cena e me ne sono innamorata! In più, sono ammessi i cagnolini!

Natale a Roma a Cinecittà World:

Dal 23 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 nel parco giochi romano verrà allestito un meraviglioso villaggio di Natale, che ho avuto la fortuna di ammirare con i miei occhi.

Partendo dall’ingresso si incontra subito la Christmas Street, una meravigliosa scritta natalizia, la casa di Babbo Natale dove lasciare la propria letterina ed un trono molto speciale dove scattare foto (si potrebbe anche avere la fortuna di incontrare il Grinch!).

Inoltre, potrete assistere a diversi spettacoli nell’area Teatro 4 e c’è una bellissima area dedicata al regno del ghiaccio. Vengono anche proiettati film natalizi sull’acqua delle fontane!

Insomma, una bella giornata da passare tra giostre e attrazioni di Natale.

I mercatini di Piazza Navona e le luminarie del centro

I mercatini di Piazza Navona a Roma sono storia e tradizione, bisogna passarci per forza almeno una volta durante le vacanze natalizie. Di solito vengono allestite bancarelle con dolciumi, presepi e giochi da fare. Quasi sempre è presente anche una di quelle giostre con i cavallini che girano. Insomma, è qualcosa che sa di tradizione romana.

Da qui, potete anche allungarvi a Via del Corso e Via dei Condotti, dove troverete le luminarie più belle della città (soprattutto quelle allestite da Fendi) e quest’anno, andando contro il tradizionale albero a Piazza Venezia, potrete ammirare l’albero in Piazza del Popolo. L’accensione delle luminarie e dell’albero è prevista per l’8 dicembre.

In ogni caso, una passeggiata al centro è sempre raccomandata sotto Natale, perché poche città si prestano alla magia delle feste come Roma.

Due negozi da non perdere: Vertecchi e Solara Garden

Piccolo consiglio da local, a Roma si trovano due negozi dove non solo è possibile trovare alcune tra le decorazioni natalizie più belle al mondo (a mio parere), ma anche immergersi in semi villaggi di Natale!

Infatti, Vertecchi al centro, nelle traverse di Via del Corso, in Via della Croce 70 a/b, si trasforma in un vero e proprio villaggio con trenini, pupazzi giganti ed alberi incredibili. L’anno scorso ha adibito un apposito negozio solo alle decorazioni. Un sogno ad occhi aperti per gli amanti del natale!

Solara Garden, in Via Pindaro 21, non è da meno! Anzi all’ingresso di solito è presente un’area dove è possibile fare foto bellissime e all’interno ci sono anche tante palline personalizzabili. Da non perdere!

Dulcis in fundo: tutti e due i negozi sono pet friendly!

Il regno di Babbo Natale a Vetralla

Il regno di Babbo Natale non si trova a Roma ma a Vetralla, in provincia di Viterbo e rappresenta un vero e proprio incanto a tema natale.

L’ingresso è gratuito e qui troverai decorazioni natalizie, giostre a tema, la casa di Babbo dove fare la foto e anche tante delizie!

Davvero da non perdere, uno dei posti natalizi più amati in tutta la regione!

Preparatevi solo ad un po’ di fila, io feci quasi mezz’ora in piedi tre anni fa. Ma ne vale la pena!

Le luminarie di Ariccia: il parco delle favole

Altro posto incantato, abbastanza vicino Roma, è il meraviglioso parco delle favole di Ariccia. Devo dire che, ad oggi, è qui che ho visto le luminarie più belle nella nostra regione.

Lo troverete aperto tutti i giorni fino al 12 Gennaio 2024, con luminarie artistiche ovunque che faranno innamorare grandi e piccini!

Il parco apre alle 16:30 e chiude alle 23:30, mentre il sabato e la domenica chiude alle 24:00.

I cani sono ammessi!

EVENTI A ROMA CHE ANCORA DEVO TESTARE MA MI SONO STATI CONSIGLIATI

  1. Christmas World: dal 30 novembre al 6 gennaio, a Villa Borghese. Il parco natalizio che fa il giro del mondo.
  2. Trame di Luce: dal 30 novembre al 6 gennaio, lo spettacolo di luci all’orto botanico di Roma.

Come sempre, spero di avervi aiutati con i miei consigli e che riuscirete a passare un meraviglioso Natale a Roma. Per qualunque consiglio, non esitate a chiedermi nei commenti o a contattarmi sui miei social. Ci vediamo in giro per il mondo!

Librerie e biblioteche a Roma: Consigli salva vita!

Sono una laureata in legge di 30 anni, prossima all’esame di abilitazione e questo significa solo una cosa: ho passato la maggior parte della mia vita tra librerie e biblioteche a Roma.

Dico sul serio, ho iniziato l’asilo a quattro anni e da lì non mi sono più fermata. Ma quando studi così tanto sapete cosa serve veramente? Un po’ di bellezza intorno.

Nessuno più di me può capire l’importanza di un soffitto affrescato verso cui rivolgere gli occhi all’ottava volta su procedura civile o di tantissime scale in marmo che impediscano la fuga.

Dunque, ora che le mie giornate sono più libere, ho pensato di fare una passeggiata tra le biblioteche e le librerie a Roma, che ho amato profondamente da amante dei libri e da studentessa disperata.

Perchè nel titolo avete letto consigli salva vita? Se vi fate questa domanda, non conoscete così bene Roma (ma nemmeno io, nonostante ci viva). Comunque, dovete sapere che nella meravigliosa città dell’arte e della storia non esistono orari e giorni di apertura certi.

Quindi, iniziamo con il primo consiglio salva vita: controllate sempre sui siti ufficiali le aperture delle biblioteche. Sia per quanto riguarda orari e giorni, ma soprattutto per quanto riguarda la possibilità che siano chiuse per restauro. Ad esempio, la Casanatense ha riaperto da poco e l’Angelica è stata chiusa fino a maggio.

Biblioteca Casanatense

Iniziamo dalla meravigliosa Biblioteca Casanatense. Prima cosa importantissima da sapere: si trova vicino al Pantheon e vicino la meravigliosa Chiesa di Sant’Ignazio della Loyola, quindi unite queste due visite a quella della biblioteca.

Inutile che io vi dica gli orari di apertura, cambiano per mese e per i servizi che vi servono e vengono costantemente aggiornati sul sito ufficiale.

Posso però dirvi che merita assolutamente una visita e che questa è gratuita. Mi ringrazierete!

Indirizzo preciso: Via Sant’Ignazio 52.

Libreria Spazio Sette

Cambiamo rotta e passiamo a Spazio Sette Libreria, casa di una micia bellissima (che è proprio una gatta, Minerva, che la fa da padrona), libreria piena di scelte e soprattutto con decorazioni del soffitto da togliere il fiato, con gli affreschi seicenteschi di Giacinto e Ludovico Gimignani.

Si trova a Via dei Barbieri 7 e vi consiglio di farci assolutamente un salto per un acquisto originale. Mi raccomando, non fermatevi al piano terra. Andate verso le scale ed alzate gli occhi al cielo: resterete estasiati.

Fontana dei Libri

Questo è un consiglio da persona molto ossessionata sul fare itinerari a tema. Non si tratta di librerie o biblioteche a Roma, ma di una fontana a tema libri. Potevo non passarci durante il mio tour letterario? Si trova in Via degli Staderari, molto spesso nascosta dietro le macchine che si parcheggiano davanti.

Biblioteca Angelica

La meravigliosa Biblioteca Angelica custodisce un posto speciale nel mio cuore, qui ci ho preparato il mio esame preferito: procedura penale. Ho un problema mentale? certamente. Ma a parte questo, parliamo di una biblioteca bellissima, molto poco frequentata e dove il personale è gentilissimo. Insomma, qui davvero diventa un piacere studiare.

Si trova in Piazza di S. Agostino, 8 e si entra da piccolo cancello accanto l’ingresso principale alla Basilica.

Per gli orari vale la stessa regola, controllate i siti ufficiali e soprattutto accertatevi che non stia subendo lavori di manutenzione (mi è capitato due volte).

Libreria Cascianelli

Questa libreria è super gettonata, abbastanza famosa tra gli amanti di librerie molto particolari. Devo dire che è davvero bella e fornita di libri di ogni genere, soprattutto antichi! Gli interni sono meravigliosi e sono presenti diverse sale, l’ho letteralmente adorata.

Si trova in Largo Febo, 15.

Biblioteca Vallicelliana

Chiudiamo in bellezza con la Biblioteca Vallicelliana, anche qui vale il prezioso consiglio di consultare online se è possibile accedere. Ad esempio, quando sono andata io c’era un evento, ma per fortuna le signore sono state gentilissime e mi hanno fatta entrare poco prima che iniziasse.

Soprattutto, non è facilissimo capire quale strada percorrere una volta entrati nel grande portone, dove è appeso lo striscione con il nome della biblioteca. Quindi, ve lo dico io: andate dritti, percorrete il corridoio che vedete nella prima foto fino in fondo e salite la scalinata. A quel punto citofonate e ci siete.

Le librerie e biblioteche a Roma potrebbero mettervi fame:

Dopo questa bella camminata, l’appetito si farà sentire. Mi raccomando, prendete un ottimo gelato alla Gelateria del Teatro prima di recarvi alla libreria Cascianelli e poi, concluso il giro, provate i fritti da Supplizio!

Ovviamente, queste sono alcune delle librerie e biblioteche che ho in lista da tempo. Farò futuri articoli sulle mie nuove scoperte. Nel frattempo seguitemi su Instagram per vedere video e foto dettagliati di queste meraviglie. Questo è il mio profilo: https://www.instagram.com/viaggiscrittiamano/.