Skip to main content

Tag: Spagnagreen

Madrid: Alla scoperta della capitale spagnola!

Sono stata a Madrid davvero tanti anni fa, nel 2017. Nonostante questo, ancora oggi ricordo il sapore della miglior paella mai assaggiata (nonostante non sia prettamente tipica di Madrid), l’emozione inspiegabile davanti la Guernica e la meraviglia del Parco del Retiro.

Come ogni città spagnola, anche la capitale incanta per le sue incredibili aree verdi, l’arte che ospita da ogni parte del mondo e la fruibilità di meravigliosi mezzi di trasporto. Nonostante questo, secondo me si distingue dalle altre perle spagnole per aver un’impronta più marcatamente cittadina.

Madrid, inoltre, sta emergendo come un esempio di città impegnata nella sostenibilità ambientale e mi è sembrato perfetto parlarne proprio in occasione del progetto Spagna Green, promosso dall’Ente del Turismo spagnolo in Italia.

Cosa fare a Madrid in 4 giorni

Ci tengo a precisare che sono una persona estremamente lenta durante i suoi viaggi e per lenta intendo che voglio godermi ogni cosa. Quindi, anche se ultimamente va di moda dire che si possono visitare le città in poche ore, vi prego di dedicare a Madrid almeno 4 giorni…i suoi musei ed i suoi parchi richiedono la giusta calma.

Vi condivido, quindi, l’itinerario da me seguito nel 2017:

Giorno 1: I must della città

  • Puerta del Sol: piazza iconica di Madrid, circondata da importanti edifici storici, come la Casa de Correos e la statua dell’Orso e del Miracolo, simbolo della città.
  • Monastero de las Descalzas Reales: proprio nel centro di Madrid, si tratta di un convento per le donne aristocratiche fondato nel XVI secolo da Giovanna d’Austria. Sono consentite solo visite guidate, fatta eccezione per il mercoledì ed il giovedì dalle 16 alle 18:30 (ma controllate sempre i siti ufficiali).
  • Plaza Mayor: è una delle piazze più belle e più vivaci della città.
  • Palazzo Reale: Il palazzo reale ed i suoi giardini meritano assolutamente una visita, meglio però prenotare il biglietto con un po’ di anticipo.
  • Cattedrale Almudena: molto vicina al Palazzo reale, merita una visita anche solo da fuori.

Giorno 2: tra musei e parchi

  • Museo Reina Sofia: è uno dei musei più famosi al mondo come custode d’arte contemporanea, inclusa l’opera iconica di Picasso, la “Guernica“. Davvero imperdibile, ma vi consiglio di prenotare il biglietto in anticipo.
  • Museo El Prado: parliamo del museo più importante della città, con un numero infinito di opere d’arte di artisti come Velàzquez, Goya e Rubens. Vi consiglio sia di prendere il biglietto con netto anticipo, sia di studiarvi quali opere vedere sul sito del museo, così da non perdervi all’interno.
  • Gran Via: è una delle strade principali di Madrid, da non perdere una passeggiata tra i suoi negozi.
  • Plaza de Cibeles: famosa per la sua fontana ed il maestoso Palazzo delle Comunicazioni.
  • Puerta de Alcalà: arco iconico, merita giusto uno scatto.
  • Parco del Retiro e Palazzo di Cristallo: per terminare quella che è stata la mia giornata preferita, non poteva mancare una visita ad uno dei parchi più belli che io abbia mai visto ed al suo meraviglioso Palazzo di Cristallo.

Giorno 3: Matteo tra stadi e meraviglia

  • Tempio di Debod: il tempio di Debod è una delle attrazioni che più sognavo di vedere a Madrid e non ha deluso affatto le mie aspettative. Tra l’altro è visitabile anche all’interno e, se la memoria non mi inganna, gratuitamente.
  • Plaza de España: altra piazza simbolica della città, dove sicuramente vi troverete di passaggio.
  • Stadio del Real Madrid: lo stadio del Real Madrid non mi ha emozionata affatto e, secondo me, anche se sono un’amante del calcio, è evitabile. Matteo non è d’accordo con me, quindi vi lascio comunque il link per il biglietto.

Giorno 4: Il mercato ed i tori

  • El Rastro: aperto ogni domenica o nei giorni festivi, è un mercato davvero famoso a Madrid. Io l’ho adorato, da non perdere.
  • Las Ventas: La Plaza de Toros de Las Ventas è la più importante plaza de toros della Spagna, si trova nel quartiere di Salamanca e, anche se non sono una sostenitrice della corrida, ho comunque deciso di visitare questa meravigliosa piazza.

Madrid: 10 idee per gite in treno con partenza dalla capitale

Per darvi un’alternativa, ho deciso di consigliarvi 10 gite fuori porta che potete fare partendo in treno da Madrid:

  1. Toledo: a soli 30/40 minuti da Madrid, è una città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed è nota in tutto il mondo per la sua bellezza inestimabile. Qui si trova anche il Museo di El Greco, dedicato al pittore manierista Doménikos Theotokópoulos (il cui pseudonimo fu proprio El Greco), che visse in questa città per 37 anni, lasciando un’impronta indelebile.
  2. Segovia: a circa un’ora dalla capitale, è famosa per il suo incredibile acquedotto romano, il maestoso Alcázar e la splendida cattedrale gotica.
  3. Ávila: con più o meno 2 ore di viaggio, si raggiunge questa città circondata da mura medievali, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
  4. El Escorial: a circa un’ora di treno da Madrid, deve essere visitata assolutamente per il suo maestoso monastero ed il palazzo reale.
  5. Cuenca: ad un’ora di distanza, Cuenca è famosa per le sue case appollaiate sulle scogliere e per le “case appese“. Il centro storico è dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
  6. Salamanca: sempre a due ore da Madrid si trova Salamanca, con la sua università e la sua vivacità.
  7. Valladolid: a circa un’ora e qualche minuto di treno, è una vivace sede universitaria. La città gode di un’intensa vita culturale. Le sue processioni di Pasqua sono una vera e propria sfilata di opere d’arte sacra e sono state dichiarate di Interesse Turistico Internazionale. Anche il suo Museo Nazionale di Scultura è molto interessante da scoprire.
  8. Aranjuez: a soli 45 minuti, merita una visita per i suoi giardini reali, i suoi palazzi e le sue fontane.
  9. Alcalá de Henares: un’oretta da Madrid e si giunge nella città natale di Miguel de Cervantes, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
  10. Chinchón: sempre con un breve viaggio in treno, si può visitare questa perla spagnola poco nota.

Tutte le distanze menzionate fanno riferimento ad un viaggio in treno. Vi consiglio di leggere anche questo articolo sul sito dell’ente del turismo spagnolo, che vi sarà sicuramente d’aiuto: Escursioni da Madrid.

Come arrivare dall’aeroporto in centro e come spostarsi

Per raggiungere il centro città di Madrid dall’aeroporto, ci sono diverse opzioni:

  • Bus espresso: vi lascio l’articolo dettagliato su questo fantastico servizio di trasporto;
  • Il treno suburbano, Cercanías, che collega l’aeroporto con varie stazioni nel centro di Madrid. La linea C-1 parte dall’aeroporto e passa per stazioni come Atocha e Chamartín, il viaggio dura circa 25-30 minuti.
  • La linea di metropolitana 8;
  • Taxi e servizi di trasferimento privato.

All’interno della città, invece, è comodissima la metro. Io mi sono spostata sempre così. Qui potete trovare tutte le informazioni sull’abbonamento turistico.

Quando visitare Madrid

La primavera e l’autunno sono considerati i periodi ideali per visitare la città, con temperature medie che oscillano tra i 15°C e i 25°C.

Vi ricordo, invece, che Madrid è caratterizzata da inverni molto freddi (io ho trovato la neve anche a Marzo) ed estati davvero caldissime.

Dove alloggiare/mangiare a Madrid

Madrid è una città abbastanza tranquilla, la miglior soluzione è alloggiare sulla Gran Via se si vuole avere tutto a portata di mano, ma in ogni caso la metro funziona ottimamente.

Io, personalmente, ho alloggiato all’Hotel Los Condes e mi sono trovata molto bene.

Anche per il cibo a Madrid non avrete grandi problemi, ma mi raccomando di provare il ristorante La Paella de la Reina 39, dove ho mangiato una paella incredibile, nonostante non sia il piatto tipico della città.

Progetto Spagna green: Madrid sostenibile

Madrid è una città impegnata nella sostenibilità ambientale, infatti promuove trasporti pubblici, le piste ciclabili e la pedonalizzazione di alcune aree urbane. Inoltre, punta sull’adozione di energie rinnovabili e la sensibilizzazione sulla gestione dei rifiuti. Anche la presenza di meravigliosi parchi e destinazioni naturali raggiungibili in treno, la rendono una meta assolutamente green.

Se volete aiutare la Spagna e Madrid a portare avanti nel migliore dei modi la loro missione ambientale, vi consiglio di effettuare il test “SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI”, promosso dall’Ente del Turismo Spagnolo in Italia, per incoraggiare i viaggi sostenibili in questo paese, che sempre di più sta raggiungendo risultati incredibili sul tema del rispetto ambientale.

All’esito del test potrete scaricare una tra tre possibili guide, in base alle vostre risposte. Vi lascio il link per provarlo: FAI IL TEST SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI.

Sconto del 10% sull’assicurazione di viaggio

Sapete benissimo che per me è impensabile partire senza assicurazione di viaggio, per questo motivo vi lascio il link per provare quella a cui mi affido abitualmente io, con il 10% di sconto (vi basterà cliccare sull’immagine qui sotto).

Come sempre, spero che questo articolo vi torni utile per il vostro prossimo viaggio a Madrid, ci vediamo in giro per il mondo!

Valencia: cosa devi sapere sulla capitale verde d’Europa

Oggi voglio parlarvi della città spagnola che più ho amato in assoluto, non tanto per la sua bellezza (indiscutibile, ma come per tutte le città spagnole), quanto per la sua vivibilità: VALENCIA.

Sono stata in questo gioiellino per ben due volte ed ogni volta mi sono trovata a pensare: questo è proprio il posto in cui vivrei. Il mare in piena città, la bellezza del centro storico, la possibilità di spostarsi senza macchina e l’ottimo cibo mi hanno completamente conquistata.

Parliamo di una meta adatta davvero a chiunque, famiglia con bambini grazie ai suoi parchi e musei interattivi, ragazzi e gruppi di amici per i suoi locali e la vitalità spagnola, le persone più anziane per la tranquillità dei parchi e le coppiette grazie agli scorci romantici.

Comunque, qualche giorno fa ho fatto il test proposto dall’ente del turismo spagnolo in Italia per il progetto Spagna Green ed ho potuto scaricare gratuitamente una guida PDF proprio su questa città, così mi son detta: quale occasione migliore per rispolverare i ricordi di uno dei miei viaggi più belli e scriverci un articolo?

Cosa vedere a Valencia

Valencia è una città che offre davvero una vastità incredibile di possibilità: che voi siate appassionati di natura, mare, storia o scienza…qui troverete di tutto! Tra l’altro, quest’anno è stata nominata, dalla Commissione Europea, capitale verde d’Europa…quindi, scegliere questa città come meta del proprio viaggio significa anche fare una scelta assolutamente green!

Di base, nella mia testa, ho sempre diviso questa città in tre mega aree:

  1. Mare
  2. Centro storico
  3. Città della scienza e delle arti

Con questa suddivisione in testa, partiamo da un itinerario base, costruito sulla base dei miei due viaggi qui e poi, con l’aiuto guida fornita dall’Ente del turismo spagnolo in Italia, approfondiamo l’itinerario:

Giorno 1: Giro città per riposare

Il primo giorno mi sono dedicata ad un semplice giro in città, per ambientarmi. In generale, faccio sempre così per assorbire le vibes di una destinazione ed è stato subito amore con la mia Valencia. Nel mio giretto, comunque, ho visto:

  • Mercat Colon, dove provare qualche delizia tipica;
  • Placa de l’Ajuntament;
  • Placa de la Reina e la Cattedrale;
  • Placa de la Virgen;
  • Chiesa di San Nicola;
  • Torri des Serrans;
  • Barrio del Carmen;
  • Lonja de la Seda, una delle tappe più belle e assolutamente impedibili in città.
  • Mercato Centrale;
  • Cena a Barrio del Carmen.

Giorno 2: La città della scienza e delle arti

Il secondo giorno ho messo in programma solo la visita alla famosissima città della scienza e delle arti di Valencia, opera dell’architetto valenciano Santiago Calatrava, che è uno dei maggiori complessi di divulgazione scientifica e culturale d’Europa. È composto da varie arie, tra cui:

  • Oceanografic, uno degli acquari più belli d’Europa. Io sono solita evitare certe attività, ma a Valencia gli animali in questo aquario vengono salvati e curati, quindi l’ho visto sotto un’altra prospettiva.
  • Hemisferic, cinema IMAX, estremamente futuristico.
  • Museo delle scienze Principe Felipe, dove potrete svolgere una serie di attività divertentissime.
  • Palau de les art Reina Sofia;
  • Agorà;
  • Ponticello Assud;
  • Umbracle.

Il mio consiglio più spassionato è di dedicare un’intera giornata al complesso e fare un biglietto combinato su get your guide per entrare in più musei possibili. Io ho visitato Oceanografic, Hemisferic ed il Museo delle scienze e ne è valsa davvero la pena.

Tra l’altro, all’interno della città è possibile fare anche attività come la canoa o rotolare all’interno di palle di gomma sull’acqua (vedi foto due in alto, ma rispettatemi per il coraggio di perdere la dignità così pubblicamente).

Giorno 3: tra graffiti e parchi unici

Il terzo giorno mi sono dedicata alla scoperta della città nel suo lato più “creativo”, passeggiano per il Jardì del Turia, facendo lo scivolo a Parc Gulliver (foto 1, parco con le giostre che sono vere e proprie opere architettoniche) e fotografando i graffiti infiniti di Barrio del Carmen (davvero da non perdere). E poi, per amore del mio fidanzato, ho anche visitato lo stadio del Mestalla, non male tutto sommato.

Giorno 4: riposo in spiaggia

Ultimo giorno prima di partire alla volta di Minorca (e mica pensavate che tornavo a casa come le persone normali?) e l’ho passato in spiaggia, godendomi il lungo mare di Valencia e soprattutto la VERA PAELLA (sì, perchè la vera paella è Valenciana). Qui vi raccomando di non perdere le spiagge di Las Arenas e La Malvarrosa, anche se il mare di Valencia non è tra i più belli mai visti, devo essere onesta.

Spunti presi dalla guida scaricata grazie al test SPAGNA GREEN: Dopo aver scaricato la guida di Spagna Green ho segnato alcuni posti che ancora non ho visto in città e lascio anche a voi:

  • Parco Naturale dell’Albufera;
  • Orto Botanico;
  • Quartiere San Fancisco.

Come arrivare in centro dall’aeroporto e come spostarsi

Facendo parte dell’Unione Europea ed aderendo all’accordo di Schengen, per Valencia è necessario solo il passaporto o alternativamente una Carta di Identità valida per l’espatrio. Chiaramente, nessuna vaccinazione e la moneta in uso è l’euro.

Io, da Roma, l’ho raggiunta con Ryan Air ma ci arrivano anche  Vueling e Wizz Air. In ogni caso, si tratta di una delle città più facilmente raggiungibili in aereo, infatti sono davvero tante le compagnie che la servono.

Per arrivare dall’aeroporto di Valencia al centro ci sono diverse possibilità:

  • Metropolitana (scelta da me): La Linea 5 Aeropuerto/Torrent Avinguda- Neptú e la Linea 3 Aeropuerto / Palmaret- Rafelbunyol (Metrovalencia). Il costo è di circa 4,80 €, più 1 € per la tessera (è gratuito con la Valencia Tourist Card). Ci vogliono circa 20 minuti. 
  • Autobus: La Linea 150 Valencia – Manises – Aeropuerto. Ci vogliono più o meno 40 minuti ed il costo è di circa 1,45€.
  • Taxi: non avendolo provato in prima persona non posso confermare durata e prezzo del servizio.

Per quanto riguarda gli spostamenti interni alla città, ricordate che Valencia è davvero ben collegata con metro ed autobus, inoltre è ricca di piste ciclabile e noleggi biciclette. Io, personalmente, ho amato girarla interamente a piedi.

Quando visitare Valencia

Onestamente non esiste una stagione migliore per visitare Valencia, infatti è una città ricca sia di attrazioni adatte alla stagione calda che a quella fredda. Non spiccando per la bellezza del mare vi consiglierei di visitarla in primavera, in occasione della sua festa più importante: le Fallas, che è stata anche iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO. Alternativamente, vi consiglierei mesi come aprile o maggio, settembre od ottobre. Sicuramente, sarebbe meglio evitare agosto sia per le alte temperature, che per il grande afflusso di turisti e quindi per i prezzi più elevati.

Per quanto riguarda le tempistiche, secondo me Valencia può essere vista nel dettaglio in 4 giorni. Ovviamente, amando particolarmente le vibes della città, vi consiglieri di passarci anche più tempo.

Dove alloggiare/dove mangiare

In generale, Valencia è una città molto tranquilla, quindi non bisogna prestare particolare attenzione alla zona dell’alloggio. Inoltre, è anche molto ben collegata, quindi è davvero una città “facile” da girare.

A suo tempo, io ho alloggiato all’Hotel NH Ciudad de Valencia, molto comodo per la posizione, ma ad oggi probabilmente riuscirei a trovare anche qualcosa di più economico. Ricordate sempre di trovare un alloggio strategico tra le tre macro aree centro – mare – città della scienza e delle arti”.

Per quanto riguarda il cibo, oltre i tradizionalissimi della cucina spagnola, due sono le cose che proprio non potete perdere secondo me a Valencia:

  • La Paella di pesce vista mare;
  • L’orzata, deliziosa bevanda a base di cipero dolce, e accompagnala con dei fartons, morbidi dolcetti ricoperti di zucchero.

Ricordate, inoltre, che in città esistono due mercati davvero notevoli dove mangiare benissimo e tipico: Il Mercato Centrale e lo storico Mercato di Colón.

Spagna Green: come avere una guida gratuita sulle mete green spagnole

Come vi dicevo, ho deciso di scrivere questo articolo su Valencia ispirata dalla guida, gratuita in pdf, scaricata dopo aver fatto il test “SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI”, promosso dall’Ente del Turismo Spagnolo in Italia, per promuovere i viaggi sostenibili in questo paese, che sempre di più sta raggiungendo risultati incredibili sul tema del rispetto ambientale.

In realtà, esistono tre diverse guide scaricabili e tutto dipenderà dal risultato che uscirà al vostro test. Vi consiglio vivamente di provarlo, sia perchè sosterrete un’iniziativa splendida, sia perchè otterrete la guida gratuita con consigliate delle mete perfette per il vostro modo di viaggiare: FAI IL TEST SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI.

Assicurazione di viaggio: come avere uno sconto del 10%

Come sempre, vi raccomando di viaggiare assicurati. Pensate che io a Valencia sono stata davvero davvero male e all’epoca mi avrebbe fatto molto comodo conoscere l’assicurazione Heymondo. Vi lascio qui l’immagine dove vi basterà cliccare per avere il 10% di sconto:

Ci vediamo in giro per il mondo, Viaggiatori!

Spagna Green: cosa devi sapere sulla sostenibilità in viaggio

Chi mi legge da un po’ lo sa, chi mi legge solo da oggi lo scoprirà presto: sono un’amante della terra della sangria, dei parchi naturali e della Sagrada Familia. Per questo, quando l’Ente del Turismo Spagnolo in Italia mi ha fatto sapere del lancio dell’iniziativa Spagna Green, ho subito deciso di collaborare per promuovere questa splendida idea!

Nella mia vita, da quando sono piccola, sono spesso stata in Spagna. Non vi dico questo per vantarmi, ma per spiegare perchè sono così legata a questo paese: ho visto le acque splendide di Minorca, ho respirato l’aria pulita di Valencia, mi sono persa tra i parchi di Madrid e Barcellona, ho viaggiato in treno tra Malaga, Granada, Cordoba e Siviglia e mi sono innamorata di questi luoghi incredibili.

Ora come non mai, inoltre, sono fiera della mia Spagna per essere ormai in posizione stabile tra le mete migliori per chi sceglie la sostenibilità, tanto che Valencia è stata nominata, dalla Commissione Europea, capitale verde d’Europa!

La Spagna come meta sostenibile

La Spagna è il paese con il maggior numero di spazi dichiarati riserva della biosfera dall’UNESCO al mondo, lo sapevate?

Chi ha avuto la fortuna di visitarla, comunque, pur non sapendo con esattezza scientifica questo dato se ne sarà reso conto: infatti, parliamo di una terra dove coesistono vulcani, montagne, zone pianeggianti e aree marine incredibili.

Le stesse città, prima tra tutte Valencia, si impegnano moltissimo per diventare il più possibili rispettose dell’ambiente. Infatti, i mezzi pubblici spagnoli funzionano benissimo, le metropoli sono ricche di parchi e aree verdi incredibili e sempre di più si stanno sviluppando percorsi ciclabili per limitare al minimo l’utilizzo delle auto.

Anche politicamente, il paese si è impegnato con la Strategia Spagnola per lo Sviluppo Sostenibile approvata nel 2007 e con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dall’ONU nel 2015.

Spagna Green: di cosa si tratta

Spagna Green è un’iniziativa lanciata dall’Ente del Turismo Spagnolo in Italia, che vuole coinvolgere noi viaggiatori, sensibili al tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, con un breve e semplice test da compilare.

Le domande del test sono volte a scoprire che tipo di viaggiatori green siamo e, al suo esito, viene regalata una guida pdf, scaricabile gratuitamente, in cui vengono consigliate le mete spagnole più adatte in base alle risposte date.

I passi da rispettare sono i seguenti:

1 Registrarsi con una mail o tramite Facebook;

2 Rispondere al test;

3 Leggere la risposta e scaricare la guida con le attività consigliate;

4 Condividere sui social la risposta. Non è obbligatorio, ma molto utile per diffondere questa splendida iniziativa.

Vi lascio qui il link per provare il test: SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI.

I numeri della Spagna Green

Per comprendere meglio quanto la Spagna sia una meta green ma, soprattutto, da tutelare, ecco qualche numero preso direttamente dal sito Spain.info:

  • La superficie totale delle aree naturali in qualche modo protette in Spagna supera i 30 milioni di ettari;
  • 53 spazi dichiarati riserva della biosfera;
  • 15 geoparchi;
  • 4 parchi nazionali dichiarati Patrimonio Mondiale (Doñana, Teide, Garajonay e Monte Perdido);
  • 15 spazi certificati per la qualità del cielo per l’osservazione delle stelle;
  • 30 spazi naturali, circa, accreditati dalla Carta europea del turismo sostenibile (CETS);
  • 16 parchi nazionali.

Come sono la fauna e la flora della Spagna?

Come è risaputo, la Spagna è uno dei paesi con la maggior biodiversità al mondo, ospitando circa 70.000 specie animali, tra cui il lupo, l’orso bruno, il gatto selvatico, la lince iberica, il cervo e il cinghiale. Inoltre, la Spagna è uno dei luoghi migliori per dedicarsi all’ornitologia.

Anche per quanto riguarda la vegetazione, grazie al suo ambiente così vasto e diversificato, il paese vanta più di 10.000 specie di piante diverse, con orti botanici e parchi incredibili visitabili anche nelle grandi città e le Isole Canarie che sono così complete e vaste da potersi considerare come microsistemi a parte.

Insomma, se quest’anno siete intenzionati a fare un viaggio green, la vostra meta è sicuramente la Spagna ed il test SPAGNA GREEN sarà sicuramente di grandissimo aiuto nel pianificare la vostra avventura.

Come sempre spero di esservi stata utile con questo articolo e se avete domande non esitate a contattarmi, ci vediamo in giro per il mondo!