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Autore: MorganaInViaggio

Viaggio a DUBAI: cosa devi sapere prima di partire

A maggio del 2023 ho fatto il mio primo viaggio a Dubai e devo dire che, a dispetto di quello che immaginavo ed ho sempre pensato, questa città mi ha completamente conquistata.

Qui, dove tutto è possibile e non esistono sogni irrealizzabili, mi sono innamorata della città dei grattacieli e delle moschee, dei mercati e delle auto di lusso.

Chi mi segue ormai lo sa, ma lo preciso per chi leggerà questo articolo come primo scritto del mio blog: io amo i viaggi low cost, le esperienze autentiche, immergermi nella cultura del posto e parlare con i locals per capire come funziona davvero la vita nei luoghi che incontro. Questa mentalità mi ha aiutata a vedere Dubai con occhi diversi, per questo motivo vi invito a visitare questa città senza pregiudizi, ma pronti ad abbracciare ogni proposta.

Premesso ciò, troverete tantissimi articoli sul mio viaggio negli Emirati, sia nella sezione Dubai, che Abu Dhabi. Oggi, però voglio darvi delle informazioni molto pratiche che vi aiuteranno a preparare il vostro viaggio in maniera consapevole.

Cosa vedere a Dubai

Ricordandovi che troverete tutte le tappe del mio viaggio a Dubai dettagliatamente descritte nei singoli articoli di questa sezione, vi riassumo brevemente come ho suddiviso le visite durante i miei quattro giorni nella città del futuro:

2 maggio: ho iniziato con una passeggiata a Souk Madinat Jumeirah, dove ho deciso di fare anche un giro in barca per vedere al meglio la vela. Successivamente mi sono diretta in zona Marina, da cui ho visto la famosa ruota panoramica più grande al mondo. Da qui, sono andata ad ammirare le Jumeirah Lake Towers. Poi, con un taxi, mi sono diretta all’osservatorio “The View at the palm” da cui è possibile ammirare l’iconica palma dall’alto. A conclusione della giornata mi sono tuffata nell’ Aura Sky Pool, per poi cenare nel ristorante Ayamna, nell’hotel Atlantis.

3 maggio: questa per me è stata la giornata dedicata al lato futuristico della città, infatti, in ordine, ho visitato: il Burj Khalifa, il Dubai Mall, lo Sky View (dove ho provato il famoso scivolo nel vuoto), il Museo del futuro, the Frame e il Garden Glow. Ho concluso la serata cenando in uno dei ristoranti del Dubai Mall, con vista sullo spettacolo delle fontane della città.

4 maggio: il terzo giorno ho partecipato alla visitata guidata alla Moschea di Jumeirah e sono andata ad ammirare dall’esterno la moschea iraniana Imam Hussein. Mi sono poi rinfrescata con un bagno a La Mer, prima di tornare in albergo. Qui ho pranzato rapidamente con un panino, per poi vivere finalmente la meravigliosa esperienza nel deserto fino a sera (ho cenato in villaggio tipico tra le dune).

5 maggio: prima di dirigermi alla volta di Abu Dhabi, non potevo certo perdere le zone più tipiche di Dubai: Bur Dubai e Deira. Ho iniziato con un’ottima colazione all’Arabian Tea House, per poi visitare il Museo del caffè. Lungo la strada ho notato il museo di Dubai, fino ad arrivare all’Heritage village, dove si trovano anche The Perfume House e la casa natale dello sceicco Sahed. A questo punto ho deciso di dirigermi a Deira, verso i souk, provando l’Abra, l’imbarcazione tipica della città per spostarsi tra le due rive. Finito il giro tra i mercati, tra cui lo Spice Souk, il Covered Souk ed il Gold souk, mi sono diretta al meraviglioso Miracle Garden.

Quanti giorni servono per un viaggio a Dubai

Per visitare Dubai io ci ho messo 4 giorni ed onestamente è il tempo che in generale consiglio a tutti di riservare a questa città, se si vogliono visitare tutti i musei e provare ogni attività che offre, proprio come ho fatto io.

Se siete disposti a rinunciare a qualcosa, anche tre giorni possono bastare.

Migliore periodo per visitare Dubai

I mesi consigliati per visitare con il clima migliore questa città vanno da novembre a marzo, con temperature in media tra i 28-26° gradi. Comunque, da ottobre a maggio resta comunque vivibile.

In generale non piove quasi mai, mi hanno detto che può capitare una o due volte all’anno.

Vi consiglio, invece, di fare sempre attenzione al periodo del Ramadan ed evitarlo, per non rischiare di trovare alcune attività chiuse e rapportarvi con persone più nervose del solito.

Quanto costa un viaggio per due persone a Dubai

La premessa è che per questo viaggio non ho dato troppo peso al risparmio. In ogni caso, credo di essermela cavata alla grande:

Volo Wizz Air (A/R Roma – Abu Dhabi) per due persone, con posti selezionati e due valigie da dieci kili andata e ritorno: 421,00 €.

Radisson Blu Hotel, Dubai Canal View, colazione compresa: 520,00 € per 4 notti in due.

Ci tengo a precisare che per il volo avremmo potuto spendere anche 150,00€ a persona rinunciando alla valigia e alla selezione dei posti. Anche per l’hotel avremmo potuto risparmiare tantissimo, considerando che abbiamo scelto davvero un’eccellenza, con piscina, palestra, camere enormi e colazione a buffet incredibile (in Italia sarebbe considerato un 4 stelle pieno).

Attrazioni (tutti i prezzi sono considerati per due persone):

  • The View at the palm: 50,10 €
  • Aura sky pool: 127,64€
  • Burj Khalifa: 87,18€
  • Sky View (scivolo nel vuoto): 40,08€
  • Museo del Futuro: 75,74€
  • The Frame: 26,69€
  • Garden Glow: 35,36€
  • Deserto: 168,36€
  • Miracle Garden: 50,00 €

Dove alloggiare durante il tuo viaggio a Dubai: come è divisa la città

In generale, Dubai è una città molto tranquilla. Solo nella zona più antica (Bur Dubai / Deira) si respira un po’ di più l’aria di “quartiere“. Io consiglio di alloggiare in zona Downtown che è al centro della città e ben collegata (in taxi) con il resto delle zone. Infatti, possiamo dire che Dubai si divide in tre macro aree:

Dubai Marina: zona marittima, dove ci sono spiagge e molti localini carini.

Downtown: zona centrale, di grattacieli e centri commerciali. Ottima perchè equidistante da ogni punto di interesse.

Bur Dubai/Deira: zona antica, molto caratteristica perchè qui si trovano i mercati e le vecchie abitazioni. Purtroppo, però, leggermente decentrata rispetto al resto e anche molto confusionaria.

Come vestirsi a Dubai

Dubai non conosce rigide regole di abbigliamento, anzi è una città assolutamente occidentale. In ogni caso, io ho optato per dei pantaloni lunghi sempre, per essere più tranquilla.

In particolare, ricordate di dover essere coperte per entrare nelle moschee.

Inoltre, consiglio scarpe chiuse, pantaloni lunghi e camicia di lino per l’esperienza nel deserto.

Che clima si trova?

Il clima, a maggio, era caldo ma vivibile. In generale la temperatura si aggirava intorno ai 30 gradi.

Ovviamente è sconsigliato visitare la città dalla seconda metà di maggio in poi, quando le temperature impennano e diventano invivibili.

IMPORTANTISSIMO: Portate sempre un leggero scialle con voi, anche in estate, perché dentro i taxi e in ogni edificio tengono l’aria condizionata a temperature glaciali!

Cibi tipici e dove mangiare

Posti assolutamente da non perdere secondo me a Dubai sono:

  • Logma al Dubai Mall, per mangiare con vista sulle meravigliose fontane davanti al centro commerciale. Di sera si ha anche un’ottima vista sullo spettacolo d’acqua.
  • Hotel Atlantis: offre una serie davvero vasta di ristoranti, anche abbordabili, uno più bello dell’altro. Io ho scelto Ayamna, con cucina libanese e l’ho adorato.
  • Arabian Tea House: in zona Bur Dubai, per provare una vera colazione da local. Assolutamente da non perdere (potete notarlo nella terza foto qui in alto).
  • Cena nel deserto: Mi raccomando anche di prenotare l’esperienza nel deserto comprensiva di cena in un villaggio tipico tra le dune, davvero incredibile.

Ecco alcuni cibi della tradizione da provare assolutamente:

  • Balaleet: Dischi di pasta molto sottile realizzata utilizzando ingredienti come uova, cipolle, cannella, con aggiunta di zucchero e olio.
  • Mohalla: Fette di pane con miele e sciroppo di datteri.
  • Khabeesah: Pane dolce con zucchero, zafferano ed acqua.
  • Lugaimat: Frittelle con sciroppo di datteri.
  • Datteri.
  • CamelCino: cappuccino con latte di cammello.
  • Gelato al latte di cammello.
  • Falafel: polpette di legumi.
  • Shawarma: kebab.
  • Kabsa: riso con carne, spezie ma anche verdure e frutta secca.
  • Carne di cammello.
  • Baklava: dolce di pasta fillo, sciroppo di zucchero (o miele) e pistacchi, noci o nocciole.
  • Cous cous.

Dubai con i bambini

Un viaggio a Dubai con i bambini è fattibile? direi assolutamente sì!

La città è molto tranquilla, collegata bene e offre cibo di ogni tipo, anche per i palati più giovani.

Tutte le attività sono molto divertenti, sia per grandi che per piccini. In particolari mi sento di consigliarvi queste tappe:

  • Miracle Garden, dove troverete siepi e fiori che creano immagini incredibili, come il castello della Disney. All’interno troverete anche il villaggio dei puffi.
  • Garden Glow, il giardino di luminarie che ospita anche un’area dedicata ai dinosauri.
  • Museo del futuro, tra robot, pianeti e un piano interamente dedicato ai più piccoli.
  • Parchi divertimento: inoltre, Dubai è ricca di parchi divertimento di ogni tipo, sia acquatici che non. Non farete fatica a trovare il giusto intrattenimento i giovani viaggiatori.

Aeroporto di Dubai o di Abu Dhabi, quale scegliere?

Ovviamente dipende tutto dall’offerta dei voli, io ho scelto Abu Dhabi perchè mi permetteva di pagare il volo a prezzi molto più bassi.

In ogni caso Abu Dhabi e Dubai sono collegate da autobus e navette che in un’ora e mezza al massimo vi portano da una città all’altra. Ricordate che se sceglierete l’autobus dovrete fare la tessera, vi basterà chiedere info all’interno di una stazione metro per non sbagliare.

Da Abu Dhabi a Dubai io ho usufruito del servizio navetta che con 7,00 € mi ha fatto fare un viaggio comodo di circa un’ora e mezza.

Da Dubai ad Abu Dhabi ho utilizzato il bus, recandomi al punto di partenza in zona Marina e chiedendo info su quale card fosse necessario non appena arrivata.

Quali documenti servono per un viaggio a Dubai?

E’ necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi dal giorno d’ingresso negli Emirati Arabi Uniti. Il visto d’ingresso non è necessario per soggiorni fino a 90 giorni.

Come spostarsi a Dubai

In molti decantano la meraviglia della metro di Dubai e fanno anche bene, perchè è davvero bellissima. Il problema, però, è che alcune zone non sono collegate con i mezzi pubblici.

Vi consiglio, per questo motivo, di scaricare l’applicazione Careem con cui vi sarà possibile prenotare il vostro taxi in tutta tranquillità.

Considerate, comunque, che i taxi a Dubai sono il principale mezzo di traporto. Quindi, anche senza app, ne troverete in continuazione pronti a portarvi da una parte all’altra della città ed anche a prezzi davvero convenienti!

Come organizzarsi con la sim per il telefono

Ovviamente quando arriverete a Dubai dovrete procurarvi un’apposita sim, sempre che non siate super tecnologici e siate pratici delle eSim (qui l’articolo dove vi spiego meglio).

Appena atterrata ad Abu Dhabi, nell’area ritiro bagagli, io mi sono imbattuta nel banchetto della Virgin Mobile e per 150 AED ho acquistato 3 GB, 30 minuti di chiamate locali e 20 minuti per chiamate internazionali.

In ogni caso, tenete in considerazione che a Dubai esiste un’ottima rete Wi-Fi praticamente ovunque. Insomma, se non dovete essere reperibili 24 ore su 24, considerate pure di rinunciare a questa spesa.

Quale moneta si usa?

Il dirham (AED) è la valuta ufficiale di Dubai. Ad oggi il valore è il seguente: 1,00 € = 3,97 AED

Ricordate anche di provvedere all’abilitazione mondo per la vostra carta di credito, almeno dieci giorni prima della partenza, chiamando la vostra banca o tramite l’applicazione. Non è sempre necessaria questa ulteriore accortezza, quindi per sicurezza chiedete in banca prima di procedere.

Considerate che a Dubai la carta viene accettata davvero ovunque, però portate sempre dei contanti con voi per ogni emergenza o qualora al mercato vi imbatteste in un venditore che accetta solo cash. Per il cambio moneta, noi abbiamo prelevato direttamente all’ATM in aeroporto.

Regole di comportamento per un viaggio a Dubai

Dubai è una città in pieno stile occidentale, quindi potete stare davvero tranquilli in viaggio in questa meravigliosa realtà.

Ricordate solo che negli Emirati non amano le effusioni in pubblico, quindi se siete in coppia evitate di tenervi la mano, di abbracciarvi o di baciarvi.

Qualora decideste di visitare luoghi sacri, provvedete sempre ad indossare pantaloni lunghi, maniche lunghe e per le donne un velo che copra i capelli.

Per il resto non ho molto altro da raccomandarvi, se non di divertirvi e lasciarvi stupire dalla città dei sogni e della meraviglia.

Vi lascio anche un link per l’assicurazione di viaggio, assolutamente indispensabile per la vostra avventura a Dubai:

Cosa vedere a Dublino: tutto quello che devi sapere

Scrivere un articolo su cosa vedere a Dublino per me non è semplice, perchè devo scrivere in “poche” parole informazioni su luoghi che mi hanno cambiato per sempre la vita. Stiamo parlando, infatti, della città che è stata la prima tappa del mio on the road nel Sud dell’Irlanda nell’agosto del 2018. Il viaggio in cui ho capito chi sono e, soprattutto, chi non avrei più voluto essere.

Dell’Irlanda in generale parlerò in un articolo a parte, dopo aver approfondito le singole tappe.

Restando con la mente solo a Dublino vi ricordo che si tratta della capitale della Repubblica d’Irlanda e posso già anticiparvi che parliamo di una città felice, con bandiere arcobaleno che sventolano orgogliose, un cielo piovoso ma che sembra sempre soleggiato grazie ad i sorrisi a mille denti di questo meraviglioso popolo. Dublino ti abbraccia quando arrivi, preparandoti al mood di accoglienza e gioia che si incontra per tutto il viaggio e poi ti abbraccia quando vai via, ricordandoti che devi tornare.

Musica, birra, natura ed architettura…un’esplosione di bellezza e felicità che percorre le strade di tutta la città. Insomma, stiamo parlando di una delle mete che consiglio di più in assoluto. Come città, forse la reputo seconda solo a Londra per le good vibes che emana.

Ma adesso andiamo al concreto, altrimenti potrei parlare di Dublino anche per ore ed ore. In fondo, sono una donna innamorata.

Cosa vedere a Dublino in due giorni

Voglio partire subito precisando che due giorni per Dublino secondo me sono pochi. Molti la consigliano come meta visitabile in poco tempo, ma è un errore. Non tanto per le “cose da vedere”, in senso stretto, ma perchè per entrare nella mentalità ed assorbire tutta l’energia pazzesca di questo posto serve più tempo. Secondo me tre notti e 4 giorni sarebbero il tempo perfetto.

Io, comunque, mi sono accontentata di due giorni perchè la capitale sarebbe stata solo la prima tappa di un lungo on the road nel Sud Irlanda. Tra l’altro, visiterò sicuramente anche il nord (spero presto) e inizierò sempre da Dublino. Quindi, ho pensato che non sarebbero mancate le occasioni per rivederla.

Ma iniziamo con le cose che ho visto, considerando che partivamo dal Dublin Skylon Hotel e dunque la nostra fermata dell’autobus si trovava ad O’ Connell street.

GIORNO 1

  • O’ Connell street: questa è stata la nostra prima tappa, anche perchè eravamo impazienti di scendere dall’autobus ed abbracciare subito Dublino. Parliamo della strada principale della città, che ci ha accolto con bandiere arcobaleno e la vivacità tipica dell’Irlanda. Camminando, tra i diversi punti di interesse, si incontrato The Spire, il monumento ad O’Connell ed il General Post Office.
  • ‘Ha Penny Bridge: continuando la nostra passeggiata arriviamo a quello che è forse il ponte più famoso della città e collega le due sponde del Liffey. Il suo vero nome sarebbe Liffey Bridge, ma ha preso questo nomignolo dal pedaggio di mezzo penny previsto per il passaggio dopo la sua costruzione.
  • Temple Bar: parliamo forse del quartiere più famoso d’Irlanda e qui si trova anche il famosissimo pub “The Temple Bar“. Impossibile visitare la città senza fare un salto qui dentro!
  • Dublin Castle: il castello di Dublino sembra davvero uno di quelli che si vedono nei film, durante le guerre di epoca medievale. Io, purtroppo, non ho potuto visitarlo all’interno perchè era chiuso durante il mio viaggio, ma consiglio vivamente a tutti di andarlo ad ammirare anche solo dall’esterno. In ogni caso, i biglietti costano circa 8,00 € ed il tempo di visita stimato è di massimo un’oretta.
  • Christ Church Cathedral: si tratta dell’attrazione più bella della città probabilmente, anche in questo caso io sono riuscita ad ammirarla solo dall’esterno ma una parte di essa è visitabile anche all’interno al prezzo di 11,00 €. Non perdetela assolutamente.
  • Cattedrale di San Patrizio: è considerata la cattedrale nazionale dell’Irlanda protestante ed il biglietto di ingresso costa 9,00 €. Anche in questo caso parliamo di una struttura dalla bellezza unica, visita assolutamente consigliata.
  • St. Stephen’s Green: visitare Dublino, senza passeggiare per i suoi parchi, vuol dire godersela solo a metà. Quindi consiglio assolutamente una passeggiata a St. Stephen’s Green, un parco pubblico vittoriano meraviglioso.
  • Merrion Square: è una piazza molto famosa a Dublino, deliziosa per il giardino che la circonda e le splendide casette con le porte colorate. Qui ha vissuto anche Oscar Wilde.
  • Grafton street: carinissima via dello shopping, dove abbiamo deciso di terminare la nostra prima giornata.

GIORNO 2

  • Trinity College: la seconda giornata l’ho dedicata alle visite vere e proprie. Dunque, come non partire con il famosissimo Trinity College e la spettacolare biblioteca? Si tratta, infatti, della più famosa università di Dublino e nella sua libreria conserva il celebre Book of Kells. L’ingresso al college è gratuito anche se è consigliato partecipare ad un tour guidato di 45 minuti. Per accedere alla long room dove è custodito il Book of Kells, invece, occorre fare il biglietto, che io pagai (nel 2018) intorno ai 10,00 € a persona. Vi consiglio di controllare sempre le tariffe aggiornate sui siti ufficiali, perchè ho letto che ad oggi il costo è di circa 19,00 €.
  • Guinness Storehouse: questa è stata la visita preferita di Matteo e devo dire che è piaciuta tanto anche a me! Noi abbiamo scelto il biglietto accademia, che permette di partecipare anche alla lezione su come fare la pinta e ricevere un simpatico certificato che attesta le doti acquisite. Certo, oggi il prezzo è di 32,00 € a persona, sicuramente non molto economico. Ci sono comunque biglietti, con meno attività, al costo di 20,00 o 28,00 euro. Considerate sempre un tempo medio di due ore per la visita.
  • Kilmainham Gaol: è un’ex prigione di Dublino, ora visitabile. Da penalista non potevo assolutamente perderla e devo dire che ne è valsa la pena, davvero una visita incredibile! Il tempo di visita è di circa due ore ed il costo del biglietto è di 8,00 €. Non sono ammessi bambini sotto i 6 anni.
  • Phoenix Park: ho concluso la mia giornata in questo meraviglioso parco, dove ho anche fatto amicizia con dei daini bellissimi. Per un’amante degli animali come me, è un’esperienza da non perdere!

Avevo segnato da vedere anche Poolbeg Lighthouse, Croke Stadium, Jameson Distillery e King’s inns park, dove si trova il curioso hungry tree, ma purtroppo non sono riuscita a fare in tempo.

Cosa e dove mangiare a Dublino

Io sono una fervida sostenitrice della cucina irlandese, in particolare sono convinta che a Dublino vada mangiata la carne e a Galway il pesce.

Per questo motivo, vi consiglio di non farvi scappare l’occasione di provare la carne irlandese nel famoso F.X. Buckley Temple Bar, dove ho sognato ad ogni morso della mia bistecca. Mi raccomando: PRENOTATE!

Ho mangiato anche italiano, nonostante io odi mangiare cibo di casa all’estero, ma solo perchè era molto tardi e ci siamo trovati davanti questo localino, che alla fine si è rivelato davvero delizioso: Il vicoletto.

Infine, abbiamo pranzato con un ottimo hamburger al Dollard&co., purtroppo oggi chiuso ed avevo segnato da provare anche il The Brazen Head Pub, il più antico di Dublino.

Comunque, come piatti della tradizione, non perdete: L’irish Stew (stufato di carne), la full Irish Breakfast (tipica colazione a base di uova, bacon, salsiccia, fagioli, pomodori), il soda bread (pane tipico irlandese fatto lievitare con il bicarbonato), la Beef Guinness Pie (carne di manzo cotta nella Guinness e ricoperta da uno strato di pasta sfoglia) ed i tipici Scones (biscotti fatti con uvetta, frutta secca, mirtilli e pezzi di cioccolato).

Dove alloggiare a Dublino

Io ho soggiornato al Dublin Skylon Hotel e mi sono trovata benissimo per il rapporto qualità/prezzo. Inoltre, anche la posizione era molto comoda, perchè proprio davanti l’ingresso si trovava la fermata dell’autobus che in pochi minuti ci conduceva al centro.

Punto assolutamente a favore per un on the road: era dotato di un ottimo parcheggio gratuito.

Come raggiungere la città dall’aeroporto

Io ho raggiunto l’hotel dall’aeroporto in macchina, dovendo affrontare un on the road.

Comunque la città è ben collegata all’aeroporto anche grazie al Dublin Express, la navetta che in massimo 30 minuti di solito raggiunge la zona centrale della città. La linea 782 copre la zona nord della città, mentre la linea 784 copre la zona sud. Se potete, prenotate in anticipo per evitare lunghe file. I biglietti online si aggirano intorno ai 10,00 € a corsa.

Ovviamente esiste anche il servizio taxi, ma è sicuramente molto più caro.

In città i mezzi pubblici sono comodissimi, ma io mi sono spostata sempre a piedi, tranne per la tratta hotel – centro.

Quali documenti servono e compagnie aeree

Dal sito viaggiaresicuri.it: “E’ necessario viaggiare con un passaporto o una carta di identità valida per l’espatrio, in entrambi i casi in corso di validità.  Il Paese fa parte dell’UE, ma non dell’area Schengen, quindi alla frontiera ci sono approfonditi controlli dei documenti di viaggio.

Mentre per gli animali, sempre da viaggiaresicuri.it:dall’01/01/2012 è stata modificata la legislazione riguardante l’ingresso di animali in Irlanda, armonizzandola con quella europea.
Animali che entrano da un Paese UE necessitano di:
– passaporto/certificato di identificazione europeo (rilasciato dalle competenti autorità sanitarie veterinarie italiane);
– vaccinazione antirabbica che deve essere effettuata almeno 21 giorni prima dell’entrata dell’animale nel Paese;
– per i cani, trattamento specifico contro la tenia;
– microchip elettronico o un tatuaggio leggibile, applicato prima del 3 luglio 2011, con lo stesso codice riportato nel passaporto
“.

Le linee aeree segnalate da Skyscanner, che dall’Italia effettuano voli diretti per Dublino sono: Ryanair e Air Lingus. Io ho volato con Ryanair.

Che moneta si usa?

La moneta usata è l’euro, come in Italia. Le carte Visa e Mastercard sono accettate in tutta l’isola d’Irlanda, mentre non tutti accettano le carte American Express. 

Quale Sim usare in Irlanda

Grazie al roaming internazionale, si può utilizzare il proprio cellulare gratuitamente per tutti i cittadini di un paese UE, quindi anche in Irlanda. Occhio però ai limiti di minuti e Giga, che sono diversi rispetto a quando siete in Italia.

Come vestirsi a Dublino ed il periodo migliore per visitarla

L’Irlanda è un paese freddo e piovoso, quindi è meglio visitarla durante la bella stagione. In particolare il periodo consigliato è da maggio a settembre.

Ricordate soprattutto di evitare il 17 marzo, data in cui si festeggia San Patrizio ed il caos dilaga nel paese. Sempre che voi, invece, non cerchiate proprio un momento più vivace per divertirvi.

Per quanto riguarda il modo di vestirsi, vale anche qui la regola sacra di ogni viaggiatore: la tecnica della cipolla. Sono Stata in Irlanda ad agosto ed ha cambiato clima 16 volte al giorno, ogni giorno. Uscivo con il sole e cinque minuti dopo diluviava, poi c’era ancora il sole, poi il vento, poi il freddo e poi il caldo. Vestitevi a STRATI.

Guidare a Dublino

In Irlanda si guida a sinistra, bisogna stare davvero attenti ai limiti di velocità ed a non comportarsi da pirati della strada.

A parte questo, gli irlandesi sono il popolo più amichevole del mondo. Sì, anche alla guida vi aiuteranno tantissimo! Parola di chi si è trovato contro mano ed ha visto un intero popolo fermarsi per aiutarci a fare manovra e tornare nella direzione giusta, senza insulti ma con una grossa risata!

Assicurazione di viaggio

Come sapete, sono una fan del viaggiare sicuri e senza imprevisti. Per questo motivo, vi raccomando la mia assicurazione di viaggio, su cui avrete anche un 10% di sconto:

Cosa vedere nei dintorni di Dublino

Approfondirò nei prossimi articoli i dintorni di Dublino, ma intanto segnatevi assolutamente: Malahide, Howth, Powerscourt waterfall, Kilkenny e Cashel.

Come sempre spero di esservi stata davvero di aiuto, se avete domande particolari che mi sono sfuggite nel corso dell’articolo scrivetemi pure nei commenti o nei miei direct Instagram! Ci vediamo in giro per il mondo!

Qasr Al Watan Abu Dhabi: tutto quello che devi sapere

La mia visita alla capitale degli Emirati Arabi è stata molto breve (un solo giorno) ma intensa. Ovviamente, durante il mio soggiorno non poteva mancare una visita al Qasr Al Watan di Abu Dhabi, il palazzo presidenziale ed a mio avviso anche una delle opere architettoniche più belle mai viste.

Anche in questo caso, il lusso la fa da padrone, ma le decorazioni sono di un’eleganza incredibile e la bellezza delle sale mi ha davvero emozionata.

Insomma, secondo me si tratta di una delle tappe imperdibili durante il vostro viaggio in questo paese fatto di meraviglia e cultura.

Qasr Al Watan di Abu Dhabi: la sua funzione

Qasr Al Watan è il palazzo presidenziale, o palazzo della nazione, di Abu Dhabi. Nello specifico, ha aperto le porte al pubblico l’11 marzo 2019 ed è pensato come un omaggio al patrimonio culturale emiratino. Infatti, questa splendida struttura monumentale vuole rendersi simbolo della cultura e della storia nazionale.

Oggi è sede di lavoro e cerimonie ed ospita gli uffici del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Khalifa Bin Zayed Al Nahyan, del Vicepresidente e Sovrano di Dubai, lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, e del Principe Ereditario e Vice Comandante delle forze armate, lo sceicco Mohamed Bin Zayed Al Nahyan.

La visita è pensata per far comprendere meglio il sistema di governo del paese e dà accesso alla camera del Consiglio Supremo, oltre che alle sale riservate ai capi di stato e ai vertici ufficiali.

Il palazzo è di marmo e pietra bianchi, colore che simboleggia purezza e pace.

La visita al Qasr Al Watan: cosa vedere e quanto tempo ci vuole

Per visitare tutto il palazzo secondo me ci vogliono almeno tre ore. Come sempre, dipende da che tipi di viaggiatori siete. Io sono lenta, adoro fare le foto ed ammirare i dettagli. Insomma, sono davvero il tipo di persona che si dilunga. Posso anche aggiungere, però, che visitare con troppo fretta questo palazzo non avrebbe alcun senso: perdereste tutto il senso di grandezza che emana.

La visita ufficiale inizia al Visitor Center, dove potrete fare direttamente i biglietti e sarete sottoposti ai controlli di sicurezza tipici di un palazzo politico.

Superati i controlli potrete salire sul bus navetta, gratuito perché incluso nel biglietto acquistato per la visita, che vi condurrà finalmente di fronte al maestoso palazzo. Da qui, inizia la vera magia.

Scesi dal bus vi troverete subito di fronte al colonnato e al meraviglioso edificio completamente bianco, non si può descrivere la bellezza quindi vi lascio direttamente qualche foto:

A questo punto, potrete entrare davvero nel Qasr Al Watan, attraverso un immenso portone che vi condurrà nella Grande Sala, The Great Hall, dove si trova la meravigliosa cupola di 37 metri di diametro, tra le più grandi del mondo.

Da qui vi basterà iniziare a camminare attraverso le sale centrali, circondati da lampadari incredibili, pavimenti decorati nel minimo dettaglio, pareti oro e meravigliosi disegni azzurri per scoprire ogni angolo del palazzo.

Le aree da visitare sono diverse, quindi ecco un breve elenco ed una mappa del palazzo (presa dal sito ufficiale):

  • La Grande Sala: come detto, è la prima stanza in cui vi troverete dopo aver varcato il grande portone d’accesso e qui non dovrete fare altro che godervi le decorazioni, gli archi e l’immensa cupola. Gli occhi vi si riempiranno di oro, blu e bianco. Da qui si arriva a tutte le altre zone del palazzo.
  • Il potere delle parole: partendo dalla Grande Sala probabilmente colpirà subito il vostro sguardo un’opera d’oro e ovale, fatta di filamenti aggrovigliati. Si tratta della scultura di Mattar Bin Lahej, “Il Potere delle Parole”, che riproduce con i caratteri arabi la dichiarazione dello sceicco Zayed Bin Sultan Al Nahyan: “La ricchezza non è denaro o petrolio; la ricchezza risiede nelle persone ed è inutile se non dedicata a servire le persone“.

  • I doni presidenziali: una raccolta di regali che rappresentano i buoni rapporti tra gli Emirati Arabi Uniti e il mondo.
  • Spirito di collaborazione: in questa sala avvengono gli incontri ufficiali del Gabinetto degli Emirati Arabi Uniti e del Consiglio Supremo Federale.
  • Casa della conoscenza: lo scopo di questa stanza è spiegare l’influenza degli studi arabi sulla civiltà e sul progresso del nostro mondo. Qui è possibile ammirare una selezione di preziosi manufatti e manoscritti.
  • Banchetto presidenziale: la stanza dove i leader della nazione ospitano i principali dignitari del mondo.
  • La libreria: che raccoglie la vasta collezione di letteratura ed è gratuita.
  • La sala multimediale: all’inizio dell’esperienza del tour, i visitatori possono anche accedere ad una sala multimediale dove farsi scattare qualche foto ricordo. Se siete in viaggio negli Emirati, capirete subito che le foto nelle attrazioni principali sono un must.
  • Legma: il locale all’uscita del palazzo dove poter fare uno spuntino e non solo.

Dove si trova il Qasr Al Watan di Abu Dhabi e come arrivare

Il Palazzo Presidenziale si trova praticamente accanto all’Emirates Palace, davvero a pochissimi minuti di distanza, sulle Corniche.

Io l’ho raggiunto in taxi in due minuti dall’Emirates, ma è possibile accedere con l’autobus 034 o con la macchina.

Troverete un parcheggio visitatori gratuito e proprio qui vi sarà possibile riprendere anche l’autobus o il taxi.

Info e costi sui biglietti di ingresso

L’ingresso al Qasr Al Watan ha un costo di AED 65 per gli adulti e di AED 30 per i bambini.

Se volete acquistare i biglietti per lo spettacolo di luci Palace in Motion che si tiene ogni sera dopo il tramonto, i biglietti hanno un costo di AED 25 per gli adulti e di AED 12 per i bambini.

Personalmente, ho fatto i biglietti direttamente in loco senza fare fila.

Il Palazzo Qasr Al Watan è aperto tutti i giorni dell’anno nei seguenti orari: da martedì a domenica: dalle 10:00 alle 17:30.

Consigli sulla visita: come vestirsi, orari consigliati ed eventi

Prima di lasciarvi, ecco qualche preziosa informazione per godere al massimo della visita:

  • Al Qasr Al Watan è possibile ammirare lo spettacolo Palace in Motion: uno spettacolo di luci e suoni che rende omaggio alla storia degli EAU. Lo show si ripete ogni 30 minuti dopo il tramonto. Gli orari possono variare, quindi controllate sempre sui siti ufficiali.
  • Trattandosi di un Palazzo molto importante e considerando la cultura locale, è richiesto un abbigliamento decoroso con ginocchia e spalle coperte.
  • Ci sono ampi parcheggi gratuiti.
  • Le foto ed i video possono essere fatti, ma non a scopi commerciali (in questo caso sarà necessario richiedere l’autorizzazione).
  • L’orario consigliato secondo me è il tramonto, perché la luce del sole farà splendere ancora di più il bianco della struttura.
  • Gli animali non sono ammessi.

Come al solito spero che questo articolo vi possa tornare utile e vi lascio il link degli altri miei scritti su Abu Dhabi. Ci vediamo in giro per il mondo!

Merenda particolare a Roma: Top 3 che devi segnare

Oggi voglio portarvi in tre locali davvero carini, dove fare una merenda particolare (ma non solo) a Roma. Infatti, come spero abbiate capito, seppure passo gran parte della mia vita in giro per l’Italia e per il mondo, in realtà sono quella che viene definita “Romana de’ Roma“.

Nata e cresciuta nella capitale, ho provato ogni suo locale, bar, pasticceria e ristorante. Non c’è nulla che la città eterna può nascondermi ormai (falsissimo, la conosco meno di qualunque altra città Europea proprio perché è la mia).

In ogni caso, proprio perché vivo nella città più bella del mondo, ma anche la più caotica, ho imparato a scegliere con cura posticini particolari dove andare a rilassarmi in pausa pranzo, a lavorare o fare merenda. Ovviamente, ce ne sono centinaia. Oggi, però, inizierò con la top 3 dei locali che hanno conquistato il mio cuore negli ultimi mesi. Apriamo le danze.

Caffè Bistrot del Chiostro del Bramante – Sala delle Sibille

Iniziamo con la più social, super pubblicizzata su Instagram e Tik Tok fino a qualche mese fa: la sala delle Sibille nella Caffetteria del Chiostro del Bramante, sito all’Arco della Pace, 5.

Il Chiostro è un meraviglioso edificio di epoca rinascimentale, progettato dall’architetto Donato Bramante. Oggi ospita moltissime mostre ed è considerato uno degli elementi di maggior spicco della Chiesa di Santa Maria della Pace.

All’interno del Chiostro si trova anche una caffetteria, dove è possibile accedere dallo stesso ingresso principale che si varca per le mostre, salendo poi al piano superiore.

La caffettiera è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 20:00 ed il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 21:00.

Oltre la sala classica, è presente anche la famosissima Sala delle Sibille. Qui potrete gustare il vostro pasto circondati dall’opera di Fallen Fruit: “Trappola d’Amore a Pleasure Palace”, 2021, che riveste le pareti e gli arredi. Dalla sala è anche possibile osservare l’affresco “Le Sibille” di Raffaello Sanzio, all’interno della Basilica di Santa Maria della Pace.

Devo ammettere che è uno dei posti più belli dove ho fatto merenda. Assolutamente da non perdere!

Bibliobar – Castel Sant’Angelo

Sul lungotevere Castello, a pochi metri da Castel Sant’Angelo, è possibile incontrare un posticino davvero pazzesco per chi lavora da remoto o semplicemente ama leggere!

Sto parlando del Bibliobar, un bar che offre una selezione di dolci, panini, pizzette e bibite che è possibile gustare ai tavoli tra librerie e musica meravigliosa, il tutto con vista su Castel Sant’Angelo!

Inoltre, il BiblioBar è anche una biblioteca! Infatti, tutti i libri sono consultabili e disponibili per il prestito. Oltre al fatto che è possibile prendere un libro, lasciandone uno proprio.

Dulcis in fundo, i tavoli sono dotati di prese elettriche, così da permettere a chi lavora in smart di portarsi il computer e lavorare in questo luogo da favola.

Particolarità che renderà felice i genitori: all’esterno è presenta anche una carinissima area giochi per i più piccoli.

Gli orari sono i seguenti:

  • Lun.: 07:00 – 20:00
  • Mar./ Mer./Gio./ Dom. : 07:00 – 23:59
  • Ven./Sab.: 07:00 – 02:00

Canova Tadolini – Via Del Babuino

Chiudo la lista dei consigli con il bar caffetteria Canova Tadolini, in Via del Babuino, 150/a.

Questo locale è davvero particolare perché è il locale utilizzato come studio di uso di scultura da Adamo Tadolini, allievo prediletto di Antonio Canova.

In queste sale è possibile prendere un caffè o gustare un pasto, circondati da due secoli di scultura italiana. Insomma, se questa non è una merenda particolare a Roma, avete gusti davvero difficili!

Per quanto riguarda gli orari:

  • Il bar caffetteria è aperto tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 24:00
  • Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 23:00
  • Per visitare l’area del museo, il personale mi ha detto che bisogna andare dalle 8:00 alle 11:00.

Chiaramente non stiamo parlando di un locale dove i prezzi sono economici, ma se considerate la magnificenza del posto, mi sembra assolutamente giusto.

Spero che questo articolo su dove fare una merenda particolare a Roma vi torni utile. Vi ricordo che sul mio blog potete anche trovare l’articolo sul tour del biblioteche di Roma che potete facilmente abbinare a queste pause gustose nella capitale. Ci vediamo in giro per il mondo!

Islanda: escursione grotta di ghiaccio e trekking sul Vatnajökull

Visitare l’Islanda, in inverno, significa soprattutto regalarsi un’escursione in una grotta di ghiaccio ed il trekking sui suoi incredibili ghiacciai. Infatti, queste spettacolari esperienze possono essere vissute a pieno solo nel periodo che va da novembre a marzo.

Ricordiamoci che stiamo parlando della terra del ghiaccio e del fuoco perché, oltre ad ospitare circa 130 vulcani attivi ed inattivi, che regalano spesso spettacoli di lava incandescente su sfondi imbiancati, è anche la casa di quello che è il quarto ghiacciaio più grande al mondo ed il più grande per volume in Europa: Vatnajökull.

Il ghiacciaio Vatnajökull 

Prima di addentrarci nel racconto della mia escursione, voglio raccontarvi per bene qualcosa sul Vatnajökull. Solo così, infatti, capirete quanto è stata grande la mia emozione nel camminarci sopra e perché è stato il motivo principale che mi ha spinto a prenotare un biglietto aereo per l’Islanda, proprio nel periodo invernale.

I ghiacciai coprono circa l’11% dell’Islanda e le calotte glaciali più grandi si trovano nella parte centrale e meridionale dell’isola. Il Vatnajökull, da solo, copre circa l’8 % dell’Islanda ed ha circa 30 ghiacciai di sbocco che scorrono dalla calotta glaciale, ognuno dei quali porta un nome che termina in “jökull“.

Questa cappa di ghiaccio si trova a sud dell’Islanda, nell’omonimo parco nazionale, nonché il più grande parco nazionale in Islanda e in Europa, a circa 4 ore e mezza di macchina da Reykjavík. La sua fama è dovuta al fatto di essere il più grande ghiacciaio in Europa per volume ed il quarto al mondo dopo la calotta glaciale dell’Antartide e della Groenlandia e dopo il Campo de Hielo Sur in Patagonia.

Particolarità che mi ha estasiata: sotto il ghiaccio si trovano diversi vulcani attivi, le cui eruzioni più recenti risalgono alla fine degli anni ’90. Insomma, qui per davvero convivono ghiaccio e fuoco!

Una curiosità sul ghiacciaio, anche se non scientificamente esatta: si dice che si possa vedere dalla più alta cima delle Isole Faer, aggiudicandosi il titolo di oggetto della miglior visibilità al mondo.

Le grotte di ghiaccio in Islanda

Tra le esperienze più incredibili da fare in Islanda in inverno, c’è proprio la visita ad una delle sue meravigliose grotte di ghiaccio. Infatti, se è sempre possibile procedere all’escursione del ghiacciaio, per le grotte, per motivi di sicurezza, sarebbe meglio assicurarsi che sussistano le giuste condizioni climatiche. Di solito, il periodo migliore per essere sicuri di riuscire a visitarle è tra novembre e marzo.

Le grotte di ghiaccio trovano la loro origine nel movimento dei ghiacciai e grazie a determinate condizioni climatiche, per questo l’Islanda è il loro habitat naturale. L’erosione dovuta alla compressione del ghiaccio nei ghiacciai crea corridoi e cavità, di colori e forme sempre diverse. Infatti, è molto importante ricordare che le grotte non sono mai uguali e cambiano aspetto ogni giorno, quindi non fate troppo affidamento sui video e le foto che troverete online.

Quali sono le principali grotte di ghiaccio in Islanda? Di solito, si trovano nella parte sud dell’isola e sono la Crystal Cave e la Katla Cave. Una volta, era possibile visitare anche la grotta di diamante blu, che speriamo torni presto a splendere.

Crystal Cave si trova propria all’interno del Vatnajökull, mentre Katla Cave si trova nel ghiacciaio Myrdalsjokull, che copre Katla, uno dei vulcani più pericolosi dell’Islanda.

Ovviamente, ci sono moltissime altre grotte sull’isola, ma queste sono quelle più “sicure” al momento da visitare e quelle per cui troverete più tour. Come vi ho spiegato, stiamo parlando di formazioni naturali in continua evoluzione, quindi prendete per buone queste informazioni alla data dell’articolo. Nulla può assicurarci che domani queste grotte non ci saranno più o se ne formeranno altre.

Mi raccomando però, se andrete in Islanda per un’escursione alla grotta di ghiaccio, affidatevi sempre a guide esperte. Si tratta di un’attività davvero pericolosa da fare da soli.

In ogni caso, vi lascio il link con lo sconto per l’assicurazione di viaggio, per affrontare anche questa avventura più serenamente:

Escursione alla grotta di ghiaccio e Vatnajökull in Islanda

Ma adesso, vi parlo finalmente della mia escursione, prenotata grazie a Get Your Guide.

Powered by GetYourGuide

Ho scelto questa escursione tra tante perchè era la mia prima volta in Islanda in inverno e su un ghiacciaio, quindi sono voluta stare tranquilla.

La visita dura circa 4 ore tra preparazione tecnica, spostamento in bus ed escursione guidata che include la visita ad una grotta di ghiaccio ed una camminata sul Vatnajökull.

Durante la camminata sul ghiacciaio si ammirano paesaggi incredibili e la nostra guida ci ha spiegato davvero tantissime cose. Tra tutte, mi ha colpito tantissimo la rapida trasformazione del ghiacciaio che sta lentamente morendo, mi ha spezzato davvero il cuore.

Nel mentre, siamo anche entrati in una grotta di ghiaccio ma, vi devo dire la verità, questa mi ha un po’ delusa: era davvero molto piccola ed i colori non erano così sgargianti. C’è da dire che nonostante fosse novembre, le temperature erano ancora molto alte e quindi il ghiaccio non era moltissimo. Inoltre, tra le diverse grotte visitabili noi abbiamo scelto quella più economica ma anche la più sicura. Insomma, il meglio ce lo teniamo per la prossima gita, quando saremo più esperti nel camminare sul ghiaccio e potremmo davvero goderci a pieno lo spettacolo della grotta.

Mi raccomando, non affrontate mai questo tipo di attività in solitaria: il ghiacciaio nasconde tantissime trappole mortali non visibili ad un occhio inesperto. Tra queste, i mulan, terrificanti formazioni causate dall’acqua che, seppure sembrano far parte del suolo del ghiacciaio, in realtà sono trappole per i camminatori. Infatti, è facilissimo caderci, per non risalire mai più.

Informazioni utili

Ecco qualche informazione pratica ed utile sull’escursione:

  • La cancellazione è gratuita fino a 24 ore prima.
  • Ricordate che è un’attività imprevedibile, infatti l’organizzatore potrà avvertirvi fino a poco prima che non sarà possibile effettuarla a causa del meteo.
  • Non sono ammessi i minori di 8 anni (a mio avviso è sconsigliata per i bambini in generale, infatti è abbastanza pericolosa a causa dei Mulan).
  • Io ho l’artrosi ma sono molto allenata, la sconsiglio a chi non ha una buona mobilità.
  • Verrete seguiti durante tutta l’esperienza da una guida certificata.
  • Vi verrà indicato il punto preciso di incontro, che è il Troll Expeditions Skaftafell, Hof.
  • Prima di iniziare, verrete preparati all’esperienza e dotati di tutto il necessario: casco, imbracatura e ramponi.
  • Noi abbiamo pagato 140,00€ a persona. Può sembrare un prezzo elevato, ma ricordate che è un’esperienza unica al mondo.

Come vestirsi in Islanda in inverno per visitare il ghiacciaio

Islanda: escursione grotta di ghiaccio

Durante l’esperienza verrete dotati di imbracatura, casco e ramponi (inutile portare i vostri, serve una tipologia davvero particolare) ed il bastone per il ghiaccio. La guida, poi, vi spiegherà come indossare il tutto.

Vi consiglio, comunque, cosa indossare al di là di questi accessori molto tecnici che vi verranno dati:

  • Scarponi da neve impermeabili
  • Tuta termica per sopra e sotto
  • Pantaloni da montagna impermeabili e termici
  • Pile
  • Giacca antivento ed impermeabile
  • Guanti e cappello
  • Vi consiglio di non portare lo zaino: sarete più comodi nei movimenti.

Come al solito, spero che questo mio articolo vi torni utile durante il vostro viaggio in Islanda in inverno.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utili per il vostro futuro viaggio in Islanda. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

TRANSIBERIANA D’ITALIA: IL TRENO STORICO IN ABRUZZO

L’Abruzzo è una delle regioni più belle d’Italia ma anche una delle più sottovalutate, a mio modesto parere. Scoprirla e farla conoscere, quindi, è diventata una vera e propria missione per me. Tra le tante esperienze vissute nella terra degli orsi e degli arrosticini, oggi voglio raccontarvi la mia splendida avventura sulla Transiberiana d’Italia, vissuta un anno fa!

Ve lo devo anticipare: trovare i biglietti non è facile, ma nemmeno impossibile. Specialmente durante il periodo natalizio!

TRANSIBERIANA D’ITALIA: LE ORIGINI

Voglio partire con la cosa che più mi ha colpito nella splendida spiegazione della guida a bordo del treno.

Il norme “Transiberiana” deriva da un articolo di Luciano Zeppegno del 1980 sulla rivista Gente Viaggi. Infatti, l’autore dell’articolo, durante il suo viaggio in treno, rimase così colpito dalla vallata bianca di Palena che la paragonò ai panorami della Siberia, fino a definire il treno come la “Transiberiana italiana”.

In realtà, in un primo momento, questo nomignolo non venne preso molto in considerazione. Ma intorno agli anni 2010-2011, dopo un lungo periodo di problemi riguardanti la linea ferroviaria, venne utilizzato per riaccendere la curiosità verso questo mezzo di trasporto. E, senza ombra di dubbio, questa strategia di marketing funzionò.

Personalmente non sono mai stata in Siberia, quindi non so ancora se il paragone è eccessivo. Però, posso dire che i panorami abruzzesi innevati, visibili dal treno, mi hanno emozionata tantissimo.

LE TAPPE DELLA TRANSBERIANA: VERSIONE NATALIZIA

La Transiberiana percorre tappe diverse in base alle date ed al periodo in cui si prenota.

Dal 2014 fa parte del progetto nazionale Binari Senza Tempo della Fondazione FS Italiane e sono previste partenze ogni sabato e domenica ed ulteriori giorni festivi, per tutti i mesi dell’anno. Il consiglio è di controllare sempre sul sito ufficiale della Ferrovia dei Parchi.

Io ho vissuto questa splendida esperienza nel 2022, durante il periodo natalizio, quando i percorsi prevedono delle tappe per far godere dei panorami innevati e dei mercatini. In ogni caso, gli itinerari possono cambiare anche nello stesso mese.

Controllando, ad esempio, le tappe dei treni dei mercatini di Natale 2023, sono previsti due diversi percorsi:

Sulmona – Roccaraso – Campo di Giove – Sulmona

Sulmona – Castel di Sangro – Campo di Giove – Sulmona

QUANDO E DOVE FARE IL BIGLIETTO

La parte più complicata dell’organizzare una gita sulla Transiberiana è sicuramente la prenotazione del biglietto.

In realtà, vi basterà consultare il sito della Ferrovia dei Parchi per scoprire le tariffe e le date. Il problema, è che sicuramente i biglietti saranno tutti esauriti.

Consiglio da amica: prenotate con netto anticipo, almeno un mese prima, per essere tranquilli.

Super consiglio da amica, che non è in grado di organizzare la propria vita con così tanto anticipo e vi capisce: compilate il modulo sul sito per chiedere di essere informati in caso i biglietti tornassero disponibili: in questo modo sono riuscita a prendere i miei! Funziona davvero, ve lo assicuro.

Per quanto riguarda i prezzi, consultate sempre il sito ufficiale per le tariffe aggiornate ma ad oggi sono i seguenti:

– Adulti: 50,00 €

– Bambini fino ai 12 anni: 30,00 €

– Bambini fino a 4 anni: gratis senza posto a sedere.

I viaggiatori in possesso di invalidità certificata al 100% hanno diritto ad una riduzione del 50% sul prezzo del biglietto. Sul sito ufficiale è spiegata in maniera molto chiara la procedura da seguire per ottenere tale sconto.

Il biglietto verrà inviato sulla mail e non ha bisogno di essere stampato, sarà sufficiente mostrarlo dal proprio telefono.

I MERCATINI DI NATALE:

Vi racconto l’itinerario della mia esperienza, durante la corsa del 27/11/2022, quindi nel periodo dei mercatini di Natale!

Il treno è partito da Sulmona alle 9:00, puntualissimo.

Sulmona è un borgo meraviglioso, città di Ovidio e dei confetti, che ogni volta che torno mi toglie il fiato. Piazza Garibaldi regala una delle viste più sensazionali di sempre, secondo me.

Dopo un viaggio di quasi due ore, tra scorci incredibili e paesaggi mozza fiato, accompagnati da alcuni racconti del personale di bordo, siamo arrivati a Roccaraso.

Qui, abbiamo trovato alcune bancarelle natalizie e soprattutto tanto cibo. Abbiamo quindi fatto una breve passeggiata e dopo una scorpacciata di arrosticini e vin brulè siamo ripartiti. C’è da dire che noi non siamo particolarmente amanti delle attività sulla neve, altrimenti durante questa tappa avremmo potuto sfruttare tante attività divertenti.

Dopo altri 40 minuti di viaggio siamo arrivati a Campo di Giove, che è stata la tappa più bella senza ombra di dubbio. Ancora ad oggi, dopo aver visitato i mercatini più noti del centro Italia, per me vince il premio di miglior borgo natalizio. Infatti, vengono allestite bancarelle direttamente dentro le botteghe e sembra di tornare all’epoca dei vecchi villaggi. Tutto è organizzato secondo un percorso a tappe troppo divertente da seguire. Il cibo è ottimo ed i prezzi davvero irrisori. Inoltre, qui si trova anche una big bench che offre una vista così bella da togliere il fiato. Insomma, è stata la tappa che mi ha rubato il cuore.

Da qui, intorno alle 18:00 abbiamo ripreso il treno che stavolta ci ha riportati a Sulmona ed ha terminato la sua corsa.

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE SULLA TRANSIBERIANA D’ITALIA

– Per i biglietti controllate sempre la disponibilità sul sito, dove vengono indicati con precisione anche i posti ancora disponibili. Ricordate di compilare la richiesta per essere informati qualora si liberassero nuovi posti per le date sold out. Ovviamente, è possibile anche acquistare i biglietti in loco, ma il rischio di non trovare nulla è sempre molto alto.

– A bordo, il treno è dotato di riscaldamento ed aria condizionata.

– Le partenze sono confermate con ogni condizione meteo. Qualora venga annullata l’esperienza da parte dell’organizzatore, sarà possibile riutilizzare la prenotazione in altra data o chiedere il rimborso.

I cani sono ammessi a bordo senza pagare il biglietto apposito. Trattandosi, però, di un treno d’epoca, dotato quindi di spazi ristretti, possono salire a bordo solo cani di piccola taglia, entro il limite di 20kg ed al guinzaglio.

Come vestirsi? Durante il periodo invernale indossate un outfit adatto ad andare sulla neve. In ogni caso, visiterete borghi, quindi non è necessario esagerare con un abbigliamento eccessivamente tecnico.

IDEA ITINERARIO

Cogliendo l’occasione dell’esperienza sulla Transiberiana, io ho deciso di restare in Abruzzo tre giorni:

  • Il giorno 1 ho visitato Sulmona, il Bosco di Sant’Antonio e Pescocostanzo.
  • Il giorno 2 mi sono goduta il viaggio sulla Transiberiana.
  • Il giorno 3, sulla strada verso Roma, ho percorso il sentiero del cuore per godermi la vista del lago di Scanno e mi sono fermata al lago di San Domenico.

Troverete nella sezione Abruzzo gli articoli più dettagliati su queste singole tappe.

DOVE DORMIRE VICINO ALLA TRANSIBERIANA D’ITALIA

Io ho alloggiato nel meraviglioso B&B il Giullare, al centro di Sulmona. Mi sono trovata benissimo per la gentilezza della padrona di casa, la posizione e la bellezza dell’appartamento. Vi lascio il link: http://www.ilgiullare.net/.

Spero, come sempre, che questo articolo vi tornerà utile per la vostra esperienza sulla Transiberiana. Se avete qualche domanda, non esitate a contattarmi tramite i commenti o sui miei canali social. Ci vediamo in giro per il mondo!

6 tappe imperdibili in Islanda: cosa non perdere al sud

Come vi ho raccontato nell’articolo precedente a questo, ho passato 8 giorni incredibili alla scoperta dell’Islanda del sud, della penisola di Snaefellsnes e del Golden Circle. Poiché le tappe imperdibili in Islanda e le informazioni utili richiederebbero un manuale di centinaia di pagine, ho deciso di dividere gli articoli per zone.

Quindi, oggi iniziamo con il racconto delle tappe impedibili nella zona a sud dell’isola, con la premessa che vi racconterò un altro giorno la meravigliosa esperienza del trekking sul ghiacciaio e la visita alla grotta di Skaftafell, oltre a spiegarvi come siamo riusciti a vedere l’aurora!

Dunque, iniziamo. Ecco le tappe must see” nel sud dell’Islanda:

Seljalandsfoss

Il primo giorno siamo atterrati a Reykjavík il pomeriggio tardi, perciò non abbiamo messo nulla in programma e ci siamo limitati a fare la spesa ed un giro in città. Dopo aver passato la notte a Kópavogur, il nostro tour ha avuto inizio il mattino seguente. Ovviamente abbiamo iniziato con una meta che è tra le tappe imperdibili in Islanda: l’iconica e famosissima Seljalandsfoss, ad un’ora e quarantacinque dal nostro alloggio.

La particolarità di questa cascata è che è possibile passarle dietro, attraverso un sentiero davvero semplicissimo.

Mi raccomando però: usate impermeabili per voi ed i vostri giocattolini elettronici, perché è impossibile non bagnarsi.

Tra l’altro, dalla cascata principale parte un sentiero che porta ad osservare da vicino altre cascate minori e piccoli corsi d’acqua.

Nelle vicinanze si trova anche Skógar, dove è presente un carinissimo museo di casette tipiche, che noi ci siamo limitati ad osservare da fuori, gratuitamente, per mantenere il viaggio low cost.

Skógafoss

Tra le tappe imperdibili in Islanda, ecco una delle mie preferite in assoluto: la Cascata Skógafoss. Si trova a circa mezz’ora da Seljalandsfoss e si arriva percorrendo sempre la mitica strada A1. Tra l’altro, è talmente imponente che è possibile riconoscerla da lontano!

La cascata è diventata famosa soprattutto grazie ad un simpatico quanto incredibile regalo della natura: infatti, nelle giornate di sole, si genera uno splendido arcobaleno che a volte è completo a 360° ed a volte addirittura è doppio. Io ho avuto la fortuna di poter ammirare questa meraviglia dal vivo grazie ad un meteo super favorevole e mi sono davvero emozionata. Credo sia una delle cose più belle viste nella mia vita.

Tra l’atro, è possibile ammirare il getto d’acqua da diverse prospettive. Infatti, non appena lasciata la macchina nell’immenso parcheggio proprio davanti la cascata, potrete scegliere diverse strade da prendere. Una vi porterà proprio alla base della cascata frontalmente e un’altra vi poterà alla scalinata sulla destra, di circa 700 gradini, che vi permetterà di osservare il corso d’acqua dall’alto.

Ma non è finita qui! La cascata degli arcobaleni, infatti, nasconde due curiosi segreti:

  1. Secondo una vecchia leggenda, dietro il getto d’acqua si nasconderebbe un tesoro di monete d’oro, nascosto dal primo vichingo ad essersi stabilito nella zona.
  2. Inoltre, sembrerebbe che questo luogo abbia anche un potere magico. Infatti, pare che chiunque si bagni nelle sue acque possa ritrovare un oggetto perduto.

Insomma, è proprio una tappa da non poter perdere!

Solheimasandur

A conclusione del nostro primo giorno, ci siamo diretti verso il famosissimo relitto aereo che si trova a soli 10 minuti di macchina da Skógafoss.

Anche se molti collegano questo luogo al tragico episodio di un aereo precipitato, in realtà questa spiaggia è stata la protagonista di un atterraggio di fortuna avvenuto nel 1973, grazie al quale tutti i passeggeri di questo aereo militare statunitense si sono salvati! Ad oggi, sulla spiaggia sono presenti solo i resti dell’aereo fortunato perché, in un primo momento, sono stati tratti in salvo i componenti principali. Insomma, nulla di tragico: solo lo scheletro di un aereo guidato da un ottimo pilota, che è riuscito a portare a termine un atterraggio di fortuna senza vittime!

Ma come si raggiunge il relitto? Le coordinate dell’aereo sono 63°27’32.8″ N / 19°21’53.2″ W e si trova a circa 4 Km dal parcheggio, andando verso il mare. In ogni caso, è molto semplice da trovare. Infatti, una volta lasciata la macchina al parcheggio, dove vi condurrà il navigatore inserendo le coordinate o anche solo il nome dell’aereo, vi basterà varcare “l’ingresso” del sentiero e seguire la strada battuta.

Comunque, esistono due modi per arrivare dal parcheggio all’aereo:

  1. A piedi: ci vogliono circa 40 minuti all’andata e 40 minuti al ritorno. Non sono tanto i kilometri a rendere difficile la camminata, quanto il vento. Noi abbiamo scelto questa modalità per risparmiare e perché il cielo era sereno. Ma in caso di pioggia, avremmo optato per la navetta, anche per essere più tranquilli considerando l’imprevedibilità del meteo islandese.
  2. La navetta: si tratta del servizio Plane Wreck Shuttle, che ha un costo di 20€ A/R e si può prenotare sia online che in loco.

Se avete modo, vi raccomando di andarlo a vedere al tramonto perché è davvero suggestivo il panorama che lo circonda. Tra l’altro, sembra sia anche un’ottima location per avvistare l’aurora!

Diamonds Beach

La nostra seconda giornata al sud è iniziata con l’escursione al ghiacciaio Vatnajökull, di cui vi parlerò in un articolo a parte. Comunque, abbiamo finito l’esperienza alle 14 e ci siamo diretti subito alla spiaggia dei diamanti.

Il nome e la fama di questo luogo sono dovuti ai tanti iceberg che si trovano disseminati sulla spiaggia e contrastano con il nero della sabbia, di origine vulcanica. Gli enormi diamanti di ghiaccio arrivano qui per lo scioglimento dei ghiacci del Breiðamerkurjökull.

Inutile dire che è un luogo davvero suggestivo, ma vi basterà un’oretta la massimo per ammirarla e scattare qualche foto. Si raggiunge percorrendo la mitica Ring Road.

Jökulsárlón

A pochi minuti dalla spiaggia dei diamanti si trova un altro dei miei luoghi preferiti in Islanda: la laguna glaciale di Jökulsárlón.

La bellezza di questo posto non si può descrivere a parole, basta osservare le foto per comprendere la magia. Noi siamo arrivati al tramonto ed il rosa del cielo colorava tutto, rendendo i ghiacciai di un azzurrino surreale e lo sfondo sembrava quello di un film. Davvero, potrei cercare di trovare le parole giuste per ore ma so che non ci riuscirei. Vi posso solo dire che vale la pena venire qui almeno una volta nella vita.

La Jökulsárlón si trova a sud del Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d’Europa e la laguna si forma proprio a causa dello scioglimento di quest’ultimo. Dopo essersi staccati dal ghiacciaio ed aver attraversato la laguna, gli iceberg si disperdono nell’oceano e spesso finiscono proprio sulla spiaggia di diamanti di cui vi ho parlato poco sopra.

Se sarete fortunati a Jökulsárlón potrete avvistare anche delle simpatiche amiche foche, io ci sono riuscita! Inoltre, durante la stagione più calda, è possibile anche fare dei giri in barca nella laguna.

I parcheggi intorno a questa zona sono tanti, io vi consiglio di fermarvi ai primi che troverete arrivando da Vìk perché sono quelli che si trovano sul lato più bello, da cui è possibile ammirare gli iceberg da più vicino.

Reynisfjara: la spiaggia nera

La terza ed ultima giornata al sud è iniziata con la visita alla spiaggia più famosa d’Islanda, nonché la più pericolosa al mondo! Si tratta di Reynisfjara Beach, famosa per le sue colonne di basalto e le onde mortali che spesso la colpiscono!

Informazione importantissima: le onde che colpiscono questa spiaggia sono davvero pericolose, non è un gioco! Mi raccomando, rispettate i semafori che trovate prima di mettere piede sulla sabbia: se indicano rosso, rimandate la vostra gita. Nessun luogo al mondo può valere la vostra vita, parola di una viaggiatrice incallita!

Consiglio da me non rispettato per questioni di tempo: se avete modo, ammirate la spiaggia dal vicinissimo promontorio Dyrhólaey, si dice che la vista incredibile.

Ricordatevi che il parcheggio della spiaggia è a pagamento ed è dotato anche di un bar e bagni pubblici.

Tappe imperdibili in Islanda: qualche consiglio bonus

Le tappe imperdibili in Islanda del sud, o almeno quelle che sono riuscita a vedere io, finiscono qui. Ma ci sono altre esperienze da fare in questa zona, soprattutto se si sta percorrendo un on the road. Ecco quali:

  • Fermatevi a fotografare le infinite pecore che incontrerete lungo la strada, con una capigliatura davvero simpatica: lunghissimo pelo, liscio che è una meraviglia.
  • Fate delle coccole ai meravigliosi cavalli, vi verranno incontro spontaneamente e sono dolcissimi. Anche in questo caso, ne incontrerete davvero molti lungo la strada.
  • Andate a fotografare le casette tipiche di Skògar. In realtà, per visitarle occorre pagare il biglietto per l’apposito museo ma, volendo restare in un budget low cost, noi abbiamo deciso di fotografarle da fuori e sono comunque carinissime.
  • Ovviamente, se siete in Islanda nel periodo invernale, non fatevi sfuggire un trekking sul ghiacciaio o la visita ad una grotta di ghiaccio. Vi lascio il mio link affiliato per prenotare la vostra esperienza su get your guide, ma poi dedicherò un intero articolo a questa splendida avventura che ho scelto di fare: Prenota qui la tua escursione sul ghiacciaio.
  • Infine, moltissimi sono gli spot dove avvistare l’aurora in questa parte dell’isola. Infatti, durante il nostro soggiorno abbiamo visto la migliore aurora proprio dal nostro alloggio a Vik. Anche in questo caso, scriverò un articolo dettagliato su come e da dove avvistare l’aurora in Islanda.

Come sempre, spero di esservi stata utile con questo articolo. Ne seguiranno altri sulle diverse zone. Ci vediamo in giro per il mondo!

Vi lascio anche il mio link per ottenere il 10% di sconto sulla vostra assicurazione di viaggio, perché viaggiare sicuri deve essere sempre la vostra priorità:

Inoltre, vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.

Natale a Roma: locali e mercatini imperdibili

Oltre ad essere romana e, quindi, a conoscere ogni centimetro di questa città (falsissimo, mi perdo più a Roma che all’estero), sono anche una super amante del Natale, mi definirei un vero e proprio elfo! Quindi, come potrei non scrivere un articolo sul Natale a Roma? Ma non mi limiterò solo a questo, vi svelerò anche qualche tappa nei dintorni. Perciò, se troverete qualcosa fuori Roma ci sta: per noi romani Roma è Roma ed il resto sono colonie.

Fatta questa piccola premessa, ecco le tappe imperdibili durante il vostro Natale a Roma:

Christmas Village all’Eur: “Il Natale a Roma

All’EUR torna il Natale ma quest’anno in modo a dir poco DELUDENTE. Il fantastico villaggio di Babbo Natale sul laghetto dell’Eur, infatti, ha lasciato il posto a qualche bancarella fuori tema e tanto street food a Piazza Don Luigi Sturzo.

Non so per quale motivo si sia deciso di cambiare location e allestimento in maniera così drastica, posso solo dire che se l’anno scorso raccomandavo caldamente di venire a vedere l’Eur vestito a festa, quest’anno vi consiglio vivamente di investire il vostro tempo in mercatini natalizi molto più belli.

QVINTO: Cenare in un Igloo!

Il ristorante Qvinto, in zona Tor di Quinto, è famoso nella capitale per la bellezza delle sue sale e la varietà di location a tema che ospita in ogni periodo dell’anno. Questo luogo incredibile è perfetto per godersi il Natale a Roma, grazie al suo Igloo Garden, dove si può cenare in un giardino pieno di Igloo e luminarie!

L’esperienza è davvero suggestiva, tanto che io ci torno ogni anno! Il cibo è di ottima qualità e l’accoglienza superlativa. Ogni Igloo al suo interno ha delle decorazioni deliziose e si presta ad essere una location romantica perfetta. Tra l’altro, è possibile richiedere anche delle decorazioni personalizzate.

Molto importante: prenotate con grande anticipo. Stiamo parlando di uno dei locali più amati dai romani in questo periodo dell’anno!

ViVi – Le Serre o le Serre By ViVi

Un altro meraviglioso locale, stavolta a Via Trionfale, dove durante il periodo natalizio vengono messe delle deliziose decorazioni ed è possibile trovare anche diversi gadget natalizi.

Qui potrete assaggiare deliziosi piatti a pranzo o cena, ma anche merende gustose e brunch unici! Io ho provato sia il brunch che la cena e me ne sono innamorata! In più, sono ammessi i cagnolini!

Natale a Roma a Cinecittà World:

Dal 23 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 nel parco giochi romano verrà allestito un meraviglioso villaggio di Natale, che ho avuto la fortuna di ammirare con i miei occhi.

Partendo dall’ingresso si incontra subito la Christmas Street, una meravigliosa scritta natalizia, la casa di Babbo Natale dove lasciare la propria letterina ed un trono molto speciale dove scattare foto (si potrebbe anche avere la fortuna di incontrare il Grinch!).

Inoltre, potrete assistere a diversi spettacoli nell’area Teatro 4 e c’è una bellissima area dedicata al regno del ghiaccio. Vengono anche proiettati film natalizi sull’acqua delle fontane!

Insomma, una bella giornata da passare tra giostre e attrazioni di Natale.

I mercatini di Piazza Navona e le luminarie del centro

I mercatini di Piazza Navona a Roma sono storia e tradizione, bisogna passarci per forza almeno una volta durante le vacanze natalizie. Di solito vengono allestite bancarelle con dolciumi, presepi e giochi da fare. Quasi sempre è presente anche una di quelle giostre con i cavallini che girano. Insomma, è qualcosa che sa di tradizione romana.

Da qui, potete anche allungarvi a Via del Corso e Via dei Condotti, dove troverete le luminarie più belle della città (soprattutto quelle allestite da Fendi) e quest’anno, andando contro il tradizionale albero a Piazza Venezia, potrete ammirare l’albero in Piazza del Popolo. L’accensione delle luminarie e dell’albero è prevista per l’8 dicembre.

In ogni caso, una passeggiata al centro è sempre raccomandata sotto Natale, perché poche città si prestano alla magia delle feste come Roma.

Due negozi da non perdere: Vertecchi e Solara Garden

Piccolo consiglio da local, a Roma si trovano due negozi dove non solo è possibile trovare alcune tra le decorazioni natalizie più belle al mondo (a mio parere), ma anche immergersi in semi villaggi di Natale!

Infatti, Vertecchi al centro, nelle traverse di Via del Corso, in Via della Croce 70 a/b, si trasforma in un vero e proprio villaggio con trenini, pupazzi giganti ed alberi incredibili. L’anno scorso ha adibito un apposito negozio solo alle decorazioni. Un sogno ad occhi aperti per gli amanti del natale!

Solara Garden, in Via Pindaro 21, non è da meno! Anzi all’ingresso di solito è presente un’area dove è possibile fare foto bellissime e all’interno ci sono anche tante palline personalizzabili. Da non perdere!

Dulcis in fundo: tutti e due i negozi sono pet friendly!

Il regno di Babbo Natale a Vetralla

Il regno di Babbo Natale non si trova a Roma ma a Vetralla, in provincia di Viterbo e rappresenta un vero e proprio incanto a tema natale.

L’ingresso è gratuito e qui troverai decorazioni natalizie, giostre a tema, la casa di Babbo dove fare la foto e anche tante delizie!

Davvero da non perdere, uno dei posti natalizi più amati in tutta la regione!

Preparatevi solo ad un po’ di fila, io feci quasi mezz’ora in piedi tre anni fa. Ma ne vale la pena!

Le luminarie di Ariccia: il parco delle favole

Altro posto incantato, abbastanza vicino Roma, è il meraviglioso parco delle favole di Ariccia. Devo dire che, ad oggi, è qui che ho visto le luminarie più belle nella nostra regione.

Lo troverete aperto tutti i giorni fino al 12 Gennaio 2024, con luminarie artistiche ovunque che faranno innamorare grandi e piccini!

Il parco apre alle 16:30 e chiude alle 23:30, mentre il sabato e la domenica chiude alle 24:00.

I cani sono ammessi!

EVENTI A ROMA CHE ANCORA DEVO TESTARE MA MI SONO STATI CONSIGLIATI

  1. Christmas World: dal 30 novembre al 6 gennaio, a Villa Borghese. Il parco natalizio che fa il giro del mondo.
  2. Trame di Luce: dal 30 novembre al 6 gennaio, lo spettacolo di luci all’orto botanico di Roma.

Come sempre, spero di avervi aiutati con i miei consigli e che riuscirete a passare un meraviglioso Natale a Roma. Per qualunque consiglio, non esitate a chiedermi nei commenti o a contattarmi sui miei social. Ci vediamo in giro per il mondo!

COSA FARE A MALAGA IN UN GIORNO: VERSIONE NATALIZIA

L’Andalusia ha rappresentato un mio sogno per tanto tempo, così Matteo ha deciso di regalarmi un on the road (con treno e autobus) tra alcune delle sue città più famose. Per questo motivo, so consigliarvi perfettamente cosa fare a Malaga in un giorno.

Ma non è tutto: essendoci stata a Dicembre, vi svelo anche un segreto: Malaga è una delle città con le luminarie più belle in Europa ed il suo spirito natalizio è a dir poco coinvolgente. Voi lo sapevate? Io assolutamente no.

Conosciuta come la città del mare e dell’arte, questo piccolo gioiellino spagnolo mi ha accolto con mercatini, canti di natale, addobbi da sogno e lucine in ogni dove. Insomma, non poteva esserci periodo migliore per visitarla!

Cosa vedere a Malaga in un giorno

Iniziamo dalle basi, quali sono le tappe assolutamente da non perdere in questa meravigliosa città se si hanno solo 24 ore?

  • Cattedrale di Malaga
  • Alcazaba
  • Teatro Romano
  • Castello Gibralfaro
  • Calle Larios e Centro Storico
  • Museo Picasso
  • Mercato Centrale
  • Muelle (dove si trova anche il Centre Pompidou)
  • Playa de la Malagueta

Nel dettaglio

La Cattedrale di Malaga merita una visita sia perché è bellissima, sia perché al suo interno, durante il periodo natalizio, troverete un bellissimo presepe. Inoltre, non perdete l’occasione di vedere la splendida piazzetta, Plaza del Obispo, proprio nei pressi della meravigliosa cattedrale. I biglietti per visitare l’interno della cattedrale, nel 2022, noi li abbiamo pagati 8,00 € a testa. ( Trovate le tariffe aggiornate qui).

L’Alcazaba è una fortezza di epoca musulmana, che rievoca la doppia anima dell’Andalusia, eternamente divisa tra occidente ed oriente. Inoltre, è sicuramente il must see della città, insieme al teatro romano ed il Castello di Gibralfaro. Per l’Alcazaba ed il Castello di Gibralfaro è possibile fare un unico biglietto che consente l’ingresso ad entrambi, pagando 5,50 € (controllate le tariffe aggiornate qui). Il teatro romano, invece, potete vederlo da fuori gratuitamente. Tenete a mente, soprattutto nei mesi caldi, che la salita per il castello è molto ripida, quindi potete usufruire dell’autobus che ferma proprio davanti il castello e poi vi riporterà in zona centrale/lungomare.

Dopo la visita mi sono diretta verso il lungo mare, dove si trova anche il Centre Pompidou e la tradizionale scritta Malagueta, location delle foto di rito per tutti i turisti. Qui, mi sono anche concessa un’ottima frittura tipica della città.

Ho continuato poi per il centro della città, passando per i mercatini natalizi allestiti sul lungo mare ed arrivando alla via più scenica della città, soprattutto a Natale: Calle Larios.

Infine, altro luogo che merita una visita anche all’interno è sicuramente il Museo di Picasso, anche se io stessa non ho fatto in tempo, perdendomi ad osservare la meraviglia dei vicoli del centro. Comunque il biglietto è acquistabile qui.

Malaga a Natale

Come vi dicevo, Malaga conosce la sua vera magia a Natale. Infatti, le vie si riempiono di decorazioni, ci sono canzoncine in ogni dove e le luminarie sono spettacolari.

Poiché la bellezza di cui vi parlo è possibile capirla solo vedendola, ecco dei punti strategici dove trovare gli allestimenti natalizi in città:

  • Calle Larios: dove vengono allestite le luminarie più belle, che si illuminano a suon di musica.
  • Cattedrale di Malaga: infatti, sulla sua facciata vengono proiettate delle luminarie bellissime.
  • Plaza de la constitución: dove di solito la sera si tengono degli spettacoli carinissimi e viene sistemato un meraviglioso albero illuminato.
  • Lungo mare di Malaga: qui, nei pressi del Centre Pompidou, io ho trovato dei mercatini natalizi meravigliosi.

Ovviamente, questo è quello che era stato preparato per Natale 2022. Ricordatevi di chiedere sempre eventi, spettacoli delle luminarie e mercatini ai proprietari dei vostri alloggi o alla reception del vostro hotel.

Consiglio da viaggiatrice: nel centro storico si trovano anche dei negozietti e delle botteghe davvero da sogno, che rendono la passeggiata per le vie dalla città magica e aiutano ancora di più ad immergersi nell’atmosfera natalizia. Tra questi abbiamo la libreria dei viaggiatori “Mapas Y Compania”, un meraviglioso cinema che sembrano uscito da un’altra epoca e il negozio di dolci super decorato per il natale Paco Jose.

Il periodo migliore per visitare Malaga

Di solito, quando dico di essere stata a Malaga durante il periodo di Natale, le persone restano davvero sorprese. Questo perché è forte la convinzione che si tratti di una città prettamente estiva.

In realtà, secondo me è una convinzione assolutamente sbagliata. Infatti, la città d’estate è quasi invivibile a causa delle altissime temperature. A Dicembre, invece, oltre a poter ammirare le meravigliose luminarie, godrete di una temperatura che si aggira tra i 15 ed i 20 gradi (così è stato per me). Certo, il rischio pioggia è più elevato, io stessa sono incappata in un temporale. Ma assolutamente rifarei questo viaggio a Dicembre mille volte.

Cosa e dove mangiare

Vi elenco i piatti tipici di Malaga:

  • Espetos (Arrosticini di pesce)
  • Frittura malagueña
  • Ajoblanco malagueño
  • Gazpachuelo malagueño
  • Conchas finas (Vongole giganti)
  • Boquerones (Alici fritte)
  • Campero (Panino speciale)
  • Berenjenas con miel (Melanzane fritte con miele)
  • Olive Aloreña
  • Churros con cioccolato
  • Pitufos =pane tostato per colazione

Io non sono riuscita a provarli tutti, ovviamente, ma vi consiglio di fermarvi a mangiare qui:

  • Ristorante “EL PIMPI“, dove troverete tantissime tapas.
  • Lungomare per assaggiare la tipica frittura.
  • La Canasta“, per un’ottima colazione.
  • Casa Aranda“, locale storico dove troverete ottimi churros.

Dove alloggiare a Malaga

Io ho soggiornato al Madeinterranea suites, in pieno centro: https://madeinterranea.es/. Ve lo suggerisco con convinzione per il prezzo abbordabile, la posizione strategica, la bellezza della struttura e la gentilezza del personale. Ecco il bellissimo ingresso in foto:

In ogni caso, ricordate che Malaga è davvero molto piccola e visitabile a piedi, quindi vi basterà scegliere un albergo vicino al centro storico per non avere alcun tipo di problema nel visitarla in un solo giorno.

I miei consigli su questa città meravigliosa finiscono qui, ma se avete domande specifiche non esitate a farmele nei commenti o su Instagram. Vi raccomando sempre di sfruttare il mio sconto sull’assicurazione di viaggio Heymondo per viaggiare sicuri:

Come al solito vi raccomando di seguirmi sulla mia pagina Instagram, dove troverete foto e video del mio viaggio. Vi ringrazio per la lettura, ci vediamo in giro per il mondo!

Islanda in inverno: cosa devi sapere prima di partire

Sono appena tornata dal mio primo viaggio in Islanda in inverno, inutile dire che è stato super emozionante ed ho visto paesaggi mozzafiato.

Vi parlerò di ogni tappa nei diversi articoli che verranno, ma oggi voglio dedicare questo spazio per rispondere alle domande più frequenti che mi sono state fatte e che io stessa mi sono fatta prima di convincermi a prenotare quel volo.

Vi darò anche qualche dritta utile, soprattutto per aiutarvi a risparmiare qualche soldino (perchè sì, l’Islanda è davvero davvero cara) e viaggiare sempre in sicurezza (perchè il meteo islandese non sta ai nostri comodi).

Partiamo, quindi, alla scoperta della terra del ghiaccio e del fuoco.

Assicurazione di viaggio

Mi raccomando, prima di affrontare il vostro viaggio in Islanda, premunitevi di un’assicurazione di viaggio. Vi suggerisco la mia, Heymondo, su cui posso anche garantirvi uno sconto del 10%.

Quanto costa un viaggio in Islanda in inverno

Affrontiamo subito la domanda più gettonata di tutte: quanto si spende in Islanda? TANTO. Inutile negarcelo.

Io, però, viaggiando con un’altra coppia (eravamo 4), monitorando i prezzi e studiando con attenzione i video di viaggiatori esperti del territorio, sono riuscita a non lasciare un rene nella terra del ghiaccio e del fuoco.

I costi basici che ho dovuto sostenere sono i seguenti:

  • volo
  • alloggi
  • macchina

A queste spese, che non menzionerò perché sono troppo soggettive e, ad esempio, nel mio caso legate ad un’offerta lampo Wizz Air (che ora dovrebbe anche cancellare la tratta) però, vanno aggiunte quelle necessarie per sopravvivere in Islanda:

  • Il cibo: davvero davvero costoso se si opta per i ristoranti, noi infatti abbiamo sempre mangiato in casa e con i panini al sacco. Ci siamo concessi solo una cena in un pub, un pranzo in un ristorante tipico ed una colazione in un ottimo forno a Reykjavik.
  • Assicurazione auto: assolutamente necessaria, perchè tra vento e sassolini, in Islanda la macchina si danneggia per forza. Abbiamo scelto quella completa, con un guidatore aggiuntivo.
  • Gita al ghiacciaio prenotata con Get Your Guide, al prezzo di 140,00 € per persona;
  • Benzina;
  • Posto in aereo;
  • Bagaglio priority (diviso in 4);
  • Parcheggi;
  • Souvenir.

Per questo secondo tipo di spese, in sette giorni, abbiamo speso tra i 650,00 ed i 700,00 € p.p. Io sono abbastanza soddisfatta devo dire, pensavo molto peggio!

Trucchetti per risparmiare

Islanda in inverno

Non so se con questi prezzi vi ho spaventati, ma voglio svelarvi qualche trucchetto salva vita per risparmiare in Islanda:

  1. Se potete, partite in gruppo. Dividere le spese di ogni cosa in tanti fa una differenza enorme. Perciò, se state pensando ad un viaggio in comitiva: l’Islanda è la meta perfetta.
  2. Supermercati Kronan e Bonus: in Islanda bisogna rinunciare ai ristoranti. Abbiamo trovato hamburger a 35,00€ e nachos a 25,00 €. Ma nei due supermercati che vi ho indicato troverete ottime offerte, cercando in particolare i prodotti FIRST PRICE. Ovviamente, si prende quello che si trova. Noi abbiamo mangiato piazza surgelata, gnocchi al sugo, pasta al pesto. Quello che passa il convento va bene!
  3. Cercate alloggi con cucina e frigo, prepararvi i pasti senza dover mangiare fuori sarà la vostra tattica più vincente.
  4. Non vi servirà un bagaglio aggiuntivo: se c’è un viaggio che vi permette di risparmiare sul bagaglio è proprio quello in Islanda in inverno. Indosserete sempre il vostro mega giubbotto sopra, fidatevi che non vi andrà di cambiarvi!
  5. Alcuni consigliano di portare il cibo dall’Italia ma, per esperienza personale, vi posso dire che pasta e salse si trovano a prezzi fattibili, basta saper cercare i giusti marchi.
  6. Prenotate con largo anticipo: noi non lo abbiamo fatto per gli alloggi e siamo stati fortunati, ma di solito aiuta tantissimo.
  7. L’acqua è potabile, vi potete risparmiare questa spesa.

Noleggiare la macchina in Islanda

La macchina in Islanda è una scelta davvero importante, determinerà la sicurezza del vostro viaggio:

  1. In primo luogo, sappiate che sono abbastanza attrezzati per le macchine elettriche. Tuttavia, potreste non trovare stazioni di servizio anche per diverse centinaia di kilometri.
  2. Scegliete SEMPRE una 4×4, non importa la stagione o il tragitto. Il meteo e le strade in Islanda cambiano rapidamente, anche nel giro di pochi minuti. Non fatevi trovare impreparati.
  3. Una spesa su cui non dovete risparmiare è l’assicurazione: vento forte e strade sterrate sono onnipresenti, quindi è molto probabile che danneggerete la vostra auto.
  4. In Islanda non esistono i furti: la vostra macchina non avrà il telo copri bagagliaio, per loro è normale lasciare le cose in macchina e a vista senza problemi.
  5. Cercate di non fare mai arrivare la benzina sotto la metà del serbatoio, come vi dicevo è possibile non trovare benzinai anche per centinaia di kilometri.
  6. Per il pagamento dei parcheggi esiste l’applicazione Parka. Di solito, ogni parcheggio è dotato di un cartello con QR code per effettuare il pagamento.
  7. Noi ci siamo affidati a rental cars e di conseguenza alla compagnia Geysir: ci siamo trovati benissimo. Era perfino compreso il Wi-Fi in macchina.
  8. In ogni caso, le strade islandesi vengono tenute perfettamente. Credo passino a pulirle ogni due minuti. Ma controllate sempre lo stato della viabilità sull’applicazione o sul sito ROAD.IS

Come vestirsi in inverno in Islanda

Tra le domande più quotate, dopo il costo della vita, ecco che arriva: ma come devo vestirmi in Islanda in inverno?

Partiamo dal presupposto che il clima qui è assolutamente imprevedibile, quindi vi ricordo il detto che tutti vi ripeteranno durante il vostro viaggio se chiederete le previsioni meteo: “Se non ti piace il tempo in Islanda, aspetta 5 minuti“. Vi posso assicurare che è completamente vero, si passa da pioggia a neve a sole in un attimo.

Molto poetico, ma questo mette ancora più nel panico gli ansiosi sul vestiario vero? Non vi preoccupate, vi basterà usare la semplicissima e genialissima tecnica della cipolla: vestitevi a strati. Vi descrivo il mio outfit tipo:

  1. Primo strato: pantaloni termici e maglia termica. Mi raccomando, di giorno usateli in tessuto traspirante, altrimenti suderete e vi ammalerete. Se, invece, state andando a caccia di aurora comodamente seduti in auto, usate anche termiche più pesanti e meno traspiranti.
  2. Secondo strato: io ho sempre indossato un pile o un maglione per il sopra ed un pantalone tecnico da montagna (impermeabile e adatto alle temperature più fredde) sotto.
  3. Come giacca ho scelto il classico saccone Napapijri. Ora, non è importante la marca, la cosa essenziale è che sia davvero impermeabile (non sono per la pioggia, ma anche per attraversare le cascate) e che sia pensato per resistere alle temperature più fredde (il mio era garantito per temperature anche fino a -17 gradi).
  4. Ovviamente, non possono mancare guanti (meglio touch, perchè togliere e mettere il guanto non è piacevole), cappello, scalda collo. Cercate di avere anche le orecchie sempre coperte, ricordate che il vento forte è una costante.
  5. Scarpe: fatevi consigliare, ma i requisiti che le vostre scarpe devono avere assolutamente sono l’impermeabilità e la capacità di tenere isolato il piede dalle temperature esterne. Inoltre, potreste trovarvi a camminare su strade ghiacciate, quindi chiedete anche modelli adatti a ghiaccio e neve.
  6. Calzini isolanti. Se usate scarpe molto calde, come me, non vi serviranno calze particolarmente pesanti, vi basterà che siano in grado di isolare il piede.
  7. Per gli alloggi portate vestiti leggeri, io dormivo con una t-shirt a mezze maniche. Gli islandesi amano stare al caldissimo al chiuso.
  8. Cose che ho portato in più ed io non ho utilizzato grazie al bel tempo: Copri pantaloni impermeabili (non ha mai piovuto); K-way antipioggia (perchè avevo già un ottimo giaccone impermeabile); ramponi (perchè il ghiaccio davvero importante ancora non c’era e durante l’escursione al ghiacciaio ce li hanno dati direttamente loro).

Io mi sono procurata tutto con un semplice shopping da Decathlon, sempre i migliori.

Considerate che sono stata dal 7 al 14 novembre ma ho trovato un meteo davvero pazzesco, dove le temperature sono passate dagli 11 gradi ai -5 gradi.

Cosa mangiare in Islanda

Dopo aver detto che il cibo costa carissimo e vi consiglio tutta la vita di procurarvi da mangiare nei supermercati, ecco dove abbiamo assaggiato piatti tipici:

  1. Hot dog più famoso in Islanda, a Reykjavic, da Bæjarins Beztu Pylsur per 4,50 €. Secondo me, nulla di speciale.
  2. Dolci tipici come il Vinarbraud ma anche i famosissimi Cinnamon rolls, dalla pasticceria Brauð & Co., sempre a Reykjavic. Colazione pagata 13,00€, con cappuccino. Posticino davvero raccomandato.
  3. Squalo putrefatto e shot di vodka, zuppa di aragosta, spiedino di salmone e di gamberetti da Saegreifinn. In totale abbiamo pagato 83€, con 4 birre. Altino il prezzo, ma posto super consigliato per assaggiare questi piatti tipici senza brutte sorprese.
  4. Per un hamburger e birra ottimi, a prezzi umani, vi consiglio il Lebowski Bar, a Reykjavic. Cercate di sfruttare l’ora dell’happy hour, per ulteriori sconti. Noi abbiamo pagato 50,00€ in due per due mega panini con il bacon e patatine fritte e due birre alla spina local (perfino alcoliche per davvero!).

Quando visitarla e quanti giorni servono

Non c’è una stagione migliore per visitare l’Islanda:

  • Islanda In inverno: le giornate sono più brevi (a Novembre l’alba era intorno alle 9:30 – 10:00 ed il tramonto alle 16:30 – 17:00) e molte strade sono chiuse al traffico. Però, è possibile vedere l’aurora boreale (da Ottobre a Marzo) e fare le escursioni sul ghiacciaio.
  • Islanda in estate, non è possibile vedere l’aurora e ovviamente si perde il paesaggio tipico. Però, le giornate sono molto più lunghe (esiste anche il fenomeno del sole di mezzanotte). Inoltre, è possibile vedere le balene e il nord è molto più semplice da visitare.

Per i giorni necessari dipende molto dal vostro modo di viaggiare, per vederla tutta secondo me servono 15 giorni in estate e 20 in inverno.

Io, in 7 notti ed 8 giorni in inverno, sarei riuscita a vedere tutto il sud e le penisole di Reykjanes e di Snaefellsnes. Dico “sarei” perché, a causa del vulcano, abbiamo rinunciato a Reykjanes.

Per vedere le bellezze “più famose“, in ogni caso, per me bastano 7-8 giorni.

Le tappe del mio on the road in Islanda in inverno

Vi riporto un elenco molto schematico delle nostre tappe in Islanda in inverno, perchè ve ne parlerò nel dettaglio nei prossimi articoli.

7-11: Reykjavik
8-11: Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. Solheimasandur (Aereo).
9-11: Ghiacciaio Vatnajökull – Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
10-11: Promontorio di Dyrholaey. Spiaggia nera di Reynisfjara. Foto da fuori alle casette di Skogar. Stokkur. Cascata Gullfoss.
11-11: Parco Nazionale di Thingvellir, dove si trovano la cascata Oxarafoss, la sede del primo Parlamento d’Europa e il passaggio tra la placca Americana e quella Europea. Fiordo Hvalfjörður (saltabile).
12-11: Penisola di Snaefellsnes, dove abbiamo seguito questo percorso: Ytri Tunga, un posto particolarmente amato dalle foche. Ci siamo poi diretti verso Búðir, una suggestiva chiesa tutta nera e il piccolo villaggio di pescatori Arnarstapi (evitabile). Abbiamo continuato verso il Snæfellsjökull, il vulcano. Lungo la strada ci siamo fermati per salire sul cratere del vulcano inattivo Saxholl. Infine, ci siamo diretti ad ammirare il Monte Kirkjufell.
13-11: Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss. Krosslaug (che pensavamo fossero terme ma assolutamente da evitare, perchè sono una pozza d’acqua). Gita notturna alla scoperta dell’aurora boreale supplied by graylineiceland e reykjavic_sightseeing.
14-11: Reykjavík.

Tappe da fare assolutamente secondo me, se avete davvero pochi giorni:

  • Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. (Per dovere di cronaca, secondo Matteo anche l’aereo è imperdibile).
  • Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
  • Chiesetta Budir e il Monte Kirkjufell.
  • Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss.

Dove alloggiare

Noi abbiamo scelto alloggi nel nulla per avere più possibilità di vedere l’aurora, evento molto probabile in Islanda in inverno. In ogni caso, ecco le località in cui abbiamo dormito:

  1. Reykjavic
  2. Vik (2 notti)
  3. Selfoss
  4. Akranes
  5. Reykjavic

Informazioni utili

Vi lascio con qualche informazione pratica per affrontare il vostro viaggio in Islanda in inverno, ma non solo:

  1. In Islanda non c’è l’euro, ma non avrete bisogno di effettuare il cambio, perchè accettano la carta ovunque. Chiedete alla vostra banca se è necessario attivare l’opzione mondo.
  2. L’alcool non si trova nei supermercati, tranne birre e qualche altra cosa a bassissima gradazione. Dovrete trovare i liquor shop, di solito con orari molto ristretti.
  3. Per il telefono non dovreste preoccuparvi, di solito restano validi gli abbonamenti che usate in Italia. Io ho Wind ed ho semplicemente dovuto attivare il roaming dati.
  4. Come documenti sono necessari il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
  5. Gli islandesi parlano perfettamente inglese.
  6. Il drone si può utilizzare in pochissime zone (praticamente nessuna di quelle da noi visitate), salva la possibilità di chiedere dei permessi a pagamento. In ogni caso, in inverno è sconsigliato viste le basse temperature ed i forti venti.
  7. Copritevi per andare al supermercato, si entra direttamente in “stanze frigo” in alcuni supermarket.

Applicazioni e siti indispensabili

  • Aurora(My aurora forecast) che vi permetterà di andare a caccia di aurora con un minimo di orientamento);
  • Veður per controllare il meteo e avvertenze;
  • Road.is per controllare le strade;
  • Parka per pagare i parcheggi.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utili per il vostro futuro viaggio in Islanda. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo, inserendo numero ed età dei viaggiatori, date, budget, esperienze imperdibili per voi ed ogni altra informazione riteniate preziosa: MODULO PER CONTATTARMI.