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Autore: MorganaInViaggio

Viaggio on the road: come organizzarlo al meglio

Il viaggio on the road è da sempre il mio modo di viaggiare preferito: mettermi in macchina e sapere di non aver orari o limiti di tempo da rispettare mi mette una serenità e mi trasmette un senso di libertà addosso che non so descrivere.

In questi anni ho fatto diversi viaggi in macchina:

  • Da Roma ad Amsterdam con tappe in Trentino Alto Adige, Austria, Germania, Paesi Bassi, Francia e Svizzera;
  • Da Roma in Slovenia, visitando tutto il paese;
  • L’Islanda in inverno;
  • l’Irlanda del Sud;
  • Minorca;
  • l’Italia (Puglia, Toscana, Costiera Amalfitana, Trentino Alto Adige);
  • Bretagna, Normanda e Parigi partendo da Roma (appena finito di disegnare l’itinerario, si partirà a breve per metterlo in pratica).

Tutto è iniziato con il primo on the road in Irlanda del sud, che ci ha fatto comprendere quanto lasciare la macchina dove capita, perché si è visto qualcosa di unico e fuori dalle solite rotte turistiche, sia proprio nel nostro mood di viaggio.

Detto questo, viaggiare in macchina ci permette anche di portare con noi il nostro beagle di quasi 16 anni, aspetto di fondamentale importanza per quello che ci interessa.

Tuttavia, organizzare un on the road nasconde molte più insidie di quanto si possa pensare, quindi ecco qualche consiglio da parte di chi ormai viaggia quasi solo “sulla strada“.

Assicurazione di viaggio

Per prima cosa, che viaggiate on the road o meno, è indispensabile stipulare un’assicurazione di viaggio. Oggi, infatti, partire senza significa esporsi a dei rischi inutili, quando per una cifra irrisoria si può stare tranquilli durante tutta la durata del viaggio. Io, da sempre, mi affido a Heymondo ed infatti ho deciso di affiliarmi con loro per poter garantire il 10% di sconto ai miei lettori. Potete ottenerlo cliccando sull’immagine qui sotto:

Prendere la macchina in affitto: consigli

Prima di tutto, iniziamo con gli aspetti pratici. Prendere la macchina in affitto.

  1. A chi affidarsi per il noleggio auto? Se state organizzando il viaggio in completa autonomia, il consiglio è di prenotare tramite DiscoverCars.com: https://www.discovercars.com/it?a_aid=viaggiscrittiamano. Questa piattaforma vi permetterà di confrontare prezzi, tipologie di assicurazione e condizioni di utilizzo della macchina.
  2. Ci sono compagnie migliori di altre? Qualche anno fa vi avrei risposto di sì. Oggi, dopo tanti on the road, vi dico di no. Ogni recensione che troverete è dettata esclusivamente dall’esperienza personale e statisticamente recensisce di più chi ha da dire male. Nel 90% dei casi, con la macchina, si tratta di fortuna. Io, comunque, ho affittato con Hertz, Europcar, Sixt ed Avis e mi sono trovata sempre bene. Avis l’ho apprezzata più di altre per la disponibilità.
  3. A quali condizioni dovete prestare attenzione? Controllate sempre i paesi dove la macchina non può girare perché spesso le compagnie applicano delle restrizioni in base al paese di destinazione. Ovviamente, controllate che il chilometraggio sia realmente illimitato, perchè spesso viene applicato un supplemento per ogni chilometro oltre la soglia e leggete sempre con attenzione le condizioni di assicurazione. Se viaggiate con il cane come me, fate uno squillo alla compagnia per essere sicuri che non ci siano sorprese come il supplemento per un lavaggio più approfondito.
  4. Posso fare a meno della protezione assicurativa completa? No, non fatene mai a meno.
  5. Consigli: fate foto e video appena ritirate la macchina, assicuratevi che non ci sia un’età minima diversa per guidare nel paese di destinazione, ricordatevi che è necessaria la carta di credito per noleggiare l’auto (almeno per noi è sempre stato così, quindi fate un’attentissima ricerca se volete un’alternativa a questo metodo).

DiscoverCars.com

Pro e contro:

I pro di affittare una macchina invece di partire con la propria? Potete scegliere il modello più adatto alla destinazione, potete togliervi lo sfizio di guidare la macchina dei sogni, se avete una macchina piccola è un grande vantaggio per avere più spazio. Inoltre, qualunque danno fa meno male e non rovina il viaggio (se avete fatto l’assicurazione).

I contro: le spese per la macchina a noleggio sono davvero molto alte. Inoltre, vi troverete a dover guidare un’auto nuova, dovendo abituarvi ad una guida del tutto diversa. Sarete vincolati all’orario del ritiro e della riconsegna e non saprete fino al momento del ritiro il modello esatto della macchina.

Viaggiare con la propria auto: pro e contro

Viaggiare con la mia macchina è la cosa che preferisco perché posso caricare da subito le valigie e rendermi conto degli spazi, ho il mio amato cambio automatico garantito e mi sento in un certo senso “a casa“.

Tuttavia, questo è un punto di vista assolutamente personale. Matteo, ad esempio, ama noleggiare le auto così da poterne provare diversi modelli e fare dei confronti.

Viaggiare con la propria macchina ha comunque dei contro: non potete, ovviamente, scegliere il modello. Questo significa che molto probabilmente non sarà adatta a tutti i tipi di viaggio. Ad esempio, non avrei potuto affrontare l’Islanda con la mia amata Twingo. Inoltre, un danno o un furto, se si tratta della propria macchina, fa indubbiamente più male.

I vantaggi invece sono che conoscete da subito e molto bene il vostro modello, vi sentirete più liberi di prendere degli azzardi e avrete già delle vostre comodità personali pronte all’uso. Ad esempio, noi in macchina teniamo sempre una riserva d’acqua, dei cambi di vestiti, ciotole di Gastone e così via. Ovviamente, potrete portare tutto sull’auto a noleggio, ma il rischio di dimenticare qualcosa è sempre dietro l’angolo. Inoltre, guiderete senza alcuna difficoltà la macchina che portate già tutti i giorni e non sarete vincolati agli orari del ritiro e della consegna.

Come preventivare i costi del viaggio in auto

Sapere con certezza, in anticipo, i costi di un viaggio in auto è molto complicato. Tuttavia, di seguito, vi elenco le operazioni che facciamo sempre io e Matteo per farci un’idea generale:

  1. Usiamo ViaMichelin (foto qui sotto), per una stima approssimativa del costo del tragitto tra benzina e caselli. Non è mai una cifra esatta, spesso abbiamo speso di meno e a volte anche di più, ma è un primo passo.
  2. Inseriamo nel preventivo il costo di un controllino auto (assolutamente necessario) pre partenza.
  3. Ci informiamo su particolari regole stradali nel paese di destinazione (bollini ambientali necessari, pedaggi, autostrade a pagamento).
  4. Cerchiamo alloggi con parcheggi gratuiti ma, in ogni caso, controlliamo sempre la tariffa media dei parcheggi nelle zone che visitiamo ed il costo medio della benzina.

Come ottimizzare e prevedere i tempi durante un viaggio on the road

Una delle domande più quotate che ricevo è come ottimizzare i tempi e, soprattutto, calcolarli durante i viaggi on the road.

PRIMA REGOLA DI CHI VIAGGIA IN MACCHINA: I PIANI SONO FATTI PER ESSERE CAMBIATI.

Quindi, partendo con l’idea che un incidente o una lunga coda sono imprevisti che possono capitare, io cerco comunque di calcolare e ottimizzare il tempo a disposizione per godermi il più possibile ogni tappa.

Per quanto riguarda il tragitto, ricordate di controllare sempre strada e tempi su Google Maps, ma nell’orario in cui pensate di percorrere quel tratto. Inoltre, cercate anche di fare la simulazione nello stesso giorno.

Vi faccio un esempio: se devo visitare il Colosseo di sabato alle 16:00, simulerò il tragitto su Maps allo stesso orario e nello stesso giorno, di qualche mese prima.

Per ottimizzare i tempi, inoltre, segno sempre in anticipo anche i parcheggi in zona, così da andare diretta al parcheggio, invece di farmi portare al centro storico senza alcun senso, come Maps ama tanto fare.

Ultimo consiglio: visionate la strada tramite le immagini di Google Maps, scoprirete se si tratta di strada asfaltata, strada chiusa e così via.

Come decidere ed organizzare le tappe

Per quanto riguarda l’itinerario vero e proprio, io seguo diversi passaggi:

  1. Da appassionata di viaggi, ho una collezione di libri sugli on the road, che prendo sempre come spunto;
  2. Nella seconda fase mi affido a delle guide, possibilmente con cartina, così da segnare le tappe nell’ordine consigliato;
  3. Riporto l’itinerario su Google Maps e cerco di renderlo lineare (evitando di fare avanti e indietro), compatibilmente con gli orari di visita delle diverse attrazioni.
  4. Infine, scelgo gli hotel selezionando i centri abitati lungo il mio tragitto. Ad esempio: in Islanda ho scelto VIK dopo aver visto che ci passavo in macchina andando da Reykjavík a Jökulsárlón. Ovviamente, per ottimizzare i tempi da un alloggio all’altro vi basterà scegliere di fare stop nelle tappe che troverete lungo il percorso tra una sosta e l’altra. Io avverto sempre le strutture, infatti, che arriverò la sera tardi per il check in, così da prendermi la giornata di viaggio e riuscire a visitare i diversi punti di interesse.

PICCOLA DRITTA: La splendida viaggiatrice che scrive questo articolo è una TRAVEL DESIGNER CERTIFICATA, che si occupa sia di organizzare viaggi a tutto tondo (compresi, quindi, scelta hotel, voli e attività), sia di vendere semplicemente itinerari su misura. Affidarsi ad un professionista può essere una buona idea per risparmiare tempo ed evitare errori di calcolo.

Quali tipologie di alloggio preferire per risparmiare tempo e denaro

Anche l’alloggio negli on the road è molto importante come fattore di risparmio e di logistica. Ecco le caratteristiche fondamentali che dovete considerare:

  1. Deve trovarsi lungo il vostro tragitto: spesso rinuncio ad alloggi davvero particolari, perché mi porterebbero a deviazioni troppo lunghe. Pratico è meglio di carino, almeno secondo me.
  2. Deve avere il parcheggio gratuito o ad una tariffa davvero conveniente: in Germania questo ci ha fatto risparmiare parecchi soldi.
  3. Deve avere la cucina: perché gli on the road sono molto costosi e poter fare colazione e almeno un pasto cucinato saranno una fonte di risparmio incredibile. Se non volete cucinare in vacanza, allora vi consiglio di controllare che abbia un frigo funzionante, così da poter semplicemente mettere al fresco dei pasti pronti.
  4. Gli alloggi non devono essere mai troppo distanti tra loro: sceglieteli a distanze di massimo 5-6 ore di tragitto (con tappe da aggiunge nel mezzo). Guidare per troppe ore di fila non va mai bene.

Applicazioni utili e da controllare sempre

Ci sono delle app davvero molto utili da controllare quando si è in viaggio:

  1. Google maps, perchè anche se sapete la strada vi saprà dire se ci sono autovelox, traffico, deviazioni più intelligenti (da controllare sempre molto bene, perché a volte sono strade impraticabili);
  2. Applicazioni come Sygic (qui sotto in foto) sono indispensabili se non avete copertura internet. Infatti, sono app che mettono a disposizione le mappe anche quando il telefono è offline.
  3. ViaMichelin o similari, per controllare e preventivare costi.
  4. Splitwise o similari, app che vi consentono di appuntare e dividere automaticamente i costi del viaggio con gli altri partecipanti. Durante viaggi molto lunghi e pieni di spese come gli on the road sono utilissime.
  5. Ogni paese ha delle app che consentono di pagare i parcheggi digitalmente, documentatevi prima di partire su qual è quella utile nel caso specifico e scaricatela.
  6. Anche per trovare parcheggio ogni destinazione ha, di solito, della app che vi indicano prima dove ci sono posti disponibili. Per esempio, per Parigi, ho usato ZenPark per trovare un posto auto economico dove lasciare la macchina una settimana. Sono molto comode.
  7. Infine, in destinazioni come l’Islanda ad esempio, controllate se esistono app che vi indicano le condizioni meteo ed eventuali chiusure stradali. Nell’articolo sulla terra del ghiaccio e del fuoco trovate quelle di interesse specifico.

Cosa fare prima di partire per un viaggio on the road

Prima di partire per un on the road ci sono delle cose che vanno fatte per stare sereni durante il viaggio:

  1. Stipulare un’assicurazione di viaggio come Heymondo;
  2. Fare un check olio, gomme e funzionamento generale alla macchina;
  3. Documentarvi sul paese di destinazione: costo autostrade, modalità di pagamento, necessità di bollini ambientali, zone a traffico limitato, applicazioni da usare per i parcheggi o per controllare le strade;
  4. Fare una spesa generale che vi permetta di avere sempre acqua e spuntini pronti, perché se vi capita di stare in macchina per 15 ore di fila (a me è successo a causa di incidenti in Slovenia), ne avrete bisogno.
  5. Assicurarvi il parcheggio in struttura.

Cosa fare durante un viaggio on the road

Durante il viaggio on the road ci sono delle azioni che vi permetteranno di viaggiare comodi e sicuri:

  1. Controllare la viabilità delle strade e le condizioni del meteo prima di iniziare un nuovo tratto del viaggio.
  2. Dormire regolarmente: guidare stanchi è assolutamente sconsigliato.
  3. Bevande alcoliche solo dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio dell’alloggio, quando sapete che da quel momento in poi, finché l’effetto dell’alcol non sarà passato, non dovrete guidare.
  4. Rifornire regolarmente le scorte di acqua e cibo.
  5. Mettere benzina prima di entrare in riserva e controllare sempre dove si trova il prossimo benzinaio (In Islanda, ad esempio, si raccomanda di mettere benzina prima di scendere sotto la metà del serbatoio, perché non si incontrano pompe per lunghissimi tratti).
  6. Se le condizioni meteo non sono buone, valutate di fermarvi nelle piazzole e poi ripartite (per noi è stato così più di una volta in Germania).
  7. Quando tornate casa, ricordate di fare un altro controllo auto: dopo tanti chilometri se lo merita la vostra quattro ruote (ovviamente questo non vale se avete semplicemente noleggiato la macchina).

Cosa portare con voi in un viaggio on the road

Ecco cosa portare in un viaggio on the road e sappiate che noi viaggiamo con il passeggino fisso in auto per Gastone:

  1. Consiglio dal cuore: prediligete i borsoni alle valigie rigide. Non so se è una questione personale, ma io mi trovo molto meglio dopo aver sperimentato tutte e due le soluzioni. I borsoni, infatti, sono morbidi e si adattano meglio. Inoltre, se si tratta di un viaggio con molte tappe, considerate che svuoterete la macchina in continuazione.
  2. Uno zaino dove per ogni nuova tappa infilerete il cambio notte e del giorno dopo: per non svuotare sempre tutta la macchina, durante l’on the road Roma – Amsterdam, noi avevamo preparato uno “zaino una notte – un giorno”. Per chiarire: in Trentino abbiamo messo nello zaino il pigiama, il beauty ed il cambio per il giorno dopo a Monaco. A Monaco abbiamo fatto lo stesso, mettendo il cambio per il giorno dopo a Stoccarda. E così per ogni tappa.
  3. Beauty: Io e Matteo condividiamo il beauty per risparmiare spazio, ma io non sono una fan di creme e trucchi ahahahah!
  4. Zaino tecnologia. Noi viaggiamo con drone, macchinetta, treppiedi, cavi per caricare i telefoni ecc. e sono tutte cose da non lasciare in macchina. Quindi, raduniamo tutto in una borsa apposita da portare sempre con noi.
  5. Cibo: durante lunghi viaggi on the road, porto molto cibo con me, per non spendere troppo nei ristoranti. In primis, porto bevande e snack da tenere in macchina. Inoltre, riempio uno zaino di biscotti, barrette energetiche, cus cus, insalatissime e tutto ciò che può essere tenuto a temperatura ambiente.
  6. Cuscino per l’aereo, per comodità personale.
  7. Kit medicine.
  8. Disco orario: spesso i parcheggi sono gratuiti per una determinata durata di tempo ed il disco orario vi permette di non pagare il parcheggio senza multa.

Viaggio on the road con il cane: qualche consiglio non richiesto

Ovviamente, viaggio on the road per noi significa viaggio con Gastone, il nostro beagle di quasi 16 anni. Ecco qualche consiglio utile per viaggiare con il cane, anche se trovate qui un articolo appositamente dedicato:

  1. Quante pause fare? Noi ci fermiamo ogni tre ore per far sgranchire Gastone e fargli fare i bisogni, se viaggiamo di giorno. Di notte, invece, Gastone non ama essere disturbato, quindi abbiamo fatto anche tratti di 7-8 ore senza pause. Voi conoscete il vostro amico, quindi regolatevi in base alle sue abitudini quotidiane sulle passeggiate.
  2. Come sistemarlo? Ci sono degli appositi divisori per portare il cane in viaggio in macchina, ma da quando Gastone è grande noi lo teniamo in un box (che cambiamo periodicamente, quindi inutile andare nel dettaglio di un singolo modello), sui sedili posteriori.
  3. Tendine per l’ombra: Per tenerlo al fresco, soprattutto durante i viaggi estivi, abbiamo comprato delle tendine da apporre sui vetri.
  4. Documenti: ricordate che per viaggiare fuori Europa il nostro amico a 4 zampe deve avere il passaporto e tutte le vaccinazioni richieste dal paese di destinazione. Chiedete sempre al veterinario e alla ASL canina cosa potrebbe servirvi!

Per il resto c’è da dire che Gastone è un cane che ama viaggiare, quindi non ha mai avuto bisogno di prendere pasticche calmanti o per la nausea durante il tragitto.

Il mio consiglio è comunque quello di segnare i numeri dei veterinari sempre aperti nella destinazione dove siete diretti e se volete sapere cosa portiamo in viaggio con noi per Gastone vi basterà leggere qui: Viaggiare con il cane.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro prossimo viaggio on the road. Se avete dubbi, non esitate a contattarmi nei commenti o sui miei social. Ci vediamo in giro per il mondo!

VAL DI NON: le tappe da non perdere

La scorsa estate sono stata in Trentino Alto Adige ed ho soggiornato in Val di Non, una zona che negli anni precedenti avevo approfondito poco e male.

Nei miei articoli sul Trentino Alto Adige troverete altre mie avventure in questa zona a dir poco surreale dell’Italia, ma oggi voglio raccontarvi del mio itinerario di un giorno in Val di Non, costruito grazie ai consigli delle persone del posto e pensato per regalarvi una giornata tra meraviglie naturali incredibili.

Assicurazione di viaggio

Come sempre, vi raccomando di stipulare un’assicurazione di viaggio prima di qualunque avventura abbiate deciso di vivere. Proprio durante il mio viaggio in Trentino, infatti, ho affrontato una disavventura terribile con Gastone ed ho capito quanto fosse importante rivolgersi ad un’assicurazione come Heymondo. Non a caso, tra le cause di annullamento viaggio coperte, questa prevede anche la malattia o l’intervento chirurgico salvavita dei nostri amici pelosi. Cliccando sull’immagine qui sotto otterrete il 10% di sconto:

Dove si trova la Val di Non

La Val di Non è una valle dalla bellezza straordinaria, nota ai più grazie alle sue famosissime mele Melinda, situata nella regione del Trentino-Alto Adige.

La valle è circondata dalle Dolomiti del Brenta e dalle Maddalene e questo la rende protagonista di panorami mozzafiato. Inoltre, è la casa di alcuni dei laghi più belli del mondo, come quello di Tovel ed ospita castelli da fiaba, come quello di Thun.

Un particolare che ho amato di questa zona è la cucina davvero ottima e la gentilezza nei confronti dei turisti.

Ovviamente, tra i piatti della tradizione non potete perdere i canederli, lo speck e le torte o il succo di mele.

Cascata di Tret

Alloggiando a Mocenigo, a Rumo, il mio itinerario in Val di Non è iniziato con una visita alla meravigliosa Cascata di Tret. Nota anche come Cascata di San Felice.

Per raggiungere la cascata si può lasciare la macchina al borgo di Tret, per poi seguire le indicazioni che portano alla cascata, alta circa 70 metri.

Ci sono due punti di osservazione da cui ammirare il getto d’acqua, quando sono andata io quello alto era chiuso, così ci siamo diretti subito a quello basso.

Il percorso è completamente immerso nella natura ma è davvero semplicissimo e dura circa 30-40 minuti, eccetto per quanto riguarda la parte finale che porta proprio sotto la cascata, che non è molto agevole da percorrere perché fatta di scalini molto alti, dunque non praticabili per chi ha difficoltà motorie o col passeggino.

Lago Smeraldo ed il Canyon Rios Sass

Dopo la cascata di Tret, su consiglio di un signore esperto del posto, ci siamo diretti a pranzo verso il ristorante Al Canyon, prima di visitare il Lago Smeraldo ed ammirare un breve tratto del Canyon Rio Sass.

Il Lago Smeraldo è un lago artificiale creato negli anni ’60, vicino al borgo di Fondo, circondato da una passeggiata che consente di ammirare la bellezza del bacino d’acqua da diverse angolazioni.

Dalla riva del lago è possibile scendere delle scale per ammirare una cascata ed un tratto del Canyon Rio Sass, che parte proprio dal paese di Fondo ed è un’imponente gola scavata dal torrente omonimo.

Oggi il percorso nel Canyon è attrezzato con passerelle e scalette che permettono di camminare in sicurezza lungo le pareti rocciose e sopra il torrente impetuoso. Può essere visitato con guide esperte, a pagamento, di cui troverete i prezzi sul sito ufficiale.

Santuario di San Romedio

Terza tappa della nostra magica giornata è stato il Santuario di San Romedio, percorrendo il Sentiero Sanzeno, che già avevamo percorso l’anno prima, lasciandoci il cuore.

Si lascia la macchina in uno dei parcheggi segnalati molto chiaramente a Sanzeno ed a pagamento, per poi iniziare un percorso meraviglioso tra le mura rocciose e a strapiombo, che rendono l’esperienza davvero indimenticabile.

Dal parcheggio al Santuario ci vogliono circa 45 minuti, al massimo un’ora ed è u percorso davvero molto semplice.

Inoltre, esiste anche un servizio navetta in estate, che collega il paese di Sanzeno al Santuario e può essere comodo per non rifare lo stesso percorso al ritorno. La tariffa è di 3,00 € andata e ritorno e 2,00 € per un’unica corsa. Ovviamente, si tratta di un mezzo di traporto pet friendly.

Il Santuario di San Romedio sorge su una rupe calcarea alta circa 70 metri e si compone di cinque chiese sovrapposte, collegate tra loro da una lunga scalinata di 131 gradini. L’ingresso al santuario è gratuito ma è gradita un’offerta ed all’interno non sono ammessi gli animali. Controllate sempre gli orari di ingresso aggiornati in base al mese in cui lo si visita.

All’esterno, nell’area faunistica di San Romedio, vive in sicurezza, ma praticamente libero, Bruno, un orso salvato dallo sfruttamento, che oggi vive felice e rappresenta una figura leggendaria legata alla vita del Santo. Infatti, secondo la tradizione, San Romedio ammansì un orso che poi divenne suo fedele compagno.

Castel Thun

Ho concluso la mia giornata con una visita solo all’esterno del meraviglioso Castel Thun, uno dei castelli più maestosi e meglio conservati del Trentino, situato nella frazione di Vigo di Ton, in Val di Non.

Questo castello fu la residenza della famiglia Thun per oltre sette secoli ed è un esempio straordinario di architettura medievale e rinascimentale.

Castel Thun è aperto al pubblico tutto l’anno, chiuso tutti i lunedì non festivi ed è aperto in estate dalle 10:00 alle 18:00, mentre in inverno gli orari possono essere ridotti. Vi consiglio di verificare sempre gli orari ed il prezzo del biglietto sul sito ufficiale.

Dove mangiare e dove alloggiare

Durante la mia estate in Val di Non ho alloggiato al B&B Larix, a Mocenigo, a Rumo e mi sono trovata egregiamente. Ve lo consiglio davvero con tutto il cuore

Per quanto riguardare le soste cibo durante la mia giornata in Val di Non:

A pranzo ci siamo fermati al ristorante al Canyon, a due minuti di macchina dal Lago di Smeraldo e davvero eccellente per il buon cibo e la gentilezza del personale.

A cena, invece, abbiamo deciso di andare un po’ fuori strada, verso Alla Corte dei Toldi“, a Terzolas, nella Val di Sole, vincitore del programma 4 ristoranti di Alessandro Borghese, che ci ha regalato una cena dai sapori incredibili ed un’esperienza culinaria indimenticabile. Ne è valsa davvero la pena e non posso che consigliarvi di segnarlo ed evidenziarlo a caratteri cubitali come tappa obbligatoria nel vostro itinerario in queste zone.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio in Val di Non. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.

Otranto e dintorni: la Puglia che toglie il fiato

Durante il periodo della pandemia sono stata in Puglia per ben due anni di seguito: 2020 e 2021. Viaggiare fuori Italia sembrava impossibile ed ho colto l’occasione per riscoprire il mio paese, pieno di meraviglie. I due on the road in questa regione sono stati lunghi e pieni di tappe fantastiche, tra tante, però, ho deciso di ripeterne una per per ben due volte: Otranto ed i suoi dintorni.

Il motivo è molto semplice: questa zona della Puglia mi ha estasiata. In primis, qui si trova la famosa cava di bauxite, che sognavo di vedere da anni. Inoltre, Baia dei Turchi nel 2020 ci aveva completamente conquistati. Nel 2021, quando il turismo ad agosto è diventato insostenibile, qui abbiamo scovato anche Baia dell’Orte, al riparo dalla follia estiva.

Della Puglia avrò sempre un ricordo prezioso e spero di tornarci presto e abitudinariamente. Tuttavia, se nel 2020 ce la siamo goduta senza troppa folla, nel 2021 ad agosto è stata un vero incubo a causa della massa di gente incontrollata. Dunque, ecco il consiglio più banale che ci sia: non andate in Puglia in alta stagione, se non volete rischiare di odiarla. Sarebbe un vero peccato, considerando quante bellezze ha da offrire.

Cosa vedere a Otranto

Iniziamo il racconto dalla fine, perchè ad Otranto ci finisco sempre al tramonto, dopo essermi beata nelle acque cristalline delle spiagge nei dintorni.

Si tratta di una cittadina davvero deliziosa, perlopiù bianca e blu ricca di botteghe e ristorantini adorabili.

Nel borgo vi consiglio di visitare la Cattedrale, il Castello e la zona portuale, oltre a perdervi nei vicoli del centro storico.

Considerate di dedicargli un’oretta, due se decidete di mangiare qui.

I parcheggi sono a pagamento e si trovano tutti al di fuori del centro storico, vi basterà girare un po’.

La Cava di Bauxite a Otranto

La splendida Cava di Bauxite che vedete in foto, si trova a meno di dieci minuti di macchina da Otranto. Io sono andata la mattina molto presto per trovarla deserta e ci sono riuscita.

Cos’è la cava di Bauxite? la Bauxite è una roccia sedimentaria, nota per il suo colore rosso, impiegata principalmente per la produzione dell’alluminio. La cava è il luogo dove questa roccia si trova.

La leggenda

La cava di Otranto è, inoltre, legata ad un’amara leggenda, quella di Asmodeide, promessa sposa di Teofante. La donna era famosa per la sua capacità di vedere il futuro e, prossima al matrimonio con il suo amato, decise di recarsi in un posto poco fuori Otranto, perchè il suo preferito. Qui incontrò Destino, che l’avvisò in merito al suo triste fato: se avesse sposato Teofante, questo sarebbe morto la prima notte di nozze, perché la fanciulla era già promessa a Destino stesso.

La ragazza non diede peso all’avvertimento e, purtroppo, la prima notte di nozze Teofante morì. Così, Asmodeide tornò dove incontrò Destino per rinfacciargli l’accaduto e, invece di convincersi a sposarlo, preferì buttarsi nel pozzo. Da questo iniziò a sgorgare l’acqua, che poi diede vita all’attuale laghetto.

La visita

Quando siamo andati noi non si pagava l’accesso, semplicemente occorreva lasciare la macchina in un parcheggio improvvisato, pagando una tariffa giornaliera (non ricordo quanto, ma nel 2020 mi sembra costasse circa 3,00 €). Da quello che ho letto, credo sia ancora così.

Dal parcheggio in pochi minuti si arriva alla Cava ed è possibile percorrere il bordo per vederla e fotografarla da diverse angolazioni. Mi raccomando, portate della scarpe a cui non tenete e di ricambio, perchè il rosso macchia.

La visita è assolutamente da non perdere: resta uno dei posti più straordinari visti in Puglia, secondo me.

Baia dell’Orte: la spiaggia che in pochi sanno

Dalla Cava di Bauxite, ho deciso di avviarmi verso una spiaggia che non avevo mai sentito nominare o letto sui blog di viaggio, ma che mi aveva incuriosita da Google Maps: Spiaggetta dell’Orte.

Con dieci minuti a piedi dalla Cava, infatti, si arriva in questo piccolo paradiso naturale, dove non sembra nemmeno di trovarsi in Puglia, come potete notare dalle foto.

Io, poi, mi sono dilungata in una passeggiata di 10-15 minuti fino al punto indicato come “Baia dell’Orte e devo dire che ho adorato questa sosta marina.

La spiaggia, all’epoca, era dotata di pochi ombrelloni e lettini, una passerella per immergersi ed un bar con dei bagni chimici.

Mentirei se vi dicessi che ad agosto non ci ho trovato nessuno, ma posso dire a gran voce che c’era davvero poca gente rispetto le spiagge più gettonate.

Assolutamente consigliata!

Baia Mulino d’Acqua e la Grotta Sfondata

Il primo anno in Puglia, invece di andare a Baia dell’Orte, mi sono recata direttamente a Baia Mulino d’Acqua dalla Cava di Bauxite, mettendoci circa 15 minuti in auto.

Baia Mulino dell’acqua OGGI NON è PIù ACCESSIBILE, vi spiego meglio:

Quando sono andata nel 2020, era necessario lasciare la macchina nel parcheggio esterno di un camping e pagare al campeggio una tariffa di 15,00 € per accedere alla spiaggia. In realtà, era sconsigliato sostare sulla spiaggetta (noi infatti abbiamo lasciato le cose al campeggio), ma vi si poteva accedere per entrare in acqua, attraverso una pedana che oggi non esiste più.

Nonostante il disagio ed il prezzo di accesso spropositato, per noi è stata un’esperienza incredibile. Anche perchè dalla baia siamo arrivati a nuoto all’interno della Grotta Sfondata e sembrava davvero di trovarsi in Algarve.

Purtroppo, negli anni la pedana è scomparsa ed oggi sono rimasti solo pezzi arrugginiti, la spiaggia non è più balneabile e sembrerebbe che l’unico modo di raggiungere la baia siano costose gite in barca.

Il mio consiglio, dunque, è quello di limitarvi ad ammirare lo spettacolo dell’acqua e della grotta sfondata dall’alto o di scegliere una gita in barca che ne valga la pena.

Come arrivare

A Baia Mulino d’Acqua si arriva in pochi minuti di auto da Otranto. Si lascia l’auto nel parcheggio del camping Borgo Mulino d’Acqua e pagando 15,00 € si accede alla spiaggia. Come vi ho spiegato, oggi accedere alla baia è vietato e pressoché impossibile, viste le condizioni in cui è stata ridotta la pedana d’accesso e l’elevato rischio frana.

Tuttavia, vi consiglio comunque di ammirare la Baia dall’alto, possibilmente accedendo all’area dove si trova il buco della famosa Grotta Sfondata. Quando sono andata io, era possibile raggiungere questo punto passando per dei campi (vedi foto due) di proprietà privata, perchè il proprietario lo permetteva. Non so se sia ancora possibile, ma tentare non costa nulla.

Alternativamente, vi consiglio di prenotare una gita in barca dalle baie più vicine, come quella di Santo Stefano, per farvi una nuotata in questo angolo di paradiso.

Baia dei Turchi: la spiaggia che tutti sanno

Ed eccoci arrivati alla vera star di questa parte di costa: Baia dei Turchi, famosissima ed infatti affollatissima.

Da Baia Mulino dell’acqua ci vogliono circa 6 minuti di macchina e da Otranto 7 minuti, ma la vera difficoltà sarà trovare posto in spiaggia se verrete ad agosto.

Primo consiglio: scegliete molto bene il parcheggio perché ce ne sono diversi, credo almeno 3. Il mio consiglio è di orientarvi con Maps e avvicinarvi quanto più possibile con la macchina alla spiaggia.

I parcheggi sono a tariffa fissa, nel 2020-2021 mi sembra partissero da circa 4,00 – 5,00 €.

Una volta lasciata l’auto, dovrete camminare dentro una pineta per circa 300 metri (dipende dal parcheggio scelto) ed arriverete alla spiaggia.

La baia è davvero splendida ed anche il mare lascia senza parole, il mio consiglio però è di andare la mattina molto presto o al tramonto. Infatti, la mia prima esperienza qui, fatta al tramonto, è stata talmente bella da spingermi a tornare una seconda volta per una giornata intera. ERRORE ENORME: arrivata alle 10 di mattina, sono scappata dopo poco per la quantità ingestibile di persone presenti in spiaggia.

Laghi Alimini

Questa zona, a circa 15 minuti da Otranto e 10 minuti da Baia dei Turchi, io non l’ho visitata per mancanza di tempo, ma l’ho segnata perché mi è stata altamente consigliata.

I Laghi Alimini sono due bacini naturali, Alimini Grande (di acqua salata) e Alimini Piccolo (di acqua dolce), all’interno di un’oasi naturalistica protetta di circa 1000 ettari.

Nei dintorni si trovano anche splendide spiagge ed un ponticello da cui ammirare un tramonto davvero romantico.

Ho letto che è possibile lasciare l’auto in un parcheggio gratuito e partecipare a delle visite guidate.

Purtroppo non so dirvi di più, se non che quando tornerò non mancherò di fargli visita ed integrare questo articolo.

Mappa del mio itinerario

Condivido con voi la mappa del mio itinerario.

Vi consiglio di passare la mattinata tra Baia dei Turchi ed i Laghi Alimini (visto che ad oggi Baia Mulino dell’acqua è perlopiù inaccessibile) ed il pomeriggio in zona Cava di Bauxite, per concludere la serata a Otranto.

Dove mangiare

La mia base cibo durante questa giornata è stata Otranto che, come vi ho anticipato, regala un’ampia scelta tra locali deliziosi e ristorantini tipici.

Io ho scelto di una frisella (pane duro con mozzarella, pomodoro e salmone) ed un tagliere di prodotti tipici al Blu Bar Bistrot, davvero da dieci e lode.

Quando visitare queste zone della Puglia e come gestire l’Overtourism

Come ripetuto più volte in questo articolo, vi sconsiglio di visitare la Puglia in agosto ed in generale in alta stagione.

Vi sembrerà banale, ma mai come in questa regione ho sofferto l’overtourism sulle spiagge. Sono arrivata a voler scappare da un posto dove ero in viaggio, a causa della folla costante e maleducata in ogni luogo.

Amo la Puglia ed onestamente penso sia una delle regioni più belle d’Italia, per questo sono decisa a tornare sempre più spesso, ma da metà settembre a maggio.

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO

Ormai lo sapete, l’assicurazione di viaggio non serve solo per i viaggi lontanissimi. Anzi, è molto importante farla sia per i viaggi in Europa che in Italia. Per questo motivo, vi lascio il mio sconto su Heymondo, che è l’assicurazione con la quale ormai parto sempre:

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio in Puglia. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.

Castello di Predjama: uno dei simboli della Slovenia

Continuo la carrellata di articoli sui posti che ho visitato durante il mio viaggio on the road in Slovenia ed oggi vi do qualche dritta sulla visita al Castello di Predjama, conosciuto anche come Castel Lueghi.

Piccola premessa: ci tengo a precisare che il Castello nella roccia è un posto che sognavo di vedere da tantissimi anni. Reputo importante dirvi questo perchè, di solito, resto delusa dai luoghi che nella mia mente ho già visitato ed idealizzato. Al contrario, in questo caso, il castello si è dimostrato ancora più bello di quanto mi aspettassi. Non è un caso che, infatti, ha ispirato anche George R. R. Martin, autore de “Il trono di Spade”. 

Altra precisazione: ho visitato il castello solo dall’esterno, perchè ero con Gastone e all’interno non sono ammessi i cani. Tuttavia, ho comunque tutte le informazioni da darvi perchè, fino all’ultimo, ero molto indecisa se procedere anche alla visita dell’interno, alternandomi con Matteo, quindi mi sono documentata approfonditamente.

Ci tengo a precisare che le persone che conosco, che hanno visitato l’interno, mi hanno consigliato di saltare questa esperienza. Tuttavia, non avendola provata in prima persona per questioni di tempo, non mi sento di esprimere un parere in merito.

Storia del Castello di Predjama (Castel Lueghi)

Castello di Predjama

Il Castello di Predjama è detentore di un Guinness dei primati, infatti, è il più grande castello al riparo di una grotta. Per la precisione, è incastonato in una roccia alta 123 metri da più di 800 anni .

Viene menzionato per la prima volta nel 1274, data in cui fu costruito dagli abati di Aquileia. Fu ricostruito, in seguito, dai Luegg, famiglia del suo abitante più noto.

Si tratta, infatti, del cavaliere Erazem Predjamski, famoso per essere una specie di Robin Hood Sloveno e per aver tradito l’imperatore Federico III, con un voltafaccia che lo vide sostenitore di Mattia Corvino (diretto rivale dell’imperatore). Le scorribande di Erasmo e la sua posizione politica lo portarono a dover sostenere un assedio durato un anno al castello di Predjama e pare che sia riuscito a resistere così a lungo grazie ad un cunicolo che lo collegava con il fiume Vipacco, dall’altra parte del promontorio, per i suoi rifornimenti. La leggenda narra che Erasmo, alla fine, venne tradito da uno dei suoi servi, che permise all’esercito nemico di ucciderlo illuminando con una candela la stanza dove si trovava il cavaliere. La compagna di Erasmo, addolorata per la perdita del suo amato, piantò un tiglio davanti alla chiesetta di Nostra Signora dell’Addolorata, sulla piazza del villaggio. L’albero è ancora lì.

Altra curiosità su questo castello dall’aspetto surreale è che fino al 1991 nascose un vero e proprio tesoro: dieci oggetti di uso secolare, che oggi si trovano nel Museo della Notranjska di Postumia.

Dove si trova il castello

Il Castello di Predjama si erge sul paesino di Postumia e si trova a circa 9 Km dalle grotte omonime ed a 50 minuti di macchina da Lubiana.

Come raggiungerlo dalle Grotte di Postumia

Il castello si raggiunge dalle Grotte di Postumia in macchina, in circa 15 minuti, o con un servizio navetta, di cui chiedere direttamente in biglietteria, quando si visitano le grotte.

Si può visitare all’interno?

Ammirare il castello da fuori, fotografandolo dai più noti punti di osservazione, è completamente gratuito. Ricordate, però, che l’utilizzo dei droni non è consentito!

Il castello è visitabile anche all’interno, acquistando il biglietto a circa 19,00 €, mentre per la visita guidata è disponibile un’applicazione in 17 lingue diverse o un’audioguida al prezzo aggiuntivo di 2,90€.

La visita del castello di Predjama è fatta di molte scale, quindi sconsiglio di affrontarla con passeggini o particolari problemi motori. Tra gli ambienti visitabili ci sono:

  • La sala dei cavalieri;
  • La sala delle torture;
  • La sala da pranzo;
  • La sala dei trofei di caccia;
  • L’armeria;
  • La cucina medievale;
  • Il bagno in cui Erasmo morì;
  • La parte del castello nella grotta.

Arrivati in ​​cima, non dimenticate di suonare la campana ed esprimere un desiderio.

Grotta sotto il castello di Predjama

Da maggio a settembre potrete visitare anche la Jama pod Predjamski grad, la grotta del castello di Predjama, abitata fin dall’età della pietra.

Vi consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale per scegliere la visita più adatta a voi, poiché sono previsti anche dei tour per chi vuole provare esperienze più avventurose.

Quanto dura la visita

La visita al castello dall’esterno dura circa venti minuti, il tempo di fare qualche scatto, che verrà subito benissimo visti gli splendidi punti panoramici.

Se, invece, si desidera visitare anche l’interno, considerate che la visita dura circa un’ora, più il tempo che passerete a fotografare la meraviglia dall’esterno: vi consiglio di ritagliarvi almeno 2 ore.

Prezzo del biglietto per la visita al Castello di Predjama

Castello di Predjama

Il prezzo del biglietto per la visita all’interno del castello è:

  • Adulto 19,00
  • Studenti 15,50 €,
  • Ragazzi dai 6 ai 15 anni 11,50 €
  • Bambini fino ai 5 anni 1,00 €.

Se alloggiate a Lubiana, vi consiglio questo tour organizzato da Get Your Guide, che include anche trasporto e Audioguida:

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Orari

Il Castello è aperto tutti i giorni, compresi i festivi ed anche in caso di mal tempo.

Gli orari variano in base al mese: a luglio e ad agosto dalle 9:00 alle 18:00, andando a ridursi sempre di più la fascia orario, fino alle aperture dalle 10:00 alle 15:00 nei mesi invernali.

Dove parcheggiare

Nei pressi del castello troverete un parcheggiatore che vi indicherà l’area parcheggio più vicina. Per la macchina si pagano 6,00 €, per i camper 12,00 €.

Dove mangiare

Sempre intorno al castello troverete diversi bar e ristoranti dove potrete mangiare o rinfrescarvi.

Visitare il castello di Predjama con il cane

All’interno del castello i cani non sono ammessi. Tuttavia, è possibile passeggiare nel parco circostante e scattare delle splendide foto tutti insieme.

Assolutamente vale la pena vedere il castello anche solo dall’esterno, come abbiamo fatto noi. Possibilità completamente gratuita.

Cosa vedere nei dintorni

Come vi ho raccontato anche nel mio articolo sulle Grotte di Postumia, la mia giornata si è così articolata:

Visita alle Grotte di Postumia durante la mattinata, qualche foto al Castello di Predjama ed al più lontano Castello di Snežnik, per poi concludere con il Castello della capitale.

Assicurazione di viaggio

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Grotte di Postumia: cosa devi sapere prima della visita

Durante il mio on the road in Slovenia, ovviamente, non poteva mancare una visita alle Grotte di Postumia. Uno dei luoghi più iconici e più impressionanti di questo paese.

Nonostante fossi con il mio cagnolino Gastone, l’esperienza è stata magica e perfettamente organizzata.

Iniziamo subito, quindi, con il racconto di questo tour che resta uno dei più emozionanti mai fatti!

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Cosa sono le Grotte di Postumia

Le Grotte di Postumia sono una delle meraviglie naturali più affascinanti d’Europa e si trovano in Slovenia. Per la precisione, sono grotte carsiche, anzi sono l’esempio tra i più classici di carsismo (“processo chimico operato dall’acqua in rocce calcaree, che determina particolari forme di erosione superficiali e sotterranee“). Si sono formate oltre due milioni di anni fa e sono caratterizzate da formazioni di stalattiti e stalagmiti.

Si estendono per oltre 24 chilometri, ma solo una parte è accessibile ai turisti. Questo sistema di grotte è il più grande della Slovenia ed uno dei più grandi al mondo aperti al turismo.

Le grotte sono state scoperte nel XIII secolo e furono aperte al pubblico nel 1819, diventando rapidamente una meta turistica di grande interesse.

Dove si trovano le Grotte di Postumia

Le Grotte di Postumia si trovano in Slovenia, a Postumia, nel cuore della regione del Carso. Distano meno di un’ora dalla capitale Lubiana e da Trieste e sono facilmente raggiungibili sia in auto che con i mezzi pubblici.

Come arrivare da Lubiana

Io ho raggiunto le grotte in auto da Lubiana e ci ho messo circa 40 minuti, ma dalla capitale è possibile anche prendere il treno dalla stazione centrale, che lascia alla stazione di Postumia in circa un’ora. Da qui, sono circa 30 minuti a piedi per le Grotte. Alternativamente, esistono anche degli autobus che, in circa un’ora, collegano Lubiana a Postumia.

Potrebbe essere comodo anche partecipare ad un tour organizzato da Get Your Guide, vi lascio il link:

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Come arrivare da Trieste

Da Trieste, le Grotte sono facilmente raggiungibili in macchina, in circa 45 minuti. Alternativamente, si può prendere un treno che impiega circa un’ora e mezza o l’autobus che impiega circa due ore. Se si parte da Trieste, è sempre bene portare con sé passaporto o Carta di Identità, così da non avere problemi al confine.

Un’ottima idea, potrebbe essere quella di partecipare ad un tour organizzato da Get Your Guide, vi lascio il link:

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Grotte di Postumia senza vignetta

Per evitare di pagare la vignetta obbligatoria una volta varcato il confine sloveno, dovrete uscire dall’autostrada all’ex confine di stato di Fernetti (presso Trieste), seguendo l’indicazione per Sežana. Seguendo la strada statale arriverete a Postumia in meno di mezz’ora.

Come funziona la visita alle Grotte di Postumia

Impostando “Grotte di Postumia” sul navigatore, arriverete al parcheggio a pagamento, dove potrete lasciare la macchina. Da qui, dovrete dirigervi verso la biglietteria con un bel po’ di anticipo perché c’è sempre una lunga fila e rischiate di perdere il vostro ingresso. In ogni caso, anche se fate il biglietto online, è richiesto l’arrivo almeno 30 minuti prima dell’inizio dell’esperienza.

La visita consiste in una prima parte di percorso da fare in trenino ed una seconda parte in cui si prosegue a piedi. Il tragitto è davvero molto semplice ed adatto a tutti.

Durata della visita

La visita dura 90 minuti precisi tra andata e ritorno. Considerando la lunga fila alla biglietteria o, comunque, i 30 minuti di anticipo richiesti, vi consiglio di dedicare alle grotte almeno tre ore della vostra giornata.

L’unico binario sotterraneo al mondo

Nel 1872, proprio in queste grotte, è stata inaugurata la prima ferrovia al mondo realizzata all’interno di una grotta calcarea. Infatti, già all’epoca si cercò di trovare un modo per portare i visitatori nel cuore di questo spettacolo naturale rapidamente ed in sicurezza.

Oggi, la visita inizia proprio a bordo di questo trenino, su cui percorrerete circa 4 km.

Il primo ufficio postale sotterraneo

Alla fine della vostra visita, arriverete anche nel negozio di souvenir, dove vi sarà possibile acquistare dei francobolli molto speciali. Noi, in realtà, non abbiamo potuto spedire la cartolina. Infatti, la ragazza ci ha spiegato che vanno inviate direttamente dall’ufficio postale a Postumia. Non so se è stata un’eccezione di quella giornata.

La particolarità di questo luogo, comunque, è che fu il primo ufficio postale sotterraneo al mondo (ad oggi credo anche l’unico). Da malinconica quale sono, non ho potuto resistere al fascino dei francobolli che devono aver acquistato tanti viaggiatori senza smartphone prima di me!

I draghi delle Grotte di Postumia

Nelle grotte di Postumia vivono anche i Protei, di cui purtroppo non ho foto, perché non ho voluto disturbarli, ma cercateli su Google per comprendere come mai la leggenda narra che siano dei cuccioli di drago!

Le diverse sale

Percorrerete diverse zone all’interno delle Grotte, dalla sala degli spaghetti, alla sala dei concerti, alla sala dei lampadari (che attraverserete sul trenino) e così via. Tutte caratterizzate da colori e forme straordinarie, vi emozioneranno e trasporteranno in mille mondi diversi.

Informazioni utili per la visita

Dove parcheggiare

Le grotte di Postumia sono fornite di un grande parcheggio a pagamento, il cui costo è di 6,00 € al giorno.

Orari di apertura

Le Grotte di Postumia sono aperte tutti i giorni, anche festivi ed anche in caso di mal tempo.

Tutti i mesi dell’anno sono aperte dalle 10:00 alle 15:00, con la bella stagione la fascia oraria si estende fino ad arrivare all’apertura dalle 9:00 alle 18:00.

Dove mangiare

All’interno del parco delle Grotte si trova un bar davvero fornitissimo che vende ottimi panini e buoni cornetti. Inoltre, ci sono anche diversi negozi di souvenir.

Regole per foto e video

All’interno delle grotte è possibile scattare foto e video a volontà, ovviamente sono vietati i flash.

Come vestirsi per la visita

Per entrare nelle Grotte vi consiglio un abbigliamento piuttosto pesante, infatti tutto l’anno mantengono una temperatura di 10 gradi. In generale, viene consigliato anche un impermeabile per umidità o possibili perdite d’acqua, ma io non ho subito questo disagio.

Vi raccomando scarpe comode e se possibile antiscivolo.

Prezzo del biglietto per le Grotte di Postumia e dove comprarlo

Il mio consiglio è prendere il biglietto per le grotte direttamente sul sito ufficiale, online e con qualche giorno di anticipo, per evitare la lunga fila alla biglietteria.

Esistono diverse possibilità, ma in generale il biglietto singolo per adulto ha un costo di 29,90 €. Il pacchetto più venduto, comunque, è il combinato Grotte + Castello di Predjama al costo di 39,90 €.

Se volete un’audioguida dovrete pagare un prezzo aggiuntivo di 3,90 € ed io ve lo consiglio vivamente, perché la guida tenderà ad andare avanti e disperdere le sue parole negli ambienti troppo grandi.

Qualora voleste cambiare l’orario del biglietto, è possibile farlo gratuitamente fino a 24 ore prima, dopo le 24 ore dovrete pagare un supplemento di 2,00 € a biglietto. Potrete effettuare la modifica online fino a 30 minuti, successivamente dovrete recarvi necessariamente alla biglietteria e dovrete pagare un supplemento di 5,00€ per biglietto.

Le Grotte di Postumia con il cane

Per quanto riguarda la visita alle grotte con il nostro amico a 4 zampe, è davvero tutto ben organizzato.

Premetto che io non ho mai lasciato Gastone per visitare musei o attrazioni similari, ma questa volta ho voluto provare e mi sono trovata molto bene.

I nostri amici vengono messi dentro dei box all’aperto ma riparati e sorvegliati dal personale.

Il servizio è gratuito ed i box si trovano poco più avanti rispetto alla biglietteria.

Unico neo: mi sono chiesta se in inverno può essere considerata una buona soluzione, considerate le temperature molto più fredde (io ci sono stata a fine aprile e si stava benissimo).

Le Grotte di Postumia con i bambini e con il passeggino

Le Grotte di Postumia sono visitabili con i bambini ed anche con il passeggino che, se pieghevole, verrà trasportato anche dal trenino. A mio avviso, in realtà la visita con il passeggino può risultare un po’ scomoda perché i sentieri sono scivolosi, ma ho comunque visto genitori cavarsela alla grande!

Cosa vedere nei dintorni

Da unire alla visita alle Grotte, ovviamente, non può mancare il Castello di Predjama, ad appena 15 minuti di macchina da Postumia. A dire il verso, per chi farà i biglietto combinato, esiste anche il servizio navetta direttamente dalle Grotte.

Io, andando un po’ fuori la logica stradale, ho deciso di aggiungere anche il Castello di Snežnik, a circa un’ora da Predjama e poi, tornando a Lubiana, ho visitato il castello della capitale.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio in Slovenia. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.

Paros: il mare incredibile della Grecia

Il mio primo vero viaggio con Matteo è stato in Grecia, tra Santorini e Paros, se non si conta un brevissimo week end a Firenze. Questo è un dettaglio molto importante, perché vi sto per parlare del viaggio che ho organizzato nel peggiore dei modi ed in cui abbiamo avuto più imprevisti, ma anche di quello che ci ha insegnato di più, soprattutto su quanto sia importante prendere le cose nel modo giusto.

Per prima cosa, questo viaggio è stato caratterizzato dalla mia ansia pre partenza, perchè avevo una gran paura di scoprire che Matteo non sarebbe stato un pazzo come me, pronto ad adattarsi a tutto. In secondo luogo, all’epoca studiavo e mi allenavo, quindi decisi di lasciare l’organizzazione in mano ad un’agenzia di viaggi e questo si è poi rivelato un grosso errore per infiniti fattori. Tra questi, l’agente si era completamente dimenticato di informarci che avremmo dovuto prenotare con netto anticipo il nostro mezzo di trasporto a Paros ed abbiamo rischiato di non vedere affatto l’isola.

Tuttavia, avevo comunque ideato un itinerario davvero meritevole e tutto è bene quel che finisce bene: infatti, grazie alla bellezza dell’isola, io e Matteo siamo riusciti a ridere di ogni piccola sfortuna (come il fatto che la nostra camera di hotel si era allagata il giorno del nostro arrivo e siamo finiti in una struttura decadente per qualche giorno, perchè il resto era tutto sold out). Inoltre, i proprietari della struttura che avevamo prenotato ci hanno praticamente adottato, cucinando ogni sera per noi piatti tipici e prestandoci un loro furgoncino per spostarci sull’isola.

Fatta questa lunghissima ma necessaria premessa, vi racconto il mio itinerario e vi svelo anche qualche consiglio utile per non finire nei guai come me!

Cosa vedere a Paros

In Grecia ho visitato Kos, Santorini e Paros e, secondo me, quest’ultima vanta il mare più bello e l’atmosfera più genuina. Non la consiglierei ad un gruppo di ragazzi che cercano la movida, ma tra le isole greche resta la mia preferita.

Di seguito vi descrivo come sarebbe dovuto essere il mio itinerario, se non avessimo dovuto perdere una giornata per trovare un altro alloggio e non fossimo rimasti senza mezzo di trasporto:

GIORNO 1

  • Golden Beach
  • New Golden Beach
  • Spiaggia di Pounda

GIORNO 2

  • Naoussa
  • Spiagge di Kolymbithres, Santa Maria e Piperi

GIORNO 3

  • Parikia
  • Spiaggia di Livadia, di Krios e Martselo
  • Agios Fokas
  • Lefkes

GIORNO 4

  • Aliki
  • Aliki Beach ed Agios Nikolaos

Purtroppo, alla fine siamo riusciti a vedere solo la zona di Golden Beach e Noussa, dovendo combattere con hotel e noleggio macchina. Tuttavia, ci siamo ripromessi di tornare appena potremo a Paros, perchè con il poco che siamo riusciti a visitare e nonostante tutti i problemi, ci ha fatti completamente innamorare.

Come sono le spiagge di Paros

Le spiagge di Paros sono perlopiù di sabbia ed anche quelle attrezzate riescono a mantenere un aspetto selvaggio e bellissimo.

Anche il mare a Paros è spettacolare, il mio preferito tra le tre isole greche che ho avuto l’onore di visitare.

Vi consiglio di portare sempre un paio di scarpette da scoglio nello zaino perchè non si sa mai!

Le cittadine da non perdere

Purtroppo, io sono riuscita a vederne solo una, ma le cittadine assolutamente da non perdere sull’isola sono:

  • Noussa: famosa per il suo pittoresco porto, con i tradizionali pescherecci e le taverne sul mare. Molto carini qui sono il Castello Veneziano, il mercato locale e la Chiesa di Agios Nikolaos.
  • Parikia: qui molto particolare è la Chiesa di Panagia Ekatontapiliani. Inoltre, è interessante anche il Kastro Veneziano ed il pittoresco lungomare.
  • Lefkes: la cittadina è davvero adorabile grazie alle sue case cicladiche ed i colori tipici che la caratterizzano. Qui merita una visita la Chiesa di Agia Triada.
  • Aliki: si tratta di un altro meraviglioso borgo greco, con il suo pittoresco porto e le sue taverne tradizionali.

AntiParos

Il proprietario del posto dove alloggiavamo ci ha caldamente raccomandato di tornare a Paros soprattutto per visitare Antiparos: isola che si trova proprio di fronte a Paros ed è raggiungibile in traghetto da Parikia o da Pounta.

Tra i luoghi che ci ha consigliato di visitare ho appuntato:

  1. Grotta di Antiparos
  2. Castello di Antiparos
  3. Chiesa di Agios Nikolaos
  4. Il villaggio di Antiparos

Se volete visitare Antiparos senza troppe preoccupazioni, vi consiglio di prenotare la gita con Get Your Guide:

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Dove e cosa mangiare a Paros

La fortuna più grande del nostro viaggio a Paros è stata l’amicizia con il proprietario della struttura dove avremmo dovuto alloggiare sin dall’inizio. Per rimediare alla camera allagata, infatti, ci ha cucinato quasi ogni sera specialità della tradizione, oltre ad indicarci i luoghi da non perdere sull’isola e prestarci il furgoncino che vedrete a breve.

Dunque, da assaggiare assolutamente a Paros:

  • Revithada, una zuppa di ceci cotta lentamente.
  • Gouna, pesce essiccato e grigliato, spesso sgombro.
  • Kakavia, una zuppa di pesce preparata dai pescatori locali.
  • Glyka tou koutaliou, dolci di frutta conservata,
  • I formaggi locali.
  • Ouzo, un liquore all’anice.
  • Pasteli, una barretta dolce di sesamo e miele.

Per quanto riguarda il “dove mangiare a Paros“, posso aiutarvi ben poco, perchè ci è sempre stata gentilmente preparata una cena tipica al Blue Dolphin, con una vista pazzesca sulla Golden Beach. In ogni caso, i ristoranti più caratteristici e più famosi si concentrano a Noussa e Parikia: qui avrete davvero l’imbarazzo della scelta.

Dove alloggiare sull’isola

Come vi ho anticipato, io ho alloggiato nella zona di Golden Beach, al Blue Dolphin e ve lo consiglio vivamente per la bellezza delle camere (anche se ne abbiamo goduto poco, causa imprevisto), l’ottima cucina, la vista spettacolare e la gentilezza dei proprietari.

Tuttavia, le zone migliori e meglio collegate sono sicuramente Noussa e Parikia.

Considerate, in ogni caso, che Paros è davvero piccola e collegata da un’unica grande strada, quindi con la macchina riuscirete comunque a girarla da qualunque punto partiate.

Come arrivare a Paros e come spostarsi

Paros non ha un proprio aeroporto internazionale e dall’Italia occorre necessariamente fare scalo, infatti si raggiunge o attraverso voli interni da Atene o in traghetto da Mykonos, Santorini ed Atene.

Io ho scelto di arrivare a Santorini, godermi due giorni e raggiungere Paros, per poi restare altri due giorni a Santorini.

Importante: da diversi anni si vocifera che l’aeroporto di Paros si stia preparando ad ampliare la sua rete di collegamenti, addirittura per voli internazionali. Quindi, cercate sempre sui canali ufficiali queste informazioni. Io, collaborando con un tour operator, cercherò di tenere aggiornata il più possibile questa sezione.

Per visitare al meglio l’isola vi consiglio assolutamente di noleggiare una macchina. Anche se va molto di moda, evitate motorini e quad perchè di notte le strade sono totalmente buie.

IMPORTANTE: prenotate con anticipo l’auto a noleggio perchè si esauriscono rapidamente (soprattutto in alta stagione) e ricordate che le compagnie di autonoleggio in Grecia permettono di noleggiare un’auto a chi ha un’età compresa tra 21 e 70 anni. Inoltre, esiste un costo aggiuntivo per i minori di 25 e per chi ha più di 70 anni.

Quanti giorni servono e periodo migliore per visitarla

Per quanto possa sembrare banale, secondo me il miglior periodo per visitare l’isola è l’estate, in particolare da maggio a settembre, cercando di evitare agosto se possibile.

Per visitarla tutta io, che sono molto lenta ed amo perdermi nei posti, mi prenderei anche una settimana. Ma, probabilmente, bastano anche 4-5 giorni.

Informazioni utili

  • A chi è adatta Paros? Io la ritengo la meta perfetta per un viaggio di coppia, un po’ meno per comitive di amici che vogliono scatenarsi. Secondo me è molto carina anche per le famiglie.
  • Documenti: E’ necessario viaggiare con un passaporto o una carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità.

Isole vicino a Paros

Ci sono diverse isole vicino a Paros che sono facilmente raggiungibili via traghetto o barca. Può essere un’idea carina, infatti, unire ai 4-5 giorni a Paros anche qualche giorno a:

  1. Naxos
  2. Mykonos
  3. Santorini
  4. Ios

Ovviamente, sarebbe un’idea anche fare Atene + Paros.

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Pista slittini estiva Vipiteno: info e costi

Durante la mia estate in Trentino Alto Adige, la seconda per la precisione, ho deciso di andarmi a divertire, provando la pista di slittini estiva a Vipiteno. Anzi, a dire la verità, sul Monte Cavallo.

Posso già anticiparvi che è stata un’ottima idea, infatti, sia io che Matteo ci siamo divertiti tantissimo ma, soprattutto, abbiamo scoperto una parte di questa regione che ancora non conoscevamo e si è rilevata davvero bellissima e super attrezzata.

Che siate con i vostri bambini o dei semplici giocherelloni come noi, vi consiglio vivamente di aggiungere questa esperienza al vostro programma vacanze. Vediamo se, con il mio articolo, riuscirò a semplificare la vostra pianificazione.

Colazione a Vipiteno

Piccolo consiglio prima di parlare della pista estiva per slittini: fermatevi per una colazione a Vipiteno. Questo delizioso borgo, infatti, oltre ad essere considerato tra i borghi più belli d’Italia ed essere famoso per i suoi palazzi bellissimi e colorati, che meritano almeno una passeggiata, è anche la sede della latteria Vipiteno, dove potrete assaggiare l’ottimo e tanto noto yogurt.

Si tratta di una delle aziende più antiche e famose dell’Alto Adige, fondata nel 1884. Qui potrete acquistare diversi prodotti della latteria ed io ne ho approfittato per comprare uno yogurt per la mia colazione. Voto: 10& lode.

Dove si trova la pista estiva per slittini e come arrivare

La pista estiva per slittini si trova sul Monte Cavallo. Vi basterà impostare su Google Maps “Rosskopf” e da Vipiteno impiegherete 3 minuti di macchina per raggiungere il parcheggio della cabinovia.

Da qui, dovrete prendere la cabinovia e verrete lasciati sul Monte Cavallo. A questo punto, vi basterà salire su un’altra cabinovia, la panorama, ed in pochi minuti sarete al punto di partenza della pista per slittini.

La vista dalla cima del monte è davvero spettacolare, affacciando sull’arco alpino altoatesino, la Valle Isarco e le Dolomiti.

Inoltre, a Monte Cavallo troverete diversi rifugi e baite dove provare i piatti della tradizione, tantissimi animali meravigliosi, giostre per i vostri bambini e tanti percorsi nella natura, di varia difficoltà.

La pista estiva per slittini

Come anticipato, l’attrazione più nuova e più adrenalinica del Monte Cavallo sono le Panorama Mountain Coaster, cioè la pista estiva per slittini più lunga d’Italia!

A chi è adatta?

Anche se è un’attività davvero sicura e per niente spaventosa, è in realtà vietata ai bambini sotto i 3 anni ed i bambini sotto gli 8 anni viaggiano gratis ma devono essere accompagnati da un adulto.

A parte i limiti di età, la consiglio davvero a chiunque: per quanto lo slittino possa andare veloce, il freno consente di tenere sempre sotto controllo la velocità e la corsa dura pochi minuti. In ogni caso, lo slittino può raggiungere una velocità massima di 40 Km/h.

Il cane, ovviamente, non potrà fare l’attività. Tuttavia, uno dei ragazzi dello staff si è gentilmente offerto di controllare Gastone durante la nostra salita e discesa.

Prezzo del biglietto

Il prezzo del biglietto comprensivo dell’andata e del ritorno Cabinovia + 1 corsa con lo slittino è di 36,00 € a persona, mentre per il cane abbiamo dovuto pagare un costo aggiuntivo di 5,00 € per la cabinovia.

Per i bambini il costo è di 25,00 € ed esistono diverse soluzioni per i gruppi famiglia:

  • Family 2+1 = 81,00 €
  • Family 2+2 = 89,00 €
  • Family 1+2 = 74,00 €

Durata dell’attività

La corsa in slittino dura qualche minuto, tuttavia troverete sicuramente una fila importante da sostenere, almeno in alta stagione. Noi, ad agosto, abbiamo aspettato circa 30 minuti.

Quindi, considerando i minuti della corsa della seconda cabinovia, la discesa e la fila: considerate di riservare almeno un’oretta all’attività.

Orari e apertura

Per quanto riguarda la stagione estiva 2024, la pista sarà aperta dal 29 giugno a inizio ottobre 2024, dalle 9.00 fino alle 16.00 e la cabinovia dalle ore 8.30 – 17.00.

Per la stagione invernale 2023/2024, la pista è rimasta chiusa. Vi consiglio, quindi, di controllare gli aggiornamenti sul sito.

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO

Ricordatevi che, prima di partire, è sempre una buona idea stipulare un’assicurazione di viaggioHeymondo, come sapete, è la mia assicurazione di fiducia e vi basterà cliccare sull’immagine qui sotto per ottenere il 10% di sconto:

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio a Vipiteno. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.

Gole di Vintgar in Slovenia: cosa c’è da sapere

Le gole di Vintgar (o Vintgar Gorge) sono uno dei punti di ingresso al Parco Nazionale di Triglav e sono considerate il più grande monumento naturale della Slovenia. Vengono attraversate dal fiume Radovna che, tra cascate, rapide ed acqua cristallina, crea uno spettacolo senza eguali.

Personalmente, è stato uno dei luoghi che ho amato di più in Slovenia, infatti mi ha particolarmente impressionato il colore dell’acqua e la conservazione dell’ambiente nonostante i turisti.

Tuttavia, ho trovato poco chiare le indicazioni sui parcheggi e come arrivare, quindi mi sono decisa a scrivere un articolo dettagliato su questo posto che reputo a dir poco meraviglioso e che merita senz’altro una visita.

Dove si trovano le gole di Vintgar

Le gole di Vintgar si trovano nel Parco Nazionale di Triglav, a 45 minuti da Lubiana ed a circa 10 minuti dal lago si Bled (se si considera il traffico della zona).

Dove parcheggiare e come arrivare alle gole

La prima cosa da sapere sulle gole di Vintgar è che dispongono di ben tre parcheggi, collegati alle gole tramite navetta o percorsi naturalistici.

  • PARCHEGGIO 1 – CENTRALE VINTGAR: questo è il parcheggio più vicino al centro visite, da cui si ha accesso ufficialmente alle gole e viene servito da una navetta gratuita ogni 20 minuti (i cani sono ammessi a bordo, se muniti di museruola)
  • PARCHEGGIO 2 – VINTGAR CASTELLO DI BLED: questo parcheggio, più distante, viene servito da una navetta gratuita ogni ora (stesso discorso per i cani).
  • PARCHEGGIO 3 – VINTGAR BLEJSKA DOBRAVA: anche in questo caso, il parcheggio è servito da una navetta gratuita ogni ora, su cui sono ammessi i cani muniti di museruola.

Il costo per ogni parcheggio è di 5,00 €. In teoria, dovrebbe pagarsi tramite le apposite macchinette ma, quando siamo andati noi, la macchinetta non funzionava ed abbiamo dovuto pagare ad un signore che ci ha lasciato la ricevuta da apporre sulla vettura.

Io (Google Maps) ho scelto il parcheggio 3 e vi assicuro che non è stato affatto intuitivo capire dove andare dopo aver parcheggiato. In realtà, dopo aver lasciato la macchina, dovrete tornare sulla strada sterrata da cui siete arrivati, superare il fioraio e continuare per un po’, per poi prendere la stradina sulla sinistra. Da quel momento seguite sempre le indicazioni per le gole, come nella seconda foto. Più o meno, vi ci vorrà un’oretta di sentiero molto semplice, nel bosco e su terreno affrontabile, al massimo fatto di sassolini per brevi tratti.

Ad un certo punto, vi troverete davanti un piccolo bar e l’ingresso alle gole, ben visibile per la segnaletica e la lunga fila all’ingresso.

Al ritorno, usciti dalle gole, dovrete proseguire sul percorso sterrato e vi converrà mettere sul navigatore il vostro parcheggio così da capire che direzione prendere. Nel caso sceglierete il parcheggio n.3 come me, subito dopo essere usciti dai tornanti posti alla fine delle gole, dovrete scendere le scale che portano al bagno e proseguire sempre dritti, fino a sbucare nel parcheggio ma dalla parte opposta rispetto la partenza.

Quanto dura la visita alle gole?

La visita alle gole potete immaginarla suddivisa in tre fasi, se optate per raggiungerle a piedi dal parcheggio. Ipotizzando che sceglierete il numero 3 come me, ecco i tempi:

  1. Un’oretta per raggiungere l’ingresso alle gole (io ci ho messo tanto perchè ho l’artrosi e le ho raggiunte con il mio beagle di 15 anni, con artrosi anche lui);
  2. Un’oretta per le gole (considerate tante soste per le vostre foto e le foto degli altri visitatori che bloccheranno il passaggio);
  3. Una quarantina di minuti per il ritorno.

Vi consiglio, quindi, di dedicare una mezza giornata alla visita così da fare tutto con calma. In ogni caso, ritagliatevi almeno 3-4 ore.

Tenete a mente, comunque, che il percorso è davvero semplice ed adatto a tutti. Eviterei il passeggino per il terreno frastagliato e le strettoie delle gole.

Il biglietto per le gole di Vintgar

I biglietti possono essere acquistati online (sul sito ufficile) o in loco. Non essendo certa delle mie tempistiche, io li ho fatti direttamente al centro visite. Ho dovuto fare una fila di circa 15 minuti.

Il costo per gli adulti è di 10,00 €, per i bambini di 5,00 € e per i cani di 3,00 €. I nostri amici a 4 zampe devono essere tenuti al guinzaglio.

C’è anche la possibilità di partecipare alla visita guidata, al costo di 28,00 € per gli adulti e di 15,00 € per i bambini.

Orari di apertura e stagione migliore

Le gole restano chiuse nei mesi invernali. Nel 2024 l’apertura è stata il 19 aprile e la chiusura è prevista per il 10 ottobre.

Gli orari variano in base al mese, per quest’anno:

  • Aprile – 26 maggio: 9:00 – 17:00
  • 27 maggio – 23 giugno: 8:00 – 18:00
  • 24 giugno – 15 agosto: 7:30 – 19:00
  • 16 agosto – 10 settembre: 8:00 – 18:00
  • 11 settembre – 8 ottobre: 8:00 – 17:009.
  • 9 e 10 ottobre: 9:00 – 16:00

In ogni caso, considerando il tipo di percorso, secondo me il periodo migliore resta la primavera o l’autunno.

Per sicurezza, controllate sempre orari e date sui siti ufficiali, così da essere aggiornati su eventuali improvvisi cambiamenti.

Come vestirsi ed altre info utili sulla visita

  • Le Gole sono davvero semplici da affrontare e vale lo stesso per il percorso per arrivare e per tornare. Vi consiglio comunque di indossare un abbigliamenti da trekking, così da evitare punture di insetti e stare comodi.
  • Indossate scarpe adatte perchè potreste trovare la passerella bagnata, quindi antiscivolo o comunque sportive.
  • All’ingresso vi verranno forniti cuffietta e casco obbligatori.
  • All’ingresso, all’uscita e all’inizio nel mezzo del percorso troverete dei bar ed anche i bagni. Tuttavia, vi consiglio di portare sempre una borraccia con voi, perché saranno comunque abbastanza lunghi i tratti senza possibilità di rifrescarsi.
  • Il percorso è adatto ai bambini, ma non ai passeggini secondo me. Soprattutto se scegliete di raggiungere le gole a piedi, potrebbe risultare davvero scomodo.
  • I cani sono ammessi al prezzo di 3,00 € ed al guinzaglio, muniti di museruola per la navetta.

Cosa fare nei dintorni delle gole di Vintgar

Ho scritto un articolo molto dettagliato sul mio viaggio in Slovenia, ma di seguito vi elenco brevemente le tappe che ho aggiunto dopo la visita alle gole e su cui scriverò degli articoli dedicati:

  • Riserva naturale di Zelenci;
  • Cascata di Pericnik;
  • Russian Chapel;
  • Jasna Lake.

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Minorca: l’isola da cui vedere il tramonto più bello del mondo

Minorca, che tra le Isole Baleari “famose” è sicuramente la più tranquilla e selvaggia, è stata una scelta del tutto casuale nella lontana estate del 2017. Io e Matteo eravamo insieme da appena due anni e cercavamo luoghi di mare stupendi.

Così, in un pomeriggio primaverile, mentre giocavo con destinazione ovunque su Skyscanner, trovo un’ottima offerta per Valencia. Meraviglioso, se non fosse che il mare di Valencia è tutto fuorché stupendo. Così, rifletto giusto un secondo e la vedo, lì vicina, minuscola e penso: “ma io di Minorca perché non so nulla?“.

Qualche blog di viaggi con foto da togliere il fiato ed una serata su youtube di video spettacolari dopo…i biglietti aereo sono fatti!

Inutile dire che poi si è rivelata una delle scelte più giuste della nostra vita: a Minorca abbiamo visto il tramonto più bello di sempre, scoperto un mare che ci ha fatti innamorare perdutamente e trovato un luogo dove un giorno ci piacerebbe vivere.

Assicurazione di viaggio

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Cosa vedere

Siamo arrivati a Minorca all’alba, dopo quattro giorni spettacolari a Valencia e la prima cosa che abbiamo fatto è stata ritirare la nostra auto, mi sembra con Hertz. L’aeroporto di Minorca è abbastanza intuitivo ed anche le strade sono larghe e poco trafficate, noi non abbiamo avuto alcun tipo di problema ad orientarci e guidare.

Giorno 1

Il primo giorno abbiamo fatto colazione a Mahòn e poi ci siamo immediatamente spostati nella zona del nostro Hotel per fare il check – in. Lasciate le valigie siamo corsi sulla prima spiaggia che avevo segnato tra quelle da non perdere. Ecco le nostre tappe:

  • Cala Galdana: tra tutte quelle viste a Minorca l’ho trovata la più turistica e meno selvaggia, tuttavia sono di una bellezza disarmante il mare ed il panorama all’orizzonte. Ve la consiglio assolutamente.
  • Cala Mitjana: deve essere uno spettacolo, ma in bassa stagione. Come potete vedere dalla terza foto qui sotto, ad agosto (anche giustamente direi) era davvero strapiena. Questo non ci ha comunque impedito di ammirarne la bellezza.

Giorno 2

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta di un borgo di pescatori meraviglioso:

  • Fornells: Uno dei luoghi più incantevoli visti nella mia vita. Devo premettere che sono un’amante dei porticcioli da cui è possibile tuffarsi, quindi per me questo paesino di pescatori, famoso per la sua zuppa di aragosta (la caldereta de llangosta) è stato amore a prima vista.

  • Cala Pilar: in questa giornata saremmo dovuti andare ad ammirare anche Cala Pilar, ma ho pensato che a Fornells avrei voluto viverci e, dunque, che meritavo di passarci almeno una giornata intera. Ci sarà tempo per quest’altra meraviglia, perché a Minorca sicuramente tornerò.

Giorno 3

Se dovessi scegliere la mia giornata preferita a Minorca, sarebbe sicuramente questa. Perché proprio grazie alle tappe di questo giorno ho compreso a pieno la magia dell’isola ed ho capito che Minorca mi sarebbe rimasta negli occhi e nel cuore per il resto della mia vita.

  • Favaritx Lighthouse: è il faro più bello di Minorca, grazie al paesaggio lunare che lo circonda ed alle sue zone circostanti, che fanno parte del Parco Naturale De S’Albufera des Grau. Scesa dalla macchina mi è sembrato di essere atterrata su un altro pianeta: il nero della sabbia, il marrone delle scogliere, il blu del mare ed il bianco della spuma delle onde mi hanno sconvolta.

  • Cala Presili: dal Faro ci siamo incamminati verso due delle spiagge più belle dell’isola, la prima è stata Cala Presili. Non credo abbia bisogno di tante parole: guardate voi stessi la bellezza del mare e del panorama. Questa spiaggia fa parte dell’area protetta del Parco Naturale dell’Albufera ed è frequentata dai nudisti, tuttavia io me la sono goduta tranquillamente in costume.

  • Cala Tortuga: da Cala Presili, ci siamo diretti, sempre a piedi, verso Cala Tortuga. Qui la spiaggia torna bianca ma la bellezza resta la stessa. Non è affatto facile da raggiungere, perché bisogna camminare abbastanza per arrivarci. Infatti, nonostante la sua bellezza disarmante, non è molto frequentata. Ne vale la pena? Mille volte sì. Tra l’altro, deve il suo nome alle tartarughe che vivono nella laguna dietro la spiaggia (che si vede molto bene nell’immagine di copertina dell’articolo e meno bene nella terza foto qui sotto).

  • Cova d’en Xoroi: dopo tanta bellezza naturale, eravamo seriamente convinti che nulla ci avrebbe potuto sconvolgere di più quel giorno. Ci sbagliavamo. Infatti, abbiamo fatto aperitivo in questo locale, che credo sia il più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita, dove ci ha sorpreso il tramonto più incredibile di sempre. Io, davvero, non so descrivervi con semplici parole scritte la magia dovuta a questa scogliera a strapiombo sul mare, il locale costruito all’interno della roccia, il blu infinito di un mare senza eguali e quella sfera rossa che vi si immerge. Vi posso solo dire che almeno una volta nella vita dovete fare questa esperienza. Prenotate il biglietto con un po’ di anticipo sul sito ufficiale al costo di 25,00 € a persona, che include una bevanda.

Giorno 4

  • Cala en Turqueta: ultimo giorno e tanta malinconia, ma per fortuna lo abbiamo dedicato al mare più bello di Minorca, secondo me. Qui dovrete arrivare la mattina molto presto, perchè il parcheggio è a numero chiuso e rischiate di non riuscire ad avvicinarvi alla spiaggia.

  • Cala Macarelleta: da Cala en Turqueta abbiamo deciso di dirigerci a piedi verso Cala Macarelleta percorrendo un tratto del Camì des Cavalls. Un percorso davvero bellissimo, che vi consiglio di fare. Ricordate che su questa spiaggia è consentito il nudismo. Da qui, ci siamo spostati alla vicina Macarella, comunque meravigliosa. La particolarità di queste due spiagge è che a volte, a riva, la spiaggia sembra quasi rosa. Mi raccomando, leggete sempre online gli aggiornamenti sulla viabilità, perché in alta stagione questi due paradisi non sono raggiungibili in auto e quindi dovrete optare per il cammino a piedi (da me consigliato), l’autobus o la barca.

Spiagge

Le spiagge di Minorca, principalmente fatte di sabbia, sono tutte davvero spettacolari, probabilmente tra le più belle che vedrete nella vostra vita. Tuttavia, ci sono delle particolarità che dovete tenere a mente:

  • Alcune sono a numero chiuso: più che altro, i parcheggi sono inaccessibili superato un certo limite e le calette diventano raggiungibili solo attraverso difficili trekking o via mare;
  • Trekking: la maggior parte delle spiagge di Minorca sono accessibili attraverso dei trekking nella natura. Di solito sono assolutamente semplici e fattibili, ma potrebbe capitare di doverne affrontare di più complicati. Documentatevi sempre sulla singola spiaggia che intendete visitare.
  • Nudismo: sull’isola il nudismo è consentito in molte spiagge.
  • Servizi: non tutte le spiagge hanno bar o bagni.

Detto questo, le spiagge che avevo segnato per il mio soggiorno erano molte di più, ma appena arrivata ho preso la decisione di voler viaggiare lentamente e godendomi ogni attimo, quindi ho drasticamente ridotto le tappe. Di seguito, vi elenco comunque tutte quelle che avevo appuntato:

  • Cala Galdana;
  • Cala Mitjaneta;
  • Fornells;
  • Cala Pilar;
  • Cala Presili;
  • Cala d’en Tortuga;
  • Cala en Turqueta;
  • Cala Macarella;
  • Cala Macarelleta;
  • San Tomas
  • Son Bou
  • Cala Morell
  • Cala Pregonda
  • Cala en Porter

Mappa

Vi lascio una mappa dell’isola, per aiutarvi ad orientarvi. Considerate che la zona di Mahòn è la più industriale e meno caratteristica, il mio consiglio è di spostarvi verso Ciutadella.

Ciutadella, che vedete in foto qui sotto, è una deliziosa cittadina con ottimi ristoranti che affacciano proprio sul porticciolo. I punti di interesse principali sono la sua Cattedrale ed il Castello. Il mio consiglio è di perdervi tra i vicoli di questa meraviglia ed i suoi negozietti.

Quale zona scegliere per alloggiare

Per alloggiare vi sconsiglio Mahòn perchè è molto industriale ed anche Ciutadella perchè è molto cara.

Io mi sono trovata molto bene all’hotel Loar Ferreries, a Ferreries. Il paesino non era nulla di che ma all’epoca i prezzi erano convenienti. C’erano anche dei ristoranti nei dintorni.

Dove mangiare

Delle zone visitate, le due più rinomate per i ristoranti sono Ciutadella e Fornells. Io ho optato sempre per pasti rapidi, perchè Minorca è davvero molto cara, tuttavia mi sono concessa due cene un po’ più pretenziose e davvero ottime qui:

AGRITURIMO EL GALLO:

Location davvero suggestiva, signore al servizio gentilissimo e carne da dieci e lode. Ovviamente, tortilla da leccarsi i baffi. LO SUPER CONSIGLIO. Si trova vicino Cala Galdana per intenderci.

RISTORANTE CAFE’ BALEAR:

Considerato uno dei migliori ristoranti di pesce di Minorca, si trova a Ciutadella ed è abbastanza caro. Tuttavia, una sera vale la pena fare il sacrificio perché l’ho trovato squisito.

Vi segnalo anche dei posti che non sono riuscita a provare ma mi ero appuntata:

  • FORNELLS: Es Port; Es Cranc;
  • FERRERIES: Meson rias Baixas; Binissues.

Dall’aeroporto di Minorca al centro e come spostarsi sull’isola

L’aeroporto di Minorca si trova a Mahòn e dista pochi chilometri dal porto della cittadina.

A mio avviso, per visitare Minorca è necessario noleggiare un auto, dunque il mio consiglio è di prendere la macchina non appena si atterra.

In alternativa, sappiate che la linea 10 collega l’aeroporto alla stazione degli autobus a Mahòn e da lì partono le altre linee, per diverse direzioni.

Quanti giorni e periodo migliore

Io sono stata 4 giorni ed ho visto pochissimo, non mi ritengo affatto soddisfatta del “quanto ho visto“. Purtroppo, ho erratamente valutato l’isola come piccola e facilmente visitabile in breve tempo. In realtà, per vederla con tranquillità, ci vorrebbero dieci giorni. In una settimana, tuttavia, sicuramente si vede tanto.

Per quanto riguarda il periodo migliore vi sconsiglio agosto, quando si affollano i turisti. Qualora dovessi tornare, sceglierei maggio o la seconda metà di settembre come periodo.

Come raggiungerla

Minorca si raggiunge facilmente in aereo, anche con voli diretti da Fiumicino (faccio riferimento a Roma, perchè sono romana). La raggiungono compagnie come Ita, Ryanair, Easy Jet, Vueling ed Iberia.

Altrimenti, potete fare come ho fatto io: scalo di qualche giorno a Valencia, per poi dirigersi sull’isola.

Consigli utili

Ecco qualche informazioni utile su Minorca, prima di salutarvi:

  • Non è una meta economica, quindi se state programmando un viaggio low cost non ve la consiglierei.
  • Non è una meta adatta a chi cerca la movida, mi è sembrata molto tranquilla. Anche per le famiglie con bimbi piccoli non mi sembra particolarmente adatta, vista la difficoltà nel raggiungere alcune spiagge. PERFETTA, invece, per una vacanza di coppia o se si cerca solo del mare splendido e del relax.
  • Come documento è necessario il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
  • Si usa l’Euro.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio a Minorca. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.

Spalato: la Croazia tra mare e storia

Spalato non è forse la cittadina più nota della Croazia, eppure si presta come tappa perfetta per un on the road nel paese o un week end mordi e fuggi, grazie ai voli super economici!

Io mi sono completamente innamorata del suo mare, allo stesso tempo non mi è particolarmente rimasta nel cuore per la poca ospitalità ed il brutto tempo (non è colpa di nessuno, è chiaro), che purtroppo ha caratterizzato il mio week end qui.

Inoltre, sono un’appassionata di viaggi lunghi ed on the road, quindi mi risulta difficile stabilire una connessione con un luogo in così poco tempo.

Tuttavia, Spalato sta diventando la meta prediletta di molti proprio perché permette di raggiungere la Croazia in maniera low cost e si presta come location ideale per addio al celibato e addio al nubilato divertenti, ma non eccessivi.

Dunque, la mia missione oggi sarà darvi un parere onesto su ogni tappa da non perdere in città.

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Cosa vedere a Spalato e per cosa è famosa

Spalato è famosa per diverse ragioni e le principali sono:

  • Voli low cost che la raggiungono e permettono di atterrare in Croazia spendendo davvero poco.
  • Il Trono di Spade (forse solo per me), infatti qui sono state girate alcune celebri scene del telefilm.
  • Il Palazzo di Diocleziano (dove sono state girate delle scene proprio del Trono di Spade, ad esempio nei sotterranei Daenerys ha nascosto i suoi draghi).
  • Sta diventando una meta davvero amata per addii al nubilato e celibato, perchè consente di divertirsi senza eccedere, perfetta per la mia generazione (che ovviamente resterà segreta)!

Il mio itinerario

Giorno 1

  • Colazione da Bava Split Caffe & Restaurant, ma di tutti i posti in cui ho mangiato vi parlerò più avanti nel dettaglio.
  • Mattinata e pranzo a Plaža Ježinac, dove il mare è davvero incredibile e dei simpatici gattini popolano la riva. Da non perdere assolutamente se si visita la città.
  • Pranzo al mare da Kavanazona.
  • Passeggiata nell bellissimo parco Marjan, dove è possibile ammirare suggestivi panorami ed altri punti di interesse. Preparatevi a molte scale ed orientatevi grazie alle mappe che troverete all’interno del parco.
  • Cena da Fife Restaurant.

Giorno 2

  • Abbiamo replicato l’ottima colazione da Bava.
  • Visto il mal tempo, abbiamo scelto una spiaggia più turistica ma più vicina ala città, così ci siamo recate alla spiaggia Bačvice.
  • Abbiamo poi pranzato vista mare da Papa’s True American bar.
  • Dopo mangiato abbiamo preso dei souvenir al Pazar Market, mercato cittadino ma nulla di che.
  • Coraggiosamente abbiamo fatto un aperitivo in barca sotto la pioggia.
  • La giornata si è conclusa con una cena da Hoba Bistot.

Giorno 3

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  • Dopo la gita in barca davvero bellissima, nonostante il tempo, abbiamo visitato il centro storico, dove non si devono perdere: Piazza della Repubblica, il Palazzo di Diocleziano, la Cattedrale di Spalato ed il Tempio di Giove. Vi sembrerà davvero di camminare nella storia, esperienza unica.

  • Abbiamo poi cenato da Cafè Bar Paradiso.

Il mare di Spalato e le sue spiagge

Ci tengo ad approfondire la questione “ma com’ è il mare di Spalato?“, perchè è davvero bellissimo.

Il primo giorno dovevamo scegliere tra Plaža Ježinac, Plaža Kaštelet e Plaža Kašjuni, che ci erano state consigliate ed alla fine abbiamo optato per la prima. Non vi posso descrivere in alcun modo quanto è bella questa spiaggia.

Il fondale è fatto di sassi ed anche la spiaggia in realtà è di sassolini, passeggiando abbiamo incontrato i resti di vecchie costruzioni che hanno reso ancora più romantica la riva.

Proseguendo ancora abbiamo trovato anche una piscina naturale, il ristorante dove abbiamo mangiato ed un bar che vendeva solo bibite.

Secondo me Plaža Ježinac è davvero una tappa imperdibile se si visita Spalato, giudicate anche voi:

Inoltre, noi siamo state sulla spiaggia di Bačvice (ci era stata consigliata anche Plaza Firule), molto più turistica ma con un mare comunque stupendo. Mi raccomando, non fermatevi sulla disastrosa riva che vi segnalerà maps, proseguite oltre il punto con i locali e le scalette per immergevi, fino ad arrivare a delle calette più isolate, dove il mare è decisamente meglio. Vi metto qualche foto, ma considerate che il cielo era quasi nero per le nuvole e dunque i colori non rendono abbastanza:

La gita alle tre isole di Spalato

Attività assolutamente da non perdere è la gita in barca alle tre isole, che io vi consiglio vivamente di prenotare online, da casa, perchè purtroppo i rivenditori in loco non sono affatto onesti e tenteranno di vendervi quasi al doppio la stessa esperienza: vi lascio nuovamente il link GET YOUR GUIDE.

Parlo per esperienza personale: infatti, io avevo prenotato la nostra esperienza per il sabato, tramite Get Your Guide, all’onesto prezzo di 45,00€ a persona. Purtroppo, causa mal tempo, Get Your Guide ha dovuto cancellare l’esperienza e per noi sarebbe stato difficile riprenotarla online per la domenica (quando il tempo sarebbe migliorato), mentre eravamo in viaggio. Così, ci siamo dirette al porto. Purtroppo, tutte le agenzie che organizzavano le gite si sono rivelate davvero pessime, proponendoci cifre dagli 80,00 € ai 110,00 € per la stessa esperienza. Per fortuna, abbiamo poi trovato Gray Line, che ci ha venduto la stessa attività al prezzo di 45,00 €.

Vi consiglio comunque di procedere con Get Your Guide perchè consente la cancellazione fino a 24 ore prima, mi ha rimborsata in meno di 24 ore e di solito io prenoto tramite loro, quindi posso garantire personalmente.

In ogni caso, disavventura a parte, la gita ha una durata di 8 ore (dalle 9 alle 17) e tocca le tre isole di Šolta, Maslinica e la Blue Lagoon. La prima è una sosta bagno in acque cristalline ed è famosa per il suo relitto in fondo al mare, la seconda un paesino spettacolare con un’acqua indescrivibile e la terza è semplicemente uno spettacolo grazie alle sfumature del suo mare, dove potreste anche avvistare i delfini.

A bordo vi verrà servito anche il pranzo: un hamburger di carne, di pesce o vegetariano (davvero ottimi). Inoltre sarà possibile noleggiare l’attrezzatura per fare snorkeling.

I dintorni di Spalato

Se avrete la fortuna di stare a Spalato per più giorni, vi consiglio le seguenti gite:

  • Visita alle cascate di Krka con degustazione di cibo e vino: prenota qui.
  • Visita a Plitvice: biglietto qui, distano circa due ore e mezza da Spalato.
  • Visitare Dubrovnik, a tre ore di macchina.
  • Visitare Zara, a quasi due ore di macchima.

Cosa e dove mangiare

Per la colazione vi consiglio Bava Split Caffe & Restaurant, un posticino davvero delizioso, a circa quindici minuti a piedi dal porto, dove sono ottimi i pancakes, le uova con bacon ed anche il porridge. Nota di merito anche all’ottimo cappuccino con latte d’avena. Se andate di fretta, però, questo posto non fa per voi: servizio LENTISSIMO. Ma preparatevi, è così ovunque a Spalato.

Sempre per colazione, da segnare anche Goluzarije, dove vi sarà possibile ordinare un vassoio di dolci tipici Croati. Anche in questo caso, preparatevi a tanta lentezza e, purtroppo, in questo caso devo dirlo, anche a meno simpatia:

Vassoio di dolci tipici, lo troverete direttamente nel menù indicato come “combination of authentic dalmatian cakes“.

Per pranzo, sulla spiaggia di Ježinac, abbiamo mangiato da KAVAZONA: molto buono:

Sempre per pranzo, ma in questo caso a Bačvice, abbiamo provato questo posto pazzesco per gli hamburger fatti in casa e dall’arredo davvero delizioso, PAPA’S True American bar:

Per cena, abbiamo provato questo ottimo ristorante di cucina tipica: Fife Restaurant, dove sono stati anche tutti molto gentili:

Altra cena molto buona è stata da HOBA BISTRO, pesce da leccarsi i baffi e prezzi davvero modici:

Purtroppo, non ho foto dell’ultima cena al Cafè Bar Paradiso, tuttavia ve lo consiglio per le insalate abbondanti e molto buone e la pizza ottima!

Piatti tipici

La cucina della Crozia è famosa per il risotto al nero di seppia, lo stufato dei pastori, le fritule (dolce molto simile alle frittelle), la Pogača (una focaccia buonissima), la Poljički soparnik (quasi una torta rustica), il mio tanto amato Ćevapi ed il brodino di pesce. Ci sono tanti altri piatti da provare, ma tra quelli nelle foto e questi credo di aver riassunto i miei preferiti.

Come arrivare a Spalato

Spalato è facilmente raggiungibile con dei voli sempre abbastanza economici, noi ad esempio abbiamo volato con Ryan Air, ma dovrebbe essere servita anche dalle low cost Wizz Air ed Easy Jet. Non è da sottovalutare come meta strategica per poi dirigersi alla scoperta di tutta la Croazia.

Inoltre, è possibile raggiungere la città anche con il traghetto da Ancona, con un viaggio che può variare dalle 9 alle 11 ore.

Dall’aeroporto al centro

Per arrivare dall’Aeroporto di Spalato al centro della città, noi abbiamo diviso la quota del Transfer privato, essendo in dieci.

Altrimenti, queste sarebbero state le alternative:

Bus Direct Line con la ditta Pleso Prijevoz.

Trasporto pubblico: Linea n. 37 o 38.

Taxi: tariffa di 100,00 € per 10 persone.

Come muoversi in città

Spalato è davvero piccolissima, il mio consiglio è di spostarvi sempre a piedi e portare con voi scarpette per i sassi e scarpe comode per il parco Marjan.

Dove alloggiare

Noi abbiamo alloggiato al Metropole Luxury Rooms: molto comodo per la posizione (dieci minuti circa dal porto e dal centro); stanze davvero carine, spaziose e pulite.

Nota dolente: non è munito di ascensore e le nostre stanze erano al terzo e quarto piano. Inoltre, è molto più un B&B che un hotel, anche se su Google così viene categorizzato.

La Croazia è economica?

Domanda che viene spesso fatta ed a cui rispondo sempre allo stesso modo: rispetto a cosa?

Rispetto alle cittadine dell’est estremamente economiche, vi risulterà certamente cara. Rispetto all’Islanda, è sicuramente economica.

Possiamo dire che è una meta nella media, dove si mangia con circa 25-30 euro a testa. Rispetto ai prezzi di Roma, l’ho trovata sicuramente vivibile.

Qualche informazioni utile

  • Documenti: serve un documento di riconoscimento, passaporto oppure carta d’identità valida per l’espatrio.
  • Soldi: la moneta usata è l’euro e viene accettata quasi ovunque la carta di credito, ma non sempre: per sicurezza portate dei contanti.
  • Pet Friendly: le spiagge sono anche pet friendly, con zone dove è espressamente vietato entrare con il cane.
  • I cittadini di Spalato non ci ha fatto sentire propriamente a casa e si percepisce molta avversione verso il turismo. Un gran peccato, spero di ricredermi quando tornerò per più tempo.
  • Spiagge: portate con voi le scarpette da scoglio perchè principalmente troverete fondali di sassi. La maggior parte delle spiagge, comunque, è fornita di bar e ristoranti più o meno vicini.
  • Lentezza: per ogni cosa che dovrete fare, considerate sempre almeno un’ora o due per i pasti, il servizio a Spalato è estremamente lento.

Come sempre, spero che il mio articolo vi torni utile per il vostro futuro viaggio in Croazia. Vi ricordo che sono una travel designer certificata e, qualora aveste bisogno di una consulenza sulla destinazione, una guida personalizzata o una persona che pensi al vostro viaggio sotto ogni aspetto, potete contattarmi compilando questo modulo: MODULO PER CONTATTARMI.