Come vi ho raccontato nell’articolo precedente a questo, ho passato 8 giorni incredibili alla scoperta dell’Islanda del sud, della penisola di Snaefellsnes e del Golden Circle. Poichè le tappe imperdibili in Islanda e le informazioni utili richiederebbero un manuale di centinaia di pagine, ho deciso di dividere gli articoli per zone.

Quindi, oggi iniziamo con il racconto delle tappe impedibili nella zona a sud dell’isola, con la premessa che vi racconterò un altro giorno la meravigliosa esperienza del trekking sul ghiacciaio e la visita alla grotta di Skaftafell, oltre a spiegarvi come siamo riusciti a vedere l’aurora!

Dunque, iniziamo. Ecco le tappe must see” nel sud dell’Islanda:

Seljalandsfoss

Il primo giorno siamo atterrati a Reykjavík il pomeriggio tardi, perciò non abbiamo messo nulla in programma e ci siamo limitati a fare la spesa ed un giro in città. Dopo aver passato la notte a Kópavogur, il nostro tour ha avuto inizio il mattino seguente. Ovviamente abbiamo iniziato con una meta che è tra le tappe imperdibili in Islanda: l’iconica e famosissima Seljalandsfoss, ad un’ora e quarantacinque dal nostro alloggio.

La particolarità di questa cascata è che è possibile passarle dietro, attraverso un sentiero davvero semplicissimo.

Mi raccomando però: usate impermeabili per voi ed i vostri giocattolini elettronici, perchè è impossibile non bagnarsi.

Tra l’altro, dalla cascata principale parte un sentiero che porta ad osservare da vicino altre cascate minori e piccoli corsi d’acqua.

Nelle vicinanze si trova anche Skógar, dove è presente un carinissimo museo di casette tipiche, che noi ci siamo limitati ad osservare da fuori, gratuitamente, per mantenere il viaggio low cost.

Skógafoss

Tra le tappe imperdibili in Islanda, ecco una delle mie preferite in assoluto: la Cascata Skógafoss. Si trova a circa mezz’ora da Seljalandsfoss e si arriva percorrendo sempre la mitica strada A1. Tra l’altro, è talmente imponente che è possibile riconoscerla da lontano!

La cascata è diventata famosa soprattutto grazie ad un simpatico quanto incredibile regalo della natura: infatti, nelle giornate di sole, si genera uno splendido arcobaleno che a volte è completo a 360° ed a volte addirittura è doppio. Io ho avuto la fortuna di poter ammirare questa meraviglia dal vivo grazie ad un meteo super favorevole e mi sono davvero emozionata. Credo sia una delle cose più belle viste nella mia vita.

Tra l’atro, è possibile ammirare il getto d’acqua da diverse prospettive. Infatti, non appena lasciata la macchina nell’immenso parcheggio proprio davanti la cascata, potrete scegliere diverse strade da prendere. Una vi porterà proprio alla base della cascata frontalmente e un’altra vi poterà alla scalinata sulla destra, di circa 700 gradini, che vi permetterà di osservare il corso d’acqua dall’alto.

Ma non è finita qui! La cascata degli arcobaleni, infatti, nasconde due curiosi segreti:

  1. Secondo una vecchia leggenda, dietro il getto d’acqua si nasconderebbe un tesoro di monete d’oro, nascosto dal primo vichingo ad essersi stabilito nella zona.
  2. Inoltre, sembrerebbe che questo luogo abbia anche un potere magico. Infatti, pare che chiunque si bagni nelle sue acque possa ritrovare un oggetto perduto.

Insomma, è proprio una tappa da non poter perdere!

Solheimasandur

A conclusione del nostro primo giorno, ci siamo diretti verso il famosissimo relitto aereo che si trova a soli 10 minuti di macchina da Skógafoss.

Anche se molti collegano questo luogo al tragico episodio di un aereo precipitato, in realtà questa spiaggia è stata la protagonista di un atterraggio di fortuna avvenuto nel 1973, grazie al quale tutti i passeggeri di questo aereo militare statunitense si sono salvati! Ad oggi, sulla spiaggia sono presenti solo i resti dell’aereo fortunato perché, in un primo momento, sono stati tratti in salvo i componenti principali. Insomma, nulla di tragico: solo lo scheletro di un aereo guidato da un ottimo pilota, che è riuscito a portare a termine un atterraggio di fortuna senza vittime!

Ma come si raggiunge il relitto? Le coordinate dell’aereo sono 63°27’32.8″ N / 19°21’53.2″ W e si trova a circa 4 Km dal parcheggio, andando verso il mare. In ogni caso, è molto semplice da trovare. Infatti, una volta lasciata la macchina al parcheggio, dove vi condurrà il navigatore inserendo le coordinate o anche solo il nome dell’aereo, vi basterà varcare “l’ingresso” del sentiero e seguire la strada battuta.

Comunque, esistono due modi per arrivare dal parcheggio all’aereo:

  1. A piedi: ci vogliono circa 40 minuti all’andata e 40 minuti al ritorno. Non sono tanto i kilometri a rendere difficile la camminata, quanto il vento. Noi abbiamo scelto questa modalità per risparmiare e perchè il cielo era sereno. Ma in caso di pioggia, avremmo optato per la navetta, anche per essere più tranquilli considerando l’imprevedibilità del meteo islandese.
  2. La navetta: si tratta del servizio Plane Wreck Shuttle, che ha un costo di 20€ A/R e si può prenotare sia online che in loco.

Se avete modo, vi raccomando di andarlo a vedere al tramonto perchè è davvero suggestivo il panorama che lo circonda. Tra l’altro, sembra sia anche un’ottima location per avvistare l’aurora!

Diamonds Beach

La nostra seconda giornata al sud è iniziato con l’escursione al ghiacciaio Vatnajökull, di cui vi parlerò in un articolo a parte. Comunque, abbiamo finito l’esperienza alle 14 e ci siamo diretti subito alla spiaggia dei diamanti.

Il nome e la fama di questo luogo sono dovuti ai tanti iceberg che si trovano disseminati sulla spiaggia e contrastano con il nero della sabbia, di origine vulcanica. Gli enormi diamanti di ghiaccio arrivano qui per lo scioglimento dei ghiacci del Breiðamerkurjökull..

Inutile dire che è un luogo davvero suggestivo, ma vi basterà un’oretta la massimo per ammirarla e scattare qualche foto. Si raggiunge percorrendo la mitica Ring Road.

Jökulsárlón

A pochi minuti dalla spiaggia dei diamanti si trova un altro dei miei luoghi preferiti in Islanda: la laguna glaciale di Jökulsárlón.

La bellezza di questo posto non si può descrivere a parole, basta osservare le foto per comprendere la magia. Noi siamo arrivati al tramonto ed il rosa del cielo colorava tutto, rendendo i ghiacciai di un azzurrino surreale e lo sfondo sembrava quello di un film. Davvero, potrei cercare di trovare le parole giuste per ore ma so che non ci riuscirei. Vi posso solo dire che vale la pena venire qui almeno una volta nella vita.

La Jökulsárlón si trova a sud del Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d’Europa e la laguna si forma proprio a causa dello scioglimento di quest’ultimo. Dopo essersi staccati dal ghiacciaio ed aver attraversato la laguna, gli iceberg si disperdono nell’oceano e spesso finiscono proprio sulla spiaggia di diamanti di cui vi ho parlato poco sopra.

Se sarete fortunati a Jökulsárlón potrete avvistare anche delle simpatiche amiche foche, io ci sono riuscita! Inoltre, durante la stagione più calda, è possibile anche fare dei giri in barca nella laguna.

I parcheggi intorno a questa zona sono tanti, io vi consiglio di fermarvi ai primi che troverete arrivando da Vìk perchè sono quelli che si trovano sul lato più bello, da cui è possibile ammirare gli iceberg da più vicino.

Reynisfjara: la spiaggia nera

La terza ed ultima giornata al sud è iniziata con la visita alla spiaggia più famosa d’Islanda, nonchè la più pericolosa al mondo! Si tratta di Reynisfjara Beach, famosa per le sue colonne di basalto e le onde mortali che spesso la colpiscono!

Informazione importantissima: le onde che colpiscono questa spiaggia sono davvero pericolose, non è un gioco! Mi raccomando, rispettate i semafori che trovate prima di mettere piede sulla sabbia: se indicano rosso, rimandate la vostra gita. Nessun luogo al mondo può valere la vostra vita, parola di una viaggiatrice incallita!

Consiglio da me non rispettato per questioni di tempo: se avete modo, ammirate la spiaggia dal vicinissimo promontorio Dyrhólaey, si dice che la vista incredibile.

Ricordatevi che il parcheggio della spiaggia è a pagamento ed è dotato anche di un bar e bagni pubblici.

Tappe imperdibili in Islanda: qualche consiglio bonus

Le tappe imperdibili in Islanda del sud, o almeno quelle che sono riuscita a vedere io, finiscono qui. Ma ci sono altre esperienze da fare in questa zona, soprattutto se si sta percorrendo un on the road. Ecco quali:

  • Fermatevi a fotografare le infinite pecore che incontrerete lungo la strada, con una capigliatura davvero simpatica: lunghissimo pelo, liscio che è una meraviglia.
  • Fate delle coccole ai meravigliosi cavalli, vi verranno incontro spontaneamente e sono dolcissimi. Anche in questo caso, ne incontrerete davvero molti lungo la strada.
  • Andate a fotografare le casette tipiche di Skògar. In realtà, per visitarle occorre pagare il biglietto per l’apposito museo ma, volendo restare in un budget low cost, noi abbiamo deciso di fotografarle da fuori e sono comunque carinissime.
  • Ovviamente, se siete in Islanda nel periodo invernale, non fatevi sfuggire un trekking sul ghiacciaio o la visita ad una grotta di ghiaccio. Vi lascio il mio link affiliato per prenotare la vostra esperienza su get your guide, ma poi dedicherò un intero articolo a questa splendida avventura che ho scelto di fare: Prenota qui la tua escursione sul ghiacciaio.
  • Infine, moltissimi sono gli spot dove avvistare l’aurora in questa parte dell’isola. Infatti, durante il nostro soggiorno abbiamo visto la migliore aurora proprio dal nostro alloggio a Vik. Anche in questo caso, scriverò un articolo dettagliato su come e da dove avvistare l’aurora in Islanda.

Come sempre, spero di esservi stata utile con questo articolo. Ne seguiranno altri sulle diverse zone che ho visitato e non esitate a farmi domandi nei commenti o su Instagram. Ci vediamo in giro per il mondo!

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