Addio ufficio

ADDIO UFFICIO

Perchè ho deciso di dire “addio ufficio” si può spiegare così.

E’ strano sentire nostalgia di qualcosa che non si sa, provare sempre un senso di mancanza per qualcosa che non si conosce. Eppure, sembra un po’ la storia della mia vita. E così ho passato giornate intere ad immaginarmi una vita lontana dalla mia.

Come deve essere bello alzarsi la mattina e prendere una tazza di caffè caldo, con un po’ di latte, in una veranda sul mare.

Come deve essere magico un tramonto visto dalla cima di una montagna.

Chissà se la donna che vedo dalla mia finestra ha mai visto il sole sorgere sul mare o tramontare in fondo ad una prateria.

E non si può spiegare tutto questo, non è facile far capire realmente di cosa si tratti.

Immagina di amare profondamente qualcuno e non poterlo mai toccare. Di non poter sentire per mesi interi il suo profumo. Il suono della sua voce nei momenti di sconforto.

Così, nel momento cruciale della mia vita, quello della scelta importante che arriva per tutti, ho commesso un gigantesco enorme errore. Segnalato in rosso e chiaro per tutti, con cartelli ovunque a dirmi che stavo prendendo la strada sbagliata.

Quando l’unica cosa da dire era “sì, accetto la proposta!”, ho risposto “non posso, io non posso”.

E anche se questo ha comportato dello stupore da parte di chi mi conosce ma non mi sente, nonostante mi abbia fatto tremare le gambe e venire le vertigini, quell’errore è stato il momento più magico dei miei ultimi due anni.

L’ho sentita di nuovo la vita scorrermi nelle vene, improvvisamente mi è sembrato che il cielo della mattina non fosse più grigio e che la metro di Roma profumasse. Oddio, credo di aver sentito dei cori da stadio ad un certo punto!

E mentre mi venivano elencate tutte le possibilità che non stavo cogliendo nella mia testa scorreva un unico pensiero “Chissà se il mare è ancora bello come l’ultima volta che l’ho visto, chissà se questa donna che sa perfettamente cosa è meglio per me ha mai ballato con un irlandese ubriaco o visto partorire un cavallo”.

E’ stato un attimo, mentre qualcuno mi spiegava quanto brillante sarebbe stato il mio futuro continuando a rinnegare la mia natura e vendendo la mia anima ed io mi chiedevo dove diamine avessi buttato la mia valigia.

Poi sono uscita, ho sorriso e ho urlato. Addio ufficio. Ero libera, ancora una volta. Io, con me stessa, il mondo a giudicarmi, troppe persone in attesa di dirmi la loro ed in corsa verso quella che sono sempre stata, per riabbracciarmi di nuovo, stavolta più forte perché mi sono aspettata davvero a lungo.

Per una vecchia scrivania liberata, una nuova valigia da fare. E quindi sì, si va.

Visita il mio profilo instagram per scoprire la mia nuova vita: https://www.instagram.com/viaggiscrittiamano/

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4 commenti

  1. Che poi come se fosse facile decidere di cambiare! è un atto di coraggio che facciamo solo per noi! Forza e coraggio!

    1. Infatti spesso non ci si rende conto di quanto sia difficile anche già solo per noi cambiare, ma non ci arrendiamo <3

  2. […] ad un certo punto, come sapete, ho mollato tutto (vi ricordate la mia storia? la trovate qui). Qualcosa nella mia testa è scattato e mi sono improvvisamente resa conto che stavo sbagliando […]

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