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Autore: MorganaInViaggio

5 giorni nei Paesi Bassi: cosa devi sapere

Ad Agosto 2022 ho fatto un viaggio on the road in Europa e partendo da Roma sono arrivata ad Amsterdam con Matteo e Gastone. L’itinerario comprendeva anche 5 giorni nei Paesi Bassi e nella sezione Paesi Bassi del blog troverete diversi articoli sulle cose da fare e vedere nelle singole città.

Devo dire che, guardandomi indietro, i giorni nei Paesi Bassi sono stati davvero incredibili. Abbiamo avuto modo di vedere paesaggi unici, vivere città piene di arte ed originalità, godere della tranquillità di piccoli paesini ed immergerci nella natura incontaminata di questo meraviglioso paese. Personalmente, ho lasciato il mio cuore a Volendam, il mio posto preferito in questa nazione.

Oggi voglio regalarvi qualche consiglio pratico per organizzare un bellissimo on the road olandese, frutto della mia esperienza diretta, quindi iniziamo subito!

Le tappe del mio viaggio di 5 giorni nei Paesi Bassi

Per prima cosa, vi ricordo che io sono partita da Roma ed ho dormito per 4 notti a Plose, in Trentino Alto Adige e 5 notti in Germania, per poi partire da Francoforte e farmi tutta una tirata fino ad Amsterdam. Per non ribadire le stesse cose che troverete negli altri articoli, qui mi limiterò ad elencarvi le singole tappe con un brevissimo giudizio personale:

  • AMSTERDAM: Ho deciso di passare in questa città due giornate: quella di arrivo e quella successiva. L’ho trovata assolutamente pet friendly, un po’ confusionaria a tratti ma incredibilmente romantica. Ovviamente non siamo potuti entrare nei musei a causa di Gastone, ma ci siamo alternati per la casa di Anna Frank che è l’esperienza che di più in assoluto volevo fare qui. I ristoranti sono praticamente tutti pet friendly ed anche i mezzi pubblici! Devo dirvi se vale la pena visitarla? Direi proprio di sì.
  • ZAANSE SCHANS: Il super turistico paesino dei mulini, a mio avviso ad oggi un po’ finto ma comunque un must se ci si trova in queste zone.
  • VOLENDAM: Altro piccolo paese abitato principalmente da pescatori e ricco di ristoranti di pesce e negozietti meravigliosi. La mia tappa preferita in questo viaggio, quindi super consigliato.
  • MARKEN: Carino ma nulla di speciale, se dovete scegliere questo potete evitarlo.
  • BROEK IN WATERLAND: Come sopra, anche questo non mi ha colpita per niente. Evitabile.
  • GIETHOORN: Il borgo sui canali romantico per eccellenza, noi qui abbiamo cenato e mi è piaciuto tantissimo. Non fate come me: non perdete un giro tra i canali in barchetta!
  • KINDERDIJK: Patrimonio Unesco, resta un sito assolutamente da vedere con tutti i suoi splendidi mulini. Davvero molto bello.
  • ROTTERDAM: La città strana dei Paesi Bassi, mi ha totalmente rapita con le case cubiche ed un buonissimo mercato. Da vedere!
  • AIA: Carinissima nella parte “cittadina” e stupenda la parte sul mare, aggiungetela assolutamente al vostro on the road.
  • CASTELLO DE HAAR: Poco conosciuto ma non ha nulla da invidiare ai famosi castelli tedeschi: allungate un pochino e andate ad ammirarlo!
  • EINDHOVEN: Questa città, invece, è stata una totale delusione. Assolutamente evitabile, a mio avviso, durante un viaggio in queste zone.
  • UTRECHT: La mia preferita tra le città, romantica, simile ad Amsterdam ma più tranquilla ed ordinata. Ci tornerò sicuramente perché mi ha davvero conquistata.

Come mi sono spostata

Ovviamente, partendo da Roma, ho affittato la macchina direttamente dalla capitale con la compagnia Avis. Mi sono trovata molto bene anche perchè la compagnia ha i suoi uffici proprio vicino casa mia. Nonostante questo, avrei preferito utilizzare la mia macchina che però, purtroppo, quell’estate non era al massimo della forma.

Nelle città mi sono sempre spostata a piedi perchè sono tutte a misura d’uomo ed io adoro camminare tra i diversi quartieri, penso non ci sia modo migliore di scoprire la vera essenza di un paese. Solo ad Amsterdam abbiamo utilizzato la metro per arrivare dal nostro albergo (un po’ fuori città) al centro.

Vi lascio questo link per controllare al meglio le tariffe dei biglietti, comunque la metro di Amsterdam è davvero intuitiva e molto semplice: informazioni metro.

In Olanda, soprattutto in città, i parcheggi sono piuttosto cari. Perciò in bocca al lupo per la vostra ricerca, noi ci siamo rassegnati a pagare ogni volta, se non riuscivamo a trovare soste gratuite.

Periodo migliore per visitare questo paese

Sicuramente questo è un paese che va visitato in primavera, per godere della fioritura dei tulipani famosa in tutto il mondo. 

Io, però, odio le folle ed i periodi turistici per vedere i posti e vi posso assicurare che in estate ci siamo trovati comunque benissimo qui. Anzi, il periodo un po’ fuori stagione ci ha consentito di girare per paesini molto famosi e grandi città senza folla. L’unica pecca è stata trovare molti ristoranti chiusi.

5 giorni nei Paesi Bassi sono un tempo sufficiente? A me sono bastati, ma forse con un giorno in più mi sarei goduta meglio i singoli paesini. Inoltre, considerate che noi abbiamo dovuto saltare molti musei a causa del cane. Forse, il tempo ideale per un on the road completo, di chi vuole vedersi per bene i musei e fare le cose con calma, è 7 giorni.

Dove ho alloggiato nei miei 5 giorni nei Paesi Bassi

Ho alloggiato all’IBIS AMSTERDAM CITY WEST e devo dire che l’avrei consigliato perché è davvero perfetto per la posizione (la metro è a due minuti a piedi e si raggiunge Amsterdam in pochissimo), l’ottima colazione e le camere. Purtroppo, però, ho alloggiato ad Agosto ed il personale è stato dapprima scorretto nel nasconderci un problema all”impianto dell’aria condizionata e poi molto maleducato nel non fornirci alcun tipo di soluzione, anzi deridendoci con piccoli escamotage. Solo una ragazza, resasi conto del pessimo atteggiamento dello staff, ci ha poi offerto due colazioni. Senza questo problema gli avrei dato un 8 comunque.

Nei Paesi Bassi con il cane: Pet Friendly oppure no?

In 5 giorni nei Paesi Bassi non abbiamo mai riscontrato problemi con Gastone. Il popolo olandese è incredibilmente cortese con gli animali e ci siamo trovati molto bene.

I cani sono ammessi in quasi tutti gli hotel e vengono trattati con grande simpatia e nei ristoranti non mi è mai capitato di sentirmi dire no.

Anche sui mezzi pubblici non ho avuto alcun tipo di problema, anzi non mi hanno fatto fare il biglietto per il mio beagle e mi hanno anche permesso di togliergli la museruola vedendolo così tranquillo.

In alcuni musei ci hanno addirittura concesso di portarlo con noi, quindi chiedete sempre all’ingresso se è consentito l’accesso al vostro amico a 4 zampe (nonostante online vi dicano di no).

Vi ricordo, comunque, che Gastone in città lo portiamo con il passeggino vista la sua età avanzata. Questo ci ha sempre dato un bel vantaggio nell’ammorbidire i cuori di tutti.

Cose da sapere sui Paesi Bassi

  • Io ho viaggiato con il cane, quindi tutte le attività consigliate sono pet friendly. Tranne l’ingresso alla casa di Anna Frank, dove ci siamo alternati e alle case cubiche dove hanno fatto entrare Gastone ECCEZIONALMENTE.
  • I Paesi Bassi sono un paese assolutamente pet friendly, gli animali infatti sono ammessi sui mezzi pubblici e nei ristoranti, ma ecco due cose da non dimenticare: Se il vostro cane viaggia con voi deve essere munito di passaporto e portate sempre una museruola con voi, perchè potrebbe essere richiesta sui mezzi pubblici. Ricordate anche una bottiglietta d’acqua per la pipì, oltre le bustine.
  • L’autostrada nei Paesi Bassi non si paga.
  • Controllate sui siti specifici le norme sulla circolazione di ogni città nei Paesi Bassi, ci sono infatti molti limiti.
  • I parcheggi nelle città possono essere molto cari, preparatevi.
  • Comprate l’acqua sempre nei supermercati ed in autogrill, perché costa davvero tantissimo in città e nei bar.
  • Preparatevi ad incontrare molti ragni nei paesini. Per chi, come me, ne ha paura, è bene saperlo prima!

Come sempre, vi ringrazio per aver letto il mio articolo. Vi lascio delle foto del mio viaggio e vi ricordo che nella sezione Paesi Bassi del blog troverete consigli sulle singole città da me visitate durante questo viaggio. In ogni caso, non esitate a contattarmi anche su Insgtram!

Foto del mio viaggio di 5 giorni nei Paesi Bassi

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: QUALE VI CONSIGLIO

Oggi voglio affrontare un argomento che, fino a qualche tempo fa, era davvero complesso anche per me: l’assicurazione di viaggio. Infatti, io girovago per il mondo dall’età di 12 anni. Fino a che non sono diventata “grande“, c’erano degli adulti a pensare a me e le pratiche “burocratiche. Successivamente, sono partita spesso, non sapendo con esattezza cosa dovessi fare per essere al sicuro e non farmi rovinare un bellissima avventura da qualche leggerezza.

Ad oggi, dopo tanta esperienza e con la maturità di una viaggiatrice adulta, so per certo che quando parto ho bisogno di poter stare tranquilla su 3 cose:

  • Assicurazione di viaggio;
  • Linea internet assicurata;
  • Alloggio pulito.

A tutto il resto c’è rimedio.

Vediamo insieme, dunque, perchè è così importante l’assicurazione.

Ma prima, voglio farvi un regalo: cliccate sull’immagine per avere un 10% di sconto sull’assicurazione Heymondo, di cui sono affiliata e che è quella che ho scelto definitivamente come mia compagna di avventura. Fidatevi, alla fine dell’articolo mi ringrazierete:

Assicurazione di viaggio in Europa e fuori Europa: Serve davvero?

Per prima cosa cercherò di rispondere ad una domanda molto generica, ma che tutti quanti prima di diventare Viaggiatori esperti ci siamo fatti: l’assicurazione di viaggio serve davvero? Assolutamente sì. Ci sono tantissimi motivi per cui può essere utile stipularla, dal furto del bagaglio alle spese mediche, sarete voi ogni volta a scegliere e personalizzare il pacchetto in base alle vostre esigenze.

Se viaggiate fuori Europa, ovviamente e questo probabilmente lo saprete, non potete assolutamente farne a meno. Ci sono paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, dove le spese mediche sono davvero altissime. Ma in generale, spese quali il rimpatrio o quelle legate a gravi incidenti, possono essere onerose in qualunque parte del mondo.

Se viaggiate in Europa, lo so, penserete che è sicuramente uno spreco di denaro. Invece, spesso avere un’assicurazione vi salva proprio durante i viaggi più vicini a casa. Di base ci sono due ragioni per cui vale la pena farla anche in questo caso:

  • Avrete un team di esperti pronto ad affrontare insieme a voi una serie di problemi davvero difficili e antipatici da risolvere mentre si è in viaggio, quali ad esempio il ritardo di un volo o la perdita del bagaglio, senza dovervi preoccupare in prima persona di questioni fuori dalla vostra competenza.
  • La TEAM, la tessera europea di assicurazione malattia o più banalmente la tessera sanitaria, non copre tutte le spese mediche. In alcuni paesi, infatti, è possibile che vengano comunque addebitati alcuni costi ed in ogni caso non sono mai coperte spese straordinarie ed urgenti, come quelle del rimpatrio.

Possiamo dire, quindi, che l’assicurazione è sempre un’ottima idea e non esiste un viaggio per cui non sia necessaria.

Personalmente, sono diversi i requisiti che cercavo per la mia:

  • Assistenza in italiano e sempre reperibile;
  • Costi abbordabili;
  • Diversi pacchetti tra cui scegliere, così da poter personalizzare i servizi in base al viaggio che andrò ad affrontare;
  • Impostazione molto smart della comunicazione, ad esempio tramite l’utilizzo di un’applicazione.

Ho scelto Heymondo proprio perché mi ha dato tutte queste possibilità.

Come funziona l’assicurazione di viaggio Heymondo:

Ma come funziona esattamente questa assicurazione? Per prima cosa dovrete cliccare sull’immagine sottostante, così da entrare nell’area riservata ai miei lettori, in modo da poter approfittare delle tariffe scontate del 10%.

A questo punto troverete subito le informazioni più importanti sulla pagina:

  • Avrete possibilità di richiedere un preventivo istantaneo;
  • La copertura COVID-19 è inclusa;
  • L’assistenza è garantita in italiano, 365 giorni l’anno, h 24 e le chiamate sono sempre gratuite.
  • Esiste un’applicazione di assistenza viaggio;
  • Viene garantita la copertura di cancellazione del viaggio anche se sono trascorsi più di 3 giorni dalla prenotazione del viaggio, a condizione che la stipula del contratto assicurativo venga fatto almeno 30 giorni prima del viaggio.

Esistono, come vi dicevo, diversi pacchetti tra cui scegliere:

  • L’assicurazione per il singolo viaggio,
  • Assicurazione di viaggio annuale, per tutti i viaggi che farete durante l’anno, della durata di massimo 60 giorni;
  • Assicurazione di viaggio lunga permanenza, che permette di sottoscrivere una polizza per 90 giorni e rinnovarla;
  • Assicurazione di annullamento del viaggio, che consente di annullare le proprie prenotazioni ed ottenere il rimborso per diverse motivazioni tra cui: motivi di salute, questioni legali, motivi di lavoro, danni materiali alla propria abitazione, impossibilità di raggiungere il luogo di partenza per sinistro ecc.

L’assicurazione, a seconda del pacchetto e del prezzo scelto, copre:

  • spese mediche di viaggio
  • il trasporto sanitario ed il rimpatrio
  • il ritardo della consegna del bagaglio con il rifacimento dei documenti
  • l’annullamento e l’interruzione del viaggio
  • ritardo e perdita di servizi
  • l’attrezzatura elettronica
  • gli sport d’avventura
  • lo spostamento di un famigliare o un compagno
  • l’assistenza legale
  • il risarcimento aggiuntivo per infortunio
  • la responsabilità civile
  • altre coperture di assistenza

Inoltre, è prevista la possibilità di non dover versare alcuna franchigia, pagando un sovrapprezzo minimo ed in collaborazione con AirHelp, l’assicurazione si fa carico di chiedere il risarcimento fino a 600 € per voli in ritardo o cancellati.

5 motivi per cui ho scelto e vi consiglio Heymondo

Se mi seguite da un po’, sapete che sono molto difficile nella scelta delle mie affiliazioni. In un anno dall’apertura del blog e della pagina Instagram ho evitato questo tipo di accordi proprio perché guardando i miei colleghi volevo capire cosa consigliarvi, in maniera sincera e valida.

Heymondo mi ha colpita subito perché è stata la scelta di molti miei amici viaggiatori. Ad esempio, proprio di recente, una coppia che seguo con affetto è dovuta tornare da un viaggio per un improvviso lutto ed hanno parlato benissimo dell’assistenza ricevuta da questa assicurazione. L’empatia mostrata dalla compagnia verso questi ragazzi mi ha convinta alla scelta.

Quindi, oltre alla fiducia che nutro verso gli altri viaggiatori, ecco 5 motivi per cui ho scelto questa assicurazione:

  1. Assistenza gentilissima, in italiano, reperibile 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Importantissimo per me.
  2. Prezzi assolutamente economici, con possibilità di scegliere tra tante tariffe diverse (ma tutte molto convenienti).
  3. Diversi pacchetti tra cui scegliere, così da avere sempre i servizi più adatti in base al proprio viaggio;
  4. Possibilità di fare l’assicurazione in pochi minuti, in maniera davvero semplicissima;
  5. Un’app che consente di avere sempre tutti i documenti a disposizione, senza bisogno di stampare nulla e rispettando l’ambiente.

Vi lascio ancora una volta il mio sconto del 10%, che potrete ottenere semplicemente cliccando sull’immagine sottostante. Mi raccomando, viaggiate sicuri:

Ci vediamo in giro per il mondo, Viaggiatori!

GIRO DELLE MALGHE IN VAL DI NON: cosa devi sapere

Durante il mio viaggio in Val di Non, in Trentino, non poteva mancare il famoso giro della malghe. Tra piatti della tradizione, paesaggi mozzafiato e trekking assolutamente fattibili, sembrava proprio l’idea perfetta da aggiungere al nostro itinerario.

Ricordate, infatti, che qui a parlarvi di sentieri di montagna non è una guida esperta o un’atleta allenata. Questo viaggio è stato fatto da Matteo, uomo d’ufficio 365 giorni l’anno (qualcuno in meno grazie alle ferie), Martina (me medesima), donna di computer e con artrosi all’anca e da Gastone, beagle di quasi 15 anni con artrosi come la mamma. Dunque, i nostri consigli sono a prova di qualunque persona voglia cimentarsi nella vita all’aria aperta, pur non essendo esperto.

Vi ricordo anche che noi alloggiavamo in zona Rumo, a Mocenigo, quindi ci abbiamo messo circa venti minuti di macchina per arrivare al punto da cui partono i diversi sentieri per raggiungere le malghe. Iniziamo subito con il racconto della nostra esperienza.

Mi raccomando, anche se i percorsi sono molto semplici, vi consiglio un abbigliamento tecnico. Si tratta comunque di sentieri nella natura, meglio non rovinarsi la passeggiata per una scivolata o un temporale improvviso.

GIRO DELLE MALGHE: DOVE PARCHEGGIARE

Il punto di partenza del nostro giro potete trovarlo così: cercate su Google maps Parkplatz Lauregno, a questo punto arriverete ad un primo parcheggio. Andando più avanti, superando il tunnel, troverete un secondo parcheggio, che è quello da cui siamo partiti anche noi. Ma non temete, va benissimo anche il primo, si tratta di dover camminare due minuti in più per arrivare all’inizio del sentiero.

Nei parcheggi troverete tantissime indicazioni con malghe diverse, vi dico subito che il giro più semplice e breve (seguito infatti da moltissime famiglie con bambini) è quello in direzione Malga di CLOZ – MALGA DI REVO’ – MALGA KESSEL.

IL NOSTRO GIRO DELLE MALGHE:

Noi, presi dalla voglia di esplorare, ci siamo diretti come prima tappa a Malga Lauregno. Il sentiero inizia dal parcheggio, imboccando una strada forestale leggermente in salita. Il percorso è stato davvero semplicissimo, una comoda passeggiata nel bosco con paesaggi meravigliosi. Il problema è che arrivati alla Malga abbiamo scoperto che era chiusa per lavori ed anche il sentiero che la collegava a Malga Castrin (la nostra seconda tappa) non era percorribile. A questo punto, siamo tornati indietro al punto di partenza. In tutto ci avremmo messo un’oretta.

Arrivati al parcheggio, anche grazie all’amicizia di una simpatica coppia con un cane anziano come Gastone, abbiamo deciso di iniziare un percorso da capo e stavolta ci siamo diretti a Malga Castrin. Questa volta è stato ancora più semplice e veloce raggiungere la malga, dal parcheggio ci vorranno al massimo 30 minuti e l’unico tratto leggermente faticoso è un piccolo pezzo nel bosco dove bisogna camminare tra radici e suolo rovinato. Arrivati alla Malga ci siamo deliziati con una cucina tradizionale da togliere il fiato, vi lascio le prove fotografiche:

Finito il pranzo, siamo tornati al parcheggio di partenza ma non ci sentivamo ancora pienamente soddisfatti. Allora, abbiamo tentato anche il percorso delle tre malghe “per bambini“, noi le abbiamo soprannominate così. L’idea era percorrere il giro Malga di Cloz Malga RevòMalga Kessel bassa ma purtroppo, arrivati a Malga di Cloz, ci siamo imbattuti in tantissime mucche libere al pascolo e con il cane non ce la siamo sentita di proseguire. Così, goduto uno splendido panorama siamo tornati indietro.

IDEA MERENDA:

Finito il giro relativamente presto e considerato il tempo non splendido, abbiamo deciso di proseguire la nostra giornata con una golosa merenda alla Loacker di Bolzano.

Vi dico la verità, un’ora di macchina non ne vale la pena. Ho trovato il servizio davvero pessimo ed i dolci sono normalissimi, aggiungono giusto qualche loacker (nemmeno con troppa simpatia). Comunque in due abbiamo speso 18€ per due coppe come quella in foto, una boccetta d’acqua e servizio al tavolo. Può essere comunque un’esperienza golosa da unire alla visita di Bolzano, che secondo me è molto carina.

La nostra giornata si è conclusa con una cena normale a Bolzano, per cui non vi consiglierò il ristorante perchè non è stato particolarmente degno di nota.

In conclusione, vi raccomando caldamente di fare il giro delle malghe se vi trovate in zona perchè é davvero divertente e la cucina OTTIMA! Noi ci siamo divertiti tantissimo ed abbiamo passato una splendida giornata all’aperto.

Al contrario, eviterei la merenda alla Loacker perchè non mi ha fatta impazzire, invece, vi consiglio un giro a Bolzano perchè l’ho trovata deliziosa.

Come al solito troverete contenuti video e foto sulle mie pagine social e se avete domande potete farmele nei commenti o nei direct Instagram. Grazie come sempre per avermi letta, ci vediamo in giro per il mondo!

6 giorni in Germania: tutto quello che devi sapere

Oggi voglio raccontarvi del mio on the road di 6 giorni in Germania, di cui vi ho già parlato in passato raccontandovi cosa vedere nelle singole città. Infatti, nella sezione “Germania” del blog, troverete diversi racconti e consigli su Monaco, Francoforte, Stoccarda ed altre mete incredibili in questo paese.

In questo articolo, invece, voglio darvi qualche informazione più pratica che vi aiuterà ad organizzare il vostro viaggio in tranquillità e senza trovare strane sorprese. Ecco, quindi, di cosa vi parlerò:

Le tappe del mio viaggio

Per prima cosa, vi ricordo che io sono partita da Roma ed ho dormito per 4 notti a Plose, in Alto Adige, come prima tappa. Dopo qualche giorno sulle Dolomiti, mi sono diretta a Monaco e lungo il tragitto mi sono fermata ad INNSBRUCK e poi nella mia prima vera tappa tedesca, Partnach Gorge. Per non ribadire le stesse cose che troverete negli altri articoli, qui mi limiterò ad elencarvi le singole tappe con un brevissimo giudizio personale:

  • PARTNACHKLAMM: per me è stata la sorpresa più grande in questo on the road. Se ne sente parlare davvero poco, eppure è uno dei posti più belli che io abbia mai visto. Assolutamente da visitare.
  • MONACO: Molto carina, a me è piaciuta tanto e credo non possa essere saltata in un on the road tedesco.
  • ROTHENBURG OB DER TAUBER: il paese delle fiabe, la meraviglia della meraviglia, assolutamente da vedere. Se riuscite, meglio di mattina presto. L’overtourism ha colpito anche questo luogo incantato.
  • RATISBONA: cittadina carina ma sempre poco considerata, ve la consiglio assolutamente se vi capiterà di fare questo viaggio. Da dedicarle 2 o 3 ore.
  • FUSSEN: Inutile negarlo, è questa la tappa per cui tutti iniziano un on the road in questa zona della Germania. Infatti, qui si trovano anche il Castello di Neuschwanstein ed il Castello di Hohenschwangau. Fermata imperdibile.
  • ABBAZIA DI WIBLINGEN: Sconosciuta e meravigliosa, si piazza a pari merito al primo posto insieme a Partnach Gorge nella mia classifica tedesca. Mi raccomando, non perdete la fantastica biblioteca al suo interno. L’ho usata come piccolo stop tra Monaco e Stoccarda.
  • CASTELLO DI LICHTENSTEIN: Un altro luogo poco noto (li trovo tutti io? Sì), ma da togliere il fiato. Io l’ho visto con la pioggia ed era ancora più suggestivo. Fate anche questa tappa tra Monaco e Stoccarda.
  • STOCCARDA: assolutamente evitabile, puntate su altro nei dintorni. Io l’ho usata come tappa per dormire, ma ne avrei fatto volentieri a meno. L’ho trovata confusionaria e disordinata, nulla in particolare da vedere, quindi: investite il vostro tempo in qualcosa di meglio.
  • FRANCOFORTE: la mia preferita in assoluto tra le città di questo viaggio, tra modernità e tradizione ci ha completamente rubato il cuore. SUPER APPROVATA.

Come mi sono spostata:

Ovviamente, partendo da Roma, ho affittato la macchina direttamente dalla capitale con la compagnia Avis. Mi sono trovata molto bene anche perchè la compagnia ha i suoi uffici proprio vicino casa mia, nonostante questo avrei preferito utilizzare la mia macchina che però, purtroppo, quell’estate non era al massimo della forma.

Nelle città mi sono sempre spostata a piedi perchè sono tutte a misure d’uomo ed io adoro camminare tra i diversi quartieri, penso non ci sia modo migliore di scoprire la vera essenza di un paese. Solo a Monaco abbiamo utilizzato la metro per arrivare dal nostro albergo (un po’ fuori città) al centro e per spostarci tra zone vagamente distanti. Non è semplicissimo capire come funziona la metro di Monaco, almeno per me non lo è stato, comunque ho fatto un ticket giornaliero per me e Matteo con l’aiuto di una ragazza del posto! Cliccate qui per tariffe e spiegazioni.

Troverete scritto in alcuni siti che anche i cani pagano i biglietti sui mezzi pubblici, ma non è assolutamente vero. Ho chiesto sia alle persone del posto che ai controllori, non hanno fatto problemi. Anzi, mi hanno detto di togliere la museruola a Gastone, perchè non gli sembrava un cane aggressivo.

Ricordate che in Germania l’autostrada è gratuita e, se si formano file molto lunghe, dovrete lasciare libera una corsia centrale per le emergenze (vi basterà seguire quello che fanno gli altri automobilisti).

Per circolare in alcune zone della Germania è richiesto un bollino ambientale da apporre sulla vostra auto. Si può comprare online.

Ogni città tedesca è dotata di parcheggi in aree esterne al centro storico, a pagamento, dove è possibile lasciare la macchina.

Periodo migliore per visitare questo paese:

Sicuramente questa è una parte della Germania che va vista nel periodo natalizio (tranne la Gola che potreste trovare chiusa). Proprio per questo motivo io ho scelto di visitarla ad Agosto, per evitare la follia dei mercatini natalizi.

Onestamente amo il Natale, ma odio la folla e la calca. Volevo godermi in pace le singole attrazioni e camminare spensierata per le città. Il lato negativo è che molti di questi posti perdono il loro fascino senza il clima delle feste, ma ho pensato che posso sempre tornarci. Intanto, ho visto tutto con calma e a prezzi umani.

6 giorni in Germania sono un tempo sufficiente? A me sono bastati, onestamente non è il tipo di paese che amo particolarmente quindi di più non ce l’avrei fatta. Ma, se siete amanti del genere, vi sembreranno sicuramente troppo pochi.

Dove ho alloggiato nei miei 6 giorni in Germania:

  • HOTEL MONACO: IBIS STYLES MONACO OST: Un’ottima soluzione se si viaggia in macchina, altrimenti un po’ decentrato rispetto i punti di interesse della città. In ogni caso l’hotel è davvero carino, le stanze pulite e munite di tutto il necessario, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Unica pecca è il parcheggio, molto caro quello interno e difficile da trovare all’esterno. Però, noi ce l’abbiamo sempre fatta. Ovviamente, i cani sono ammessi.
  • HOTEL STOCCARDA: IBIS STUTTGART CITY: Leggermente decentrato ma comodissimo se si ha la macchina. In questo hotel ho trovato il personale davvero gentilissimo, la colazione ottima e le camere perfette. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Ovviamente, avendo il mio cane in viaggio con me, anche questo hotel è dog friendly.
  • HOTEL FRANCOFORTE: IBIS FRANKFURT CENTRE: Decidere dove dormire a Francoforte è di fondamentale importanza. Infatti la città ha due anime: Una tranquilla, serena, che riporta quasi all’idea di un piccolo paese in campagna. L’altra più pericolosa, nascosta tra il quartiere a luci rosse ma anche tra alcune vie del centro. Questo hotel si trova in una zona sicura, è molto carino, vicino al centro e con un ottimo rapporto qualità prezzo. Sempre Pet friendly.

In Germania con il cane: Pet Friendly oppure no?

Per me i 6 giorni in Germania sono stati facilissimi da organizzare con Gastone.

I cani sono ammessi in quasi tutti gli hotel e vengono trattati con grande simpatia.

Nei ristoranti non mi è mai capitato di sentirmi dire no al cane, l’ho portato addirittura nella birreria Hofbräuhaus a Monaco! Molti negozi hanno anche le ciotoline per l’acqua fuori.

Anche sui mezzi pubblici non ho avuto alcun tipo di problema, anzi non mi hanno fatto fare il biglietto per il mio beagle e mi hanno anche permesso di togliergli la museruola vedendolo così tranquillo.

Le persone per strada sono super amichevoli quando vedono un animale (è pur vero che Gastone gira con il passeggino, gli piace vincere facile).

Insomma, meta davvero molto ben vivibile con i nostri amici a 4 zampe.

Cose da sapere sulla Germania:

Vi do qualche consiglio, molto generale, frutto della mia esperienza di 6 giorni in Germania:

  • I tedeschi, un po’ come noi, parlano davvero male l’inglese. Quindi, parlate sempre molto piano.
  • Sui mezzi pubblici possono salire anche i cani, basta chiedere in merito alla museruola perché a me l’hanno fatta togliere.
  • In caso di file molto lunghe in macchina, probabilmente noterete che tutti si sposteranno per lasciare una corsia centrale vuota. Fatelo anche voi, è una questione di civiltà.
  • Attenti alle regole stradali, i tedeschi ci tengono tantissimo.
  • Ricordate il bollino, che è possibile fare anche online, per la macchina, per girare in alcune zone delle città.
  • Il clima ad Agosto è sempre molto caldo, ma ci sono anche molte piogge improvvise. Vi consiglio di indossare una mezza manica ma portare sempre con voi l’anti pioggia.

Come sempre, vi ringrazio per aver letto il mio articolo. Vi lascio delle foto del mio viaggio e vi ricordo che nella sezione Germania del blog troverete consigli sulle singole città da me visitate durante questo viaggio. In ogni caso, non esitate a contattarmi anche su Insgtram!

Foto del mio viaggio di 6 giorni in Germania:

Travel blogger e Instagram: cosa usare per contenuti al top

L’attività di Travel blogger e Instagram, per me, al momento, sono solo un hobby. Questa è una premessa importante, perché per questo motivo ho scelto di utilizzare attrezzatura buona, ma non eccelsa. Chiaramente, se da questa attività uscirà fuori un guadagno, sarò pronta ad investire per migliorare il supporto tecnico. Tuttavia, il sogno della mia vita è proprio quello di riuscire a vivere scrivendo dei miei viaggi, perciò ho deciso di munirmi dell’essenziale per creare contenuti di qualità, senza spendere “troppo“.

In questo articolo non vi darò dettagli tecnici sulla strumentazione, anche perché non ne ho le competenze. Ma, se vi interessa, possiamo approfondire gli aspetti dei singoli strumenti che vi incuriosiscono di più.

In ogni caso, di seguito mi limiterò a dirvi che modello uso, in quali occasioni, se l’ho trovato utile e vi lascerò dei link dove potrete trovare il prodotto. Se sono affiliati, scriverò “Link aff.”

I must have per travel blogger che puntano su Instagram:

TELEFONO di ottima qualità: inutile mentirci, il telefono è il primo investimento da fare se si vogliono usare i social con serietà. Video sgranati, a scatti, con qualità bassa penalizzano il nostro lavoro e, implicitamente, tendono a rendere meno credibile anche il nostro blog. Se non è di buona qualità il contenuto che impatta per primo su una persona, perché dovrebbe esserlo l’articolo? Io personalmente uso l’IPHONE 14 PRO e mi trovo benissimo. Ma anche prima, con l’IPhone 11 pro ottenevo risultati soddisfacenti.

HARD DISK: nessuno lo nomina mai, ma l’hard disk è il migliore amico di qualsiasi blogger o creator. Impossibile, infatti, tenere tutti i propri contenuti sul telefono senza andare in confusione o esaurire la memoria. Personalmente, la prima cosa che faccio dopo ogni viaggio è scaricare tutto sul mio migliore amico, esterno al pc. Ultimamente, addirittura, porto il pc in viaggio con me se ho spazio, così da passare tutto sulla memoria esterna a fine giornata. Quello che attualmente uso è molto vecchio, quindi vi segnalo direttamente quello che prenderò probabilmente a Natale (Link Aff.):

SanDisk 2TB Extreme

TREPPIEDI: trovandomi spesso a dover registrare storie, video e anche a dover fare qualche scatto senza l’aiuto di nessuno (Matteo spesso lavora quando giro per Roma), il treppiedi si è rivelato un validissimo aiutante per i miei contenuti. Io ne uso uno molto tranquillo, non ha la funzione di stabilizzatore e non è molto solido, è adatto a giornate senza vento e terreni piani. Tuttavia, è anche dotato di un telecomandino che si connette al telefono tramite Bluetooth e delle luci laterali molto utili per dirette e storie serali. Vi lascio il link affiliato:

Treppiedi con telecomando e luci

GLI STRUMENTI “NI” che utilizzo, ma potrei farne a meno:

MACCHINA FOTOGRAFICA Sony Alpha 5000: la mia macchinetta io la amo, la porto sempre con me e quando la comprai diversi anni fa mi ha dato grandi soddisfazioni. Tuttavia, ad oggi non può competere con la facilità e la qualità dell’IPhone, quindi la sto usando molto molto meno. A mio avviso, la macchina fotografica è un ottimo strumento se di altissimo livello, deve davvero regalarvi contenuti di qualità diversi dallo smartphone, altrimenti rischierete di fare come me: è sempre con voi, ma non la usate mai. Prima di decidere se investire su una macchina fotografica ed un obiettivo serio, cercate anche di capire se preferite video o foto, se siete pazienti e se la fotografia può essere compatibile con il vostro stile di viaggio. Quindi, magari, comprate una macchinetta di seconda mano per mettervi alla prova e poi, se è la vostra passione, investiteci per bene.

SELFIE RING: io ho preso il cerchio di luce piccolino, che si attacca direttamente sul telefono, perché ho il treppiedi già dotato di luce e comunque non sono solita girare contenuti in notturna. In realtà, l’ho comprato perché la fotocamera dell’IPhone di notte è davvero inutile e anche solo per riprendere un piatto a cena sentivo il bisogno di un supporto. Comunque resta un Ni, perché riesco a fare le mie riprese col buio semplicemente facendo la luce con la torcia di un altro telefono. Diciamo che, considerando il prezzo molto basso, può essere utile se mai mi dovessi trovare da sola di notte a riprendere qualcosa. Vi lascio il link affiliato:

Selfie ring Pocket

GOPRO Hero 8: la mia GoPro è l’accessorio sui cui sono più combattuta, non so dirvi se è una figata o un’inutilità. Appena presa l’ho usata tantissimo al mare, poi per anni l’ho abbandonata in un cassetto. Quest’anno, invece, la sto riutilizzando per le riprese sotto le cascate oppure su delle giostre ad alta velocità. Credo dipenda molto dal tipo di attività che volete svolgere in viaggio, è un buon sostitutivo del telefono se dovete fare riprese e foto in situazioni “estreme” e volete tenere al sicuro il vostro smart phone. Ricordate di prendere gli accessori più adatti ai vostri hobby. Io, ad esempio, uso questo stick (link affiliato):

Bastone per Go Pro

Le new entries promettenti:

DRONE DJI Mini 3: il drone è il nuovo arrivato più bello di sempre. Io lo amo, lui mi sta conoscendo e la paura regna sovrana nella nostra relazione. L’ansia di farlo volare mi uccide e devo sempre averlo a vista, ma sono sicura che insieme faremo grandi cose. Personalmente adoro i reels ed i video con riprese dall’alto, quindi mi sono detta che questo era l’acquisto da fare. Se mi piace ciò che vedo, cerco di riprodurlo. Non vi mentirò, la spesa è alta nonostante io abbia scelto il terzultimo modello. Inoltre, è davvero molto complesso, a livello legale, gestire questo strumento. Sicuramente, dedicherò un intero articolo al mio nuovo migliore amico. Per ora vi posso solo dire: PRENDETELO. Vedremo, comunque, se sarò costante nell’usarlo. Vi lascio il link affiliato Amazon, anche se io ho preso il modello con il telecomando con lo schermo:

Drone + Fly More Combo

STABILIZZATORE: questo è un attrezzo che ho dovuto prendere per lavoro, come local creator del Lazio per un’agenzia di viaggio digitale. Tra diversi modelli, ho scelto il Dji Osmo Mobile 6. Esistono anche altri marchi, più o meno cari. Io ho scelto il Dji perchè credo nel breve termine (ma forse già lo è) diventerà la Apple di droni e strumenti di ripresa in generale e da fierissima fan della mela, sposo anche la Dji, che sicuramente nel breve termine sarà la più agevolata anche dai social. Me la sento così, senza alcuna base scientifica razionale, sia chiaro. In ogni caso, questo giocattolino mi sembra davvero interessante. Ho già scoperto due o tre funzioni davvero bellissime. Comunque, vi lascio il link affiliato se volete prendere il mio:

Stabilizzatore Osmo Mobile 6

MICROFONO: infine, un altro oggettino preso per lavoro ma che probabilmente utilizzerò spesso anche per la mia pagina personale: il microfono wireless. Personalmente ho una di quelle voci che non hanno bisogno di grandi aiuti per essere sentite, ma mi sono trovata in difficoltà diverse volte volendo girare video all’aperto in cui parlavo in diretta, senza dover aggiungere il voice over in fase di editing. Quindi, credo questo strumentino sarà davvero utile per girare qualche scena originale. Vi farò sapere se sarà amore o odio, ma intanto vi lascio il mio link affiliato:

Microfono wireless

Come sempre, vi ringrazio per avermi letta. Stavolta ho voluto creare un contenuto davvero utile per voi, magari più in là creerò una pagina dove troverete tutti i miei “prodotti” da viaggiatrice e travel blogger. Datemi tempo, arrivo sempre qualche mese dopo le promesse che faccio.

Se avete domande su questi strumenti scrivetemi pure nei commenti o in Direct Instagram. Ci vediamo in giro per il mondo!

Emirates Palace Hotel Abu Dhabi: cosa devi sapere sulla visita

L’Emirates Palace di Abu Dhabi (Emirates Palace Mandarin Oriental) è stata la mia terza tappa in questa città magnifica. Famoso in tutto il mondo per essere tra i pochi hotel a 7 stelle esistenti, per me era un must to visit per essere stato il set di alcune scene di una delle mie saghe cinematografiche preferite: Fast and Furious. Me ne vergogno? Solo un po’!

L’Emirates Palace di Abu Dhabi rappresenta oggi la nuova visione che la città vuole dare di sé al turismo, rimarcando la sua capacità di offrire lusso e servizi unici. Vi do alcuni numeri per rendervi conto della magnificenza della struttura:

  • 80 ettari di giardini;
  • 114 cupole;
  • 1.000 e oltre lampadari, di cui il più grande pesa più di due tonnellate!
  • 1 km ed oltre di spiaggia;
  • 3 miliardi di dollari il costo della sua realizzazione (somma approssimativa).

Mi sembra evidente che stiamo parlando di un qualcosa di unico, in pieno stile Emirati Arabi. Nonostante questo, la visita mi è risultata estremamente piacevole e sono rimasta molto colpita dalla gentilezza del personale verso qualunque tipo di ospite in visita. Non ci sono distinzioni tra ospiti paganti la stanza ed ospiti venuti a curiosare dall’esterno, la cortesia è per tutti in questo meraviglioso paese.

La visita all’Emirates Palace Hotel di Abu Dhabi: prezzo, dress code, indirizzo

Ma come si può visitare questo sfavillante palazzo dei sogni? Bisognerà vestirsi da principesse arabe? Scopriamolo insieme.

Per prima cosa, vi tranquillizzo subito: non esiste un dress code per entrare in questo meraviglioso hotel. Parola di chi ci è arrivata in Birkenstock, reduce da una terribile sudata alla moschea bianca e distrutta da itinerari pensati da me medesima, quindi da una folle. Ovviamente ricordate di essere in un paese con una cultura molto diversa dalla nostra, anche se in questo contesto non ho percepito questa differenza.

Come visitare il palazzo, costerà un occhio della testa? Assolutamente no, infatti l’ingresso al palazzo è GRATUITO. Io sono entrata, ho fatto i miei sospiri di stupore, mi sono immaginata quanto sarebbe sbagliato vendere Matteo al mercato nero per soggiornare una notte in un paradiso del genere, ho gironzolato qua e là e me ne sono andata. In ogni caso, se volete visitarlo per bene, con accesso anche ad aree riservate, potete acquistare un pass giornaliero che vi permetterà di accedere a piscine, piste ciclabili, e tante altre attività uniche. Esistono anche dei tour per visitare al meglio questo hotel, di solito ad un prezzo di circa 150 AED.

Per quanto riguarda il luogo in cui si trova, ci troviamo sulla strada delle Corniche, l’equivalente del lungo mare di Abu Dhabi. Potete farvi accompagnare in taxi visti i prezzi molto economici in città, se invece partecipate ad un tour guidato arriverete con le apposite navette, infatti ne ho viste davvero molte al mio arrivo.

Cosa non perdere all’Emirates Palace Hotel

Personalmente vi consiglio di dedicare un’ora, massimo due, a questo hotel, se non partecipate ad un tour privato.

Iniziate subito dall’ “atrio“, dove verrete sconvolti dalla bellezza del tetto e dalla grandiosità dei diversi piani. Proseguite poi verso la zona bar, dove vi sarà possibile assaggiare un cappuccino con dell’oro grattugiato sopra! Avete capito bene: ORO! Onestamente, dopo 4 giorni a Dubai, ho evitato questa follia, ma tornassi indietro lo assaggerei, mi sono un po’ pentita del mio senso di responsabilità. In viaggio bisogna provare tutto.

Ammirate la bellezza del bar, la vista sulla spiaggia dalle finestre e poi fate una capatina in bagno! Sono bellissimi e sono abbastanza sicura che non vi capiterà poi tanto spesso di poter utilizzare come bagni di fortuna delle toilette così lussuose!

Dopo aver curiosato tra gli immensi corridoi, recatevi all’esterno per ammirare una delle migliori viste sulle Etihad Towers di Abu Dhabi e fare una foto sull’iconica scalinata dell’albergo:

Idea itinerario

A 5 minuti di taxi dall’hotel si trova anche il Palazzo Presidenziale, Qasr Al Watan, che vi consiglio assolutamente di visitare. Inoltre, ricordate che vi trovate sulle Corniche, una delle strade più carine di Abu Dhabi se amate il mare.

Vi ricordo, in ogni caso, che ho scritto un articolo con l’itinerario completo sulla mia giornata ad Abu Dhabi.

Come al solito, vi aspetto sui social dove condividerò foto e video del mio viaggio. Se avete domande, non esitate a contattarmi nei commenti o in Direct su Instagram!

Luoghi autunnali: il foliage nel Lazio e in Abruzzo

L’autunno ormai tarda sempre ad arrivare, abbiamo tutti una gran voglia di Netflix, copertina e telefilm, ma il meteo sembra non volercela dare vinta, a parte qualche giornata di vento fastidioso e pioggia incessante. Nonostante questo, ci sono dei posti magici dove è possibile respirare quell’aria magica della stagione più malinconica dell’anno in modo puntuale, già durante i primi giorni di ottobre. Ed io, da bravissima blogger, ho fatto un elenco perfetto per voi. Quindi, eccoli qui i luoghi autunnali dove trovare il foliage più bello tra Lazio ed Abruzzo.

Ovviamente, nelle sezioni del blog dedicate a Lazio ed Abruzzo troverete anche altri luoghi magici ed esperienze uniche da fare, ma qui vi ho riportato quelli che per me significano AUTUNNO.

Se, invece, avete bisogno di consigli che si riferiscano a tutta Italia e siano anche molto più rapidi e visivi, vi consiglio di scaricare gratuitamente l’applicazione KuriU, dove troverete tantissime idee. Ci collaboro anche io e, infatti, troverete alcuni miei consigli.

Il Foliage sul MONTE LIVATA

Voglio iniziare con il mio posto preferito, dove ogni anno celebro l’arrivo dell’autunno e che non mi delude mai per il suo foliage meraviglioso. Sto parlando del Monte Livata, a quasi due ore da Roma, detto anche il Monte della Capitale ed appartenente alla catena dei Monti Simbruini.

In realtà, io proseguo sempre un po’ più avanti rispetto quello che viene segnato da Google Maps come Monte Livata, dove troverete anche diversi ristoranti e, se il tempo lo permette, attività divertenti da provare, per arrivare fino a Campo dell’Osso. Di solito inizio percorsi in maniera abbastanza casuale, ma il più famoso da fare in questa zona è sicuramente il giro ad anello che vi poterà ad ammirare il Monte Autore. La cosa davvero divertente è che sono 3 anni che provo a terminare questo percorso ma puntualmente arriva la pioggia fortissima che me lo impedisce. Nonostante questo, resta uno dei miei posti preferiti nel mondo: rendetevi conto della bellezza.

Mi raccomando, se siete amanti dell’autunno non perdetelo perché se cercate luoghi autunnali e foliage, qui realizzerete il vostro sogno.

Inoltre, ricordatevi che vicino questo posto magico si trovano anche Subiaco, borgo davvero carino, il suo Monastero a strapiombo ed il laghetto di San Benedetto (qui l’articolo su questi luoghi magici).

Autunno magico in Abruzzo tra il Lago di Scanno ed il Lago di San Domenico

L’Abruzzo, chiariamolo subito, è una regione dove è possibile trovare tantissimi luoghi autunnali con un foliage PAZZESCO. Ho scritto un articolo dove suggerisco un itinerario di tre giorni in questa regione meravigliosa e ne sto per scrivere un altro dove vi parlo di Campo Imperatore. I suoi laghi, però, per me rappresentano alcuni dei luoghi più suggestivi dove ammirare gli effetti della magica stagione in arrivo. Guardate che spettacolo:

Come prima tappa, partendo da Roma, vi consiglio il Lago di Scanno ed il famoso “sentiero del cuore”. Mi raccomando, però, di fare molta attenzione nel percorrere questo sentiero durante i mesi più freddi. Infatti, seppure si tratta di una semplicissima camminata di 40 minuti (solo andata), il sentiero tende a ghiacciarsi nelle prime ore del mattino. Quindi, ricordate di andare per l’ora di pranzo e comunque ben attrezzati.

Dopo essere rimasti a bocca aperta davanti la forma a cuore che il Lago di Scanno assume solo dalla cima del sentiero del cuore, vi consiglio di correre sulle rive del Lago di San Domenico. Questo corso d’acqua nasce dallo sbarramento del fiume Sagittario e si trova proprio nell’Alta valle del Sagittario.
Lungo la riva si incontrano delle meravigliose cascatelle e si erge sulle sue acque l’eremo di San Domenico, dai cui archi è possibile ammirare una vista mozzafiato. Anche qui è possibile percorrere diversi percorsi, uno molto semplice e carino è quello che porta al centro di Villalago.

Nelle vicinanze ricordatevi che troverete il borgo di Scanno, molto carino e, anche se un po’ più distante, Sulmona, il paese dei confetti. Sono due gite che vi consiglio vivamente se avete tempo, perché si tratta di due realtà locali davvero suggestive.

Monte Terminillo: un po’ di Autunno nel Lazio

Il Monte Terminillo è un altra perla del Lazio, a circa 2 ore di macchina da Roma, ma molto vicino a Rieti. Qui vi consiglio di lasciare la macchina al parcheggio Pian De Valli, per poi intraprendere il percorso Planetario. Lo troverete scendendo leggermente la strada che avete percorso in salita per arrivare al parcheggio. Fate molta attenzione alle indicazioni o chiedete alle persone del posto (sul parcheggio affacciano diversi negozi). Il percorso è molto semplice, ma anche in questo caso non sono riuscita a terminarlo causa meteo.

Il Monte Terminillo ha un grande potenziale, anche se ancora non pienamente sfruttato dalle strutture presenti ed in autunno si veste di colori sensazionali.

Vi consiglio di unire al vostro trekking anche una gita al Lago del Salto, davvero suggestivo e su cui si affaccia un ristorante molto carino.

Il Bosco di Sant’Antonio: uno dei foliage più belli d’Italia

Concludo i miei consigli con il boss assoluto tra i luoghi autunnali ed il foliage: il Bosco di Sant’Antonio, che si trova a circa mezz’ora di macchina da Sulmona, nel comune di Pescocostanzo (AQ), in Abruzzo.

Il bosco si estende per 550 ettari ed è famoso per le passeggiate che è possibile fare nella faggeta e l’itinerario che permette di raggiungere anche l’eremo di Sant’Antonio, per poi rientrare nel bosco. Mi raccomando documentatevi bene prima di recarvi nel bosco, perché potrebbero esserci dei divieti sulla possibilità di portare con sé il proprio cagnolino, per non contaminare gli odori degli animali selvatici.

Io ho visitato questo luogo incantato a Novembre, periodo che vi consiglio vivamente perché è il momento dell’anno in cui è possibile assistere ad un magico fenomeno grazie al quale, a distanza di una curva, si passa dal tipico paesaggio fatto di foglie arancioni e gialle ad una distesa di neve e foglie rosse.

Non dimenticate, infine, che proprio in questa zona passa la famosissima Transiberiana d’Abruzzo, esperienza che vi consiglio di non perdere e che vi ho raccontato qui: la mia esperienza sul treno storico che attraversa l’Abruzzo!

Come al solito, spero che i miei consigli possano tornarvi utile e soprattutto che siano di ispirazione per voi. Di tutte le mie esperienze trovate foto e video sui miei social, ma se avete bisogno della consulenza di una professionista o di qualcuno che organizzi il vostro viaggio in Abruzzo, non esitate a contattarmi. Ci vediamo in giro per il mondo!

Segui i tuoi sogni, segui te stesso.

Segui i tuoi sogni” è la frase che più ci sentiamo dire nella nostra vita, senza mai capire bene cosa voglia dire. In realtà, nel 90% dei casi, a me è stata detta da chi non sapeva davvero nulla dei miei sogni e si aspettava seguissi i miei doveri. I doveri, quelli delle persone giuste, brave, come si deve.

Eppure io, crescendo, mi sono sentita stretta dentro i miei stessi sogni. Quelli fatti di giustizia, senso del dovere, di responsabilità e crescita. Più mi sentivo dire “Ormai sei adulta”, più mi sentivo piccola. Più insistevano nel ritenermi fortunata, più mi sentivo sbagliata. Nonostante fossi l’emblema della donna perfetta, laureata, innamorata, di successo, mi sentivo in gabbia.

Così, ad un certo punto, come sapete, ho mollato tutto (vi ricordate la mia storia? la trovate qui). Qualcosa nella mia testa è scattato e mi sono improvvisamente resa conto che stavo sbagliando tutto. Ma questo non è bastato. Ci sono voluti due anni di attacchi di panico, notti insonni, crisi di pianto e senso di perdizione per convincermi che non potevo vivere la vita giusta degli altri. Quando mi sono accorta che ogni mattina il mio unico desiderio era arrivare alla sera, per dormire e dimenticare tutto, ho capito che era grave, ma non troppo tardi.

Ora voi direte: ma come hai fatto? Ero disperata. Quando sei disperata, ce la fai. Non avevo più nulla da perdere, avevo accumulato talmente tanti errori ed insoddisfazione che non poteva andare peggio. Ed infatti, è andata meglio.

SEGUI I TUOI SOGNI: UN ANNO DOPO AVERLO FATTO

Dopo un anno dall’apertura della mia pagina Instagram (ed 11 mesi del blog), sono qui per raccontarvi come è stato realmente. Aiutatemi a dire DIFFICILE.

Ho lavorato più quest’anno che in due anni negli studi legali. La notte ho studiato ogni tipo di corso: SEO, digital marketing, social media, WordPress. Poi si è aggiunto l’esame di avvocato per diversi mesi. Poi, il lavoro. Ho tenuto qualcosa di solido, per non restare senza paracadute (fatelo anche voi, perchè non è facile). Ma ho anche accettato lavori nell’ambito SEO.

Sono diventata ricca? Assolutamente no. Alcuni mesi devo pregare di trovare un lavoro, altri ne ho talmente tanto che non riesco a dormire la notte. Alcuni, va bene. Ma non sono ancora autonoma, devo comunque far affidamento alle mie capacità lavorative tradizionali. Però, di giorno in giorno vedo un miglioramento, la luce più vicina.

Ho mandato centinaia di curriculum e ricevuto centinaia di no: sono troppo qualificata, sono senza esperienza, sono vecchia, sono giovane, sono donna, sono instabile, sono Martina.

Due sì, però, mi sono bastati per fare una grandissima esperienza in un campo lavorativo completamente nuovo.

Ho partecipato alla più grande fiera del turismo in Italia, ho parlato con persone da tutto il mondo, stretto amicizie nuove che hanno il sapore di amicizie vere e finalmente la mattina mi sveglio piena di voglia.

Questo più di tutto è cambiato: non vedo l’ora che sia mattina per ricominciare a combattere e adesso la giornata passa sempre troppo in fretta. Ho di nuovo la voglia di vivere.

Non so come andrà tra un anno, se sarò qui a festeggiare un altro anniversario o avrò detto addio a tutto, ma so che mi ringrazierò per sempre per essermi ascoltata ed essermi data questa possibilità.

SEGUI I TUOI SOGNI: FALLO ANCHE TU

Lo so che probabilmente avrei dovuto dire che ora sono una miliardaria che lavora da Ibiza due ore al giorno per convincervi a seguire i vostri sogni. Ma la verità è che sono una persona che studia da quando ha 4 anni, senza interruzioni. Poi ho iniziato a lavorare, senza interruzioni. Sono stanca quasi sempre e fatico a star dietro a tutto.

Non scrivo da Ibiza, scrivo dalla città che un giorno sogno di lasciare.

E allora perchè dovreste seguire i vostri sogni se è così dura? Perchè siamo nati per questo, per ascoltarci e rispettarci. Perchè farcela in qualcosa che non sa di voi sarà comunque peggio che fallire provando in qualcosa in cui credete.

Vi dico il mio motto (uno dei mille): Solo alla morte non c’è rimedio. Perciò provateci, farete sempre in tempo a ricominciare.

Ci vediamo in giro per il mondo, viaggiatori sognatori.

ANDALUSIA in 6 giorni: cosa devi sapere

A dicembre 2022 sono stata in Andalusia per 6 giorni, per la precisione dal 15 al 20 ed è stato uno dei viaggi più belli della mia vita. Sono partita con Matteo, quindi, è stato un viaggio di coppia e non pet friendly.

La premessa è che sono un’amante della Spagna, infatti, è il paese che sento più vicino a me e se dovessi decidere di trasferirmi domani, non avrei dubbi su quale sarebbe la nazione che chiamerei casa.

Sono cittadina del mondo, è vero, ma la patria della sangria e della paella è sicuramente il luogo dove mi sento abbracciata più forte ogni volta che torno. Quindi, il mio parere su questo viaggio è fortemente di parte. Certo che ve lo consiglio, così come vi consiglierei qualunque meta spagnola.

In ogni caso, l’Andalusia si differenzia dalle altre mete che ho visitato fino ad oggi (Barcellona, Madrid, Valencia, Minorca), per la sua storia molto particolare, di cui ci sono tracce in tutto il territorio. Infatti, qui convivono oriente ed occidente pacificamente, regalando scorci su moschee, sinagoghe e cattedrali, mercati e centri commerciali, percorrendo pochi metri.

Vi parlo delle singole città visitate negli altri articoli presenti in questa sezione, oggi voglio solo darvi un’idea generale su come organizzare il vostro viaggio. In ogni caso, ricordate che il mio è stato un viaggio low cost ed in bassa stagione.

TAPPE DEL MIO VIAGGIO

Intanto, ecco come ho deciso di suddividere, tra le diverse città, i giorni che avevo a disposizione:

  • MALAGA: sono arrivata qui il 15 dicembre, di mattina presto. Ci ho passato tutta la giornata e la prima notte. Per vedere le cose principali mi è bastato, se si vuole godere della città con più calma meglio fare 2 o 3 giorni. Qui si trova anche il Caminito del Rey, ma nel mio periodo era sconsigliato intraprenderlo per il meteo. Inoltre, durante la stagione estiva troverete anche delle spiagge molto ben attrezzate.
  • GRANADA: in questa città sono arrivata il 16 dicembre, sempre di mattina presto. Secondo me qui basta una singola giornata, ma se volete visitare con più calma i quartieri storici allora considerate 48 ore. L’Alhambra è l’attrazione principale e solo questa vi richiederà 3-4 ore per la visita, se siete rapidi e non vi perdete in foto e video.
  • CORDOBA: il posto dove ho lasciato il mio cuore. In questa città ci vivrei, quindi vi direi che il tempo non basta mai. In realtà, io ci ho passato il 17 dicembre, arrivando la mattina presto e la mattina del 18.
  • SIVIGLIA: è sicuramente la città più ricca di cose da vedere, tra le altre, inoltre le sue vibes sono potentissime e vanno vissute per bene. Anche 4 giorni qui sarebbero meravigliosi, ma dovendo ottimizzare i tempi io ho scelto di passarci il pomeriggio e la sera del 18 dicembre, l’intera giornata del 19 e tutto il tempo a disposizione dell’ultimo giorno, il 20, fino al momento di prendere l’aereo di ritorno nel tardo pomeriggio.

COME SPOSTARSI IN ANDALUSIA

Come compagnia aerea per questo viaggio ho scelto Ryanair e mi sono trovata benissimo. Ho volato da Roma a Malaga all’andata e da Siviglia a Roma al ritorno.

In ogni caso, la vera domanda è: Come mi sono spostata tra una città e l’altra? In treno ed in pullman. Infatti, l’Andalusia è perfettamente collegata grazie a questi mezzi di trasporto e ne ho assolutamente approfittato, anche per evitarmi lo stress del traffico e del parcheggio in città. Da romana, evito la macchina appena posso. Ecco i miei spostamenti:

  • Con il pullman (compagnia Alsa) da Malaga a Granada: 1:45 h di viaggio
  • Con il treno (compagnia Renfe) da Granada a Cordoba: 1:20 h di viaggio
  • Con il treno (compagnia Renfe) da Cordoba a Siviglia: 1:20 h di viaggio

Faccio presente che in stazione potrebbero esserci delle file dovute ai controlli bagagli, quindi arrivate sempre con un po’ di anticipo.

Dalle stazioni agli hotel ho preso sempre il taxi. In Spagna, infatti, i prezzi sono molto più contenuti e generalmente me la sono cavata con poco.

Le città, invece, le abbiamo girate esclusivamente a piedi. Uniche eccezioni le ho fatte per l’Alhambra, dove all’andata abbiamo preso un taxi per questione di orari ed a Malaga, dove al ritorno dal castello Gibralfaro, abbiamo preso l’autobus con fermata di fronte l’ingresso (il biglietto lo abbiamo fatto a bordo).

PERIODO MIGLIORE PER VISITARLA

Il periodo migliore per visitare l’Andalusia, chiedendo ai locals, è risultato proprio dicembre (nonostante anche per i prezzi venga considerata bassa stagione). In effetti, noi abbiamo trovato pochissimi turisti ed un clima pazzesco, che si aggirava intorno ai 20 gradi.

Il periodo assolutamente sconsigliato, invece, è l’estate. Parlando con le persone del posto ci hanno riferito di temperature invivibili, masse di turisti ovunque e prezzi molto alti.

La nostra guida di Siviglia è stata molto specifica ed in particolare ci ha consigliato di tornare dal 9 dicembre al 20 circa e poi dal 7 gennaio fino a marzo più o meno. Chiaramente, durante le festività i prezzi schizzano alle stelle.

In ogni caso, l’Andalusia per me è una meta perfetta per il Natale. Infatti, a Malaga si tiene uno degli spettacoli di luminarie più incredibili che io abbia mai visto e tutte le città sono decorate con mercatini deliziosi e luci particolari. Non lo avrei mai detto, ma qui sentono davvero tantissimo il clima natalizio e per me, che sono una super fan di questa festa, è stato tutto ancora più magico.

COSE DA SAPERE SULL’ANDALUSIA

Vi do qualche consiglio, molto generale, sull’Andalusia:

  • Gli spagnoli, in qualunque zona, preferiscono l’italiano all’inglese.
  • Molte attrazioni in questa zona prevedono degli ingressi gratuiti a determinati orari ed in determinati giorni. Controllate sui siti ufficiali e chiedete sempre al vostro hotel.
  • Se andrete a Natale, chiedete al personale dell’hotel ed ai locals gli eventi previsti in città: spettacoli delle luminarie, mercatini, giostre.
  • In Spagna, a parte per la paella, vi sconsiglio i ristoranti particolarmente eleganti. Infatti, sono molto meglio le botteghe di cibo locale, dove pagando davvero poco potrete fare indigestione di tapas, provare tutte le specialità della cucina tradizionale ed ubriacarvi con la sangria. Mi raccomando, a Cordoba, invece, cercate un ristorante dove mangiare nel patio. Esperienza da non perdere.
  • Gli spagnoli sono gentili e disponibili. Non abbiate paura ad unirvi a loro per una danza in mezzo alla strada o per chiedere aiuto. Sfatiamo il mito di un popolo furbo, sono meravigliosi.
  • State per visitare una delle zone più sicure d’Europa, secondo me. Non mi sono mai sentita in pericolo, girando per le strade della città. Ovviamente, alcuni quartieri sono meno raccomandati di altri. Ad esempio, a Sacromonte, a Granada, è bene essere più prudenti.
  • Il clima è sempre molto caldo, anche a dicembre le temperature si aggiravano comunque sui venti gradi. Quindi, se andate durante questa stagione vi consiglio maglioncini ed una giacca non troppo pesante per la sera.

SPAGNA GREEN: scegliere la Spagna significa scegliere la sostenibilità

Vi segnalo anche un’iniziativa davvero interessante dell’Ente Spagnolo del turismo in Italia, volta ad incentivare i viaggi sostenibili da parte di chi decide di visitare questo meraviglioso paese.

Si tratta di un test ideato per il progetto Spagna Green: rispondendo a pochissime e semplici domande, otterrete come risultato che tipo di viaggiatore green siete ma, soprattutto, in maniera assolutamente gratuita, potrete scaricare anche una guida PDF sulle destinazione che, in base alle vostre risposte, l’Ente vi consiglia.

Vi lascio qui il link per effettuare il test e, se volete, fatemi sapere il risultato che vi uscirà perchè sono davvero curiosa: SCOPRI CHE TIPO DI VIAGGIATORE GREEN SEI.

Assicurazione di viaggio

Vi lascio anche lo sconto del 10% sulla mia assicurazione di viaggio, vi basterà cliccare sull’immagine sottostante. Fatene buon uso!

Come sempre, vi ringrazio per aver letto il mio articolo. Vi lascio delle foto del mio viaggio e vi ricordo che nella sezione Spagna del blog troverete consigli sulle singole città da me visitate durante questo viaggio. In ogni caso, non esitate a contattarmi anche su Instagram!

La Moschea di Bani Hashim: Abu Dhabi nascosta

Ad Abu Dhabi esiste una Moschea a dir poco meravigliosa, blu e dorata, immersa in un contesto completamente orientale, a pochi minuti di macchina dalla ben più famosa Gran Moschea Dello Sceicco Zayed. Sto parlando della Moschea di Bani Hashim.

Questo luogo sacro è sorprendente per la sua bellezza e l’incredibile somiglianza con la Cupola della Roccia, molto più famosa, che si trova a Gerusalemme.

Sono felicissima di aver scoperto questo posto grazie a delle foto online, mentre cercavo luoghi insoliti ad Abu Dhabi, perchè dopo il caos della Moschea Bianca (in ogni caso meravigliosa), mi è sembrato di immergermi davvero in un’atmosfera sacra ed incontaminata. Infatti, questa Moschea dai colori accesi e meravigliosi, è immersa in un silenzio ed in una pace difficili da trovare ad Abu Dhabi o Dubai. Ve la consiglio assolutamente, soprattutto se amate l’architettura come Matteo o scattare foto a luoghi insoliti come me!

DOVE SI TROVA LA MOSCHEA DI BANI HASHIM

La Moschea di Bani Hashim, ad Abu Dhabi, si trova esattamente a 10 minuti di macchina dalla Gran Moschea dello sceicco Zayed.

Di per sè, trovarla non è difficile. Il problema è che nessuno la conosce, nemmeno le persone del posto. Per far capire dove volevo andare al taxista e ad altre persone del luogo, infatti, ho cercato direttamente le foto su Google, digitando “Moschea Bani Hashim“. Comunque, nemmeno questo è bastato.

Quindi, per facilitarvi il compito, ecco cosa vi converrà fare: vi basterà inserire “Bani Hashim Mosque” su Google Maps o mostrare queste coordinate al guidatore del vostro taxi: “Bani Hashim Mosque, CF5V+MGJ – Rabdan – Abu Dhabi“. Infatti, quando l’ho nominata all’autista che mi accompagnava, all’inizio è rimasto piuttosto sorpreso. Ma non appena gli ho mostrato le coordinate, si è orientato.

Vi consiglio di chiedere al taxi di aspettarvi, il tempo di ammirare per dieci minuti la moschea dall’esterno, perchè si trova in una zona non frequentata dai turisti e dunque non fornita di servizio taxi. Io sono stata molto fortunata, perchè a chiedermi se avessi bisogno di un passaggio al ritorno è stato lo stesso guidatore, che non mi ha nemmeno fatto pagare per il tempo di attesa.

VISITA ALLA MOSCHEA

La moschea di Bani Hashim non è una meta turistica, dunque credo sia visitabile all’interno come un qualunque luogo sacro, ovviamente con gli adeguati indumenti. Onestamente io, nonostante alcuni credenti mi abbiano detto di poterla ammirare senza problemi, non mi sono sentita di disturbare la pace di un luogo che si è salvato dall’over tourism. Quindi, mi sono sentita fortunata anche solo per il fatto di poterla ammirare dall’esterno, che merita davvero tanto.

Vi consiglio assolutamente di andare, perchè la struttura è veramente bellissima. In ogni caso, se l’interno vi incuriosisce particolarmente, potete chiedere ai locals se potete entrare. Nel mio caso, ad esempio, ho avuto una risposta positiva anche se poi ho deciso di restare fuori.

Vi lascio delle foto dell’esterno per invogliarvi a visitarla e vi consiglio di seguirmi sui miei canali social per vedere video e foto del mio viaggio ad Abu Dhabi:

Se avete domande, vi aspetto nei commenti.