Campoli Appennino: il paese degli orsi felici

Campoli Appennino è un borgo che ospita due meravigliosi orsi. Si trova in provincia di Frosinone, al confine tra Lazio ed Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale.

Questo piccolo gioiello è davvero una rarità, infatti sorge sul “Tomolo”, una dolina carsica che oggi ospita l’area faunistica dell’orso marsicano ed è l’unica che presenta bordi abitati.

Non solo, questo paesino offre anche specialità culinarie come il tartufo e nelle vicinanze si trovano lo splendido Vallone del Lacerno e tantissime altre bellezze.

Sinceramente, ho passato una splendida giornata in questo borgo fuori dal tempo, anche e soprattutto grazie alla gentilezza dei suoi meravigliosi abitanti, tra cui cito Simone, che si occupa con tantissima passione dell’area faunistica, il Signor Giuseppe, che ci ha mostrato ogni angolo del suo amato paese e ce ne ha fatti innamorare e tutti i ragazzi dell’Associazione Percorso Turistico.

L’area faunistica di Campoli Appennino

Partiamo dalla parte più emozionante della mia gita a Campoli Appennino, la visita all’Area faunistica dell’orso Bruno Marsicano. Ci tengo a precisare che sono stata invitata come travel blogger per provare questa esperienza, ma come sapete non scrivo mai articoli su posti che non mi hanno convinto. In questo caso, consiglio davvero con tutto il cuore di provare questa attività.

L’area si trova nella dolina carsica e già questo rende davvero spettacolare la visita. Ha un’estensione di 15 ettari ed è stata realizzata per ospitare gli orsi che dopo una vita di soprusi, non possono più vivere in totale libertà. Dunque, si è ideata questa soluzione della semilibertà, che fa sentire l’animale libero, ma allo stesso tempo consente a chi se ne prende cura di tutelarlo.

Gli ospiti di questo meraviglioso luogo sono stati 5:

  • Abele, salvato da un privato che lo usava come attrazione per le foto e successivamente trasferito qui dallo zoo di Pescasseroli.
  • Jill, detenuta in pessime condizioni nello zoo privato di Terrasini e trasferita qui dopo essere stata curata dal Bioparco di Roma.
  • Sonia, usata come attrazione turistica di un ristorante albergo.
  • Piero e Leone, fratelli, salvati da un albergo ristorante in Albania, anche loro utilizzati come attrazione turistica.

Ad oggi, con il dovuto rispetto ed ascoltando le regole che vengono spiegate scrupolosamente dal personale addetto all’area, è possibile incontrare solo Piero e Leone durante la visita. Gli altri, sono venuti a mancare per cause naturali.

Per la visita occorre prenotare contattando gli organizzatori agli indirizzi che vedete nella quinta foto qui sotto, tra cui la loro pagina Instragram.

Ci si incontra all’info point, in Via Guglielmo Marconi, poco dopo il bar omonimo percorrendo la salita, e dopo aver fatto il biglietto ed aver ricevuto qualche informazione utile, si inizia la discesa verso questi meravigliosi amici!

Ricordate che rispettare la tranquillità di questo ambiente è molto importante, perciò cercate di essere calmi e silenziosi. Inoltre, sono ammessi anche i cani, se di piccole dimensioni e tranquilli di carattere.

Piccolo consiglio utile: sul navigatore impostate precisamente “Campoli Appennino Caffetteria Marconi”, altrimenti Maps vi porterà direttamente dentro la dolina!

Il borgo di Campoli Appennino

Dopo aver fatto visita agli amici orsi, con il cuore ancora pieno di emozione, ci siamo diretti verso Piazza Umberto I, da cui è possibile ammirare la dolina dall’alto ed anche lo splendido orso raffigurato tra gli alberi, che di sera si illumina.

Qui abbiamo incontrato anche il meraviglioso Signor Giuseppe, un incredibile guida per conoscere al meglio Campoli. Ci ha portato fino in cima la Torre Medievale, da cui ho ammirato uno dei tramonti più belli mai visti. Sappiate che per arrivare in cima dovrete percorrere delle scale abbastanza ripide, dunque fate attenzione e le sconsiglio per gli amici a 4 zampe (io sono salita da sola per evitarle a Gastone).

Dopo la torre, siamo partiti alla volta del Belvedere ed anche qui il cielo ci ha stupito con colori incredibili. Inoltre, il Signor Giuseppe ci ha mostrato alcuni angoli strategici da cui fotografare le strade del paese in maniera molto particolare.

Infine, fate un salto anche alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo.

La specialità del borgo: il tartufo

Purtroppo, durante la nostra visita non abbiamo fatto in tempo a gustare la specialità del posto: IL TARTUFO, di cui io vado matta!

In ogni caso, a novembre si tiene la Fiera Nazionale Del Tartufo Bianco e Nero Pregiato ed io di certo non mi lascerò scappare questa occasione.

Anche perché il borgo ospita dei ristoranti molto interessanti, parola di amici che li hanno provati. Non vedo l’ora di testarli in prima persona, poi ve li racconterò!

I dintorni di Campoli Appennino

Il borgo è circondato da bellezze inestimabili quali la Valle di Comino, la Valle del Liri e la Valle di Roveto.

In particolare, nelle vicinanze si trova anche Il Vallone del Lacerno, che ospita incredibili gole.

Inoltre, in giornata si può abbinare una piacevole gita al Lago di Posta Fibreno o all’Isola del Liri.

Insomma, io ho davvero tantissimi motivi per tornare in questo borgo incantato e sicuramente non mancherò di andare a trovare i miei amici orsi anche in estate o di andarmi a fare una scorpacciata di tartufo a novembre. Speriamo di vederci a Campoli Appennino amici Viaggiatori, perché vorrà dire che avrete seguito un mio ottimo consiglio!

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