A novembre mi sono avventurata in un viaggio di 10 giorni alla scoperta dell’Islanda ed ovviamente non potevo perdermi anche il mitico Circolo D’Oro islandese, o Golden Circle. Questo percorso, per assurdo non circolare, unisce tre delle attrazioni più famose dell’isola ed è possibile percorrerlo in un solo giorno. Ad essere sincera io ho visto in due giorni diversi Geysir, il Parco nazionale e le cascate ma solo perchè abbiamo preferito fare tutto con più calma e soprattutto perchè i geyser ci hanno fatto passare un pomeriggio da bambini emozionati e non volevamo più andar via!

Dunque, ecco le tre tappe nel sud-ovest dell’Islanda che compongono il famosissimo Golden Circle:

  1. Il Parco Nazionale di Thingvellir
  2. L’area geotermica di Geysir
  3. La cascata di Gullfoss

Informazioni utili prima di partire alla scoperta del Circolo d’Oro Islandese

Prima di iniziare la descrizione delle singole tappe, voglio darvi alcune informazioni utili (se non avete letto il mio articolo su come affrontare un viaggio in Islanda in inverno).

Prima di tutto, se decidete di affittare la macchina come abbiamo fatto noi e quindi di scoprire l’Islanda on the road, vi saranno indispensabili queste applicazioni:

  • Veður per controllare il meteo e le avvertenze;
  • Road.is per controllare lo stato delle strade;
  • Parka per pagare i parcheggi.

Inoltre, ricordate che è bene fare l’assicurazione completa alla macchina, perché l’isola del ghiaccio e del fuoco è anche la regina del vento e non sarà difficile ammaccare la vostra vettura. Infine, fate sempre benzina prima di arrivare al di sotto della metà del serbatoio, perché può capitare di non incontrare distributori anche per molti chilometri.

Altro avviso: Il drone si può utilizzare in pochissime zone (praticamente nessuna di quelle da noi visitate), salva la possibilità di chiedere dei permessi a pagamento. In ogni caso, in inverno è sconsigliato viste le basse temperature ed i forti venti.

Piccolo consiglio da amica: portate con voi sempre cibo ed acqua, perché comprarli per strada può rivelarsi sia difficile che molto costoso.

Ovviamente, vi consiglio con tutto il cuore di fare l’assicurazione di viaggio prima di partire, visto l’alto rischio di annullamento dei voli o anche solo di farsi leggermente male (vi auguro di no), quindi ecco il mio codice sconto per la mia assicurazione di fiducia, Heymondo (vi basta cliccare sull’immagine):

Il Parco Nazionale di Thingvellir: tra storia e geologia

Ora che siete mentalmente preparati, partiamo subito con la prima tappa del Golden Circle. L’ordine ovviamente è del tutto relativo e dipenderà dal vostro punto di partenza.

Il parco ha l’ingresso gratuito e dovrete solo pagare il parcheggio, troverete le macchinette proprio nell’edificio che ospita i bagni.

Questo tesoro naturale è patrimonio mondiale UNESCO e si trova a 45 minuti di auto dalla capitale. Per visitarlo tutto noi ci siamo presi una mattinata, ma è fattibile anche in 2-3 ore (dipende sempre quanto tempo volete dedicare alle foto, alla contemplazione e così via!).

All’interno troverete cartelli segnaletici e vi sarà davvero facile orientarvi, in ogni caso questi sono i principali punti di interesse:

  • Faglia di Almannagjá: nel parco, infatti, è possibile camminare tra la placca tettonica nordamericana e quella euroasiatica, poiché l’isola è l’unico posto al mondo dove la dorsale atlantica si spinge sopra il livello del mare. Proprio all’interno di questo sito Unesco si trova, infatti, la fossa tettonica islandese, dove le due placche terrestri continuano ad allontanarsi ogni anno. Il canyon che si è creato a seguito di questa attività oggi è percorribile a piedi e si chiama faglia di Almannagjá. Un’attività raccomandata nel parco, in effetti, è lo snorkeling a Silfra con guide che vi porteranno tra le placche tettoniche.
  • Alþing: il parco deve la sua fama anche all’Alþing, l’antico Parlamento, primo d’Europa e forse del mondo.
  • La cascata di Oxararfoss, davvero suggestiva.

L’area geotermica di Geysir: la tappa più incredibile

Sempre seguendo un ordine casuale, immaginiamo che la seconda tappa del Golden Circle sia l’area geotermica di Geysir, all’interno della valle di Haukadalur. 

Da Thingvellir ci vuole circa un’ora di macchina, anche meno ed è probabilmente la tappa che mi ha estasiata di più, ma io sognavo fin da bambina di assistere all’attività dei geyser.

Noi abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio gratuito di fortuna e ci siamo addentrati nel “parco”, dove il terreno fuma da ogni parte ed a terra è possibile vedere pozze che bollono. Sembra davvero uno scenario da film.

Qui le star principali sono due: Geysir, ormai dormiente quasi del tutto e Strokkur che, invece, esplode con estrema precisione ogni dieci minuti circa, anche se durante la nostra visita ci ha regalato diversi spettacoli anche ogni cinque minuti.

Non perdete, comunque, la passeggiata fino al punto più alto, tra pozze che bollono e viste mozzafiato. Il tempo di visita da dedicare al parco può variare tra un’ora e le due ore. C’è anche chi arriva, vede un’eruzione e se ne va. Come al solito, dipenderà tutto da voi.

Gullfoss: la cascata delle meraviglie

Con gli occhi ancora pieni di emozione ed il cuore a mille, ci siamo diretti ad ammirare una delle cascate più belle d’Islanda: Gullfoss.

La cascata si trova a circa dieci minuti dall’area di Geysir ed anche in questo caso si paga soltanto il parcheggio. Arrivati si trovano diversi sentieri che conducono a molteplici punti panoramici su questo splendido getto d’acqua.

Non esiste una stagione migliore per visitarla a mio avviso: in estate è possibile ammirarla da più vicino, ma in inverno si colora del bianco della neve diventando davvero indescrivibile. Mi raccomando però, fate sempre molta attenzione al ghiaccio per terra ed al vento che potrebbe sbilanciarvi!

Tra l’altro, nei suoi pressi si trova uno dei negozi di souvenir più carini incontrati in viaggio.

Il tempo di visita in questo caso è davvero molto breve, al massimo un’ora se desiderate fotografare la cascate da ogni singola prospettiva.

La mappa dell’itinerario

Come al solito ho cercato di delinearvi l’itinerario nella maniera più chiara possibile, se avete domande o dubbi, però, non esitate a contattarmi nei commenti o sulla mia pagina Instagram. Ci vediamo in giro per il mondo, viaggiatori!

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