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Costa Brava in quattro giorni: due itinerari all’improvviso

1 Agosto 2025

Avevo in mente la Costa Brava come meta da un po’, perché sono una fan appassionata di Game of Thrones e ovunque ci sia il mare per me è un’ottima idea.

Infatti, ho un debole per tutto ciò che riguarda i luoghi legati alle mie serie del cuore e Girona, dove hanno girato molte scene ambientate ad Approdo del Re e Braavos, era da tempo nella mia lista dei desideri. Così, complice un volo low cost per Barcellona, ho deciso di dedicare quattro giorni alla scoperta di questa zona della Catalogna. Una scelta last minute che rifarei mille volte, anche se, vi dico la verità, la Costa Brava merita molti più giorni.

In questo articolo vi porterò tra le tappe che avevo previsto e quelle che ho realmente visitato a causa degli imprevisti, perché purtroppo ci sono stati: il primo giorno, una vera tempesta di fulmini ci ha costretti a modificare l’itinerario in corsa. Il terzo giorno, invece, mi sono fratturata un gomito. Quindi, vi racconterò anche come ho gestito l’emergenza sanitaria in viaggio, in particolare in Spagna, così da potervi dare qualche consiglio utile se mai vi trovaste in una situazione simile.

Nonostante tutto, vi posso dire con il cuore che la Costa Brava mi ha conquistata. È una destinazione da 10 su 10. Persone accoglienti, cibo ottimo, mare cristallino, spiagge spettacolari, borghi pittoreschi e, almeno a luglio, ancora non soffre del turismo di massa. Se cercate bene, si trovano anche prezzi accessibili. È stato un viaggio breve, ma ricco e non vedo l’ora di rifarlo il prossimo anno.

Dove si trova la Costa Brava e come raggiungerla dall’Italia

Costa Brava

La Costa Brava è una delle regioni costiere più affascinanti della Spagna e si trova nella parte sud-orientale del Paese, precisamente nella Catalogna. Si estende lungo il litorale del Mar Mediterraneo, da Blanes fino al confine con la Francia. Il cuore geografico e culturale della Costa Brava è la provincia di Girona, intorno alla quale si concentrano le principali località balneari, i borghi storici e le calette più scenografiche.

Raggiungerla dall’Italia è piuttosto semplice. Ci sono voli diretti sia per l’aeroporto di Girona che per quello di Barcellona. Se riuscite a trovare un volo per Girona a buon prezzo è meglio: vi troverete già a meno di un’ora dalle principali mete sulla costa.

In alternativa, potete atterrare a Barcellona, che ha molti più collegamenti e opzioni di volo. Da lì, per raggiungere la Costa Brava ci vuole un po’ di più: indicativamente tra un’ora e mezza e due ore, a seconda della destinazione. Anche in questo caso, la scelta migliore per muoversi è quella di noleggiare un’auto. Io ho utilizzato la compagnia Record, che offre tariffe abbastanza competitive. Il consiglio che vi do è di affidarvi a Discovercars, che confronta più compagnie e vi aiuta a trovare la soluzione più economica e adatta alle vostre esigenze.

Volendo, esistono anche collegamenti in autobus e navetta tra Barcellona e alcune località della Costa Brava. Tuttavia, per come è strutturato il territorio, fatto di baie nascoste, paesini sparsi e scorci panoramici, viaggiare in autonomia con l’auto resta senza dubbio il modo migliore per esplorarla a fondo.

Come muoversi in Costa Brava: consigli per chi viaggia in auto

Se state pensando di visitare la Costa Brava, il mio consiglio spassionato è di girarla in macchina. Per quanto esistano navette, bus e mezzi pubblici, è proprio con l’auto che si riesce a scoprire la bellezza autentica di questa costa, fatta di paesini sparsi, spiagge nascoste e scorci che si aprono all’improvviso. Potete noleggiare l’auto direttamente dall’Italia attraverso Discovercars, che vi aiuta a confrontare i prezzi tra le varie compagnie e a trovare l’opzione più conveniente. Una volta scelto il noleggio, potete ritirare l’auto direttamente in aeroporto, sia a Girona che a Barcellona.

Guidare in Costa Brava è abbastanza semplice. Le strade sono ben tenute, il traffico è contenuto e la segnaletica è chiara. Tuttavia, una delle difficoltà maggiori che abbiamo incontrato è stata la questione dei parcheggi. In particolare, se alloggiate a Lloret de Mar come noi, preparatevi a fare un po’ di attenzione. Ci sono molte zone verdi riservate esclusivamente ai residenti, mentre le aree migliori in cui lasciare l’auto sono quelle della zona blava, dove si può parcheggiare gratuitamente dalle 18 fino alle 10 del mattino. Un’opzione molto comoda se, come noi, rientrate la sera tardi e ripartite la mattina presto per una nuova escursione.

Un’altra alternativa sono i parcheggi gratuiti o a basso costo davanti ai supermercati. Anche se dicono che di notte viene messa una catena, a noi non è mai successo (ma non posso assicurarvi che sia sempre così, quindi chiedete ai residenti). Per le spiagge, invece, abbiamo quasi sempre trovato posti auto senza troppe difficoltà.

Ultimo consiglio: attenzione ai semafori che lampeggiano in giallo. Se restano fissi, vuol dire che sta per arrivare il rosso, se lampeggiano scendendo, sta per arrivare il verde. E occhio la sera, soprattutto nelle vie centrali di Lloret, dove i controlli sono più frequenti.

Per cosa è famosa la Costa Brava

Costa Brava

La Costa Brava è famosa per molte ragioni. Innanzitutto, non si può non citare il celebre Triangolo di Salvador Dalí, un itinerario dedicato al genio del surrealismo: il Museo-Teatro Dalí di Figueres, la Casa-Museo di Portlligat (dove l’artista visse a Cadaqués) e il Castello di Púbol, regalato da Dalí alla moglie Gala. Questi tre luoghi, offrono un’immersione perfetta nell’universo affascinante e simbolico dell’artista.

In secondo luogo, Girona è divenuta una meta imperdibile per i fan de Il Trono di Spade: molte scene ambientate ad Approdo del Re e Braavos sono state girate proprio nel suo centro storico. Passeggiare tra mura medievali e vicoli acciottolati riporta subito alla mente la serie, rendendo la visita ancora più emozionante per gli appassionati.

Ma la Costa Brava è soprattutto una destinazione di mare e natura incredibile. Lungo la costa troverete cale nascoste, scogliere mozzafiato e spiagge premiate con la Bandiera Blu, come Tamariu, Cala Sa Tuna, Aiguablava. I paesaggi sono variegati tra baie, pinete, scogliere e sono perfetti sia per chi cerca relax sia per gli amanti delle escursioni, come il celebre Camí de Ronda, che regala viste panoramiche incredibili.

Inoltre, piccoli borghi medievali e storici come Tossa de Mar e Cadaqués emanano un fascino autentico e sono di una bellezza straordinaria.

Una delle cose che ho amato di più della Costa Brava è il Camí de Ronda, un sentiero che costeggia tutta la costa e che collega tra loro calette, spiagge e borghi marinari. È perfetto se, come me, amate camminare e scoprire scorci nascosti passo dopo passo. In alcuni tratti è una semplice passeggiata, in altri diventa un vero e proprio sentiero di trekking vista mare, ma sempre con panorami che lasciano senza parole.

Il mio itinerario di quattro giorni in Costa Brava

Di seguito vi racconto come sarebbe stato il mio itinerario ideale in Costa Brava se non avessi incontrato due imprevisti belli tosti: una tempesta di fulmini il primo giorno e una frattura al gomito il terzo. Nonostante questo, sono riuscita comunque a godermi il viaggio e ve ne parlerò anche in un secondo momento, spiegandovi come ho modificato l’itinerario per adattarlo alle nuove esigenze. Ma ora partiamo da come sarebbero dovute andare le cose, con tutte le tappe che avevo accuratamente pianificato.

Giorno 1: Tra Lloret de Mar e Tossa de Mar

Costa Brava

Il mio volo per Barcellona è atterrato alle 9:15 del mattino. Dopo il ritiro dell’auto a noleggio in aeroporto, mi sono diretta subito verso Lloret de Mar per effettuare il check-in in struttura e poi iniziare l’esplorazione della costa.

Questo primo giorno è completato saltato a causa di una tempesta di fulmini ma la prima tappa della giornata sarebbe stata Sa Caleta, una piccola cala situata nella zona di Sant Agaro, suggestiva per il contesto spettacolare in cui si trova. Successivamente sarebbe stata la volta di Sant Feliu de Guíxols.

Dopo una breve sosta, la tappa successiva sarebbe stata Cala Pola, una delle spiagge più belle e scenografiche della Costa Brava, situata vicino Tossa de Mar.

Nel pomeriggio, mi sarei diretta a Tossa de Mar, uno dei borghi più famosi della zona. Tossa è famosa per il suo castello medievale che domina il mare, per le sue viuzze acciottolate e per l’atmosfera romantica che si respira al tramonto.

Infine, avrei chiuso la giornata tornando a Lloret de Mar, facendo magari una tappa alla suggestiva Chiesa di Sant Romà, con le sue maioliche colorate in stile modernista. Un piccolo gioiello architettonico nel cuore del paese, perfetta da visitare prima di cena.

Giorno 2: Tra Begur, calette da sogno e scorci nascosti

Il secondo giorno dell’itinerario è stato interamente dedicato alla zona di Begur, una delle aree più spettacolari e autentiche della Costa Brava e per noi è stato uno dei luoghi più belli di tutto il viaggio e sono davvero felice di essere riuscita a visitare tutto quello che era in programma.

La prima tappa è stata Platja del Racó, una delle spiagge più comode e accessibili della zona, perfetta per una sosta rilassante. È una lunga distesa di sabbia dorata, adatta anche a chi viaggia con bambini o cerca una pausa bagno meno “wild”. Qui si trovano anche alcuni bar e ristoranti per una pausa pranzo vista mare.

Costa Brava

Poi ci siamo diretti verso la famosissima Illa Roja, una spiaggia conosciuta per il grande scoglio che le dà il nome. Si tratta di una spiaggia nudista, quindi è bene sapere in anticipo che è frequentata principalmente da chi pratica nudismo. La cala si raggiunge tramite un tratto del Camí de Ronda da Platja del Racó e consiglio di proseguire il sentiero per averne una vista incredibile.

Costa Brava

Nel pomeriggio, abbiamo esplorato due delle calette più suggestive della zona: Cala Sa Tuna e Cala s’Eixugador. Sa Tuna è una cartolina perfetta, con le sue casette colorate affacciate sull’acqua, le barchette dei pescatori e l’acqua color smeraldo. Si raggiunge in auto, anche se i parcheggi sono pochi, quindi conviene arrivare presto o nel tardo pomeriggio.

Costa Brava

La vera chicca però è Cala s’Eixugador, una caletta nascosta e decisamente meno affollata. Per raggiungerla bisogna camminare per un tratto abbastanza impegnativo e scendere lungo un sentiero impervio, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena. La spiaggia è selvaggia, immersa nella natura, con un’acqua trasparente.

Costa Brava

Giorno 3: Figueres e calette da sogno

Il terzo giorno doveva essere dedicato a un mix perfetto tra arte e natura. La mattina l’avevamo pianificata per immergerci nel mondo visionario di Salvador Dalí, ma la verità è che abbiamo anticipato questa visita al primo giorno, grazie alla meravigliosa disponibilità di GET YOUR GUIDE.

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La prima tappa sarebbe stata Figueres, città natale di Dalí e sede del celebre Teatro-Museo Dalí, uno dei musei più visitati di tutta la Spagna. Già l’esterno della struttura è un’opera d’arte, con le famose uova giganti che troneggiano sul tetto. All’interno, ci si perde tra dipinti, installazioni e dettagli surreali che raccontano tutta la genialità dell’artista. Il museo è comodamente raggiungibile in auto e dispone di parcheggi a pagamento nei dintorni. Visto il costo (a mio avviso eccessivo) del biglietto ed il poco tempo a disposizione, questa è stata l’unica tappa che abbiamo segnato fin dall’inizio tra quelle del triangolo di Dalì.

Costa Brava

Abbiamo mantenuto inalterato l’itinerario previsto per il pomeriggio, con una sosta nella meravigliosa El Golfet, una spiaggia incastonata tra le scogliere e raggiungibile con una passeggiata panoramica a piedi. È piccola, ma la bellezza del paesaggio e l’acqua cristallina la rendono imperdibile.

Subito dopo, ci siamo spostati a La Fosca e Cala S’Alguer, due angoli di paradiso poco distanti tra loro. Cala S’Alguer è una vera perla: un pugno di vecchie casette di pescatori dai colori pastello, affacciate su un mare calmissimo, perfetto per un bagno tranquillo. Raggiungerle è facile, si arriva in auto La Fosca e poi si fa un passeggiata di dieci minuti per arrivare a Cala S’Alguer.

Costa Brava

Giorno 4: Girona tra le scene del Trono di Spade e Blanes

L’ultima giornata dell’itinerario sarebbe stata dedicata a due tappe molto diverse tra loro ma altrettanto affascinanti: la città storica di Girona e la tranquillità dei giardini botanici di Blanes.

Girona, una delle città medievali meglio conservate della Spagna, l’abbiamo in realtà visitata la mattina del terzo giorno. Il suo fascino è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni grazie al Trono di Spade, che ha scelto proprio il suo centro storico come set per numerose scene ambientate ad Approdo del Re e Braavos. Per i fan della serie, Girona è un sogno a occhi aperti ma le dedicherò un articolo a parte.

Oltre alla serie, la città merita una visita anche per le sue viette, le case colorate affacciate sul fiume Onyar e l’atmosfera autentica che si respira tra le sue stradine. È una città a misura d’uomo, perfetta per essere esplorata a piedi in mezza giornata, magari con una sosta in uno dei tanti localini per un pranzo tipico catalano.

Costa Brava

Nel pomeriggio, la direzione sarebbe stata Blanes, dove avremmo voluto visitare i giardini botanici di Marimurtra, affacciati a picco sul mare. È un luogo perfetto per rilassarsi dopo giorni intensi, camminare senza fretta tra palme, fiori tropicali e terrazze vista oceano.

Com’è stato il mio itinerario di quattro giorni considerando tempeste di fulmini e braccio ingessato?

Quello sopra sarebbe stato l’itinerario che avrei seguito se tutto fosse andato secondo i piani, ma, come spesso accade quando si viaggia, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. In questo caso ne ho avuti ben due: una tempesta di fulmini il primo giorno e, ancora peggio, una frattura al gomito il terzo. Nonostante tutto, ho cercato comunque di godermi al massimo il viaggio e di adattare l’itinerario alle nuove condizioni.

Il primo giorno, viste le condizioni meteo davvero proibitive, abbiamo deciso di rimandare le tappe sulla costa e dirigerci a Figueres, dove abbiamo visitato il Teatro-Museo Salvador Dalí. Un’alternativa perfetta per una giornata di pioggia, che ci ha permesso comunque di vivere un’esperienza immersiva e affascinante, al coperto.

Il secondo giorno il tempo è migliorato, così abbiamo mantenuto l’itinerario previsto nella zona di Begur: abbiamo visitato Illa Roja, Sa Tuna e anche Cala s’Eixugador, come da programma. La giornata si è conclusa con una cena al ristorante Cap Sa Sal.

Il terzo giorno, invece, ci siamo spostati a Girona per seguire l’itinerario a tema Trono di Spade, a cui dedicherò un articolo a parte. Nel pomeriggio siamo tornati sulla costa per vedere El Golfet e successivamente La Fosca. Ed è stato proprio lì che, cercando di raggiungere Cala S’Alguer, mi sono fratturata il gomito. Il resto della giornata è quindi finito al pronto soccorso di Palamós, con tanto di ingessatura.

Il quarto giorno, per non sforzare il braccio, ci siamo concessi una passeggiata lenta a Lloret de Mar, in attesa del volo serale per Roma. Non l’itinerario perfetto, ma un viaggio che sicuramente non dimenticherò.

Com’è il mare e come sono le spiagge in Costa Brava?

Una delle cose che più mi ha colpita durante questo viaggio è stata la bellezza del mare in Costa Brava. In qualunque punto della costa ci si trovi, da nord a sud, il mare è sempre spettacolare: limpido, pulito, con sfumature che variano dal turchese al blu profondo. Certo, le calette più selvagge e meno turistiche sono quelle che regalano le emozioni più forti dal punto di vista paesaggistico e cromatico.

Tra tutte quelle che ho visitato, le mie preferite in assoluto sono state Illa Roja, con un colore dell’acqua incredibile, El Golfet, una piccola cala circondata dal rosso, e Cala s’Eixugador con il suo mare selvaggio e cristallino.

Le spiagge della Costa Brava sono molto varie: si passa da sabbia fine a sassolini o ciottoli, e anche i fondali possono essere sabbiosi oppure rocciosi. Per questo motivo, il mio consiglio è di informarvi sempre prima sulla tipologia di spiaggia che volete raggiungere, così da essere preparati. In generale, comunque, vi suggerisco di portare sempre con voi un asciugamano, un ombrellone, acqua, snack e le scarpette da scoglio. Non tutte le spiagge hanno bar o servizi attrezzati, quindi è meglio essere autosufficienti.

Infine, un dettaglio importantissimo: le spiagge della Costa Brava sono tutte collegate dal Camí de Ronda, un sentiero panoramico che segue la costa. In alcuni tratti è una vera e propria passeggiata asfaltata, in altri diventa un percorso di trekking più o meno semplice. Per raggiungere alcune delle calette più belle, serve spesso camminare un po’, ma vi assicuro che ne vale sempre la pena.

Cosa mangiare in Costa Brava

La cucina della Costa Brava è un perfetto mix tra i sapori del mare e le influenze della tradizione catalana e spagnola. Nei ristoranti della zona si trovano facilmente molti dei piatti iconici che conosciamo della Spagna, dalla sangria al vermouth, fino alla paella. Detto ciò, vi anticipo subito che la sangria qui non mi ha particolarmente conquistata, mentre il vermouth, non ho avuto occasione di provarlo, quindi non saprei darvi un giudizio personale.

Per quanto riguarda la paella: non è il piatto tipico della Costa Brava e proprio per questo non è così facile trovarne una davvero buona. Ce ne sono tante, certo, ma non tutte sono all’altezza delle aspettative. In ogni caso, vi parlerò nel dettaglio di un ristorante a Lloret de Mar dove l’ho assaggiata e che merita davvero la deviazione. Ne parleremo nel prossimo paragrafo.

Tra i veri protagonisti della cucina locale ci sono invece i gamberi di Palamós, considerati tra i migliori della Spagna e un altro grande classico della zona è il baccalà, che troverete in tante varianti diverse, spesso accompagnato da salse leggere o servito con verdure.

E, ovviamente, non poteva mancare il dolce per eccellenza: la crema catalana, simile alla crème brûlée francese, ma con una nota agrumata che la rende unica. Croccante sopra, morbida dentro.

Dove mangiare in Costa Brava: i miei consigli tra ristoranti e soluzioni smart

Uno dei ristoranti più famosi della zona è sicuramente Cap Sa Sal, famoso per la sua terrazza a picco sul mare, in zona Begur. Si consiglia assolutamente di prenotare in anticipo, perché è spesso al completo. L’atmosfera è raffinata e il panorama è stupendo, ma vi dico sinceramente che non l’ho trovato sublime come spesso viene descritto online. È un posto da provare per una serata romantica, ma non aspettatevi l’esperienza della vita.

A Lloret de Mar ho testato diverse opzioni. Il ristorante Mar Sol è carino, comodo se alloggiate in centro, ma nulla che mi abbia colpita particolarmente. Patagonia, sempre a Lloret, è ok se siete amanti della carne. La qualità è discreta, le porzioni abbondanti, ma non lo inserirei tra i top della zona.

Il mio ristorante preferito resta comunque Sant’Elm a Lloret de Mar, super promosso per chi ama il pesce e soprattutto per chi cerca una paella ben fatta. È uno dei pochi posti dove ho sentito sapori autentici, con una cottura perfetta e ingredienti freschissimi. Forse uno dei migliori ristoranti dove abbia mai mangiato, assolutamente da provare.

Per la colazione, vi consiglio due posti che meritano davvero. Il primo è Forn de Pa Alarcón Pastisseria, un forno artigianale locale riconosciuto anche tra i Flequers Artesans de les Comarques Gironines: ottimi croissant, pane fresco (anche integrale) e dolci ottimi. Il secondo è By Miramar, dove potete trovare tante alternative sane come yogurt con frutta.

Una soluzione sorprendentemente pratica che mi sento di consigliarvi è quella di mangiare agli Eurospar locali. Alcuni offrono insalate pronte, macedonie fresche, piatti caldi da forno e anche una zona dedicata con forno a microonde, tavolini e macchinetta del caffè. Un’opzione perfetta se volete risparmiare o semplicemente fare un pasto veloce e leggero tra una tappa e l’altra.

Quanti giorni servono per visitare la Costa Brava e qual è il periodo migliore

La risposta dipende molto dal tipo di viaggiatori che siete e da cosa cercate. Se il vostro obiettivo è vedere le tappe principali, le spiagge più famose e magari i borghi iconici come Tossa de Mar, allora vi consiglio di considerare almeno quattro giorni pieni. Questo vi permetterà di costruire un itinerario equilibrato, senza troppa fretta, godendovi sia i paesaggi sia qualche momento di relax.

Ovviamente, per ottimizzare il tempo e scegliere le tappe più in linea con i vostri interessi, il mio consiglio è di fare una buona ricerca in anticipo oppure affidarvi a una travel designer che conosce bene la zona, come me. Raccontarmi le vostre passioni e le vostre priorità può davvero fare la differenza nel costruire un itinerario su misura.

Se invece volete scoprire la Costa Brava in modo più completo, una settimana è perfetta. In sette giorni riuscite a vedere moltissimo, anche mixando mare, borghi e arte. In effetti, io stessa sto valutando di tornarci ogni estate per 3 o 4 giorni, come pausa mare rigenerante.

Per quanto riguarda il periodo migliore per andarci, la risposta è semplice: l’estate. È vero, è alta stagione, ma la Costa Brava è una meta principalmente balneare, quindi conviene andarci quando si può godere davvero del mare. Se potete scegliere, i mesi di maggio, giugno e settembre sono ideali: temperature piacevoli, meno turisti e atmosfera rilassata.

Come ho fatto a prendere il volo con il gesso?

Viaggiare in aereo con un gesso non è così semplice e dipende da diversi fattori: il tipo di frattura, il tipo di ingessatura e, ovviamente, la compagnia aerea con cui si vola.

Nel mio caso, sono riuscita a prendere il volo per tornare in Italia perché si trattava di un tragitto molto breve (meno di due ore) e perché il volo era previsto oltre 24 ore dopo la frattura. Inoltre, avevo avuto la conferma da parte del medico che mi aveva trattata, che mi ha dato l’autorizzazione a volare con un certificato firmato.

In linea generale, se vi succede qualcosa di simile, ecco i passaggi da seguire.

Prima che vi applichino il gesso, avvisate il medico che potreste dover volare a breve, in modo che possa scegliere un’ingessatura aperta, ovvero non completamente chiusa intorno all’arto, per evitare problemi di pressione durante il volo. Successivamente, fatevi rilasciare un certificato medico in cui si capisca chiaramente la data dell’evento, il tipo di ingessatura e l’autorizzazione a volare da parte del medico.

Informate la compagnia aerea quanto prima. Idealmente 48 ore prima della partenza, ma se non riuscite, come è successo a me, presentatevi in aeroporto con largo anticipo, andate al banco della compagnia e spiegate la situazione. Ogni compagnia ha le sue regole: io viaggiavo con Wizz Air, che consente di volare con gesso dopo 24 ore se aperto, oppure dopo 48 ore se chiuso, purché si abbia un certificato medico valido.

Ricordate che ogni caso è soggettivo: ci sono situazioni in cui il personale di bordo può rifiutare l’imbarco per motivi di sicurezza. Quindi il mio consiglio è sempre quello di avere tutto in regola: certificato medico, chiarimenti sulla tipologia di gesso e una comunicazione tempestiva con la compagnia aerea. Per me, fortunatamente, è andato tutto liscio.

Assicurazione di viaggio

Un piccolo imprevisto può trasformare un viaggio in una corsa a ostacoli e ve lo dico per esperienza. Nel mio caso, non ho dovuto spostare il volo né prolungare il soggiorno, ma se fosse stato necessario, senza un’assicurazione di viaggio sarebbe stato un vero problema. Per questo consiglio sempre di stipulare un’assicurazione prima di partire, anche per i viaggi brevi. Io uso da sempre Heymondo, che trovo completa e affidabile. Se cliccate sull’immagine qui sotto, potete accedere direttamente al sito e usufruire del 10% di sconto dedicato ai lettori del mio blog.

Costa Brava: meta economica o costosa?

Dipende tutto da come decidete di vivere la vacanza. La Costa Brava è una destinazione estremamente flessibile, che può adattarsi sia a chi viaggia con un budget contenuto sia a chi cerca esperienze più esclusive.

Una delle scelte che incide maggiormente sul costo totale del viaggio è dove alloggiare. Io, ad esempio, ho scelto di soggiornare a Lloret de Mar, che è una delle località più amate dai giovani. Qui si trovano molte opzioni economiche, specialmente per quanto riguarda hotel, appartamenti e residence. Nonostante la fama “festaiola” del posto, vi assicuro che la zona della movida è ben separata dalla zona mare, quindi se scegliete con cura, potete godervi la tranquillità senza rinunciare al risparmio.

Al contrario, se decidete di alloggiare in borghi più caratteristici come Begur o Tossa de Mar, i prezzi tendono a salire, già solo per l’alloggio. Lo stesso vale per il cibo: si può mangiare con pochi euro acquistando piatti pronti nei supermercati attrezzati con microonde, tavolini e anche macchinetta del caffè, oppure scegliere ristoranti medi per un pranzo veloce e buono, o ancora optare per locali più raffinati e costosi.

Le spiagge, invece, sono quasi tutte gratuite e questo incide molto sul bilancio finale. Anche i parcheggi, se cercati con attenzione, hanno tariffe accessibili. Basta concentrarsi sulle zone blava o sui parcheggi bianchi gratuiti.

Pronti a partire per la Costa Brava?

Spero davvero che questo articolo vi sia stato utile se state pensando di organizzare un viaggio in Costa Brava. Che siate amanti del mare, appassionati di cultura, o semplicemente in cerca di un posto dove rilassarvi tra spiagge meravigliose, paesaggi selvaggi e paesini pittoreschi, questa zona della Catalogna ha davvero tanto da offrire. Ho cercato di raccontarvi tutto in modo autentico, includendo sia l’itinerario ideale che quello che ho effettivamente seguito, con tutti gli imprevisti del caso. Perché, come succede spesso in viaggio, non tutto va sempre come previsto, ma con un po’ di flessibilità e spirito d’adattamento si riescono comunque a vivere esperienze indimenticabili.

Se dopo aver letto vi è venuta voglia di partire, ma non sapete da dove cominciare, oppure se avete bisogno di un itinerario personalizzato, pensato in base ai vostri gusti e alle vostre esigenze, potete affidarvi a me. Sono una Travel Designer certificata e posso aiutarvi in diversi modi: dalla creazione di un itinerario su misura, alla realizzazione di una guida completa sulla destinazione, fino all’organizzazione completa del viaggio, occupandomi io di tutto al 100%.

Vi basterà compilare il modulo che trovate nella sezione Contatti del blog, indicandomi le vostre preferenze, le date e qualche dettaglio su che tipo di esperienza desiderate. Sarà un piacere aiutarvi a costruire un viaggio cucito su misura, che parli davvero di voi.

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