Into the wild è un film basato sul libro “Nelle terre selvagge” di Jon Krakauer.

Racconta la storia di Chris, l’ennesimo ragazzo che dopo gli studi deve soddisfare le aspettative di una società che non lo capirà mai. Ma Chris è diverso, Chris è uno di noi. Lui lo sa che c’è un mondo da scoprire, che il senso non può essere tutto nel vivere – lavorare – morire. E allora Chris parte per un on the road alla volta dell’Alaska. E qui inizia il vero spettacolo, qui salgono i brividi ad ogni ripresa e ad ogni musica scelta come colonna sonora. Improvvisamente il film ci porta in quegli scenari che quelli come noi bramano come le persone normali bramano la pensione, ci racconta una storia che già sappiamo perchè è la nostra.

Into the wild è il film di quei sognatori profondamente convinti che esista qualcosa di più, qualcosa che superi la solita vita fatta di 8 ore in ufficio ed una cena preparata di corsa per non perdersi l’ennesimo programma in tv.

IL FILM DEI VIAGGIATORI

Questa storia è una dedica a noi, che ci incamminiamo zaino in spalla verso mete ritenute “selvagge”. Quelli a cui se chiedi: “Allora, programmi per il futuro?” ti rispondono con il nome di 50 paesi diversi. Noi, che passiamo intere giornate ad immaginare un itinerario, studiare mappe, cercare notizie su luoghi lontani.

I viaggiatori, noi che non sappiamo cosa sia una vacanza in grande stile ma sicuramente ti terremmo compagnia tutta la notte raccontandoti le nostre avventure. Non possiamo consigliarti un ottimo ristorante, ma se cerchi cibo tipico, a poco, chiedi pure. Noi che non siamo utili per un hotel stellato, ma sappiamo sempre dove puoi dormire caldo e forse al sicuro. Non abbiamo idea di dove si trovi la via dei locali, ma sappiamo dirti come arrivare sulla cima più alta senza rischiare la vita.

Viviamo di questo, abbiamo il mare negli occhi, la montagna nel cuore, le mani sporche di mille culture e la bocca abituata ad ogni sapore. Non sappiamo cosa significhi la parola “strano” ma amiamo il diverso, non diamo giudizi, ma viviamo per conoscere e comprendere.

Forse siamo solo dei folli per cui non esiste un posto nel mondo e un tempo nella storia, ma siamo vivi. Totalmente ed incredibilmente vivi.

In questo film viene spiegato in maniera magistrale il senso di paura che ogni viaggiatore sente quando prende una decisione incomprensibile ai più. La solitudine che ci circonda nel nostro cammino fatto di follia e sogni. Il senso di inadeguatezza che non possiamo evitare in mezzo agli altri e le loro regole. Quella sensazione si adrenalina e gioia di vivere che solo la cima di una montagna o un orizzonte sconfinato sanno darci.

E allora grazie Into the wild, per aver raccontato tutto questo.

INTO THE WILD, INTO MARTINA:

Questo film per me rappresenta l’amore di una vita, che arriva quando hai perso le speranze ed improvvisamente senti che tutto nel mondo torna al suo posto.

Molti pensano che la voglia di viaggiare nasca quando si è più grandi, in grado di capire. Ma non è vero.

Il bisogno di andare, nel mio caso, mi accompagna da che so camminare. Ero piccola, non avevo idea di cosa significasse viaggiare, ma sentivo di voler andare sempre da qualche altra parte. Mamma racconta ridendo che la domenica obbligavo tutta la famiglia ad uscire e papà mi ricorda imbambolata davanti i documentari, ma c’era qualcosa di molto più profondo dentro di me. Non ero una bambina vivace con la passione per le immagini colorate, io ero già un’anima nomade.

Però, nomade o meno, sono nata a Roma in una famiglia con una casa ed una realtà solida intorno. Per gran parte della mia vita ho tentato di adattarmi a quella realtà che sembrava essere la più giusta. E quello strano malessere, che ogni tanto mi prendeva, lo ignoravo.

Fino ad un pomeriggio in cui mio padre mi ha chiesto di vedere con lui questo film ed è stato come ricevere un cazzotto nello stomaco. La storia di Chris l’ho riconosciuta subito, è stato come se qualcuno mi urlasse in faccia “BECCATA”.

E’ stato quel pomeriggio che è iniziato tutto, ho iniziato a documentarmi, comprare libri di viaggio, cercare altre persone come me. Ho finalmente abbracciato la me selvaggia grazie a questo film. Con Into the wild mi sono sentita capita e ho iniziato ad essere me stessa.

E allora , se non l’avete ancora visto questo film dovete vederlo per sentivi compresi e se lo avete già visto dovete rivederlo per ricevere quella carezza che troppo spesso il mondo ci nega.

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