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Marrakech: itinerario e consigli utili

8 Ottobre 2025

Il mio addio al nubilato non poteva che essere a Marrakech, il luogo perfetto per renderlo indimenticabile. Fin dall’inizio avevo un desiderio preciso: festeggiare in una location che ricordasse le atmosfere di Sex and the City. Infatti, anche se ufficialmente la pellicola del secondo film è ambientata ad Abu Dhabi, in realtà molte scene sono state girate in Marocco, proprio tra Marrakech e il deserto di Agafay e questo è bastato per farmi sognare ancora di più.

Ovviamente, trattandosi di un’occasione così particolare, non ho visitato Marrakech con lo sguardo da travel designer, quello che normalmente uso per studiare nuovi itinerari, testare strutture, approfondire la cultura locale e prendere appunti per i miei clienti. È stato un viaggio più leggero, tutto al femminile, fatto di momenti condivisi, esperienze insolite e tanto divertimento.

Tuttavia, anche in una cornice così diversa dal solito, Marrakech è riuscita a conquistarmi completamente e ha lasciato in me il desiderio di tornarci il prima possibile per vederla con occhi nuovi, più curiosi, più attenti, più “da viaggiatrice”. In questo articolo vi racconterò i luoghi che ho vissuto in prima persona, ma anche quelli che ho segnato per il mio prossimo viaggio in Marocco, perché questa terra ha saputo sorprendermi, emozionarmi e incuriosirmi come poche altre.

Per un approfondimento su come organizzare un viaggio in Marocco, trovate un articolo dedicato già online. Se invece cercate consigli su un viaggio in Marocco pensato solo per donne, vi segnalo che sul blog è disponibile un articolo specifico.

Informazioni pratiche per un viaggio a Marrakech

Marrakech

Marrakech si trova in Marocco ed è considerata una delle città più affascinanti del Nord Africa. È un punto di partenza ideale per chi vuole esplorare il paese, grazie alla sua posizione strategica e ai voli diretti e low cost in partenza da moltissime città italiane.

Per entrare in Marocco non è richiesto alcun visto, basta essere in possesso di un passaporto valido, con almeno sei mesi di validità residua. Una volta atterrati, i controlli di frontiera sono piuttosto semplici. A me sono state fatte tre domande in inglese: dove alloggiavo, quando era previsto il mio rientro in Italia e che lavoro svolgo. Niente di complicato, ma conviene comunque avere pronte le informazioni, perché la domanda è automatica per tutti i viaggiatori.

La moneta locale è il dirham marocchino (MAD). Personalmente, consiglio di ritirare i contanti direttamente dagli ATM in città, perché sono molto numerosi e ben distribuiti. Il tasso di cambio odierno si aggira intorno a 1 euro per circa 10,60 dirham, ma può variare, quindi meglio sempre controllare prima di partire. Nei mercati e anche in diversi ristoranti, il pagamento in contanti è preferito e in alcuni casi è l’unica modalità accettata.

Per quanto riguarda la connessione, il mio consiglio è di evitare l’acquisto di SIM locali in aeroporto, dove spesso vengono proposte a prezzi gonfiati e poco trasparenti. Io mi affido da tempo a Holafly, che offre eSIM digitali da attivare facilmente prima della partenza. Inserendo il codice viaggiscrittiamano al momento dell’acquisto, i miei lettori hanno diritto a uno sconto del 5% riservato. È una soluzione pratica, veloce e che vi permette di restare sempre connessi, senza stress. Vi lascio il banner cliccabile qui sotto, non dimenticate di inserire il codice:

Marrakech, oltre a essere una città affascinante, è anche perfettamente accessibile, organizzata e ricca di servizi. Basta qualche accortezza per viverla in totale serenità.

Cosa vedere a Marrakech tra esperienze autentiche e meraviglie da esplorare

Il mio viaggio a Marrakech è iniziato subito con un’immersione nella cultura locale: una tradizionale cerimonia dell’hammam e del tè, un’esperienza che mi ha fatto sentire accolta. L’hammam marocchino è molto più di un trattamento di bellezza, è un rituale sociale e spirituale, dove il corpo si purifica e l’anima si rilassa. Il percorso prevede una prima fase di vapore caldo per aprire i pori, seguita da un energico scrub con il sapone nero e il guanto esfoliante, poi ci si rilassa con un massaggio all’olio di argan. Al termine, la cerimonia del tè completa il tutto con il suo gesto lento e simbolico: il tè alla menta viene versato dall’alto in piccoli bicchieri, in segno di rispetto e accoglienza. È stato un momento speciale, che ha segnato l’inizio perfetto del mio addio al nubilato.

Marrakech

Il secondo giorno ho visitato alcune tra le tappe più iconiche: i Jardin Majorelle, un’esplosione di blu cobalto e verde botanico, la splendida Madrasa Ben Youssef, con i suoi cortili finemente decorati e il Museo Yves Saint Laurent, elegante, moderno e profondo nella narrazione del legame tra il designer e questa città. Dopo una passeggiata nei souk, con i colori e i profumi che solo Marrakech sa offrire, ho partecipato a una sessione privata di henné e, nel pomeriggio, ci siamo spostate verso il deserto di Agafay. Qui abbiamo vissuto un tramonto indimenticabile, scalato una scalinata arcobaleno immersa nel nulla e concluso la giornata con una cena berbera sotto le stelle, tra musica dal vivo e piatti tradizionali.

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Il terzo giorno l’abbiamo dedicato a una gita fuori porta nella splendida Essaouira, ma è chiaro che Marrakech meriterebbe molti più giorni per essere vissuta davvero. Ci sono ancora tantissime cose che voglio vedere in futuro e che vi consiglio caldamente di inserire nel vostro itinerario.

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Le 10 tappe imperdibili che ho segnato per il mio prossimo viaggio:

E come promesso, ecco alcune tappe già presenti nel mio prossimo itinerario:

  1. Palazzo Bahia, con i suoi giardini e interni spettacolari
  2. Palazzo El Badi, un tempo sontuoso, oggi affascinante rovina
  3. Le Tombe Saadiane, testimonianza del passato imperiale della città
  4. La Moschea della Koutoubia, simbolo indiscusso di Marrakech (visitabile solo esternamente per i non musulmani)

Tutto ciò che non ho ancora visto, sarà il cuore del mio prossimo ritorno in questa città, che riesce ad essere tanto intensa quanto poetica.

Dove mangiare a Marrakech: i miei posti del cuore

Marrakech mi ha completamente conquistata anche grazie alla sua cucina e tra profumi di spezie, rooftop panoramici e cene sotto le lanterne, si trasforma in un’esperienza gastronomica che va ben oltre il semplice mangiare. Durante il mio addio al nubilato, ho avuto la fortuna di provare alcuni locali che mi sono rimasti nel cuore e che vi consiglio di inserire assolutamente nel vostro itinerario.

Il primo tra tutti è Le Jardin, un’oasi verde nascosta nella medina, dove il caos del souk si spegne appena si varca la soglia. Tavolini tra le piante, atmosfera rilassata e piatti della cucina marocchina e internazionale rendono questo posto perfetto per un pranzo lento o una cena romantica. Il mio preferito in assoluto.

Siamo state anche da Nomad, anche questo pazzesco. La terrazza panoramica è uno dei luoghi più belli dove ho cenato a Marrakech, con vista sulle luci della città e una selezione di piatti rivisitati in chiave moderna che mi ha davvero stupita.

Poi c’è La Tanjia, perfetto per un’esperienza autentica e suggestiva: si affaccia sulla famosa piazza e propone piatti tipici in un ambiente elegante, con musica e atmosfera marocchina al 100%.

Ovviamente, se si visita Marrakech non può mancare almeno una cena nel deserto: l’ho fatta durante la nostra esperienza nell’Agafay, sotto il cielo pieno di stelle, con piatti tradizionali e danze attorno al fuoco. Un ricordo davvero magico.

Dove dormire a Marrakech: riad o hotel?

Una delle prime domande da porsi quando si organizza un viaggio a Marrakech è dove alloggiare. Personalmente, consiglio di scegliere zone centrali, possibilmente all’interno della medina o poco fuori, in modo da poter visitare la città a piedi senza dover ricorrere sempre a taxi o spostamenti più complicati.

Una delle esperienze più autentiche che si possano fare in Marocco è dormire in un riad, le tradizionali abitazioni marocchine trasformate in alloggi per turisti. Spesso nascosti nei vicoli della medina, i riad da fuori sembrano anonimi, ma appena si apre la porta ci si ritrova in un mondo da Mille e una Notte: cortili interni con fontane, mosaici colorati, salottini con cuscini e lampade intagliate. Un sogno. Tuttavia, ci sono alcune cose da sapere. I riad si trovano spesso in stradine molto strette, a volte buie e silenziose, che alla sera possono far sentire un po’ spaesati, soprattutto se si viaggia da soli o in gruppo di sole donne. Nulla di pericoloso, ma è importante sceglierne uno ben recensito e con staff disponibile e presente in struttura.

Un altro dettaglio da considerare riguarda i bagni: in molti riad, non esistono vere porte tra la camera e il bagno, ma solo tende o separé. Se condividete la stanza con altri, può essere poco pratico, quindi meglio verificarlo in anticipo.

Per chi invece preferisce soluzioni più classiche e confortevoli, ci sono ottimi hotel e resort, con tutti i servizi in stile occidentale. Ma a mio parere, dormire in un riad è parte integrante dell’esperienza marocchina e vi regalerà un’immersione autentica nello spirito della città.

Quanti giorni servono per visitare Marrakech

Per vivere Marrakech con calma e profondità, io dedicerei almeno quattro giorni pieni alla città. In questo tempo avrete modo di esplorare la medina, i giardini, i mercati e di immergervi nella cultura locale. Se desiderate fare anche escursioni nei dintorni, come al deserto di Agafay oppure a Essaouira, o partecipare a un corso di cucina marocchina, può valere la pena restare cinque – sette giorni, usando Marrakech come base strategica.

La città è un punto di partenza perfetto per gite varie ed organizzando con accortezza si riesce a trovare un buon equilibrio tra esplorazione, relax e scoperta autentica.

Il periodo migliore per visitare Marrakech

Marrakech

Il clima a Marrakech può essere intenso, perciò il periodo migliore per visitarla è tra ottobre e aprile, quando le temperature sono miti e piacevoli. Vi consiglio di evitare il mese del Ramadan e l’estate, quando il caldo può diventare fastidioso e spegnere un po’ l’energia della città. Io ho visitato a giugno e, nonostante sia stato possibile girare, il caldo si è fatto sentire.

Marrakech: costo, sicurezza e consigli pratici

In termini di budget, Marrakech non è costosa per chi arriva dall’Europa, ma non è nemmeno una destinazione ultra economica. Restano costi accessibili soprattutto per alloggi, ristorazione locale e attività. Un consiglio fondamentale: contrattate sempre, i prezzi proposti per taxi, souvenir o servizi possono essere fino a cinque volte più alti del valore reale.

Per quanto riguarda la sicurezza, vi rimando agli articoli Marocco solo donne e Come organizzare un viaggio in Marocco sul blog. In breve, Marrakech non è pericolosa, ma è una realtà diversa dalla nostra. Attenzione ai motorini nei souk, per il resto a parte alcuni apprezzamenti nei mercati,nulla di grave. Restare nelle zone centrali, rimane sempre un buon consiglio, in qualsiasi città del mondo.

Assicurazione di viaggio: indispensabile in Marocco

In Marocco la copertura sanitaria europea non vale, perciò un’assicurazione completa diventa davvero vitale. Consiglio sempre una polizza che copra le spese mediche, l’annullamento del viaggio e imprevisti vari.

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Organizziamo insieme il vostro viaggio in Marocco

Se state pensando di visitare Marrakech o di programmare un viaggio in Marocco su misura, ricordatevi che sono una Travel Designer certificata, con esperienza diretta sul territorio, e posso costruire insieme a voi un itinerario perfetto, che unisca spunti autentici, comfort, logistica e originalità.

Offro varie formule: dalla consulenza personalizzata, alla guida dettagliata giorno per giorno, fino alla gestione completa delle prenotazioni e dei servizi. Potete richiedere un preventivo compilando il modulo nella sezione Contatti del blog, specificando il tipo di servizio che desiderate. Sarà mia cura ricontattarvi al più presto per iniziare a costruire il vostro viaggio ideale.

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