Minorca, che tra le Isole Baleari “famose” è sicuramente la più tranquilla e selvaggia, è stata una scelta del tutto casuale nella lontana estate del 2017. Io e Matteo eravamo insieme da appena due anni e cercavamo luoghi di mare stupendi.

Così, in un pomeriggio primaverile, mentre giocavo con destinazione ovunque su Skyscanner, trovo un’ottima offerta per Valencia. Meraviglioso, se non fosse che il mare di Valencia è tutto fuorché stupendo. Così, rifletto giusto un secondo e la vedo, lì vicina, minuscola e penso: “ma io di Minorca perché non so nulla?“.

Qualche blog di viaggi con foto da togliere il fiato ed una serata su youtube di video spettacolari dopo…i biglietti aereo sono fatti!

Inutile dire che poi si è rivelata una delle scelte più giuste della nostra vita: a Minorca abbiamo visto il tramonto più bello di sempre, scoperto un mare che ci ha fatti innamorare perdutamente e trovato un luogo dove un giorno ci piacerebbe vivere.

Assicurazione di viaggio

Prima di continuare con il mio racconto, vi consiglio vivamente di stipulare un’assicurazione di viaggio per godervi le vostre vacanze senza preoccupazioni. Vi lascio il 10% di sconto su Heymondo, la mia assicurazione di fiducia. Vi basterà cliccare sulla foto per ottenerlo:

Cosa vedere

Siamo arrivati a Minorca all’alba, dopo quattro giorni spettacolari a Valencia e la prima cosa che abbiamo fatto è stata ritirare la nostra auto, mi sembra con Hertz. L’aeroporto di Minorca è abbastanza intuitivo ed anche le strade sono larghe e poco trafficate, noi non abbiamo avuto alcun tipo di problema ad orientarci e guidare.

Giorno 1

Il primo giorno abbiamo fatto colazione a Mahòn e poi ci siamo immediatamente spostati nella zona del nostro Hotel per fare il check – in. Lasciate le valigie siamo corsi sulla prima spiaggia che avevo segnato tra quelle da non perdere. Ecco le nostre tappe:

  • Cala Galdana: tra tutte quelle viste a Minorca l’ho trovata la più turistica e meno selvaggia, tuttavia sono di una bellezza disarmante il mare ed il panorama all’orizzonte. Ve la consiglio assolutamente.
  • Cala Mitjana: deve essere uno spettacolo, ma in bassa stagione. Come potete vedere dalla terza foto qui sotto, ad agosto (anche giustamente direi) era davvero strapiena. Questo non ci ha comunque impedito di ammirarne la bellezza.

Giorno 2

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta di un borgo di pescatori meraviglioso:

  • Fornells: Uno dei luoghi più incantevoli visti nella mia vita. Devo premettere che sono un’amante dei porticcioli da cui è possibile tuffarsi, quindi per me questo paesino di pescatori, famoso per la sua zuppa di aragosta (la caldereta de llangosta) è stato amore a prima vista.
  • Cala Pilar: in questa giornata saremmo dovuti andare ad ammirare anche Cala Pilar, ma ho pensato che a Fornells avrei voluto viverci e, dunque, che meritavo di passarci almeno una giornata intera. Ci sarà tempo per quest’altra meraviglia, perché a Minorca sicuramente tornerò.

Giorno 3

Se dovessi scegliere la mia giornata preferita a Minorca, sarebbe sicuramente questa. Perché proprio grazie alle tappe di questo giorno ho compreso a pieno la magia dell’isola ed ho capito che Minorca mi sarebbe rimasta negli occhi e nel cuore per il resto della mia vita.

  • Favaritx Lighthouse: è il faro più bello di Minorca, grazie al paesaggio lunare che lo circonda ed alle sue zone circostanti, che fanno parte del Parco Naturale De S’Albufera des Grau. Scesa dalla macchina mi è sembrato di essere atterrata su un altro pianeta: il nero della sabbia, il marrone delle scogliere, il blu del mare ed il bianco della spuma delle onde mi hanno sconvolta.
  • Cala Presili: dal Faro ci siamo incamminati verso due delle spiagge più belle dell’isola, la prima è stata Cala Presili. Non credo abbia bisogno di tante parole: guardate voi stessi la bellezza del mare e del panorama. Questa spiaggia fa parte dell’area protetta del Parco Naturale dell’Albufera ed è frequentata dai nudisti, tuttavia io me la sono goduta tranquillamente in costume.
  • Cala Tortuga: da Cala Presili, ci siamo diretti, sempre a piedi, verso Cala Tortuga. Qui la spiaggia torna bianca ma la bellezza resta la stessa. Non è affatto facile da raggiungere, perché bisogna camminare abbastanza per arrivarci. Infatti, nonostante la sua bellezza disarmante, non è molto frequentata. Ne vale la pena? Mille volte sì. Tra l’altro, deve il suo nome alle tartarughe che vivono nella laguna dietro la spiaggia (che si vede molto bene nell’immagine di copertina dell’articolo e meno bene nella terza foto qui sotto).
  • Cova d’en Xoroi: dopo tanta bellezza naturale, eravamo seriamente convinti che nulla ci avrebbe potuto sconvolgere di più quel giorno. Ci sbagliavamo. Infatti, abbiamo fatto aperitivo in questo locale, che credo sia il più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita, dove ci ha sorpreso il tramonto più incredibile di sempre. Io, davvero, non so descrivervi con semplici parole scritte la magia dovuta a questa scogliera a strapiombo sul mare, il locale costruito all’interno della roccia, il blu infinito di un mare senza eguali e quella sfera rossa che vi si immerge. Vi posso solo dire che almeno una volta nella vita dovete fare questa esperienza. Prenotate il biglietto con un po’ di anticipo sul sito ufficiale se riuscite, perché ho notato che lo hanno reso possibile solo qualche giorno prima. I biglietti sono divisi in diverse fasce orarie. Io, ovviamente, vi consiglio il momento del tramonto, al costo di 25,00 € a persona, che include una bevanda.

Giorno 4

  • Cala en Turqueta: ultimo giorno e tanta malinconia, ma per fortuna lo abbiamo dedicato al mare più bello di Minorca, secondo me. Qui dovrete arrivare la mattina molto presto, perchè il parcheggio è a numero chiuso e rischiate di non riuscire ad avvicinarvi alla spiaggia.
  • Cala Macarelleta: da Cala en Turqueta abbiamo deciso di dirigerci a piedi verso Cala Macarelleta percorrendo un tratto del Camì des Cavalls. Un percorso davvero bellissimo, che vi consiglio di fare. Ricordate che su questa spiaggia è consentito il nudismo. Da qui, ci siamo spostati alla vicina Macarella, comunque meravigliosa. La particolarità di queste due spiagge è che a volte, a riva, la spiaggia sembra quasi rosa. Mi raccomando, leggete sempre online gli aggiornamenti sulla viabilità, perché in alta stagione questi due paradisi non sono raggiungibili in auto e quindi dovrete optare per il cammino a piedi (da me consigliato), l’autobus o la barca.

Spiagge

Le spiagge di Minorca, principalmente fatte di sabbia, sono tutte davvero spettacolari, probabilmente tra le più belle che vedrete nella vostra vita. Tuttavia, ci sono delle particolarità che dovete tenere a mente:

  • Alcune sono a numero chiuso: più che altro, i parcheggi sono inaccessibili superato un certo limite e le calette diventano raggiungibili solo attraverso difficili trekking o via mare;
  • Trekking: la maggior parte delle spiagge di Minorca sono accessibili attraverso dei trekking nella natura. Di solito sono assolutamente semplici e fattibili, ma potrebbe capitare di doverne affrontare di più complicati. Documentatevi sempre sulla singola spiaggia che intendete visitare.
  • Nudismo: sull’isola il nudismo è consentito in molte spiagge.
  • Servizi: non tutte le spiagge hanno bar o bagni.

Detto questo, le spiagge che avevo segnato per il mio soggiorno erano molte di più, ma appena arrivata ho preso la decisione di voler viaggiare lentamente e godendomi ogni attimo, quindi ho drasticamente ridotto le tappe. Di seguito, vi elenco comunque tutte quelle che avevo appuntato:

  • Cala Galdana;
  • Cala Mitjaneta;
  • Fornells;
  • Cala Pilar;
  • Cala Presili;
  • Cala d’en Tortuga;
  • Cala en Turqueta;
  • Cala Macarella;
  • Cala Macarelleta;
  • San Tomas
  • Son Bou
  • Cala Morell
  • Cala Pregonda
  • Cala en Porter

Mappa

Vi lascio una mappa dell’isola, per aiutarvi ad orientarvi. Considerate che la zona di Mahòn è la più industriale e meno caratteristica, il mio consiglio è di spostarvi verso Ciutadella.

Ciutadella, che vedete in foto qui sotto, è una deliziosa cittadina con ottimi ristoranti che affacciano proprio sul porticciolo. I punti di interesse principali sono la sua Cattedrale ed il Castello. Il mio consiglio è di perdervi tra i vicoli di questa meraviglia ed i suoi negozietti.

Quale zona scegliere per alloggiare

Per alloggiare vi sconsiglio Mahòn perchè è molto industriale ed anche Ciutadella perchè è molto cara.

Io mi sono trovata molto bene all’hotel Loar Ferreries, a Ferreries. Il paesino non era nulla di che ma all’epoca i prezzi erano convenienti. C’erano anche dei ristoranti nei dintorni.

Dove mangiare

Delle zone visitate, le due più rinomate per i ristoranti sono Ciutadella e Fornells. Io ho optato sempre per pasti rapidi, perchè Minorca è davvero molto cara, tuttavia mi sono concessa due cene un po’ più pretenziose e davvero ottime qui:

AGRITURIMO EL GALLO:

Location davvero suggestiva, signore al servizio gentilissimo e carne da dieci e lode. Ovviamente, tortilla da leccarsi i baffi. LO SUPER CONSIGLIO. Si trova vicino Cala Galdana per intenderci.

RISTORANTE CAFE’ BALEAR:

Considerato uno dei migliori ristoranti di pesce di Minorca, si trova a Ciutadella ed è abbastanza caro. Tuttavia, una sera vale la pena fare il sacrificio perché l’ho trovato squisito.

Vi segnalo anche dei posti che non sono riuscita a provare ma mi ero appuntata:

  • FORNELLS: Es Port; Es Cranc;
  • FERRERIES: Meson rias Baixas; Binissues.

Dall’aeroporto di Minorca al centro e come spostarsi sull’isola

L’aeroporto di Minorca si trova a Mahòn e dista pochi chilometri dal porto della cittadina.

A mio avviso, per visitare Minorca è necessario noleggiare un auto, dunque il mio consiglio è di prendere la macchina non appena si atterra.

In alternativa, sappiate che la linea 10 collega l’aeroporto alla stazione degli autobus a Mahòn e da lì partono le altre linee, per diverse direzioni.

Quanti giorni e periodo migliore

Io sono stata 4 giorni ed ho visto pochissimo, non mi ritengo affatto soddisfatta del “quanto ho visto“. Purtroppo, ho erratamente valutato l’isola come piccola e facilmente visitabile in breve tempo. In realtà, per vederla con tranquillità, ci vorrebbero dieci giorni. In una settimana, tuttavia, sicuramente si vede tanto.

Per quanto riguarda il periodo migliore vi sconsiglio agosto, quando si affollano i turisti. Qualora dovessi tornare, sceglierei maggio o la seconda metà di settembre come periodo.

Come raggiungerla

Minorca si raggiunge facilmente in aereo, anche con voli diretti da Fiumicino (faccio riferimento a Roma, perchè sono romana). La raggiungono compagnie come Ita, Ryanair, Easy Jet, Vueling ed Iberia.

Altrimenti, potete fare come ho fatto io: scalo di qualche giorno a Valencia, per poi dirigersi sull’isola.

Consigli utili

Ecco qualche informazioni utile su Minorca, prima di salutarvi:

  • Non è una meta economica, quindi se state programmando un viaggio low cost non ve la consiglierei.
  • Non è una meta adatta a chi cerca la movida, mi è sembrata molto tranquilla. Anche per le famiglie con bimbi piccoli non mi sembra particolarmente adatta, vista la difficoltà nel raggiungere alcune spiagge. PERFETTA, invece, per una vacanza di coppia o se si cerca solo del mare splendido e del relax.
  • Come documento è necessario il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
  • Si usa l’Euro.

Come sempre, spero che il mio articolo possa tornarvi utile per organizzare al meglio il vostro prossimo viaggio a Minorca. Se avete domande, non esitate a contattarmi nei commenti o sui social. Ci vediamo in giro il mondo, Viaggiatori!

You might also enjoy:

1 Comment

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *