Skip to main content

Viaggio in Marocco: cosa devi sapere prima di partire

20 Luglio 2025

Per il mio addio al nubilato, le mie amiche hanno organizzato un viaggio in Marocco indimenticabile, portandomi in una terra che sa di spezie, colori e cultura. In questi giorni intensi abbiamo vissuto un mix tra attività tradizionali ed esperienze personalizzate, perfette per me. Siamo passate dal relax dell’hammam con cerimonia del tè marocchino, allo shopping tra i mercati di Marrakech, fino a cenare sotto le stelle nel deserto di Agafay.

La scelta è ricaduta su Marrakech perché sono una grande appassionata di Sex and the City e Carrie è sempre stata il mio spirito guida, le mie anime gemelle se ne sono ricordate e mi hanno portata dove fu girato Sex and the City 2. Infatti, sebbene cinematograficamente viene ambientato ad Abu Dhabi, è stato interamente girato in Marocco.

Al di là delle mie passioni e di questo evento così importante per me, questo paese mi ha completamente conquistata ed ho deciso che tornerò presto in Marocco, per approfondire con più calma gli aspetti culturali e storici che meritano davvero tempo e attenzione. In particolare, Marrakech ed Essaouira sono città che mi hanno lasciata senza parole, infatti nei prossimi giorni pubblicherò articoli dedicati a queste città, con tutti gli angoli nascosti che sono e non sono riuscita a vedere questa volta, ma che ho già segnato per il mio ritorno.

Intanto, con questo articolo voglio raccontarvi come è stato organizzato questo viaggio in Marocco, sia per darvi qualche informazione pratica che vi tornerà utile a prescindere dal tipo di viaggio che state organizzando, sia per raccontarvi la mia esperienza personale.

È sicuro viaggiare in Marocco? La mia esperienza e i consigli per donne in viaggio

Viaggio in Marocco solo donne

Una delle domande che mi fate più spesso è: Ma il Marocco è sicuro per le donne? Vi rispondo subito: sì, assolutamente. Noi eravamo un gruppo di sole ragazze e non ci siamo mai sentite in pericolo. Tuttavia, ci sono alcune accortezze importanti da tenere a mente per vivere al meglio l’esperienza.

Innanzitutto, è normale ricevere qualche apprezzamento per strada, ma nel mio caso non ho mai percepito nulla di molesto. È però fondamentale evitare vicoli bui la sera e mantenere sempre un atteggiamento rispettoso.

Un altro consiglio riguarda l’abbigliamento: meglio optare per abiti lunghi e leggeri, che coprano gambe e spalle. Io ero vestita così e non solo mi sentivo più tranquilla, ma ho sofferto molto meno il caldo. Inoltre, non si tratta solo di sicurezza, ma anche di rispetto verso una cultura diversa dalla nostra.

Un altro fattore da tenere a mente per godersi al meglio il viaggio è che in mesi come giugno, quando sono andata io, le temperature sono alte, quindi portate con voi sali minerali, integratori.

Per evitare, invece, fastidi intestinali dovuti a cibi speziati o alla svista di bere acqua non potabile, prendete i fermenti lattici da iniziare qualche giorno prima della partenza. L’acqua deve essere solo in bottiglia: niente ghiaccio, frutta lavata con acqua del rubinetto o insalate crude.

Attenzione nei souk: spesso vi diranno che una strada è chiusa per “aiutarvi” a cambiare direzione, ma il vero obiettivo è farvi entrare in qualche negozio amico. Stessa cosa con le donne che vi prendono la mano per fare l’henné: sembra un gesto gentile, ma lo fanno per poi chiedere denaro. In generale, sono molto insistenti nella vendita e nella richiesta di soldi: non è pericoloso, ma può essere fastidioso se non si è preparati. Siate sempre educati ma decisi, dite no e andate per la vostra strada.

Uno dei pericoli più sottovalutati, soprattutto in città come Marrakech, è la circolazione caotica dei motorini: possono arrivare ovunque, anche sui marciapiedi e spesso sfrecciano tra i passanti. Vi consiglio di fare molta attenzione quando camminate, perché può capitare di essere spintonati o sfiorati, anche in zone pedonali.

In sintesi, il Marocco è sicuro, ma è bene essere informati e consapevoli per evitare questi piccoli problemi e godersi il viaggio in totale serenità.

Come organizzare un viaggio in Marocco: voli, connessione, moneta, assicurazione e transfer

Viaggio in Marocco

Organizzare un viaggio in Marocco è più semplice di quanto pensiate. Ci sono diversi voli diretti dall’Italia, nel mio caso da Roma, verso città come Marrakech. Io ho scelto di atterrare a Marrakech, una delle mete più amate e collegate. Ricordate, comunque, che per viaggiare in Marocco, per motivi turistici e non oltre i tre mesi, dall’Italia serve il passaporto ma nessun visto.

All’arrivo, all’aeroporto, vengono solitamente fatte alcune domande molto semplici: vi chiederanno dove alloggiate, qual è il vostro lavoro e se avete un biglietto di ritorno. Niente di preoccupante, ma considerate sempre almeno 30 minuti di fila per i controlli, che si accumulano facilmente.

Per raggiungere il centro città, vi consiglio caldamente di prenotare un transfer direttamente con la struttura presso cui soggiornate. Eviterete truffe e inutili stress, soprattutto appena atterrati, quando si è più vulnerabili.

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda il bagaglio. In entrambi i voli, sia in andata che al ritorno, ci hanno fatto storie per gli zaini, tentando di farceli pagare come bagaglio a mano, anche se rientravano perfettamente nelle misure (compagnia Ryanair). Al ritorno da Marrakech hanno fatto pagare praticamente tutti, tranne me semplicemente perché ero preparata. Ho fatto notare che ero una travel designer, conoscevo perfettamente le misure e non c’erano limiti di peso sul bagaglio. Risultato: nessun sovrapprezzo.

Per quanto riguarda internet, il consiglio è quello di acquistare un’eSIM, perché il Marocco non rientra tra i Paesi coperti dal roaming gratuito europeo. Io ho utilizzato Holafly, che consiglio vivamente: vi lascio il link affiliato (basta cliccare sull’immagine qui sotto) e con il codice viaggiscrittiamano riceverete anche un 5% di sconto.

Infine, per l’assicurazione viaggio, non partite mai senza! Io mi affido a Heymondo, che offre ottime coperture: trovate il link qui sotto con il 10% di sconto cliccando sull’immagine:

Moneta in Marocco: come pagare, dove cambiare e cosa sapere prima di partire

In Marocco la moneta ufficiale è il dirham marocchino (MAD). Al cambio attuale, 1 euro equivale a circa 10-11 dirham, ma vi consiglio sempre di controllare il tasso aggiornato prima di partire. In teoria si può viaggiare con carta, ma nella pratica non è così semplice. In moltissimi ristoranti e negozi, soprattutto quelli più piccoli o nelle città costiere come Essaouira, non accettano carte di credito. Anzi, a volte non c’è proprio linea per far funzionare il POS. Quindi, è fondamentale viaggiare con contanti a disposizione, altrimenti rischiate di trovarvi in difficoltà.

Io sono partita con la carta, ma ho dovuto prelevare più volte durante il viaggio. Il mio consiglio è di non cambiare i soldi in aeroporto, dove il cambio è sfavorevole, ma di prelevare direttamente agli sportelli ATM in città. Ce ne sono davvero tantissimi, perfino nei vicoletti delle medine. Attenzione però: per poter prelevare all’estero dovete attivare l’opzione “mondo” sulla vostra carta, altrimenti il prelievo verrà bloccato.

Come spostarsi in Marocco: voli, auto, autisti e consigli utili

Il Marocco è un Paese vasto e sorprendentemente ben collegato, quindi muoversi al suo interno è più semplice di quanto si possa pensare, basta scegliere il mezzo giusto in base alle proprie esigenze e al tipo di viaggio. Uno dei modi più comodi per coprire lunghe distanze è affidarsi ai voli interni, che collegano le principali città.

In alternativa, esistono tantissime escursioni organizzate giornaliere o di più giorni, ideali per chi vuole viaggiare senza pensieri. Per chi desidera un’esperienza più personalizzata, il mio consiglio è quello di affidarsi a un travel designer come me: posso aiutarvi a costruire un itinerario su misura con autisti privati o transfer affidabili, che vi accompagneranno nei vari spostamenti senza stress. Potete compilare il mio modulo di contatto e vi risponderò il prima possibile.

Se invece preferite l’autonomia, noleggiare un’auto può essere una soluzione molto valida. Io personalmente utilizzo Discover Cars, una piattaforma che vi permette di confrontare i prezzi tra più compagnie di noleggio e trovare l’offerta più vantaggiosa. È comoda, sicura e perfetta anche per chi organizza il viaggio in autonomia.

Tuttavia, è importante sapere che guidare in Marocco non è semplice, soprattutto all’interno delle città, dove il traffico può diventare piuttosto selvaggio e le regole sembrano a volte interpretate “a modo loro”. Inoltre, i controlli stradali fuori dai centri abitati sono frequenti, e le regole sono molto rigide, soprattutto sui limiti di velocità. Quindi, se decidete di guidare, fatelo con attenzione alle regole e prudenza.

Come vestirsi in Marocco: praticità, rispetto e leggerezza

Una delle domande che mi fate più spesso è: “Come mi vesto per un viaggio in Marocco?” La risposta è: con rispetto, comodità e un pizzico di strategia! In Marocco non c’è l’obbligo di coprirsi (tranne in alcuni casi specifici), ma è buona norma adattarsi alla cultura locale, soprattutto se si visitano zone più tradizionali come le medine o se si viaggia da sole. Noterete tantissime ragazze in pantaloncini e top, tuttavia io amo integrarmi completamente quando viaggio, quindi prendetelo come una mia scelta personale di coscienza e prudenza.

Il mio consiglio è di portare abiti leggeri e lunghi, meglio se in lino o cotone, che coprano le gambe e le spalle. Oltre ad essere una forma di rispetto, vi assicuro che è anche il modo migliore per sopportare il caldo: più siete coperte (con tessuti traspiranti), meno soffrirete. Io, a giugno, ero sempre coperta e non ho mai patito le alte temperature.

Per le scarpe, preferite modelli comodi, soprattutto se camminate tanto. Se, come me, amate i sandali aperti, sappiate che nei mercati o nei vicoli potreste trovare liquidi non identificati (frutta, succhi, pozzanghere varie) quindi, scarpe aperte sì, ma con consapevolezza e, ovviamente, non nel deserto.

Un altro consiglio è portare sempre con voi un foulard leggero, utile per coprirvi all’occorrenza o per ripararvi dall’assurda aria condizionata nei posti chiusi. E se andate in inverno o in zone desertiche, ricordatevi anche qualcosa di più caldo per la sera: le temperature possono calare in modo netto.

Itinerario dettagliato del mio addio al nubilato in Marocco

Giorno 1: Hammam tradizionale e cerimonia del tè

Viaggio in Marocco

Abbiamo iniziato il nostro viaggio con un’immersione totale nel rituale tradizionale marocchino, il celebre hammam. Qui si entra in una zona divisa per uomini e donne, completamente senza vestiti, per mantenere privacy e rispetto della tradizione. La procedura è davvero interessante: prima un lavaggio profondo con acqua calda, poi uno scrub vigoroso per eliminare le cellule morte, seguito da un intenso bagno di vapore. Infine, un massaggio rilassante con olio, diverso da quello occidentale, ma altrettanto efficace. Nel nostro caso, la cerimonia del tè è stata fatta all’inizio dell’esperienza: un gesto di ospitalità che ha reso il tutto ancora più autentico.

Ci siamo poi dirette a cena da Nomad, davvero carinissimo e molto buono!

Giorno 2: Jardin Majorelle, Madrasa e deserto

Al mattino ci siamo regalate una visita al Jardin Majorelle, scelto proprio perché il blu intenso che caratterizza questo luogo è il mio colore preferito. Tra piante esotiche e vialetti, i colori risaltano in modo spettacolare.

Proseguendo, abbiamo visitato il Museo Yves Saint Laurent: se non siete appassionati di moda, potrebbe non piacervi, perché è completamente incentrato sullo stilista. Nel nostro caso è stata però una scelta carina, perché ha dato al mio addio al nubilato un tocco “femminile”.

Abbiamo poi esplorato la Madrasa Ben Youssef, un edificio storico che consiglio vivamente per la sua bellezza devastante.

A pranzo abbiamo mangiato da Le Jardin, secondo me miglior posto di tutto il viaggio, atmosfera meravigliosa e location pazzesca. Super consigliato!

Nel pomeriggio è arrivata la sorpresa: una sessione di henné, dove una donna del posto mi ha dipinto mani e braccia con motivi tradizionali, scambiandoci curiosità ed insegnandoci qualche parola.

Cena berbera nel deserto e sorpresa arcobaleno per il mio addio al nubilato in Marocco

Abbiamo poi lasciato la città per una giornata nel deserto di Agafay e, prima di arrivare tra le dune, abbiamo visitato una cooperativa femminile di olio d’Argan: è un prodotto tipico del Marocco, fondamentale per l’economia locale e per dare alle donne ruoli più centrali nel mondo del lavoro, anche se in queste giornate già avevo notato che molte donne lavorano nel turismo, nei ristoranti e nelle strutture ricettive.

Powered by GetYourGuide

Dopo la visita alla cooperativa, il nostro autista, gentilissimo, ci ha lasciato ammirare il tramonto nel deserto ed ha provato a portarci alla scalinata arcobaleno del resort Agafay Desert Luxury Camp, ma non ci hanno fatto entrare. Per fortuna, ci ha poi guidate a una seconda scalinata arcobaleno ad accesso gratuito, poco distante, con parcheggio davanti. Non le ritrovo su Google Maps, ma vi basterà chiedere alle persone del posto: una sorpresa perfetta per il mio addio al nubilato, poiché ho ricevuto la proposta di matrimonio proprio sulla strada arcobaleno di Reykjavík. Ho trovato questa idea delle mie amiche, perché sono loro che hanno chiesto questa deviazione, davvero emozionante.

La giornata si è conclusa nel modo più suggestivo possibile, con una cena berbera nel deserto di Agafay, a circa un’ora da Marrakech. Questo deserto roccioso è la soluzione perfetta per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare alla magia delle notti nel deserto. Abbiamo gustato tajine di pollo, cous cous, dolcetti tipici e l’immancabile tè alla menta marocchino, mentre attorno a noi si svolgeva un suggestivo spettacolo di fuoco e musica locale dal vivo. Un’esperienza che ci ha fatto sentire completamente altrove, eppure così vicine alla vera anima del Marocco.

Se avete più giorni a disposizione, potete valutare l’esperienza nel più remoto e spettacolare deserto di Merzouga, famoso per le sue dune di sabbia dorata. Per visitarlo, però, è necessaria una pianificazione diversa: i tempi di percorrenza da Marrakech sono lunghi e, quasi sempre, è necessario dormire una notte in tenda nel deserto per goderselo davvero. Un’esperienza meravigliosa, ma che richiede più tempo.

In ogni caso, in qualunque deserto del mondo vi troviate, devo chiedervelo con tutto il cuore: non fate la cammellata. Nessuna attività che preveda un contatto con gli animali, che siano i cammelli nel deserto o gli elefanti in Thailandia, può considerarsi etica. Imparate a godervi gli animali nella loro dimensione più bella: in piena libertà.

Giorno 3: Essaouira: tra arte, oceano e… Game of Thrones

Il nostro terzo giorno è stato dedicato a Essaouira, splendida città sulla costa, perfetta per una gita in giornata da Marrakech. La prima tappa è stata una cooperativa femminile di produzione dell’olio di Argan e la relativa foresta, dove abbiamo visto tutto il processo artigianale: dall’estrazione delle mandorle fino all’olio puro, usato sia in cucina che nei cosmetici. Un’esperienza educativa, ma anche emozionante per il forte impatto sociale che queste realtà hanno sulle donne marocchine.

Una volta in città, ci siamo immerse nella medina di Essaouira, Patrimonio UNESCO, con i suoi edifici bianchi e le persiane blu che creano un’atmosfera mediterranea unica. La Skala de la Ville, con i suoi bastioni affacciati sull’oceano, è un luogo iconico: qui sono state girate diverse scene di Game of Thrones, in particolare alcune con Daenerys Targaryen nella città di Astapor. Gli amanti della serie (come me) non possono assolutamente perdersela.

Powered by GetYourGuide

Abbiamo proseguito con una passeggiata al porto, vivace e pieno di pescherecci azzurri e attività locali: un vero tuffo nella vita quotidiana marocchina. Le vie di Essaouira sono più tranquille rispetto a quelle di Marrakech e perfette per fare acquisti senza stress. Infine, ci siamo rilassate sulla spiaggia, ampia e ventosa, ideale anche per chi ama il surf.

Per il pranzo, ci siamo fermate al Taros Café, un locale con terrazza panoramica vista mare, ma non eccelso.

Cosa mangiare in Marocco: sapori intensi e piatti da sogno

La cucina marocchina ci ha letteralmente stregate. È un tripudio di profumi, spezie, contrasti dolce-salato e consistenze avvolgenti. Abbiamo mangiato benissimo ovunque ed il tajine è stato senza dubbio il protagonista: servito bollente direttamente nel coccio, il pollo (mio preferito) si scioglieva in bocca, accompagnato da verdure e spezie profumatissime. Anche il couscous era perfetto: condito con verdure stufate e tenera carne. Ma la mia vera passione? I dolci marocchini, di cui vado ghiotta.

Ecco i 10 piatti che vi consiglio assolutamente di assaggiare:

  • Tajine: il re della tavola marocchina. È uno stufato cucinato a fuoco lento, servito in un piatto di terracotta con coperchio a cono. Il mio preferito? Quello con pollo, mandorle e miele.
  • Couscous: un piatto della tradizione, lo servono con verdure, ceci ed ogni cosa vi venga in mente. In Marocco è una vera e propria istituzione.
  • Harira: una zuppa a base di pomodoro, lenticchie, ceci e spezie.
  • Kefta: polpettine speziate, spesso cotte in un tagine con salsa di pomodoro e uova.
  • Pastilla: una delle cose più particolari che abbiamo assaggiato: una torta salata e dolce insieme, con carne di pollo, mandorle e zucchero a velo. Un contrasto delizioso.
  • Saffron: tortino allo zafferano provato da Nomad, davvero spaziale.
  • Khobz: pane morbido, solitamente servito con burro e marmellata.
  • Baghrir: sfoglia di pasta forata, da gustare con creme e marmellate a colazione.
  • Rghaif: tipica Crepe da colazione marocchina.
  • Dolcetti di pasta di mandorla, tipici della pasticceria marocchina.
  • Tè alla menta, delizioso.

Dove mangiare in Marocco: i ristoranti che ho provato

In un viaggio come questo, dove il cibo è parte integrante ed imperdibile dell’esperienza, scegliere i ristoranti giusti fa la differenza. Durante il mio addio al nubilato abbiamo avuto la fortuna di provare diversi posti e posso dire che a Marrakech ho mangiato sempre benissimo. Ogni cena è stata un’esperienza non solo gastronomica.

Uno dei miei preferiti in assoluto è stato Nomad: elegante e con un rooftop perfetto per una cena al tramonto e i piatti sono davvero curati. Io ho adorato la loro pastilla ed il loro tortino allo zafferano.

Abbiamo pranzato anche a Le Jardin, un’oasi verde in piena medina, dove tra piante e decori vintage si respira calma e freschezza. Anche qui tutto delizioso e devo dire che è stato sicuramente il mio ristorante preferito.

Una menzione speciale va ovviamente alla cena nel deserto di Agafay: un’esperienza che va oltre il piatto. Abbiamo mangiato tajine, couscous e dolcetti marocchini circondate dalle dune e da una musica tradizionale. È stata una delle serate più magiche della mia vita.

Infine, l’ultima cena a Marrakech l’abbiamo fatta da La Tanjia e anche lì tutto è stato all’altezza delle aspettative: atmosfera calda, sapori autentici e un servizio impeccabile. Un ottimo modo per chiudere il viaggio.

L’unico ristorante che non mi ha convinta del tutto è stato il Taros Café di Essaouira. Ha una bellissima terrazza con vista sull’oceano, ma il cibo ci è sembrato più turistico che autentico. Nulla di drammatico, ma rispetto al livello altissimo dei ristoranti di Marrakech, ha un po’ deluso le aspettative.

Quanti giorni servono per visitare il Marocco?

Partiamo da un presupposto: tre giorni sono pochissimi, lo so bene. Ma essendo questo un viaggio pensato per festeggiare il mio addio al nubilato, ci siamo focalizzate su esperienze leggere, momenti speciali e attività da condividere tra amiche. Se volete vivere un viaggio simile, anche tre giorni possono bastare.

Ma se il vostro obiettivo è iniziare a scoprire davvero il Marocco, allora vi consiglio di dedicarci non meno di 7 giorni, ottimizzando bene gli spostamenti. È un Paese che si presta a itinerari molto dinamici: bastano pochi voli interni o un’auto a noleggio per riuscire a vedere molto.

Per un’esperienza più completa, il tempo minimo ideale è di dieci-15 giorni: così potete abbinare Marrakech con il deserto, una città costiera come Essaouira e magari le città imperiali. Se organizzato bene, il tempo è sufficiente per vedere tanto e non stressarsi. Ovviamente, se volete esplorarlo a fondo, non basterebbe nemmeno un mese.

Personalmente, il Marocco è uno di quei Paesi che vale la pena vivere a più riprese, un po’ alla volta. Grazie ai voli diretti e brevi dall’Italia, è facile tornare e aggiungere ogni volta un pezzetto di avventura nuova, come vorrei fare io.

Il periodo migliore per un viaggio in Marocco

Il Marocco è una meta che si può visitare tutto l’anno, ma alcune stagioni sono sicuramente più adatte di altre. Se posso darvi un consiglio spassionato: evitate i mesi estivi, da maggio a ottobre. Le temperature superano facilmente i 40°C e, vi assicuro, può diventare davvero faticoso, nonostante non sia un clima umido.

Un altro periodo da valutare con attenzione è il Ramadan. In quei giorni, molte attività e ristoranti sono chiusi o operano solo dopo il tramonto e l’umore generale cambia: le persone sono più riservate, i ritmi rallentano molto e l’esperienza può risultare meno coinvolgente per un viaggiatore non pratico. Non è pericoloso, ma sicuramente meno comodo per chi vuole esplorare, mangiare fuori e partecipare a tour.

Il periodo ideale per visitare il Marocco? Da ottobre ad aprile. Il clima è mite, le giornate sono soleggiate, si può visitare la medina senza sciogliersi e anche le escursioni nel deserto sono più piacevoli. Le temperature notturne possono essere fresche, quindi è bene portare una giacca leggera, ma nel complesso è la stagione perfetta per scoprire il meglio del Paese senza soffrire il caldo.

Dove dormire in Marocco: riad o hotel? Pro e contro per scegliere bene

Una delle esperienze più affascinanti del viaggio in Marocco è proprio il tipo di alloggio. Se visitate Marrakech, vi consiglio assolutamente di provare un riad. I riad sono le tipiche abitazioni tradizionali marocchine trasformate in guesthouse: spesso si trovano nascosti tra i vicoli della medina e da fuori possono sembrare poco invitanti, ma appena si varca la soglia ci si ritrova in un sogno. cortili interni con fontane, mosaici colorati e arredi da palazzi imperiali.

C’è però un dettaglio importante: i riad si trovano in stradine strette, a volte non illuminate, che di sera possono mettere un po’ di soggezione, soprattutto per chi viaggia da solo o in gruppo di sole donne. Nulla di pericoloso, ma è giusto saperlo in anticipo. Per questo vi consiglio sempre di leggere bene le recensioni, scegliere strutture con staff disponibile e facilmente reperibile e chiudere sempre bene la porta della vostra camera, anche se siete all’interno.

Un altro aspetto da considerare: in molti riad i bagni non hanno una vera e propria porta. Come è successo a noi, può capitare di avere il bagno in una sorta di ambiente separato, ma senza una chiusura totale, il che può non essere l’ideale se si condivide la stanza con altre persone.

Per chi preferisce un comfort più simile agli standard occidentali, ci sono comunque ottimi hotel e resort, con servizi moderni e strutture eleganti. Tuttavia, a mio parere, alloggiare in un riad è parte integrante dell’esperienza marocchina: vi farà sentire davvero immersi nella cultura e nello stile di vita locale e vi regalerà momenti di pace unici nel cuore caotico della città.

Quanto costa un viaggio in Marocco? Tutto quello che c’è da sapere sul budget

Una delle cose che mi ha più colpita del Marocco è stato il rapporto qualità-prezzo. È una destinazione davvero economica, perfetta per chi cerca un viaggio autentico ma senza dover spendere una fortuna. Per cominciare, ci sono tantissimi voli low cost che collegano l’Italia a città come Marrakech: se prenotate con un po’ di anticipo, si trovano andata e ritorno anche a meno di 100 euro.

Anche per quanto riguarda gli alloggi, il Marocco è super accessibile: i riad offrono esperienze bellissime a prezzi davvero contenuti e anche hotel e resort sono spesso più economici rispetto ad altre destinazioni internazionali di pari livello. Mangiare costa pochissimo e anche i ristoranti più curati mantengono prezzi accessibili.

Transfer, escursioni e attività hanno generalmente tariffe molto vantaggiose, ma attenzione: la regola d’oro in Marocco è contrattare sempre, soprattutto nei mercati, con i tassisti o per le guide improvvisate. Spesso i prezzi iniziali sono gonfiati, anche di 3 o 5 volte rispetto al valore reale. Non è maleducazione, anzi: fa parte della cultura locale e i venditori si aspettano che trattiate.

Un altro aspetto importante: chiedete sempre in anticipo se accettano carte, perché molti dicono di sì, salvo poi, al momento del conto, scoprire che accettano solo contanti. Questo può succedere anche nei ristoranti o nei transfer privati. Quindi portate sempre del contante con voi e verificate tutto prima: in Marocco, il segreto è essere preparati e chiedere sempre.

Viaggio in Marocco? Posso aiutarvi a organizzarlo!

Anche se il Marocco è una meta affascinante e accessibile, organizzare un viaggio in autonomia può rivelarsi più complicato di quanto si pensi. Non solo per la contrattazione continua o per le difficoltà linguistiche, ma anche per la gestione degli spostamenti e delle attività. Molti autisti e operatori locali tendono ad avere tempi molto elastici: è assolutamente normale che interrompano un transfer per farvi fare shopping in negozi “amici”, oppure che comunichino solo la sera prima che un’attività inizierà con una o due ore di ritardo rispetto al previsto.

Per questo vi consiglio due cose fondamentali:

  1. Non inserite attività il giorno dell’arrivo o della partenza, perché gli orari cambiano spesso e rischiereste di perdere tutto.
  2. Lasciate sempre margini di flessibilità nell’itinerario: niente tabelle troppo serrate o piani con incastri perfetti, perché la realtà marocchina ha ritmi tutti suoi.

Questo approccio più lento e spontaneo può anche diventare parte del fascino del viaggio se lo si affronta con la giusta consapevolezza. In alternativa, affidarsi a una professionista come me, che conosce già i ritmi e i contatti giusti può fare davvero la differenza.

Il Marocco è un Paese che va scoperto con gli occhi pieni di curiosità ma anche con una buona organizzazione alle spalle. Se state pensando di partire e volete un itinerario su misura, con esperienze autentiche, strutture selezionate e consigli pratici, sappiate che posso aiutarvi.

Oltre a essere una travel blogger, infatti, sono anche una travel designer e creo itinerari personalizzati per chi vuole viaggiare in modo consapevole, curato e senza stress. Se avete bisogno di supporto per il vostro viaggio in Marocco, o in qualsiasi altra parte del mondo, potete scrivermi attraverso il modulo contatti del blog: vi risponderò con piacere e vi aiuterò a trasformare il vostro sogno in realtà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *