Islanda in inverno: cosa devi sapere prima di partire

Viaggio in Islanda

Sono appena tornata dal mio primo viaggio in Islanda in inverno, inutile dire che è stato super emozionante ed ho visto paesaggi mozzafiato.

Vi parlerò di ogni tappa nei diversi articoli che verranno, ma oggi voglio dedicare questo spazio per rispondere alle domande più frequenti che mi sono state fatte e che io stessa mi sono fatta prima di convincermi a prenotare quel volo.

Vi darò anche qualche dritta utile, soprattutto per aiutarvi a risparmiare qualche soldino (perchè sì, l’Islanda è davvero davvero cara) e viaggiare sempre in sicurezza (perchè il meteo islandese non sta ai nostri comodi).

Partiamo, quindi, alla scoperta della terra del ghiaccio e del fuoco.

Situazione vulcano Fagradalsfjall

Considerando il momento storico in cui mi trovo a scrivere questo articolo, mi sembra doveroso chiarire qual è la situazione relativa all’imminente eruzione del vulcano Fagradalsfjall.

Il vulcano si trova sulla penisola di Reykjanes e per questo motivo ho evitato di visitare questa zona durante il mio soggiorno. Ho comunque sentito le scosse del terremoto a Selfoss, ma non ho rinunciato a visitare Reykjavik.

In realtà, in Islanda la situazione è davvero tranquilla e gli stessi cittadini hanno riso di noi quando ci siamo preoccupati ed abbiamo chiesto se fosse necessario uscire in strada in caso di terremoto.

Ci hanno spiegato che in Islanda convivono da sempre con vulcani in eruzione ed anche in questo caso l’aspettano preparati e sereni.

In ogni caso, l’unica cittadina che è stata evacuata è la vicinissima Grindavik e sono state chiuse le strade nei dintorni più prossimi. Per il resto, la viabilità è libera e la vita continua tranquilla.

Insomma, se vi state chiedendo se è il caso di annullare il vostro viaggio per la situazione vulcano, la risposta allo stato attuale dei fatti è assolutamente no.

Magari, premunitevi di un’assicurazione di viaggio. Vi suggerisco la mia, Heymondo, su cui posso anche garantirvi uno sconto del 10%.

Quanto costa un viaggio in Islanda in inverno

Affrontiamo subito la domanda più gettonata di tutte: quanto si spende in Islanda? TANTO. Inutile negarcelo.

Io, però, viaggiando con un’altra coppia (eravamo 4), monitorando i prezzi e studiando con attenzione i video di viaggiatori esperti del territorio, sono riuscita a non lasciare un rene nella terra del ghiaccio e del fuoco.

I costi basici che ho dovuto sostenere sono i seguenti:

  • 200 € per il volo andata e ritorno, solo bagaglio a mano, compagnia Wizz Air;
  • 295 € per gli alloggi (a mio avviso perfetti), a persona, per 7 notti;
  • 345,98 € la macchina, senza alcun servizio aggiuntivo.

Quindi, senza personalizzare le spese, sono partita con 841 €.

A queste spese, però, vanno aggiunte quelle necessarie per sopravvivere in Islanda:

  • Il cibo: davvero davvero costoso se si opta per i ristoranti, noi infatti abbiamo sempre mangiato in casa e con i panini al sacco. Ci siamo concessi solo una cena in un pub, un pranzo in un ristorante tipico ed una colazione in un ottimo forno a Reykjavik.
  • Assicurazione auto: assolutamente necessaria, perchè tra vento e sassolini, in Islanda la macchina si danneggia per forza. Abbiamo scelto quella completa, con un guidatore aggiuntivo.
  • Gita al ghiacciaio prenotata con Get Your Guide, al prezzo di 140,00 € per persona;
  • Benzina;
  • Posto in aereo;
  • Bagaglio priority (diviso in 4);
  • Parcheggi;
  • Souvenir.

Per tutte queste spese, in sette giorni, abbiamo speso tra i 650,00 ed i 700,00 € p.p.. Io sono abbastanza soddisfatta devo dire, pensavo molto peggio!

Trucchetti per risparmiare

Islanda in inverno

Non so se con questi prezzi vi ho spaventati, ma voglio svelarvi qualche trucchetto salva vita per risparmiare in Islanda:

  1. Se potete, partite in gruppo. Dividere le spese di ogni cosa in tanti fa una differenza enorme. Perciò, se state pensando ad un viaggio in comitiva: l’Islanda è la meta perfetta.
  2. Supermercati Kronan e Bonus: in Islanda bisogna rinunciare ai ristoranti. Abbiamo trovato hamburger a 35,00€ e nachos a 25,00 €. Ma nei due supermercati che vi ho indicato troverete ottime offerte, cercando in particolare i prodotti FIRST PRICE. Ovviamente, si prende quello che si trova. Noi abbiamo mangiato piazza surgelata, gnocchi al sugo, pasta al pesto. Quello che passa il convento va bene!
  3. Cercate alloggi con cucina e frigo, prepararvi i pasti senza dover mangiare fuori sarà la vostra tattica più vincente.
  4. Non vi servirà un bagaglio aggiuntivo: se c’è un viaggio che vi permette di risparmiare sul bagaglio è proprio quello in Islanda in inverno. Indosserete sempre il vostro mega giubbotto sopra, fidatevi che non vi andrà di cambiarvi!
  5. Alcuni consigliano di portare il cibo dall’Italia, ma per esperienza personale vi posso dire che pasta e salse si trovano a prezzi fattibili, basta saper cercare i giusti marchi.
  6. Prenotate con largo anticipo: noi non lo abbiamo fatto per gli alloggi e siamo stati fortunati, ma di solito aiuta tantissimo.
  7. L’acqua è potabile, vi potete risparmiare questa spesa.

Noleggiare la macchina in Islanda

La macchina in Islanda è una scelta davvero importante, determinerà la sicurezza del vostro viaggio:

  1. In primo luogo, sappiate che sono abbastanza attrezzati per le macchine elettriche. Tuttavia, potreste non trovare stazioni di servizio anche per diverse centinaia di kilometri.
  2. Scegliete SEMPRE una 4×4, non importa la stagione o il tragitto. Il meteo e le strade in Islanda cambiano rapidamente, anche nel giro di pochi minuti. Non fatevi trovare impreparati.
  3. Una spesa su cui non dovete risparmiare è l’assicurazione: vento forte e strade sterrate sono onnipresenti, quindi è molto probabile che danneggerete la vostra auto.
  4. In Islanda non esistono i furti: la vostra macchina non avrà il telo copri bagagliaio, per loro è normale lasciare le cose in macchina e a vista senza problemi.
  5. Cercate di non fare mai arrivare la benzina sotto la metà del serbatoio, come vi dicevo è possibile non trovare benzinai anche per centinaia di kilometri.
  6. Per il pagamento dei parcheggi esiste l’applicazione Parka. Di solito, ogni parcheggio è dotato di un cartello con QR code per effettuare il pagamento.
  7. Noi ci siamo affidati a rental cars e di conseguenza alla compagnia Geysir: ci siamo trovati benissimo. Era perfino compreso il Wi-Fi in macchina.
  8. In ogni caso, le strade islandesi vengono tenute perfettamente. Credo passino a pulirle ogni due minuti. Ma controllate sempre lo stato della viabilità sull’applicazione o sul sito ROAD.IS

Come vestirsi in inverno in Islanda

Islanda in inverno

Tra le domande più quotate, dopo il costo della vita, ecco che arriva: ma come devo vestirmi in Islanda in inverno?

Partiamo dal presupposto che il clima qui è assolutamente imprevedibile, quindi vi ricordo il detto che tutti vi ripeteranno durante il vostro viaggio se chiederete le previsioni meteo: “Se non ti piace il tempo in Islanda, aspetta 5 minuti“. Vi posso assicurare che è completamente vero, si passa da pioggia a neve a sole in un attimo.

Molto poetico, ma questo mette ancora più nel panico gli ansiosi sul vestiario vero? Non vi preoccupate, vi basterà usare la semplicissima e genialissima tecnica della cipolla: vestitevi a strati. Vi descrivo il mio outfit tipo:

  1. Primo strato: pantaloni termici e maglia termica. Mi raccomando, di giorno usateli in tessuto traspirante, altrimenti suderete e vi ammalerete. Se, invece, state andando a caccia di aurora comodamente seduti in auto, usate anche termiche più pesanti e meno traspiranti.
  2. Secondo strato: io ho sempre indossato un pile o un maglione per il sopra ed un pantalone tecnico da montagna (impermeabile e adatto alle temperatura più fredde) sotto.
  3. Come giacca ho scelto il classico saccone Napapijri. Ora, non è importante la marca, la cosa essenziale è che sia davvero impermeabile (non sono per la pioggia, ma anche per attraversare le cascate) e che sia pensato per resistere alle temperature più fredde (il mio era garantito per temperature anche fino a -17 gradi).
  4. Ovviamente, non possono mancare guanti (meglio touch, perchè togliere e mettere il guanto non è piacevole), cappello, scalda collo. Cercate di avere anche le orecchie sempre coperte, ricordate che il vento forte è una costante.
  5. Scarpe: fatevi consigliare, ma i requisiti che le vostre scarpe devono avere assolutamente sono l’impermeabilità e la capacità di tenere isolato il piede dalle temperature esterne. Inoltre, potreste trovarvi a camminare su strade ghiacciate, quindi chiedete anche modelli adatti a ghiaccio e neve.
  6. Calzini isolanti. Se usate scarpe molto calde, come me, non vi serviranno calze particolarmente pesanti, vi basterà che siano in grado di isolare il piede.
  7. Per gli alloggi portate vestiti leggeri, io dormivo con una t-shirt a mezze maniche. Gli islandesi amano stare al caldissimo al chiuso.
  8. Cose che ho portato in più ed io non ho utilizzato grazie al bel tempo: Copri pantaloni impermeabili (non ha mai piovuto); K-way antipioggia (perchè avevo già un ottimo giaccone impermeabile); ramponi (perchè il ghiaccio davvero importante ancora non c’era e durante l’escursione al ghiacciaio ce li hanno dati direttamente loro).

Io, mi sono procurata tutto con un semplice shopping da Decathlon, sempre i migliori.

Considerate che io sono stata dal 7 al 14 novembre ma ho trovato un meteo davvero pazzesco, dove le temperature sono passate dagli 11 gradi ai -5 gradi.

Cosa mangiare in Islanda

Dopo aver detto che il cibo costa carissimo e vi consiglio tutta la vita di procurarvi da mangiare nei supermercati, ecco dove abbiamo assaggiato piatti tipici:

  1. Hot dog più famoso in Islanda, a Reykjavic, da Bæjarins Beztu Pylsur per 4,50 €. Secondo me, nulla di speciale.
  2. Dolci tipici come il Vinarbraud ma anche i famosissimi Cinnamon rolls, dalla pasticceria Brauð & Co., sempre a Reykjavic. Colazione pagata 13,00€, con cappuccino. Posticino davvero raccomandato.
  3. Squalo putrefatto e shot di vodka, zuppa di aragosta, spiedino di salmone e di gamberetti da Saegreifinn. In totale abbiamo pagato 83€, con 4 birre. Altino il prezzo, ma posto super consigliato per assaggiare questi piatti tipici senza brutte sorprese.
  4. Per un hamburger e birra ottimi, a prezzi umani, vi consiglio il Lebowski Bar, a Reykjavic. Cercate di sfruttare l’ora dell’happy hour, per ulteriori sconti. Noi abbiamo pagato 50,00€ in due per due mega panini con il bacon e patatine fritte e due birre alla spina local (perfino alcoliche per davvero!).

Quando visitarla e quanti giorni servono

Non c’è una stagione migliore per visitare l’Islanda:

  • Islanda In inverno: le giornate sono più brevi (a Novembre l’alba era intorno alle 9:30 – 10:00 ed il tramonto alle 16:30 – 17:00) e molte strade sono chiuse al traffico. Però, è possibile vedere l’aurora boreale (da Ottobre a Marzo) e fare le escursioni sul ghiacciaio.
  • Islanda in estate, non è possibile vedere l’aurora e ovviamente si perde il paesaggio tipico. Però, le giornate sono molto più lunghe (esiste anche il fenomeno del sole di mezzanotte). Inoltre, è possibile vedere le balene e il nord è molto più semplice da visitare.

Per i giorni necessari dipende molto dal vostro modo di viaggiare, per vederla tutta secondo me servono 15 giorni in estate e 20 in inverno.

Io, in 7 notti ed 8 giorni in inverno, sarei riuscita a vedere tutto il sud e le penisole di Reykjanes e di Snaefellsnes. Dico “sarei” perchè, a causa del vulcano, abbiamo rinunciato a Reykjanes.

Per vedere le bellezze “più famose“, in ogni caso, per me bastano 7-8 giorni.

Le tappe del mio on the road in Islanda in inverno

Vi riporto un elenco molto schematico delle nostre tappe in Islanda in inverno, perchè ve ne parlerò nel dettaglio nei prossimi articoli.

7-11: Reykjavik
8-11: Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. Solheimasandur (Aereo).
9-11: Ghiacciaio Vatnajökull – Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
10-11: Promontorio di Dyrholaey. Spiaggia nera di Reynisfjara. Foto da fuori alle casette di Skogar. Stokkur. Cascata Gullfoss.
11-11: Parco Nazionale di Thingvellir, dove si trovano la cascata Oxarafoss, la sede del primo Parlamento d’Europa e il passaggio tra la placca Americana e quella Europea. Fiordo Hvalfjörður (saltabile).
12-11: Penisola di Snaefellsnes, dove abbiamo seguito questo percorso: Ytri Tunga, un posto particolarmente amato dalle foche. Ci siamo poi diretti verso Búðir, una suggestiva chiesa tutta nera e il piccolo villaggio di pescatori Arnarstapi (evitabile). Abbiamo continuato verso il Snæfellsjökull, il vulcano. Lungo la strada ci siamo fermati per salire sul cratere del vulcano inattivo Saxholl. Infine, ci siamo diretti ad ammirare il Monte Kirkjufell.
13-11: Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss. Krosslaug (che pensavamo fossero terme ma assolutamente da evitare, perchè sono una pozza d’acqua). Gita notturna alla scoperta dell’aurora boreale supplied by graylineiceland e reykjavic_sightseeing.
14-11: Reykjavík.

Tappe da fare assolutamente secondo me, se avete davvero pochi giorni:

  • Cascata Seljalandsfoss e di Skogafoss. (Per dovere di cronaca, secondo Matteo anche l’aereo è imperdibile).
  • Gita Skaftafell. La laguna di Jökulsárlón e Spiaggia dei Diamanti.
  • Chiesetta Budir e il Monte Kirkjufell.
  • Cascate di Hraunfossar. Cascata di Barnafoss.

Dove alloggiare

Noi abbiamo scelto alloggi nel nulla per avere più possibilità di vedere l’aurora, evento molto probabile in Islanda in inverno. In ogni caso, a mio avviso erano stupendi, quindi ve li riporto tutti:

  1. Reykjavic (in realtà Kopavogur): per la prima notte abbiamo scelto un appartamento a Kopavogur, appena ritrovo il nome ve lo linko, ma era sito in Jorfalind 7, 201.
  2. Vik (2 notti): Mid hvoll cottages.
  3. Selfoss (in realtà Eyrargata): Bakki Apartment.
  4. Akranes (2 notti): Vi lascio direttamente il link alla baita.
  5. Reykjavic: Alva Hotel.

Informazioni utili

Vi lascio con qualche informazione pratica per affrontare il vostro viaggio in Islanda in inverno, ma non solo:

  1. In Islanda non c’è l’euro, ma non avrete bisogno di effettuare il cambio, perchè accettano la carta ovunque. Chiedete alla vostra banca se è necessario attivare l’opzione mondo.
  2. L’alcool non si trova nei supermercati, tranne birre e qualche altra cosa a bassissima gradazione. Dovrete trovare i liquor shop, di solito con orari molto ristretti.
  3. Per il telefono non dovreste preoccuparvi, di solito restano validi gli abbonamenti che usate in Italia. Io ho Wind ed ho semplicemente dovuto attivare il roaming dati.
  4. Come documenti sono necessari il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.
  5. Gli islandesi parlano perfettamente inglese.
  6. Il drone si può utilizzare in pochissime zone (praticamente nessuna di quelle da noi visitate), salva la possibilità di chiedere dei permessi a pagamento. In ogni caso, in inverno è sconsigliato viste le basse temperature ed i forti venti.
  7. Copritevi per andare al supermercato, si entra direttamente in “stanze frigo” in alcuni supermarket.

Applicazioni e siti indispensabili

  • Aurora(My aurora forecast) che vi permetterà di andare a caccia di aurora con un minimo di orientamento);
  • Veður per controllare il meteo e avvertenze;
  • Road.is per controllare le strade;
  • Parka per pagare i parcheggi.

Come avrete notato, ce l’ho messa tutta per aiutarvi in questo viaggio. Se avete altre domande non esitate a contattarmi, ci vediamo in giro per il mondo!

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2 commenti

  1. […] vi ho raccontato nell’articolo precedente a questo, ho passato 8 giorni incredibili alla scoperta dell’Islanda del sud, della penisola […]

  2. […] Prima di iniziare la descrizione delle singole tappe, voglio darvi alcune informazioni utili (se non avete letto il mio articolo su come affrontare un viaggio in Islanda in inverno). […]

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